pianogrande ha scritto:L'inconsistenza dei 5 stelle quando si arriva alla concretezza al di là dei bavagli e dei canguri sui banchi del governo e della asfaltatura di mulattiere; quella è la vera forza di Renzi.
Quanto durerà?
E' difficile dirlo. Ma ho l'impressione che sia lo stesso Renzi che sta mettendo le premesse per arrivare ad una svolta.
Tra le decine di fanfaronate che esprime, ogni tanto fa intravedere che un progetto in testa ce l'ha.
Quando ha forzato la mano per far fuori Letta (il cui mantra, molti lo hanno dimenticato era la "stabilità" cioè un sostanziale immobilismo che gli permettesse di galleggiare) ha giustificato la sua svolta con l'esigenza di procedere velocemente con le riforme: quella costituzionale e quella elettorale.
Tutti i suoi comportamenti successivi sono apparsi coerenti con questa priorità: portare in porto quelle due riforme il più in fretta possibile, a qualunque costo, anche facendo patti col "diavolo" (ieri Berlusconi, oggi, a quanto pare, Verdini e Bersani).
Non sappiamo il contenuto di questi patti: cosa e quanto ha dovuto mettere sul tavolo per ottenere l'appoggio alle sue riforme. Quello che è certo è che le attese di cambiamento che aveva suscitato sono andate in gran parte deluse.
Con Grillo mi pare che sotto sotto ci sia un accordo almeno sulla legge elettorale: non c'è dubbio che il meccanismo che ne è venuto fuori (premio di maggioranza dato alla lista e non alla coalizione) favorisce innanzitutto il M5S, oltre che al partito della nazione prossimo venturo.
Tutto sembra quindi andare verso un appuntamento elettorale (a mio giudizio, prima del 2018) che vedrà un ballottaggio tra il M5S ed il PD-partito della nazione.
Entrambi i partiti non credo saranno quelli di oggi:
i 5 stelle non si libereranno di Grillo e Casaleggio, ma credo che cercheranno di darsi un minimo di gruppo dirigente;
il PD dipenderà da quello che Renzi sarà riuscito a fare, se si libererà definitivamente dei vecchi dinosauri ex-Ds (a quelli ex-margherita, Rutelli, Fioroni, Marini, De Mita ecc. ci ha già pensato sotto la reggenza Bersani) e cosa dovrà imbarcare per portarsi dentro definitivamente i voti del centro e di Fi.
Ed allora saremo chiamati a scegliere: tra quali reali alternative è ancora presto per dirlo.
Quello che mi sembra abbastanza certo è che la Lega e la vecchia sinistra saranno fuori gioco.