Dopo le uscite di D’Attorre, Fassina, Civati, Mineo potrebbe raggiungere quei dissidenti pronti a creare una nuova forza di sinistra? «Guarderò loro, come guarderò Vendola: ma per ora sono nel Misto e osservo cosa succede»
Sinceramente trovo personaggi come questi squallidi ed in sopportabili. Sono degli opportunisti che stanno sempre a guardare dove gli conviene stare per fare le loro battaglie sterili e personali. Sono una sciagura dovunque vadano, capaci solo di distruggere, mai di costruire alcunché.
E la libertà di coscienza o il vincolo di mandato non c'entrano proprio niente.
LA SCELTA DEL DISSIDENTE
Corradino Mineo lascia il gruppo Pd: «Dimissioni raccomandate»
Processo sommario da parte di Zanda; senatore passa al Misto
di Valentina Santarpia
Il senatore Corradino Mineo lascia il gruppo del Pd e passa automaticamente al gruppo Misto. «Ieri - racconta - sono stato oggetto di una sorta di processo sommario da parte di Luigi Zanda che ha derubricato questioni meramente politiche a questioni disciplinari. È inaccettabile. Sono terrorizzati dalla finanziaria e hanno limitato emendamenti». In realtà quelle di Mineo non sono dimissioni spontanee: «Le chiamerei dimissioni fortemente raccomandate, io non volevo lasciare il Pd, perché è quello il partito con cui sono stato eletto, e non sono un saltafossi», spiega. La sua posizione di «dissidente» però non è andata giù negli ultimi tempi alla maggioranza, che lo ha sottoposto ad una sorta di «processo sommario».
L’assemblea «corsara»
«E’ stata convocata un’assemblea senza ordine del giorno, alla quale mi hanno spinto a partecipare. Ma solo dopo ho capito che quella riunione era stata indetta proprio per parlare di me, della mia questione disciplinare, come l’hanno chiamata». Forte il conflitto con il capogruppo Luigi Zanda, che ha contestato a Mineo di non avergli comunicato ufficialmente il voto contrario al ddl Boschi. «Ci sono dissidenti buoni, come Amati, Tocci e Casson, che hanno riferito direttamente a Zanda il voto contro, e dissidenti cattivi, come me: che ho annunciato il no diverse volte, anche in Aula, ma non ho parlato direttamente con Zanda. E quindi vengo punito». In realtà Il Pd non espelle nessuno, ha chiarito Zanda, ma nelle conclusioni ha parlato di «incompatibilità» tra Mineo e il lavoro del gruppo. «Non espulsione, dunque, ma dimissioni fortemente raccomandate. Come deluderlo? - si chiede Mineo - da oggi lascio il gruppo, auguro buon lavoro ai senatori democratici e continuerò la mia battaglia in Senato, cominciando dalla legge di stabilità che, come dice Bersani, «sta isolando il Pd».
Le posizioni contrarie
«Però è vero che ho votato troppe volte in dissenso- riferisce Mineo - su scuola, riforma costituzionale, Italicum, jobs act, Rai. Ed è vero che una nutrita minoranza interna, che sembrava condividere alcune delle mie idee, si è ormai ridotta a un gioco solo tattico, lanciando il sasso (ieri sulla legge costituzionale, oggi sulla legge di stabilità) per poi ritirare la mano». Ma non sono stati solo i voti contro a irritare il gruppo dirigente del Pd: secondo il senatore, che ora passa al Gruppo Misto, sono stati anche alcuni episodi, apparentemente insignificanti, ad irritare Zanda e i suoi. Come la precisazione in Aula alla citazione di Anna Finocchiaro, che parlava della scelta di Ponzio Pilato come di una non scelta, come se si fosse lavato le mani della questione: «Un’interpretazione banale - ribatte Mineo- che tutti i teologi contestano: Ponzio Pilato fu assolutamente colpevole nella scelta di mandare a morte Gesù. Ma io non potevo replicare alla Finocchiaro, è evidente. Così come non è piaciuto il twitter in cui commentavo quando il governo è andato sotto con un voto al Senato. Nè il fatto che sia stato applaudito dai Cinque Stelle». Piccole cose, ma che avrebbero giustificato un astio nei confronti del senatore, che ha dato fastidio non solo alla maggioranza, ma anche alla minoranza dem: «La verità- conclude Mineo- è che quando raggiungevano un accordo, io mi mettevo contro. La verità è che il disagio è forte nel Pd». Dopo le uscite di D’Attorre, Fassina, Civati, Mineo potrebbe raggiungere quei dissidenti pronti a creare una nuova forza di sinistra? «Guarderò loro, come guarderò Vendola: ma per ora sono nel Misto e osservo cosa succede».
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville