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A chi dà fastidio il superministro Ue

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda Robyn il 15/02/2016, 12:27

E' davvero complicato questo sistema.Le decisioni vanno prese dal parlamento europeo dove si formano le maggioranze sulla base dei partiti sinistra destra etc,e non sulla base dei paesi
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda pianogrande il 15/02/2016, 12:54

mariok ha scritto:
pianogrande ha scritto:La UE è innanzitutto una comunità di tipo economico (tutto il resto, a parte Shengen, è alquanto lontano).


E che ce ne facciamo di un'Europa così? E soprattutto, quanto pensiamo che possa andare avanti? Dobbiamo aspettare che imploda definitivamente per porci il problema?

Se così deve essere e non c'è alternativa, trovo più coerente Cameron di un Renzi che va a Ventotene e poi non fa nulla, non dico per costruirla, ma almeno per tenerla in agenda l'Europa di quelli di cui si appropria definendoli "padri fondatori".

Ciò non significa ovviamente che "un'altra Europa" debba necessariamente essere quella in cui si fanno i debiti senza mai pagarli.


A prescindere dall'esempio Cameron che mi assomiglia a un Renzi solo un po' più sveglio, sono perfettamente d'accordo.
"Che ce ne facciamo di un'Europa così"?
Ma non sono per sfasciarla come stanno facendo sia Cameron (che forse si è reso conto di quanto pagherà caro il bluff) che Renzi che invece pare che proprio non ci arrivi.
Sono per una maggiore unità anche politica che magari può richiedere decenni ma ritengo sia la strada giusta.

Il superamento di una soglia può essere rappresentato dal piede di chi sale le scale che si alza fino ad andare ad appoggiarsi un gradino più su.
Solo a quel punto la soglia-scalino è superata e la gamba si può rilassare.

La nostra Europa è un piedone che è lì a mezz'aria e non si decide né a tornare allo scalino precedente né ad andare a quello successivo.

Stiamo fermi su una gamba sola; e non può durare ancora molto.

Io sono per una reale unione politica ma ci vuole gente come i "padri fondatori".
I "figli" di tanto padre sono imbelli e disorientati.
Usano l'Europa per guadagnare consenso all'interno.

Aggiungo alla tua domanda la sua logica conseguenza: che ce ne facciamo di una Italia così? E questo vale per tutta una lista di membri dell'Unione.
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda franz il 15/02/2016, 13:09

Robyn ha scritto:E' davvero complicato questo sistema.Le decisioni vanno prese dal parlamento europeo dove si formano le maggioranze sulla base dei partiti sinistra destra etc,e non sulla base dei paesi

Esiste il concetto di stato di diritto e di separazione dei poteri.
In questo concetto i parlamenti fanno le leggi, i governi prendono le decisioni.
I governi in alcuni casi sottopongono le decisioni ai parlamenti o al popolo (se queste decisioni implicano leggi).
In un contesto federale, che per ora non riguarda la UE ma verso cui si vorrebbe andare, tuttavia anche i membri hanno un loro ruolo nel processo decisionale. Questo per evitare che, in presenza di stati grandi e piccoli, pochi stati popolosi diventino egemonici su tanti piccoli.
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda Robyn il 15/02/2016, 15:04

Ma più o meno l'europa ha stati quasi tutti più o meno della stessa grandezza Italia,Regno Unito,Germania,Spagna,Francia,la Grecia anche non è piccola.Allora che dire degli Usa che ha la California ed ha il Kentuky che è uno stato piccolo?In europa deve esistere in un ambito federale il parlamento che fà le leggi la possibilità dei governi di sottoporre al parlamento i suoi ddl che il parlamento può accettare e rigettare come del resto è in Italia.In Italia l'iniziativa delle leggi spetta a qualsiasisi parlamentare e a qualsiasi membro del governo ma alla fine è il parlamento che accetta o rigetta
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda trilogy il 16/02/2016, 11:54

pianogrande ha scritto:
A prescindere dall'esempio Cameron che mi assomiglia a un Renzi solo un po' più sveglio, sono perfettamente d'accordo.
"Che ce ne facciamo di un'Europa così"?
Ma non sono per sfasciarla come stanno facendo sia Cameron (che forse si è reso conto di quanto pagherà caro il bluff)...


