eh sì che rimpianto il periodo d'oro del craxismo e la milano da bere...lo stiamo pagando pesantemente e lo pagheranno anche i nostri nipoti,sono questi i 30 anni persi
ciao mauri
http://noisefromamerika.org/articolo/co ... tino-craxiDato il buon tasso di crescita del PIL durante il periodo, la responsabilità di questo disastroso aumento è tutta e interamente politica ed è da addebitare a Craxi in primo luogo. Avendo sperperato le proprie risorse nei periodi delle vacche grasse, il bilancio pubblico subì un altro duro colpo con la recessione dell'inizio degli anni '90. Anche se a quel punto il bilancio era vicino all'avanzo primario, il debito era ormai alimentato dalla spesa per interessi, che giunse a superare il 10% del PIL. Il rapporto debito/PIL raggiunse il 105,2% nel 1992, il 115,6% nel 1993 e il 121,8 nel 1994. È solo a partire da quell'anno che la situazione si stabilizza, in parte grazie a un aumento della pressione tributaria ma soprattutto grazie alla riduzione internazionale dei tassi d'interessi e all'agganciamento dell'Italia all'area dell'euro.
E questa è la situazione in cui siamo oggi. Il bilancio pubblico resta straordinariamente fragile. Dato l'enorme livello di debito accumulato, un incremento dei tassi d'interesse (che al momento sono a livelli storicamente molto bassi) rischia di produrre disastri per l'economia italiana.
Conclusione
L'influenza di Craxi, che ci fu, non va peraltro esagerata. Le sue politiche demenziali e irresponsabili furono possibili solo grazie alla complicità dell'intera classe dirigente dell'epoca. Essa abdicò completamente alle proprie responsabilità mettendo l'Italia su un sentiero di insolvenza: non c'era solo Craxi, c'erano de Mita e Forlani, Andreotti e Formica, De Michelis e Merloni ed Altissimo e Longo ... e la CGIL-CISL-UIL. Alla fine del periodo comparve anche Giulio Tremonti.
Grazie all'operato di costoro e dei loro soci, l'economia italiana venne trasformato in una cosa che possiamo chiamare ''socialismo per i furbi'', ossia vasta presenza statale, prebende per i potenti e i politicamente connessi, pesante tassazione per tutti gli altri. Anche se i vincoli di bilancio impedirono un peggioramento di questa tendenza negli anni '90, l'Italia si è ritrovata in una situazione di alto debito, alta spesa e alta tassazione dalla quale non è più riuscita a uscire e che ha sensibilmente ridotto il suo potenziale di crescita. Il socialismo per i furbi rimane ed ha pure acquisito il suo teorico nella persona di Giulio Tremonti.
L'argomento di chi afferma ''Craxi sarà stato anche disonesto ma ha fatto buone cose'' è quindi totalmente privo di base empirica, almeno per la politica economica. Al contrario, ciò che Craxi fece fu estremamente dannoso. Forse l'unica cosa buona che si può dire di Craxi è che non era particolarmente peggiore del resto della classe politica di quel periodo. Lui fu spazzato via da tangentopoli. Il resto della classe politica purtroppo no, e continua a far danni al paese. La visita dei vari ministri ad Hammamet è solo l'ultima testimonianza di questa tristissima verità.