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Renzi - UE: finita la luna di miele?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda flaviomob il 16/01/2016, 13:47

Ue: Renzi-Juncker, il fallimento dei pugni sul tavolo
di Stefano Feltri | 15 gennaio 2016
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01 ... o/2378629/
Matteo Renzi non ha capito come funziona la politica europea. Lo scontro frontale con la Commissione europea di Jean Claude Juncker lo conferma. Il premier italiano, da alcune settimane, ha scelto una linea di scontro frontale con l’Unione europea. La posizione ha un suo senso elettorale (quando le cose vanno bene è merito del governo, quando vanno male è colpa dell’Europa). “Ritengo che il primo ministro italiano, che amo molto, abbia torto a vilipendere la Commissione a ogni occasione, non vedo perché lo faccia”, ha detto stamattina il presidente Juncker.

La svolta di Renzi avviene nel Consiglio europeo del 18 dicembre, quando Renzi va allo scontro con la cancelliera Angela Merkel sul gasdotto North Stream 2, argomento fino ad allora noto solo agli esperti di geopolitica. Mai Renzi aveva dato l’impressione di avere un’opinione in materia. Guarda caso quello era il giorno della discussione della mozione di sfiducia contro il ministro Maria Elena Boschi per i suoi presunti conflitti di interesse. Non c’era modo migliore di un bello scatto di orgoglio nazionale e anti-tedesco per oscurare le notizie sgradite nei tg e in prima pagina sui giornali.

Si consuma uno scontro esplicito con la Commissione anche per l’uscita dell’unico italiano rimasto nel gabinetto di Jean Claude Juncker, Carlo Zadra. Parte all’attacco il sottosegretario agli Affari europei Sandro Gozi: “Inaccettabile, ciò non facilita rapporti tra Rome e l’Ue”. I portavoce della Commissione replicano che queste polemiche non si fanno a mezzo stampa, che i funzionari della Commissione lavorano per l’Unione, non per il Paese di provenienza (cosa che è vera, di solito, per gli italiani, mentre tedeschi e inglesi rispondono molto più ai rispettivi governi che a Bruxelles).

Terzo punto: la resistenza che Renzi ha opposto al finanziamento straordinario da 3 miliardi alla Turchia di Erdogan per gestire l’emergenza rifugiati. “Ho difficoltà a capire la riserva stupefacente dell’Italia a finanziare i 3 miliardi alla Turchia, perché questi non vanno alla Turchia stessa ma per i rifugiati siriani in Turchia”, ha detto ieri Juncker. La Turchia è sempre stata un Paese alleato dell’Italia, almeno ai tempi di Silvio Berlusconi. Oggi che è un nemico della Russia, sembra che l’indole filorussa della politica estera italiana abbia prevalso, sommata alla tentazione di bloccare le politiche migratorie dell’Ue che non perseguono l’immediato interesse nazionale italiano.

Nessuno di questi punti giustifica un frontale tra Roma e Bruxelles. Sono soprattutto la dimostrazione del fatto che Renzi non ha mai capito le logiche della politica brussellese. Fin da quando ha speso tutto il suo (enorme) capitale politico dopo le elezioni europee 2014 per ottenere la nomina di Federica Mogherini come Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza. Risultato: oggi la Mogherini segue le linee della politica estera europea, non di quella italiana. Va ai vertici sulla Libia a cui l’Italia non viene invitata, è favorevole alla concessione dello status di “economia di mercato” alla Cina nonostante la minaccia per le piccole imprese italiane, non si oppone alle sanzioni alla Russia come vorrebbero molti gruppi italiani esportatori.

Finora la Commissione Juncker ha avuto un approccio molto politico all’Italia: ha perdonato al governo Renzi tutto, dall’aumento del deficit per fare spesa elettorale (80 euro), all’abolizione della Tasi sulla prima casa, agli sforamenti nella riduzione del debito, alle misure che favoriscono gli evasori fiscali (falso in bilancio, tetto al contante, ecc.). L’input, arrivato anche da Berlino, era che non bisognava complicare troppo la vita all’unico leader europeo che era riuscito ad aumentare i consensi invece che perderli a favore dei movimenti populisti anti-europei.

