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Tanto di cappelo, Frau!

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Messaggioda franz il 26/08/2015, 14:40

Migranti, Merkel a Heidenau: "Vigliacco chi attacca i profughi"

UDAPEST - Cresce ancora la tensione sull'emergenza migranti. Proteste e contestazioni hanno accolto Angela Merkel al suo arrivo a a Heidenau, la città vicino Dresda dove una struttura per richiedenti asilo è stata presa di mira dalle violenze degli estremisti di destra. La cancelliera è stata fischiata dai manifestanti tedeschi di estrema destra. "Preoccupati prima della tua gente!", le ha urlato una persona, mentre Merkel entrava nel centro tra severe misure di sicurezza. Tra quanti hanno protestato per la sua visita ci sono anziani e famiglie con bambini. La cancelliera ha salutato e non ha fatto dichiarazioni, prima di entrare. Con lei ci sono il governatore della Sassonia, Stanislaw Tillich, e il sindaco di Heidenau, Juergen Optiz. La polizia presidia il vicino centro commerciale, riadattato per accogliere sino a 600 migranti e che è diventato operativo alla fine della scorsa settimana. Heidenau, nella parte orientale della Germania, è stata teatro di durissime proteste nel fine settimana per l'apertura di un centro rifugiati. La cancelliera tedesca ha definito "vergognoso" l'attacco compiuto da neonazisti al centro accoglienza, in un discorso trasmesso dai media. Merkel ha anche detto che l'emergenza immigrazione va affrontata "tutti insieme" e ha detto che ci sarà "tolleranza zero" per chiunque neghi la dignità umana ai migranti.

Tensione in Ungheria. Scontri in un centro di accoglienza in Ungheria nella zona di frontiera di Röszke tra polizia e migranti. Secondo le immagini trasmesse dalla tv ungherese, gli agenti sono intervenuti con lacrimogeni per placare i disordini. La polizia avrebbe radunato 300-400 migranti rivolgendosi a loro attraverso un megafono. Proprio per mettere un freno all'esodo di migranti al confine tra Serbia e Ungheria, il capo della polizia ungherese ha annunciato che oltre 2.100 agenti saranno inviati alla frontiera del Paese con la Serbia, dove si riversa un numero record di migranti per entrare nel territorio dell'Unione europea. "La protezione al confine sarà rafforzata con 2.106 poliziotti extra a partire dal 5 settembre", ha spiegato Karoly Papp ai giornalisti a Budapest. I rinforzi, chiamati "cacciatori di confine", pattuglieranno la frontiera, supportando gli oltre mille poliziotti regolari che già lavorano per intercettare i clandestini, ha spiegato Papp, che ha sottolineato che gli agenti non avranno l'ordine di sparare.

Esercito in campo. Ma il governo ungherese sta pensando anche all'uso dell'esercito per proteggere il confine meridionale del Paese. "Il governo ungherese e il gabinetto di sicurezza nazionale hanno discusso la questione di come possa essere utilizzato l'esercito per contribuire a proteggere il confine ungherese e i confini dell'Ue", ha spiegato il portavoce Zoltan Kovacs. Il premier Viktor Orban ha convocato il cConsiglio di sicurezza per decidere nuove misure.

MIGRANTI, OLTRE 400MILA RICHIESTE DI ASILO IN UE IN 6 MESI

Cifre record. L'emergenza diventa ogni giorno più grave: ormai si tratta di un vero e proprio esodo di migranti al confine tra Serbia e Ungheria con oltre 2mila persone, il numero più alto mai registrato in un solo giorno, che hanno preso d'assalto la linea di frontiera nei pressi del villaggio ungherese di Röszke, a soli pochi giorni dal completamento della barriera creata proprio per impedire l'ingresso dei migranti in Ungheria, previsto per il 31 agosto. Sono circa 7mila i profughi che cercavano di attraversare l'Europa, bloccati dalla decisione della Macedonia di chiudere le sue frontiere.

