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Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 30/07/2015, 9:43

franz ha scritto:
pianogrande ha scritto:Anche Ichino è poco chiaro.
Non è d'accordo che si indaghi o che si intervenga in funzione della attività parlamentare.
Insomma che la magistratura metta sotto accusa un parlamentare per fatti relativi all'esercizio delle sue funzioni.

Ma perché non è possibile che un parlamentare commetta reati nell'esercizio delle sue funzioni?

Rileggi bene, pianogrande:
Ichino ha scritto:l’altro comportamento che viene imputato al senatore Azzollini consiste nell’essersi adoperato in Senato per l’approvazione di esenzioni fiscali delle quali la Congregazione stessa avrebbe beneficiato.

Non viene imputato un reato ma un "comportamento". Ed in effetti adoperarsi per leggi/leggine a favore di qualcuno si chiama lobbismo e non è reato ma la tipica attività (legittima) parlamentare. Bene ricordare che per riuscirci deve convincere altri 500 colleghi (la maggioranza di camera e senato) e che il comportamento imputato fosse reato allora bisognerebbe incriminarli tutti.


Leggi bene l'articolo che ho postato più sopra. Le imputazioni contro Azzollini sono più di una, anche in presenza di testimoni.

Ichino sta facendo del suo meglio per assomigliare sempre di più a Ferrara
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 30/07/2015, 10:08

gabriele ha scritto:Leggi bene l'articolo che ho postato più sopra. Le imputazioni contro Azzollini sono più di una, anche in presenza di testimoni.

Ichino sta facendo del suo meglio per assomigliare sempre di più a Ferrara

Dialogando con pianogrande mi riferivo in particolare solo alle imputazioni relative all'attività di parlamentare. Che non mi sembrano un reato. Sul resto sì le imputazioni sono piu' d'una ma il tema oggetto della decisione non sono le imputazioni ma la richiesta di custodia cautelare, dicasi anche "arresto", come ha rilevato anche mariok. Dire no all'arresto non significa dire no alle imputazioni. Il processo si farà lo stesso senza che l'imputato entri in carcere.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 30/07/2015, 10:22

franz ha scritto:
gabriele ha scritto:Leggi bene l'articolo che ho postato più sopra. Le imputazioni contro Azzollini sono più di una, anche in presenza di testimoni.

Ichino sta facendo del suo meglio per assomigliare sempre di più a Ferrara

Dialogando con pianogrande mi riferivo in particolare solo alle imputazioni relative all'attività di parlamentare. Che non mi sembrano un reato. Sul resto sì le imputazioni sono piu' d'una ma il tema oggetto della decisione non sono le imputazioni ma la richiesta di custodia cautelare, dicasi anche "arresto", come ha rilevato anche mariok. Dire no all'arresto non significa dire no alle imputazioni. Il processo si farà lo stesso senza che l'imputato entri in carcere.


L'arresto è necessario nel caso in cui ci sia la possibilità di fuga dell'imputato, di reiterazione del reato o inquinamento delle prove. Azzollini non sarebbe andato in carcere, a meno che casa sua tu la intenda come tale.

Ripeto per il loggione: il fine della votazione non era dire sì o no all'arresto in base solo alle accuse ma se le accuse erano o meno viziate da un elemento di persecuzione (fumus) da parte della magistratura nei confronti di Azzollini al fine di salvaguardare la libertà della carica di Senatore. Un comune mortale al suo posto sarebbe già ai domiciliari.

la cosa te la spiega meglio anche il senatore Lo Giudice del PD:

Azzollini, Intervista a Lo Giudice (Pd): Brutta pagina per la politica

Di Paola Benedetta Manca

Roma, 29 lug. (LaPresse) - Sergio Lo Giudice, senatore del Pd, è uno dei 96 parlamentari che hanno votato a favore della richiesta di arresto di Antonio Azzollini. La Giunta delle immunità si era espressa a favore della richiesta della magistratura di Trani per gli arresti domiciliari dell'ex-presidente della commissione Bilancio del Senato, coinvolto nella vicenda della casa di cura Divina Provvidenza. Il senatore dem ha spiegato a LaPresse perchè votare contro l'arresto, secondo lui, è stata una "brutta pagina per la politica".

D. Senatore lei ha votato a favore dell'arresto? R. Sì, e non sono certo stato l'unico. Purtroppo non è bastato. Quella di oggi è stata una brutta pagina per la politica che oggi soffre nelle vele della demagogia e del populismo. Dopo tutti i discorsi sul Pd, partito responsabile, riformista ed europeista, oggi si è data prova di uno squilibrio tra opportunità politica e legalità, prestando il fianco agli attacchi demagogici degli avversari politici.

D. Perché ritiene che una parte del Pd abbia sbagliato a votare contro la richiesta di arresto di Azzollini? R. Innanzitutto è bene chiarire che oggi non dovevamo decidere se Azzollini è colpevole o innocente. Quello lo deciderà un tribunale all'atto della sentenza definitiva. Non dovevamo valutare le carte processuali, quelle sono state valutate dalla Giunta per le autorizzazioni del Senato, che ha dato parere favorevole all'autorizzazione.

