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4 conti sul fotovoltaico

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 06/04/2016, 12:23

Da un amico ingegnere, Pietro Monsurò, un testo apparso si Facebook


Un po' di aritmetica di base per chi crede al fotovoltaico.

Un kWh costa 6 centesimi, e costerebbe ancora meno senza tasse, sussidi al fotovoltaico, e una politica energetica intelligente.

Nel 2014 in Italia c'erano 18.4GW di picco di impianti di energia solare.

Ma siccome il sole va e viene, questi hanno prodotto solo 23.3TWh.

Il costo dei sussidi al fotovoltaico è di 6.7 miliardi l'anno.

Questo significa che ogni anno spendiamo 6.7 miliardi per produrre 23.3 miliardi di kWh, per un costo di 29 centesimi a kWh.

In pratica, per produrre una merce che costa meno di 6 centesimi, ne diamo 29 in incentivi: l'80% dei ricavi del fotovoltaico sono incentivi.

---

Il fotovoltaico è una disgrazia economica.

1. 18.4GW producono 23.3TWh, cioè l'equivalente di 1266 ore. In un anno ci sono 8760 ore, quindi gli impianti fotovoltaici sono attivi solo il 14.5% del tempo rispetto alla capacità di picco.

2. I consumi elettrici italiani sono di 330TWh, cioè il 7% del totale è fotovoltaico: dovessimo pagare 29 centesimi solo di incentivi e produrre ancora più energia solare, andremmo falliti.

3. L'elevato costo dell'energia elettrica è in buona parte dovuto agli incentivi alle rinnovabili, che complessivamente costano 12-15 miliardi. Assumendo il caso migliore, 12 miliardi, spendiamo 3.6 centesimi a kWh extra.

4. L'elevato costo dell'energia riduce i redditi delle famiglie, e riduce la competitività delle imprese, che quindi investono e assumono di meno o si spostano all'estero, riducendo il PIL. Gli incentivi alle rinnovabili sono una tassa extra sulle imprese, e già oggi imprese e lavoratori italiani sono i più tassati al mondo.
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 06/04/2016, 12:45

I dati: http://www.rinnovabili.it/energia/fotov ... diale-666/

Interessanti i commenti sotto
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 06/04/2016, 17:39

Carlo Rubbia: "Basta rinnovabili, il futuro è nel rompere metano"

http://www.tgcom24.mediaset.it/green/ca ... 502a.shtml

Il premio Nobel svela una nuova tecnica per produrre energia pulita da fonti fossili senza rilascio di anidride carbonica

10:31 - Dire "basta alle rinnovabili" e creare energia pulita dal metano senza emissioni di CO2. Il premio Nobel Carlo Rubbia "svela" l'innovativa tecnica studiata in questi anni nei laboratori del Politecnico di Karlsruhe, in Germania, che consente di "rompere" la struttura del metano dividendolo in carbonio e idrogeno. Secondo il fisico italiano, la scelta dell'Europa di investire tutto sullo sviluppo delle rinnovabili rischia di "tagliarla fuori".

Carlo Rubbia: "Basta rinnovabili, il futuro è nel rompere metano"

"Spaccare" il metano - "Abbiamo sviluppato in Germania una nuova tecnologia per produrre energia da fonti fossili senza emissione di CO2", ha spiegato Rubbia, premiato con il Nobel nel 1984 per i suoi studi nella fisica delle particelle e che da alcuni decenni ha deciso di dedicarsi alla ricerca in campo energetico.

"Si tratta di un metodo in grado di spaccare il metano, detto methan cracking, dividendolo in carbonio e idrogeno. Dall'idrogeno a quel punto è possibile produrre energia senza liberare anidride carbonica mentre il carbonio scartato può essere usato per altri scopi".