Cameron è meglio non sottovalutarlo, è un uomo d'affari, che guarda al ritorno economico del paese...

[..]La sera del 15 febbraio François Hollande ha ricevuto il primo ministro britannico David Cameron perché voleva verificare che il Regno Unito non intenda creare due tipi di regolamentazione dei mercati finanziari in Europa approfittando delle proposte avanzate per convincere i britannici a restare all’interno dell’Unione.

È un problema non da poco, perché se fosse così la piazza finanziaria di Londra, la city, beneficerebbe di vantaggi superiori alle altre borse del continente che sono sottoposte a controlli più stretti. Sarebbe una distorsione della concorrenza talmente forte che le piazze continentali sarebbero rapidamente relegate a un ruolo secondario mentre la city continuerebbe a operare nell’Unione senza alcun limite ma con più libertà rispetto ai suoi clienti.[..]

fonte: http://www.internazionale.it/opinione/b ... -rifugiati
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda ranvit il 16/02/2016, 12:02

Avevo già letto di questa cosa.....ma come la vogliamo fare l'Unione con questi personaggi???

E poi Renzi sarebbe il peggiore....ma per piacere!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda mariok il 16/02/2016, 13:58

ranvit ha scritto:Avevo già letto di questa cosa.....ma come la vogliamo fare l'Unione con questi personaggi???

E poi Renzi sarebbe il peggiore....ma per piacere!


Appunto. Vediamo che posizione prende sulla questione Brexit.

Per il momento tace.

Non è che pensa di barattare il suo assenso ad un accordo in cambio di qualche decimale di deficit? :roll:
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda pianogrande il 16/02/2016, 15:18

OK, Trilogy Cameron non è stupido ma sta tirando troppo la corda e, se si parla di affari, non credo che gli altri stati siano disposti a fargli simili regali.
Cameron non può pensare di creare, finanziariamente, una zona franca all'interno dell'Unione.
Allora che si crei il suo orticello finanziario fuori dall'Unione e non credo che tutti ci impiegheranno molto a capirlo.

Renzi non ha, in ogni caso, le chances di Cameron.
Che, per noi, l'uscita dall'Europa sarebbe un disastro infinito, credo lo abbia capito perfino Salvini.
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda franz il 17/02/2016, 8:12

pianogrande ha scritto:Renzi non ha, in ogni caso, le chances di Cameron.
Che, per noi, l'uscita dall'Europa sarebbe un disastro infinito, credo lo abbia capito perfino Salvini.

Già, il problema è questo.
L'uscita dell'Italia dall'Europa e dall'Euro sarebbe un grave colpo per tutta l'Europa ma soprattutto per l'Italia.
Disastro infinito mi pare azzeccato, anche se dubito che Salvini lo abbia capito.

Nel caso del Regno Unito (che nell'Euro non fa parte) l'uscita dall'Europa sarebbe lo stesso un duro colpo per l'Europa stessa (forse anche maggiore di un'eventuale uscita italiana) ma non piu' di tanto per UK, che essendo una potenza potrebbe trarne vantaggi forse superiori agli stessi svantaggi. Per UK l'opzione brexit non sarebbe comunque un "disastro infinito". Sarebbe uno sconvolgimento ma non un disastro.
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Re: A chi dà fastidio il superministro Ue

Messaggioda mariok il 19/02/2016, 9:52

IL VERTICE
Ue, Renzi: «Passi avanti su migranti
Qualche passo indietro sulla Brexit»

Sul compromesso con il premier britannico Cameron, per evitare l’uscita del Regno Unito dall’Ue, Renzi si è detto «meno ottimista di quando sono entrato». Ma Rajoy: «Confido in un accordo oggi». La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato un vertice straordinario con la Turchia «a inizio marzo» sull’emergenza rifugiati
di Ivo Caizzi

BRUXELLES «Passi avanti timidi sui migranti e qualche passo indietro su Brexit». Così il premier Matteo Renzi, uscendo dal Consiglio dei 28 capi di Stato e di governo a Bruxelles intorno alle 2.30 di notte, ha sintetizzato la prima giornata di trattative. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato un vertice straordinario con la Turchia «a inizio marzo» per accelerare sull’emergenza rifugiati. Sul difficile compromesso con il premier britannico David Cameron, per evitare l’uscita del Regno Unito dall’Ue, Renzi si è detto «meno ottimista di quando sono entrato».