D. Qual era allora il vostro compito? R. Il nostro compito era valutare se esiste o no un 'fumus persecutionis', cioè il fondato sospetto di un atteggiamento persecutorio dei giudici nei confronti del senatore o nei confronti del Senato. Non dovevamo entrare nel merito dell'accusa a lui rivolta. La Giunta per le autorizzazioni all'arresto aveva già stabilito che non c'era 'fumus persecutionis' e grazie anche ai voti del nostro partito. E' abbastanza contraddittorio, quindi, che poi il Pd abbia lasciato libertà di votare secondo coscienza per l'autorizzazione all'arresto.

D. Cos'è mancato secondo lei da parte del Pd? R. E' mancato un richiamo al gruppo perché si votasse a favore. La metà dei dem ha votato contro, ma sicuramente lo hanno fatto anche parlamentari della Lega e del M5S per metterci in difficoltà.

D. Che messaggio è passato con questo voto? R. Di sicuro è stato lanciato un segnale negativo. Abbiamo dato l'idea come Pd di non essere sufficientemente ferrei sui principi di legalità, un principio che nella scala delle nostre priorità dovrebbe essere al primo posto, in un Paese divorato dalla corruzione. Invece non è al primo posto.

D. Il Pd però nei confronti dei suoi membri è severo in tema di legalità.

R. E' proprio così. Abbiamo fatto dimettere l'ex ministro Josefa Idem per una sciocchezza. Siamo molto severi verso chi sbaglia dentro il Pd e poi 'caliamo le braghe' per motivi di opportunità politica quando si tratta degli altri partiti. Questo non può che creare disaffezione nel nostro elettorato.

D. Pensa che il vostro elettorato sia scontento? R. Certo, una gran parte del nostro elettorato non ci segue più e ora questa pagina di politica lo mette in grandissima sofferenza perché vede uno slittamento del Pd verso posizioni meno rigorose dal punto di vista morale, più simili a quelle degli altri partiti, quando il rigore, invece, è sempre stata una caratteristica della sinistra.

https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/ ... 02244.html
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 30/07/2015, 10:40

D. Qual era allora il vostro compito? R. Il nostro compito era valutare se esiste o no un 'fumus persecutionis', cioè il fondato sospetto di un atteggiamento persecutorio dei giudici nei confronti del senatore o nei confronti del Senato. Non dovevamo entrare nel merito dell'accusa a lui rivolta. La Giunta per le autorizzazioni all'arresto aveva già stabilito che non c'era 'fumus persecutionis' e grazie anche ai voti del nostro partito. E' abbastanza contraddittorio, quindi, che poi il Pd abbia lasciato libertà di votare secondo coscienza per l'autorizzazione all'arresto.

Sicuramente la Giunta per le autorizzazioni del Senato ha la sue legittimità a decidere ma la decisione finale è dei parlamentari.
Ichino, diversamente da altri, il fumus lo ha visto.
Ichino ha scritto:NEI CASI PRECEDENTI HO SEMPRE VOTATO PER L’AUTORIZZAZIONE, NON RAVVISANDO INDIZI DI SCORRETTEZZA NELL’OPERATO DEI GIUDICI; QUESTA VOLTA SONO RIMASTO SCONCERTATO DALLA CONFESSIONE ESPLICITA, NELL’IMPIANTO ACCUSATORIO, DELLA PRETESA DI METTERE SOTTO CONTROLLO L’ATTIVITÀ PARLAMENTARE

Se si leggono bene i punti della lettera di Ichino che mariok ha riportato (qui il testo completo http://www.pietroichino.it/?p=36512 ) si nota che i due punti finali sono di carattere politico e che l'ultimo riguarda di fatto la messa in dubbio delle libertà dei parlamentari di adoperarsi a favore o meno di particolari situazioni. Ora il problema è che Azzolini viene definito dagli inquirenti l'amministratore occulto. Come tale avrebbe prevaricato gli amministratori palesi (tutti arrestati, mi pare) che solitamente sono responsabili delle attività economiche e gestionali di un'impresa. Ichino fa notare che le prove di questa amministrazione occulta sono deboli e che anche a detta degli inquirenti Azzolini non avrebbe ricevuto alcun vantaggio economico: solo potere politico. Ergo qualche dubbio è lecito (tranne che per i forcaioli, of course). Un intercettazione in cui si dice "ora si fa come dico io" non basta per stabilire che uno è diventato effettivamente quello che comanda. Ci voglio ben altre prove. Pericolo di fuga mi pare impossibile (sarebbe ammissione di colpa) e reiterazione del reato pure (la struttura è fallita e quindi non piu operativa). Occultazione delle prove .... il caso del fallimento della Divina Provvidenza riguarda il 2011 ed il 2012 (bilanci falsificati) e quindi se c'erano prove da far sparire e visti i tanti imputati (suore comprese) sarà già stato fatto.
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Realismo politico e stato di diritto nel caso Azzolini

