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Laicità è tolleranza

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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda Robyn il 28/11/2015, 18:10

Quello di fare insegnamenti separati che comprendano una quota di tempo per lo studio culturale delle altre fedi è più una cosa ecumenica di dialogo interculturale fra fedi.Invece concentrare lo studio in una sola materia cioè in storia delle religioni è più una cosa sincretica ed eviterei in partenza il sincretismo
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda pianogrande il 28/11/2015, 20:29

Robyn ha scritto:Quello di fare insegnamenti separati che comprendano una quota di tempo per lo studio culturale delle altre fedi è più una cosa ecumenica di dialogo interculturale fra fedi.Invece concentrare lo studio in una sola materia cioè in storia delle religioni è più una cosa sincretica ed eviterei in partenza il sincretismo


E quindi?
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda flaviomob il 28/11/2015, 23:55

IN una scuola pubblica di Rozzano il dirigente ha rifiutato la richiesta di un paio di madri che pretendevano di insegnare canti natalizi a tutti gli alunni. Il preside ha risposto di no, che ogni classe si sarebbe organizzata autonomamente. Il tutto naturalmente è un pretesto perché in questa scuola poco fa sono stati rimossi i crocifissi presenti (in sole due classi). Ora bisogna sollevare il polverone, altrimenti che gusto c'è?


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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda pianogrande il 29/11/2015, 0:37

E' un falso problema quello degli immigrati.

La scuola pubblica italiana non appartiene né al Vaticano né alla religione cattolica (fosse pure praticata dal 111% degli italiani).

La scuola pubblica è dello stato italiano che nelle sue istituzioni/gerarchie prevede solo organismi terreni e possibilmente democratici.

Appropriarsi della scuola, o di parte del tempo ad essa dedicata, da parte di una religione è comunque un abuso e una debolezza/incapacità se non connivenza del potere politico.

Questo è il concetto dello stato laico.

Se una religione vuole forzare le cose col grimaldello della tradizione si deve rendere conto che la tradizione italiana di celebrare le ricorrenze religiose nell'ambito scolastico è una tradizione fuori dal tempo e dalla costituzione.

Prima finisce questa storia e prima ci occupiamo di una istruzione concreta, moderna e non asservita.
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda Robyn il 29/11/2015, 1:32

Le tradizioni culturali sono molto belle non solo in ambito scolastico ma anche all'esterno per la città sono simbolo di vivacità e non sono mai superate.Ad esempio fà un bell'effetto vedere la tour eiffel illuminata con i colori della bandiera francese.Ma se in Italia si studiasse di più locke sarebbe più facile garantire la laicità incluso le libertà spirituali,ed eliminare queste manifestazioni in ambito scolastico,che brillano di vivacità e che non sono mai superate,è frutto di una malintesa laicità ma sù questo argomento,laicità è tolleranza, abbiamo argomentato sufficentemente
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda gabriele il 29/11/2015, 10:50

pianogrande ha scritto:Se una religione vuole forzare le cose col grimaldello della tradizione si deve rendere conto che la tradizione italiana di celebrare le ricorrenze religiose nell'ambito scolastico è una tradizione fuori dal tempo e dalla costituzione.


non ti seguo.

Quindi mandiamo a scuola i ragazzi a Natale, Pasquetta, il 1 novembre...etc...?
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda pianogrande il 29/11/2015, 14:27

gabriele ha scritto:
pianogrande ha scritto:Se una religione vuole forzare le cose col grimaldello della tradizione si deve rendere conto che la tradizione italiana di celebrare le ricorrenze religiose nell'ambito scolastico è una tradizione fuori dal tempo e dalla costituzione.


non ti seguo.

Quindi mandiamo a scuola i ragazzi a Natale, Pasquetta, il 1 novembre...etc...?


No, no.
Proprio non ti seguo neanche io.
Mi viene proprio da scappare.
Queste uscite le lascerei alla Santanchè e simili.

Esistono i contratti e le leggi per determinare i giorni di lavoro di riposo (o vacanza che sia).

Che facciamo?
Un laico lo mandiamo a lavorare la domenica?
E' questa la logica?

Va bene provocare ma cerchiamo di rimanere in un ambito accettabile.

Le religioni si sono appropriate di tante cose di origine (o che costituiscono una esigenza) assolutamente non religiosa.

Si sono appropriate della vita e della morte e dell'unione tra esseri che si amano.

Non è strano che il cristianesimo si sia appropriato anche del riposo dopo il lavoro.

Se si fosse appropriato anche del sonno notturno che facevamo?
Gli atei li tenevamo svegli?

Lo vedi l'invadenza in territori che devono restare liberi quanti danni fa (anche culturali)?

Vedi come è importante tenere qualsiasi religione lontana dalle attività civili?

Diventano i padroni e addirittura quelle attività diventano nella testa di tanta gente (te compreso, evidentemente) una proprietà privata.

Se non fosse stato scritto su qualche testo religioso, pensi che la gente avrebbe lavorato tutti i giorni e non si sarebbe mai riposata?

Porco cane ragazzi.
Certo che il problema è davvero grosso.
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda Robyn il 29/11/2015, 14:43

I danni in lombardia li ha fatti Formigoni che è sempre stata un'amministrazione talebana.Quando si utilizza la fede per interesse rischia di prevalere una concezione della laicità troppo laicizzatrice separatista e l'impostazione lockiana della libertà di scelta della tolleranza viene messa a dura prova e questo non è un bene
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda pianogrande il 29/11/2015, 16:00

Robyn ha scritto:I danni in lombardia li ha fatti Formigoni che è sempre stata un'amministrazione talebana.Quando si utilizza la fede per interesse rischia di prevalere una concezione della laicità troppo laicizzatrice separatista e l'impostazione lockiana della libertà di scelta della tolleranza viene messa a dura prova e questo non è un bene


Ho appena detto che si sono appropriati di tante cose.
Perché avrebbero dovuto lasciare fuori i dané ?
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Re: Laicità è tolleranza

Messaggioda gabriele il 29/11/2015, 17:27

pianogrande ha scritto:[
Porco cane ragazzi.
Certo che il problema è davvero grosso.


Pianogrande, il problema grosso lo vedi solo tu.

Io vedo qualcuno che non ha ben presente cosa afferma.

Se la religione non può imporsi sullo Stato perché quest'ultimo è laico, con tanto di abiura per le leggi che prevedono il crocifisso nelle scuole o l'ora di religione, allora per lo stesso motivo non può imporsi con le festività religiose.

E qui non ci vuole una cima per capire che affermare concetti di massima, porta inevitabilmente alla creazione di paradossi non voluti.

Se si segue la logica di dover togliere il crocifisso dalla scuola perché è una imposizione di una confessione religiosa, allora, per lo stesso motivo, non si possono imporre per LEGGE come festività nazionali il Santo Natale, Santo Stefano, la Pasqua dell'angelo e altre festività ESCLUSIVAMENTE cristiane a chicchessia, soprattutto a scuola dove il crocifisso non può starci.

Lasciando da parte ovviamente la Santanchè, mera speculatrice di interessi privati, la critica è rivolta alla logica del tuo ragionamento, fin dall'inizio di questo 3d.
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