Addio rinnovabili - Il nuovo metodo messo a punto nei laboratori tedeschi potrebbe quindi rappresentare una valida alternativa di produzione di energia pulita ai più costosi metodi da fonti rinnovabili. "Gli Usa, e molte altre nazioni, stanno spostando i loro sforzi - ha spiegato Rubbia - nello sfruttamento del gas naturale i cui costi di estrazione sono stati abbattuti da nuove tecniche. Questo garantisce una nuova era di abbondanza dove però sarà necessario trovare nuovi metodi per abbattere la CO2". Il prossimo passo, ha aggiunto il fisico italiano, sarà quello di passare allo sviluppo applicativo.
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda flaviomob il 06/04/2016, 23:10

Secondo un nuovo studio, condotto dal consulente di energia Bernard Chabot, la produzione di energia solare ed eolica ha rappresentato ben il 60 % del consumo di energia elettrica della Germania e questo picco è stato registrato da poco, esattamente il 3 ottobre [2013]. Il culmine della produzione si è registrato intorno alle ore 12, infatti proprio a ridosso della fascia oraria di mezzogiorno l'energia eolica e l'energia solare hanno prodotto circa il 59,1% dell'energia di tutto il paese tedesco. Di questa percentuale il 35% ha utilizzato la fonte solare, il 24% quella prodotta dal vento.

http://www.fotovoltaicosulweb.it/guida/ ... abile.html

L'elettricità che viene fornita ai consumatori svizzeri proviene per il 51 per cento dalla forza idrica, per il 30 per cento dall'energia nucleare, per il 4 per cento da nuove fonti rinnovabili e per circa il 2 per cento dai rifiuti e da vettori energetici fossili.

http://www.bfe.admin.ch/energie/00588/0 ... g-id=58005

La quota di rinnovabili sul totale dei consumi elettrici italiani nel 2013 è stata del 31,3%, del 18% per i fabbisogni termici e del 5% per i trasporti, settore nel quale il target è del 10% al 2020. Per quel che riguarda l'elettrico, l'unico dei tre settori per il quale abbiamo dati aggiornati a fine 2014, la domanda nell'ultimo anno è scesa di 3 punti percentuali, mentre il contributo delle fonti pulite è salito di oltre 7-8, arrivando al 37,5% della domanda annuale secondo la stima di Terna e a circa il 38% secondo i dati forniti da Assoelettrica.

http://www.qualenergia.it/articoli/2015 ... -raggiunto

Trovate la sottile differenza... 8-)


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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 07/04/2016, 7:38

Premesso che il caso tedesco rappresenta una prestazione di picco, un certo giorno ed una certa ora, non la media delle produzioni annuali, il caso italiano va preso con le pinze.
In primo luogo in Italia vengono definite energie rinnovabili anche quelle ottenute dai temovalorizzatori e la cosa leggo essere in contrato con la normativa europea: https://it.wikipedia.org/wiki/Energie_r ... ei_rifiuti
Anche la geotermia viene definita rinnovabile ma la cosa è contestata, dato che anche sistemi geotermici sono oggetto di esaurimento. C'è poi da approfondire la differenza tra rinnovabile e sostenibile. Una fonte energetica puo' essere rinnovabile ma non ecologicamente sostenibile.
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda flaviomob il 07/04/2016, 22:02

Negli ultimi anni i tedeschi hanno avuto picchi ancora maggiori, vicini al 75% del fabbisogno. I danesi addirittura, in una giornata particolarmente ventosa, grazie all'eolico e alle altre rinnovabili hanno avuto un record del 140%, esportando il surplus energetico nei paesi vicini. Anche noi abbiamo realtà particolarmente favorevoli all'eolico soprattutto nelle isole maggiori e in molte zone costiere: vanno sfruttate.

L'Olanda ha preso una decisione drastica:

Olanda verso divieto vendita auto benzina e gasolio dal 2025
Governo ottiene primo ok dal Parlamento sul provvedimento


http://www.ansa.it/canale_motori/notizi ... 76497.html


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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 08/04/2016, 7:14

flaviomob ha scritto:L'Olanda ha preso una decisione drastica:

Olanda verso divieto vendita auto benzina e gasolio dal 2025
Governo ottiene primo ok dal Parlamento sul provvedimento

In effetti una decisione drastica e coraggiosa.
Avete in mente tutte le roulotte ed i camper olandesi che vediamo sulle nostra strade d'estate?
Come sapete sono noti campeggiatori e in pratica ogni olandese ha una roulotte o un camper :D
Non credo che sia possibile trainarle roulotte con motori elettrici ed avere l'autonomia che permette di fare agevolmente i 1'400 che separano Amsterdam da Rimini. Dubito anche che siano concepibili camper elettrici.
Certo, il divieto è per l'immatricolazione di veicoli nuovi e non vieta a quelli esistenti di circolare, tuttavia il risultato sarà che il parco veicoli circolanti degli olandesi che hanno roulotte diventerà via via piu' vecchio, perché avranno l'auto nuova elettrica ma terranno l'auto a benzina o diesel vecchia per poter andare in campeggio.
Comunque decisione non facile e che farà scuola.