Le autorità ungheresi fanno sapere che nel 2015 sono oltre 100mila i migranti e richiedenti asilo che hanno valicato i confini nazionali in quella che è considerata la più grave crisi di rifugiati mai registrata in Europa dalla fine della seconda Guerra mondiale. Nel 2014 furono la metà, appena 2mila nel 2012. Proprio la costruzione della barriera è uno dei motivi cha sta facendo crescere di circa 1500 persone al giorno il numero di migranti in fuga verso l'Ungheria che, tra l'altro, ha fatto sapere di voler chiudere i campi profughi permanenti sul proprio territorio.
http://www.repubblica.it/esteri/2015/08 ... ref=HREA-1


Commento del redattore: Dopo aver aperto ogni barriera ai profughi dalla Siria, rinunciando alla "protezione" legata alla convenzione di Dublino, Frau Merkel fa sentire ancora la sua voce. Controcorrente, rispetto ai latrati dell'estrema destra (salvini, grillo, le pen in testa).
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Re: Tanto di cappello, Frau!

Messaggioda trilogy il 09/09/2015, 7:43

sistema di inclusione sociale tale e quale all'Italia...ai nostri disoccupati conviene andare a fare i profughi in germania :?

Handelsblatt, i nuovi rifugiati di guerra costeranno alla Germania 7,2 miliardi di euro

Quanto costano i rifugiati di guerra a cui dare asilo? La domanda se l’è posta il quotidiano tedesco Handelsblatt, ora che il governo tedesco è alle prese con gli improvvisi e immensi costi di accoglienza di centinaia di migliaia di profughi, molti dei quali arrivano ogni giorno dalla Siria, Iraq, Balcani e Africa. Il governo si aspetta 800 mila immigrati nel 2015, altri dicono che potrebbe anche arrivare a un milione.

Secondo una recentissima stima della Deutsche Bank Research, i costi di accoglienza di 800 mila persone potrebbero arrivare a 7,2 miliardi di euro in un anno. La Germania ha già deciso di dispensare la gente in fuga dalla guerra in Siria dai protocolli di Dublino, che richiedono ai rifugiati di registrarsi nel primo paese UE in cui arrivano.

Secondo le stime, dal 30 al 40% dei rifugiati dalla Siria sono bambini, il che significa approntare nuove scuole per ospitare 100 mila studenti, molti dei quali non parlano tedesco. Il costo stimato differisce nei 16 stati federali della Germania anche per il modo in cui calcolarli. In primo luogo, ci sono le spese di alloggio e quelle per la sussistenza quotidiana; poi ci sono quelli sostenuti per insegnare il tedesco. Poi ci sono quelli di formazione per l’integrazione nel mercato del lavoro.

Secondo la ricerca della Deutsche Bank, il costo maggiore è la somma forfettaria per ogni richiedente asilo che viene trasferita ogni anno dagli stati federali ai singoli comuni. Il Deutsche Landkreistag stima circa 6.700 euro per ogni richiedente asilo, una somma che però varia a seconda dello stato e che non include i costi per l'alloggio e l'assistenza sanitaria. Secondo l'associazione, gli importi erogati dallo stato della Turingia coprono più del 90% delle spese necessarie, per cui i costi annuali per ogni richiedente asilo sarebbero pari a 9.000 euro. A questi vanno aggiunti i costi di sicurezza interna e quelli per i corsi di tedesco.

Sulla base dei 9.000 euro calcolati per ogni richiedente asilo e della stima di 300 mila richiedenti inizialmente previsti a inizio anno, il governo tedesco aveva stanziato in bilancio 27 miliardi di euro: con l’aumento a 800.000 profughi previsti, la somma salirebbe di ulteriori 7,2 miliardi, secondo la ricerca della Deutsche Bank.

Il secondo problema riguarda le procedure burocratiche legate alla concessione dell’asilo, che sono ormai sotto tensione per l’enorme afflusso di migranti. In media in Germania ci vogliono attualmente 15 mesi per elaborare la domanda di un richiedente asilo siriano. Questo iter rende i costi più elevati ma rimanda anche i relativi costi sociali.

Una volta che una domanda di asilo viene accettata e concesso lo status di rifugiato, il migrante viene automaticamente assegnato al centro per l'impiego finanziato dal governo centrale, e ha accesso ai benefici economici di disoccupazione previsti dal sistema tedesco cosiddetto Hartz IV. "Secondo i nostri calcoli, il prossimo anno ci aspettiamo 240 mila a 460 mila persone in più aventi diritto alla sicurezza sociale ", ha detto ad Handelsblatt Andrea Nahles, ministro del lavoro tedesco. Di questi, da 175 mila a 335 mila sarebbero in grado di lavorare. Entro il 2019, questo numero è destinato ad aumentare a 1 milione.