Questa benevolenza è finita. La finestra di opportunità si è chiusa. Lo ha capito bene il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan che sta subendo una sconfitta quasi umiliante sulla bad bank di sistema: la Commissione ha bocciato ogni progetto italiano di usare il supporto pubblico per ripulire i conti delle banche italiane gravate da oltre 200 miliardi di sofferenze. La fine della benevolenza europea si concretizzerà presto anche nel giudizio sulla legge di Stabilità 2016, così piena di falle che Juncker deve soltanto decidere dove infierire. “Da parte del governo italiano non c’è nessuna volontà di offesa, ma atteggiamento costruttivo”, ha detto il ministro, che questa volta invece dei pugni sceglie saggiamente di fare ricorso alle ginocchia.

Senza scendere troppo nel dettaglio, l’Italia si è presa più flessibilità di bilancio di quella a cui ha diritto. Basta citare quello 0,2 di deficit invocato prima per affrontare l’emergenza migranti, poi per tagliare le tasse alle imprese, e infine per elargire due bonus elettorali (alle forze dell’ordine e ai diciottenni col bonus cultura) in nome della lotta al terrorismo.

E’ sempre rischioso cercare spiegazioni strategiche a comportamenti che l’incompetenza basta a spiegare. Ma l’unico senso nella linea italiana può essere un calcolo molto cinico: il governo Renzi non può sopravvivere, così com’è, alla legge di Stabilità 2017, dove solo per adempiere agli impegni già presi (a cominciare dalle clausole di salvaguardia) servono 23-24 miliardi. L’unica via di uscita è lo scontro totale con la Commissione, magari tornando sotto procedura di infrazione, come nel 2011-2012.

Così Renzi e Padoan potranno attribuire la responsabilità di ogni nuova dose di austerità a Bruxelles, senza dover ammettere che i buchi sono – in gran parte – colpa loro. E magari vincere elezioni anticipate nel 2017 tutte in chiave anti-europea.

Visto che non sopravvaluto gli italiani, potrebbe anche funzionare. Certo, basta un cambio di vento sui mercati e torneremmo in una situazione simile a quella del 2011, con una crisi di sfiducia e un pre-default. Ma il pericolo del disastro assoluto non è mai stato sufficiente a convincere i politici italiani a rinunciare alla demagogia.

(dal Fatto Q)


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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda ranvit il 16/01/2016, 16:02

Le idi di gennaio tra Matteo Renzi e Jean-Claude Juncker: "Non mi faccio intimidire, l'Italia non è telecomandata dall'Ue"

http://www.huffingtonpost.it/2016/01/15 ... _ref=italy
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda franz il 16/01/2016, 17:53

Nel 2011 arrivò la famosa lettera UE/BCE all'allora PDC Silvio Berlusconi.
Si parlava di ridurre le spesa pubblica e di fare certe riforme.
Berlusconi fu giustamente - e finalmente - silurato.

Renzi ripete come un disco rotto che lui le riforme (anzi, le riformeeeee) le ha fatteeee.

Fatti alcuni conti sul 2015 a me non pare che di riforme della spesa se ne possa parlare.
La spesa pubblica è anzi aumentata. +11.21%. I vari commissari alla spending review sono stati silurati.

E chi dice che se tutti pagassero le tasse ... pagheremmo meno tasse .... è decisamente smentito.
Le entrate tributarie 2015 sono aumentate del 3.59% ma le spese 2015 non sono diminuite anzi sono aumentate tre volte tanto le tasse. Spese in gran parte (2/3) a deficit, come facevano i governi del CAF. 40 miliardi in più.
Solo Prodi seppe ridurre la spesa pubblica ...e per questo fu poi messo in disparte dal partito della spesa pubblica.

Nessuna luna di miele è finita. Mai iniziata, direi. La flessibilità c'è per chi le riforme le fa veramente.
Renzi ed il PD sulla spesa pubblica hanno fatto solo finta.
Il poco di ripresa che si nota é dovuto al QE di Draghi ed al basso prezzo del petrolio e delle materie prime.
Il resto è fuffa. Il fatto che le palle le racconti Berlusconi oppure Renzi cambia ben poco.
Gli italiani continuano ad emigrare. 90'000 nell'ultimo anno.
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Tasse + 3.6% .... Spese + 11.2%. 3 volte tanto.
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda mariok il 16/01/2016, 18:26

Quello che mi sembra ancora più grave è che per poter spendere qualche decimale di Pil in più, Renzi da il suo contributo all'opera di demolizione di quel che resta del progetto europeo che un po' tutti, chi per un motivo chi per un altro, stanno portando avanti ormai da anni.

Ovviamente tutto si può ripensare e ridiscutere, soprattutto in politica, anche un progetto (per molti un sogno) che risale ad oltre 70 anni. Ma far finta, come fa Renzi e con lui tanti falsi europeisti, di ergersi a paladini di "un'altra europa" e di ispirarsi ai "valori" fondativi dal Manifesto di Ventotene in poi, è davvero insopportabile.

Decidere di mandare in malora un progetto fondamentale per il futuro di un intero continente in modo così subdolo e strisciante, sfruttando le varie crisi che si è incapaci di fronteggiare (dall'economia alla tragedia di interi popoli in fuga dalle guerre e dalle persecuzioni), senza un serio dibattito pubblico capace di coinvolgere non la pancia ma la testa dei cittadini europei, è il peggior delitto che una classe dirigente corrotta e incapace sta compiendo nell'indifferenza quasi generale.
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda ranvit il 16/01/2016, 18:37

Le cose, forse, sono un po' piu' complicate.

Le carte in regola

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=ACzfjSBC
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda franz il 16/01/2016, 19:54

Le cose sono sempre piu' complicate di quanto si riesca a pensare. Su questo non si scappa.
I numeri pero' parlano. A saperli ascoltare.

A fronte di un PIL che aumenta forse di uno 0.7% oppure di uno 0.9% (ancora non è chiaro) abbiamo per ora (10 mesi su 12) un aumento delle imposte del 3.6% e della spesa pubblica dell'11.2%. La differenza (negativa) implica un aumento del deficit (una trentina di miliardi) e del debito (idem, of course).

Messa così la cosa puo' sembrare insipida e senza particolare gusto. Anzi qualcuno di fede Fassiniana e socialist-statalista potrebbe anche argomentare che per fortuna c'è stata spesa pubblica, per alleviare le sofferenze e produrre PIL. :roll:

Ma proviamo a girare il ragionamento (o la frittata, come dicono altri).

Proviamo a pensare che, in uno Stato in cui la spesa pubblica arriva al 50% del PIL ... se la spesa pubblica aumenta di un ulteriore 11.2% ma il PIL invece aumenta meno dell' 1% significa che chi vi ha venduto fantasie sul "moltiplicatore keynesiano" vi ha venduto palle, palle galattiche. Se non esistesse moltiplicatore, se il rapporto fosse 1:1, un incremento dell'11% della spesa pubblica in uno stato in cui detta spesa grava per il 50% del PIL, implicherebbe come minimo un incremento del 5.5% del PIL medesimo. I fautori del fantasmagorico ed inesistente moltiplicatore avrebbero ragione da vendere se a fronte di un incremento di spesa pubblica dell'11.2%, avessimo un incremento del PIL del 6 o 7 %. Oppure 8 o 9 (roba cinese). Ma così non è.

In fondo se fosse possibile dimostrare che ogni soldo/tallero/euro confiscato sotto forma di tasse a ranvit, gabriele, mariok, pianogrande, mauri, robyn o flaviomob produce il doppio come crescita, brinderemmo felici. Tutti pagherebbero felici le tasse.
Saremmo anche tranquilli se almeno andassimo in pari.
Invece a conti fatti ogni ulteriore euro sottratto ad ogni italiano si trasforma in ulteriore PIL solo per 1/5.
Per 4/5 è come buttare nel cesso e tirare l'acqua. Ma Renzi è contento e per distrarvi spacca le palle a Junker.
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda ranvit il 16/01/2016, 20:19

Le cose sono piu' complicate...per esempio se Franz fosse Premier, con le sue idee verrebbe disarcionato dopo due mesi :lol:

Renzi sta cercando di:
1) restare a galla
2) creare le condizioni istituzionali perchè chi governa abbia la possibilità ed il tempo di fare le cose
(attualmente in Italia chiunque va al governo non riesce a fare una mazza! Le lenzuolate di Bersani... Prodi con l'assurda idea di tirare nell'Ulivo quei quattro scafessi della sinistra radicale....Berlusconi che pure aveva un maggioranza schiacciante...Monti e Letta che pure avevano tanti amici in Europa... Perchè? Perchè l'Italia ha una potentissima "fascia di mezzo" costituita da affaristi, commercialisti, avvocati, scansafatiche che si danno alla politica, etc....altro che P2 P3! Questa è la PPP999!)
3) fare un po' di riforme possibili (in attesa che le riforme istituzionali vadano in porto).....perchè certo che ne ha fatte! A partire dalla messa all'angolo dei Sindacati, abolizione o quasi dell'art. 18, la riforma della PA, probabilmente diritti civili allineati al resto d'Europa, etc

Dopo di che.....anch'io non concordo del tutto sulla attuale animosità eccessiva verso la Ue (anche se ha ragione), sulla poca spending revue, sulla lentezza con cui si stanno abolendo Province, Partecipate, etc
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda ranvit il 16/01/2016, 20:29

Le idi di gennaio tra Matteo Renzi e Jean-Claude Juncker: "Non mi faccio intimidire, l'Italia non è telecomandata dall'Ue"

http://www.huffingtonpost.it/2016/01/15 ... _ref=italy
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda mariok il 16/01/2016, 21:06

A voler essere pignolo, un "renziano" come me, potrebbe dire che una sola finanziaria non può produrre effetti significativi su entrate tributarie e spesa, che, specialmente la seconda, in un pachiderma come il nostro stato hanno un'elevatissima inerzia.

Ma poiché, contrariamente a quanto sembra, sono tutt'altro che un fan di chicchessia, non posso non evidenziare, al di là dei numeri, che una vera e convincente revisione della spesa ancora non si vede, cosa che con gli sprechi che vi sono in questo paese dovrebbe essere la maggiore priorità di un governo, a prescindere dagli effetti (che comunque non credo possano essere immediati) sul pil.

La polemica tra keynesiani e non-keynesiani c'entra molto poco e mi sembra, questa sì, una presa per i fondelli: gli sprechi sono sprechi, sono un grande ostacolo per le imprese e lo sviluppo e non c'è teoria economica che possa giustificarli.

Oltre ciò, la totale mancanza di una strategia europeista ed un così basso livello della polemica con l'Ue (come per esempio la contesa con Juncker su a chi spetti la paternità della flessibilità) è la seconda enorme delusione di questo governo

... non che gli altri sarebbero capaci di fare meglio... purtroppo.
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Re: Renzi - UE: finita la luna di miele?

Messaggioda franz il 16/01/2016, 22:39

mariok ha scritto:La polemica tra keynesiani e non-keynesiani c'entra molto poco e mi sembra, questa sì, una presa per i fondelli: gli sprechi sono sprechi, sono un grande ostacolo per le imprese e lo sviluppo e non c'è teoria economica che possa giustificarli.

Invece la polemica c'entra eccome, visto che qualcuno sostiene e promette le progressive e magnifiche sorti dei beneficio della spesa pubblica, possibile sia ben chiaro solo prendendo soldi dalle tasche dei contribuenti, illudendoli su fantomatici effetti "moltiplicatori". I quali non si vedono non da un anno a questa parte, ma da mai negli ultimi 30 o 40.
Poi è chiaro che gli sprechi sono tali (ma qualcuno sosteneva che anche scavare buche per poi riempirle era utile) col senno di poi ma allora è sempre troppo tardi. Ma gli sprechi sono reddito per troppe persone influenti, ecco perché non si tagliano.
Spendere 1 per ricavare 0.2 (mentre 0.8 vanno ai soliti noti) è il vero spreco. E mi pare che tra destra e sinistra ci sia un asse consolidato che si alterna al potere per evitare che le cose cambino.

PS: una sola finanziaria non puo' produrre effetti? Studiare un po' cosa ha fatto Cameron in UK. Governa dal 2010 (maggio) e mi pare che un po' di differenze con l'Italia ci siano:
(spese)
http://www.google.com/publicdata/explor ... &ind=false
(imposte)
http://www.google.com/publicdata/explor ... &ind=false
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