I leader europei hanno ancora «molto da fare» per cercare di arrivare a un accordo che eviti che la Gran Bretagna esca dall’Unione Europea: lo ha detto il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, a sintesi della prima sessione di lavoro della riunione del vertice. «Al momento posso solo dire che abbiamo fatto progressi, ma molto resta ancora da fare», ha detto Tusk. Da parte sua, il premier spagnolo Mariano Rajoy si è detto ottimista sulla possibilità di un compromesso. «Spero che le cose vadano bene. Confido in un accordo venerdì».
Il summit è iniziato con un altro scontro frontale tra un Paese membro e la Commissione europea. Il cancelliere austriaco Werner Faymann ha confermato di voler limitare l’accoglienza dei rifugiati in Austria, nonostante una lettera del commissario Ue per l’Immigrazione, il greco Dimitris Avramopoulos, avesse ammonito Vienna sull’illegalità di tale misura e chiesto di revocarla. «Politicamente rimaniamo sulla nostra posizione - ha dichiarato Faymann -. Alle questioni legali saranno gli avvocati a dare risposte. È inconcepibile che l’Austria si faccia carico di tutti i richiedenti asilo diretti in Europa». Il cancelliere austriaco ha precisato che il suo Paese intende fare la sua parte in una distribuzione dei profughi equilibrata. Merkel, che è sotto pressione in patria per la sua politica di «porte aperte» ai rifugiati e per aver puntato sull’aiuto della Turchia per frenare gli eccessivi arrivi in Germania, ha visto cancellare (a causa dell’attentato ad Ankara) l’incontro pre-summit del premier turco Ahmet Davotoglu con alcuni leader europei disposti ad accogliere siriani. Ha introdotto così l’esigenza del summit straordinario. Per la cancelliera «la questione centrale» della crisi dei profughi è che «il sistema Schengen va ristabilito in pieno» e questo «significa avere gli hotspot che funzionano, in Italia, ma soprattutto in Grecia, ed avere schemi di ridistribuzione».
Il caso Austria e l’ipotesi di bloccare le frontiere anche in Ungheria, Slovenia e altri Stati, aprendo il rischio di un trasferimento verso la costa adriatica italiana dei flussi ora concentrati sulla rotta dei Balcani, hanno acceso il confronto. Il premier Matteo Renzi ha chiesto a Faymann una posizione più ragionevole. «Non possiamo neanche immaginare di chiudere il Brennero, che simbolicamente, e non soltanto simbolicamente, è uno dei grandi elementi di unione dell’Europa». Le conseguenze economiche per l’interscambio tra Italia e Germania sarebbero pesanti. «Vienna ha una posizione che è comprensibilmente molto difficile», ha ammesso Renzi, esortando a trovare soluzioni comunitarie perché altrimenti i Paesi maggiori contributori dell’Ue, come l’Italia, potrebbero ritirare i finanziamenti ai governi dell’Est contrari ad accogliere i rifugiati. Dopo la cena di ben sei ore sui migranti, è ripresa la trattativa su Brexit. Il presidente del Consiglio Ue, il polacco Donald Tusk, ha detto che «c’è ancora molto da fare» e ha incontrato Cameron nella notte insieme al numero uno della Commissione europea, il lussemburghese Jean Claude Juncker. Merkel, Renzi e un po’ tutti i leader si sono detti impegnati a evitare l’uscita di Londra dall’Europa. Ma il presidente francese Francois Hollande ha guidato il gruppo dei contrari a concessioni in grado di indebolire la coesione comunitaria e di costituire un precedente per altri governi indisponibili a una maggiore integrazione e all’adesione all’euro. A Parigi contestano anche la richiesta di regole più lasche per la City di Londra perché potrebbe scaturirne uno svantaggio competitivo per le banche francesi. Paesi dell’Est respingono riduzioni dell’assistenza sociale ai loro immigrati nel Regno Unito. Tusk ha fatto sapere di aver organizzato una «colazione all’inglese» per tentare di raggiungere oggi il compromesso con Cameron, che intenderebbe annunciare la data del referendum britannico sulla permanenza nell’Ue al termine del vertice.
19 febbraio 2016 (modifica il 19 febbraio 2016 | 08:14)
http://www.corriere.it/esteri/16_febbra ... 2204.shtml
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