Il governo sta studiando ora un modello per sfruttare il periodo in cui i rifugiati aspettano l’esito della domanda: i dipendenti del centro di lavoro valuteranno i livelli delle loro qualifiche e di ulteriori esigenze, dai corsi di lingua alla formazione professionale. Questo porterà a maggiori investimenti in formazione continua, destinata ad aumentare dagli attuali 1,5 miliardi di euro ai 3,3 miliardi di euro nel 2016 e ai 7 miliardi all’anno fino al 2019.

Questi costi supplementari non dovrebbero minare il vincolo del pareggio di bilancio della Germania, che ha un avanzo di bilancio annuale di 22,2 miliardi secondo le stime di Deutsche Bank.

Il punto critico, sottolinea Handelsblatt, è come accelerare l'accesso dei rifugiati al mondo del lavoro, in modo anche da potenzialmente contribuire a mitigare gli effetti del declino demografico in corso in Germania, dando anche un forte segnale al resto dell’Europa in cerca di soluzioni alla crisi migratoria in atto.

http://www.milanofinanza.it/news/stampa ... 1847303957
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda mariok il 09/09/2015, 9:32

Parola di Angela

08/09/2015
MASSIMO GRAMELLINI
Tra le lezioni impartiteci dalla vicenda dei profughi c’è che la politica esiste ancora. E’ bastato che in Germania un politico dicesse «Li prendiamo noi» perché il Paese tutto, dai semplici cittadini agli apparati statali, si mettesse in moto con slancio e raziocinio per trasformare il verbo in gesto. Angela Merkel non è un politico qualsiasi e da sempre la Germania sa essere una macchina da guerra anche quando lavora per la pace. Però la reazione di una comunità intera alle affermazioni della cancelliera trascende la sua personalità e rivela che è la classe dirigente tedesca nel suo complesso a non avere perso la propria autorevolezza. Lì il patto di fiducia tra leadership e popolo funziona ancora. E si tratta di un legame profondo che trae la sua legittimazione da una lunga pratica di credibilità. Lì le parole della politica hanno un peso. Lo hanno sempre avuto, nel bene e nel male. Lì quando uno sbaglia si dimette. E dopo averlo detto lo fa davvero.

Ogni paragone con altri agglomerati umani collocati più a Sud suona stridente e in fondo inutile. Noi abbiamo altre caratteristiche. Su tutte, una sfiducia atavica nel potere, che è il retaggio di invasioni millenarie. In Italia ogni cambiamento significativo - dalla rivoluzione industriale all’economia sommersa - è avvenuto non attraverso la politica ma contro di essa, comunque a sua insaputa e in un clima di disinteresse per i suoi litigi, i suoi riti, le sue parole vuote. Qui la classe dirigente non è mai stata la locomotiva di nulla. Nelle sue espressioni migliori, si è limitata a scambiare qualche binario e ad agganciare qualche vagone. Nelle peggiori, a fare deragliare il treno.
http://www.lastampa.it/2015/09/08/cultu ... agina.html
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda Robyn il 09/09/2015, 12:54

La mossa di Angela Merkel è bellissima,perche si è resa conto che la strada intrapresa in precedenza dall'Europa faceva il gioco della xenofobia andando su questa strada la possibilità di consegnare l'Europa nelle mani di partiti razzisti e xenofobi era un pericolo reale
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda pianogrande il 09/09/2015, 13:38

La Germania arriva sempre prima.
Ne ha fatti di errori nel passato (ormai abbastanza remoto) ma si muove, non si chiude, si adegua, ha coraggio.
Alla fine ne riceverà benefici sia come immagine internazionale che (a medio termine) come risorse umane a disposizione per pareggiare i vari deficit creati dall'invecchiamento della popolazione.
Insomma, sarà sempre più forte.
Ha una classe politica degna di questo nome mentre noi siamo ancora a "verme" e "bestie".
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda flaviomob il 09/09/2015, 14:56

Infatti la Germania otterrà molti vantaggi da questo tipo di politica lungimirante. Tra cui anche ripulire l'immagine offuscata dall'intransigenza verso la Grecia, che aveva portato a decisioni insostenibili (la Grecia è di fatto già fallita e il debito va ristrutturato, ma si fa finta di nulla).


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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda mariok il 09/09/2015, 18:24

Non viene il dubbio che più che far finta di nulla, la Germania vuole saggiamente vedere coma va a finire in Grecia?
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda flaviomob il 10/09/2015, 11:02

Ammettere il taglio (parziale) del debito greco coinvolgerebbe anche istituti privati (13 miliardi $) e bilanci pubblici (61 miliardi euro) della Germania, nonché di tutta l'Europa che conta. Meglio far finta di niente, per "non sforare i parametri". Ah, la burocrazia!