In contro tendenza la notizia che a Singapore hanno multato la Tesla perché inquina troppo.

A Singapore 15mila dlr multa a Tesla, CO2 inquina più di benzina
Sotto accusa 222 g/km CO2 da filiera produzione elettrica Model S

http://www.ansa.it/canale_motori/notizi ... 67745.html

Come riporta Channel News Asia, la valutazione fatta dalla LTA per sanzionare questo utente si basa su un valore convenzionale di 0,5 g/km di CO2 'emessa' nella filiera elettrica per produrre 1 Wh. Moltiplicando questa cifra con il consumo misurato dalla LTA sulla Tesla Model S dell'utente di Singapore (444 Wh per chilometro) in base alla normativa UNECE R101, sono dunque derivati i 222 g/km di CO2, ''ben oltre - ha dichiarato a Channel News Asia un responsabile di LTA - al limite delle sovvenzioni previste per i veicoli elettrici''. Naturalmente il proprietario della Tesla Model S ha protestato e avviato un'azione finalizzata a dimostrare la non correttezza di questa multa, basandosi sul fatto che il consumo di 444 Wh per km è molto più elevato rispetto a quanto comunicato da Tesla e che anche con le batterie più potenti (P90D) l'auto utilizza solo 210 Wh per km
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda flaviomob il 08/04/2016, 10:06

Rubbia: "L'errore nucleare
Il futuro è nel sole"
Parla il Nobel per la Fisica: "Inutile insistere su una tecnologia che crea solo problemi e ha bisogno di troppo tempo per dare risultati". La strada da percorrere? "Quella del solare termodinamico. Spagna, Germania e Usa l'hanno capito. E noi..." di ELENA DUSI

ROMA - Come Scilla e Cariddi, sia il nucleare che i combustibili fossili rischiano di spedire sugli scogli la nave del nostro sviluppo. Per risolvere il problema dell'energia, secondo il premio Nobel Carlo Rubbia, bisogna rivoluzionare completamente la rotta. "In che modo? Tagliando il nodo gordiano e iniziando a guardare in una direzione diversa. Perché da un lato, con i combustibili fossili, abbiamo i problemi ambientali che minacciano di farci gran brutti scherzi. E dall'altro, se guardiamo al nucleare, ci accorgiamo che siamo di fronte alle stesse difficoltà irrisolte di un quarto di secolo fa. La strada promettente è piuttosto il solare, che sta crescendo al ritmo del 40% ogni anno nel mondo e dimostra di saper superare gli ostacoli tecnici che gli capitano davanti. Ovviamente non parlo dell'Italia. I paesi in cui si concentrano i progressi sono altri: Spagna, Cile, Messico, Cina, India Germania. Stati Uniti".

La vena di amarezza che ha nella voce Carlo Rubbia quando parla dell'Italia non è casuale. Gli studi di fisica al Cern di Ginevra e gli incarichi di consulenza in campo energetico in Spagna, Germania, presso Nazioni unite e Comunità europea lo hanno allontanato dal nostro paese. Ma in questi giorni il premio Nobel è a Roma, dove ha tenuto un'affollatissima conferenza su materia ed energia oscura nella mostra "Astri e Particelle", allestita al Palazzo delle Esposizioni da Infn, Inaf e Asi.

Un'esibizione scientifica che in un mese ha già raccolto 34mila visitatori. Accanto all'energia oscura che domina nell'universo, c'è l'energia che è sempre più carente sul nostro pianeta. Il governo italiano ha deciso di imboccare di nuovo la strada del nucleare.

