ranvit ha scritto:Forse ho letto male, ma mi sembra che la proposta è di
far scattare le aliquote ma di abbassare le tasse
No, hai letto bene.
Si, l'Europa e taanti altri consigliano di aumentare le imposte indirette (come IVA) ed abbassare le dirette.
Io non ne sono molto convinto perché mentre le imposte dirette sono
progressive, e quindi gravano piu' su redditi medi e medio alti, con una zona di esenzione dei redditi bassi, le indirette sono
proporzionali, quindi ricco e povero pagano il pane uguale e tasse (IVA) uguale. In termini tecnici si dice che le imposte proporzionali hanno un effetto
regressivo, cioe' gravano piu' sul bassi redditi che sugli alti. Da considerare che l'aliquota del 10% (prodotti turistici, alcuni prodotti
alimentari e particolari opere di recupero edilizio) passerebbe al 13% e quindi ci sarebbe effetto anche su alcuni generi alimentari (ma non so quali).
Chiaro che aumentando IVA ma diminuendo IRPEF ci potrebbe essere un effetto compensatorio, ma va studiato molto bene, perché se riduci in modo lineare IRPEF fai un bel regalo agli alti redditi (i magistrati di cui sopra) e lasci i bassi a battagliare contro l'inflazione, che erode il loro potere d'acquisto. Piuttosto invece mi potrebbe andare bene l'idea di convertire l'aumento di IVA (che vale 15 miliardi) in un nuovo sistema di calcolo dei contributi INPS (anche questo sono una tassa proporzionale) ed in un ampliamento della no-tax zone dell'IRPEF.
In pratica farei come in UK, dove esiste una no-tax zone anche per i contributi previdenziali ed una certa scalarità (quindi progressione) nei contributi per i bassi salari. Questo mette molti piu' soldi in tasca ai lavoratori di basso reddito di quanto ne facciano gli 80 euro, direi. E potrebbe diventare un modo per sconfiggere quel sommerso di necessità che oggi cerca di sfuggire a trattenute previdenziali altissime (e questo i cari signori della corte dei conti non lo dicono, anche perché quelle trattenute servono a pagare loro future pensioni d'oro).
Che ne pensate?
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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