(vedi http://www.infodata.ilsole24ore.com/201 ... la-grecia/)

Dal 1800 al 2008 la Germania ha avuto ben 8 default o ristrutturazioni del suo debito. Ma questi sono dettagli.

Oggi leggo su Televideo che la cancelliera Merkel invita i profughi ad imparare rapidamente il tedesco e trovarsi un lavoro.
Ebbene, frau M., non funziona esattamente così. Il diritto d'asilo non prevede che gli asilanti o chi fugge da una guerra abbiano degli obblighi stringenti ma piuttosto il riconoscimento di diritti e l'accoglimento (temporaneo o definitivo) all'interno di un altro stato. Nel caso dei siriani ci si augura che possano far ritorno nelle loro abitazioni al termine della guerra (ad eccezione per chi è perseguitato per motivi politici dal regime di Assad o dagli oppositori se nei territori sotto il controllo di questi ultimi). Nessuno conosce i tempi in cui si potranno verificare queste condizioni.
Certo alla Germania (come a molti altri paesi) va riconosciuto l'accesso a un sistema di politiche sociali efficiente da parte di profughi ed asilanti (a differenza dell'Italia), ma ciò non toglie che essi non possano essere trattati come pura "forza lavoro" in aggiunta.

Le dichiarazioni che ha fatto Merkel, probabilmente ad uso della destra interna, non sono corrette.

Appello per le politiche di accesso al diritto di asilo europeo:
http://appelli.amnesty.it/rifugiati-canali-sicuri/


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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda franz il 10/09/2015, 12:35

flaviomob ha scritto:Ammettere il taglio (parziale) del debito greco coinvolgerebbe anche istituti privati (13 miliardi $) e bilanci pubblici (61 miliardi euro) della Germania, nonché di tutta l'Europa che conta. Meglio far finta di niente, per "non sforare i parametri". Ah, la burocrazia!

(vedi http://www.infodata.ilsole24ore.com/201 ... la-grecia/)

Dal 1800 al 2008 la Germania ha avuto ben 8 default o ristrutturazioni del suo debito. Ma questi sono dettagli.

Un default parziale la grecia l'ha già avuto (ai danni dei credotori privati) e comunque la grecia detiene il record di default e lunghezza di periodi di insolvenza: http://www.lastampa.it/2015/06/29/ester ... agina.html
Per quanto riguarda gli 8 default della germania vorrei conoscere la fonte. A me ne risultano 3, legati al fatto, piu' che evidente, che ha perso due guerre mondiali. Poi ci sono stati fallimenti di territori interni:
Assia (1814)
Prussia (1683, 1807, 1813)
Schleswig-Holstein (1850)
Westfalia (1812)
ma non so se sia giusto considerarli Per l'Italia allora dovremmo considerare i fallimenti delle grandi città (Taranto, Parma, ...)?
Sui default tedeschi segnalo questa puntuale analisi: http://noisefromamerika.org/articolo/ap ... a-nel-1953 da cui emerge chiaramente perché potesse essere razionale ristrutturarne il debito e perché le stesse considerazioni non si applicano alla Grecia.
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Re: Tanto di cappelo, Frau!

Messaggioda franz il 10/09/2015, 12:58

flaviomob ha scritto:Oggi leggo su Televideo che la cancelliera Merkel invita i profughi ad imparare rapidamente il tedesco e trovarsi un lavoro.
Ebbene, frau M., non funziona esattamente così. Il diritto d'asilo non prevede che gli asilanti o chi fugge da una guerra abbiano degli obblighi stringenti ma piuttosto il riconoscimento di diritti e l'accoglimento (temporaneo o definitivo) all'interno di un altro stato.

Sul piano della normale comunicazione, un "invito" non corrisponde certo ad un "obbligo stringente".
Tra l'altro l'auspicio che si impari rapidamente il tedesco (o la lingua del paese in cui si viene ospitati) è perfettamente legittimo e razionale, cosi' come quello che si trovi in presto un lavoro (da parte di chi puo' lavorare, naturalmente). E chi mai farebbe l'auspicio opposto? Ecco, forse un Salvini, preoccupato che i siriani tolgano lavoro agli emigrati italiani. :o
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