Cosa ne pensa?
"Si sa dove costruire gli impianti? Come smaltire le scorie? Si è consapevoli del fatto che per realizzare una centrale occorrono almeno dieci anni? Ci si rende conto che quattro o otto centrali sono come una rondine in primavera e non risolvono il problema, perché la Francia per esempio va avanti con più di cinquanta impianti? E che gli stessi francesi stanno rivedendo i loro programmi sulla tecnologia delle centrali Epr, tanto che si preferisce ristrutturare i reattori vecchi piuttosto che costruirne di nuovi? Se non c'è risposta a queste domande, diventa difficile anche solo discutere del nucleare italiano".

Lei è il padre degli impianti a energia solare termodinamica. A Priolo, vicino Siracusa, c'è la prima centrale in via di realizzazione. Questa non è una buona notizia?
"Sì, ma non dimentichiamo che quella tecnologia, sviluppata quando ero alla guida dell'Enea, a Priolo sarà in grado di produrre 4 megawatt di energia, mentre la Spagna ha già in via di realizzazione impianti per 14mila megawatt e si è dimostrata capace di avviare una grossa centrale solare nell'arco di 18 mesi. Tutto questo mentre noi passiamo il tempo a ipotizzare reattori nucleari che avranno bisogno di un decennio di lavori. Dei passi avanti nel solare li sta muovendo anche l'amministrazione americana, insieme alle nazioni latino-americane, asiatiche, a Israele e molti paesi arabi. L'unico dubbio ormai non è se l'energia solare si svilupperà, ma se a vincere la gara saranno cinesi o statunitensi".

Anche per il solare non mancano i problemi. Basta che arrivi una nuvola...
"Non con il solare termodinamico, che è capace di accumulare l'energia raccolta durante le ore di sole. La soluzione di sali fusi utilizzata al posto della semplice acqua riesce infatti a raggiungere i 600 gradi e il calore viene rilasciato durante le ore di buio o di nuvole. In fondo, il successo dell'idroelettrico come unica vera fonte rinnovabile è dovuto al fatto che una diga ci permette di ammassare l'energia e regolarne il suo rilascio. Anche gli impianti solari termodinamici - a differenza di pale eoliche e pannelli fotovoltaici - sono in grado di risolvere il problema dell'accumulo".

La costruzione di grandi centrali solari nel deserto ha un futuro?
"Certo, i tedeschi hanno già iniziato a investire grandi capitali nel progetto Desertec. La difficoltà è che per muovere le turbine è necessaria molta acqua. Perfino le centrali nucleari in Europa durante l'estate hanno problemi. E nei paesi desertici reperire acqua a sufficienza è davvero un problema. Ecco perché in Spagna stiamo sviluppando nuovi impianti solari che funzionano come i motori a reazione degli aerei: riscaldando aria compressa. I jet sono ormai macchine affidabili e semplici da costruire. Così diventeranno anche le centrali solari del futuro, se ci sarà la volontà politica di farlo".

http://www.repubblica.it/ambiente/2009/ ... e-1819909/


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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda franz il 08/04/2016, 11:16

flaviomob ha scritto:Rubbia: "L'errore nucleare
Il futuro è nel sole"

Così Rubbia nel 2009.
Ora nel 2016 invece dice: "Basta rinnovabili, il futuro è nel rompere metano"
Il link l'ho dato sopra.
Mi pare lecito e pragmatico cambiare idea.
Rimango dell'idea che il solare termico sia un'ottima idea ma se ci sono nuove tecnologie anche sul fronte del metano, bene valutarle.
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Re: 4 conti sul fotovoltaico

Messaggioda pianogrande il 09/04/2016, 22:54

Il metano è composto da carbonio e idrogeno (CH4).
Il cracking termico (rottura delle molecole per riscaldamento) è da sempre una delle operazioni fondamentali dell'industria petrolchimica.
Ci ho anche lavorato in un impianto di cracking negli anni settanta; lavorava per combustione parziale e quindi era energeticamente più che autonomo, e il carbonio era un sottoprodotto definito in gergo come "nerofumo".
Qui, però, non si vuole la CO2 come sottoprodotto e le cose si complicano.

Il primo problema, una volta che le rese di trasformazione e la tecnologia di separazione del carbonio siano ottimizzati è il bilancio energetico.
Ho letto, per questo caso, di temperature fino a 1.200 gradi e quindi il dispendio di energia non è poca roba.
Fotti il sistema. Studia.
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