Esplora il significato del termine: Svizzera, niente cittadinanza
«Non stringono la mano alle donne»
Stop alla naturalizzazione di una famiglia musulmana, i due figli si sono rifiutati di toccare le maestre alla fine della lezione
di Marta Serafini
Il padre dei due ragazzi, l’imam I.S. (Foto Basler Zeitung)
Fino all’autunno dell’anno scorso Therwil era il tipico paesino svizzero del Cantone Basilea Campagna. Diecimila anime, una chiesetta con un bel giardino e tanti prati verdi. Niente di più lontano dalla Siria e dalle moschee del Medio Oriente. Ora però Therwil è diventato il simbolo dello scontro tra diverse culture e religioni.
Ieri le autorità di Basilea hanno sospeso il processo di naturalizzazione di due adolescenti, 14 e 16 anni e dei loro familiari. E il motivo è di quelli destinati a far discutere. I due ragazzini si sono rifiutati di stringere la mano alle maestre, nonostante la consuetudine svizzera che impone agli alunni a fine lezione di ringraziare con questo gesto gli insegnanti, Per la Basler Zeitung e il Corriere del Ticino, la famiglia dei due ragazzi aveva depositato la domanda di naturalizzazione il 4 gennaio. Le carte sembravano in regola. Il padre aveva ottenuto l’asilo nel 2001 e la famiglia viveva a Ettingen da anni. Poi in autunno, il gesto dei due fratelli alza il polverone. Convocati dai dirigenti scolastici, i due hanno spiegato che loro non possono proprio rispettare la consuetudine svizzera perché se lo facessero trasgredirebbero al precetto che vieta ai musulmani di toccare un’altra donna, all’infuori della moglie. «Faccio così perché l’ho sentito in un sermone su YouTube», ha dichiarato uno dei due.