Messaggioda franz il 30/07/2015, 16:26

Realismo politico e stato di diritto nel caso Azzolini
Redazione immoderati.it
luglio 30, 2015

Riceviamo e pubblichiamo questo breve articolo di Rocco Todero sulla vicenda Azzollini

***

Prima ipotesi: i senatori della Repubblica hanno respinto la richiesta di arresto del collega Azzollini per salvare il Governo. NCD aveva messo sotto scacco l’esecutivo; se Azzollini va ai domiciliari Renzi finisce dritto dritto al Colle, Verdini o non Verdini, hanno forse minacciato Alfano&co. Poco male. Il Governo, la stabilità, lo spread, la credibilità internazionale, le riforme, la ripresa economica ed il pericolo delle scie chimiche prossime venture (Dio non voglia) valgono bene la libertà dell’Azzollini di turno, il quale, per inciso, resterà di sicuro sottoposto alle indagini, verrà rinviato a giudizio e subirà comunque i suoi gradi di giudizio, al termine dei quali sapremo dei fatti, dei misfatti e delle responsabilità, ove accertate in dibattimento e non dentro le stanze della Procura.

Seconda ipotesi: i senatori hanno voluto salvaguardare i privilegi della casta. Cane non mangia cane, oggi salvo te, domani salvi me e metafore logore via cantando ad uso e consumo di lettori anticasta di professione. Poco male. Vedi quanto detto per l’ipotesi precedente, con l’aggiunta che della misura cautelare non si dovrebbe abusare a danno di nessun cittadino, figuriamoci a danno di un Senatore della Repubblica il quale dovrà comunque fare i conti eventualmente con le sospensioni e le decadenze della Severino e, speriamo, con le sue incostituzionalità prossime venture.

Terza ipotesi: i senatori hanno letto le carte del fascicolo Azzollini e si sono convinti che non sussistessero i presupposti per mandarlo in gattabuia domiciliare. Poco male. È’ stata esercitata una legittima prerogativa costituzionale a salvaguardia della separazione dei poteri e dei limiti dell’esercizio del potere giudiziario, chiamato ipocritamente ordine giudiziario e non potere come si converrebbe a chi un potere di fatto è. Poco male, poco male. Di certo inveire contro una suora minacciandola di pisciarle addosso non è degno di un Senatore e nemmeno di uno scaricatore di porto (e non ce ne voglia il secondo) ma non è un motivo sufficiente per andare a finire in gattabuia, sia pure domiciliare.

Rocco Todero
http://www.immoderati.it/2015/07/30/rea ... -azzolini/
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 30/07/2015, 17:22

[dall'intervista al senatore Lo Giudice del PD]

D. Perché ritiene che una parte del Pd abbia sbagliato a votare contro la richiesta di arresto di Azzollini? R. Innanzitutto è bene chiarire che oggi non dovevamo decidere se Azzollini è colpevole o innocente. Quello lo deciderà un tribunale all'atto della sentenza definitiva. Non dovevamo valutare le carte processuali, quelle sono state valutate dalla Giunta per le autorizzazioni del Senato, che ha dato parere favorevole all'autorizzazione.

D. Qual era allora il vostro compito? R. Il nostro compito era valutare se esiste o no un 'fumus persecutionis', cioè il fondato sospetto di un atteggiamento persecutorio dei giudici nei confronti del senatore o nei confronti del Senato. Non dovevamo entrare nel merito dell'accusa a lui rivolta.


Ohibò, come si fa a "valutare se esiste o no un 'fumus persecutionis' senza "valutare le carte processuali"?

Per il resto, mi pare che le argomentazioni siano tutte politiche, nessuna nel merito.

Quanto al "fumus persecutionis" mi pare sia una vulgata che forza la lettera della costituzione (che non vi fa riferimento).

Ribadito il fatto che il senato non doveva né condannare né prosciogliere Azzolini (sul quale la magistratura continuerà ad indagare e che verrà eventualmente processato e condannato, a prescindere dal voto del senato), la domanda alla quale i senatori dovevano dare una risposta era più semplicemente: ricorrono gli estremi per sottoporre il senatore Azzolini a provvedimento cautelare (fatto evidentemente ritenuto grave dalla nostra costituzione e che richiede pertanto un "supplemento" di valutazione)?

Il senato ha ritenuto di no e la cosa (anche se opinabile) non mi sembra oggettivamente uno scandalo, una difesa della casta, una concessione di impunità. Né mi sembra che nessuno abbia dimostrato che tale decisione possa compromettere l'accertamento della verità e l'adozione di una giusta condanna dei colpevoli.

A mio giudizio, ci sono dei precedenti ben più gravi, come per esempio quelli che hanno impedito l'utilizzo di intercettazioni contro diversi parlamentari, tra i quali lo stesso Azzolini.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 30/07/2015, 20:57

Non mi trovo d'accordo con pianogrande
Il parlamentare và tutelato per le opinioni espresse e nell'esercizio delle sue funzioni.Solo se commette reati nel paese per esempio casi di corruzione non andrebbe richiesta l'autorizzazione a procedere e dovrebbero valere le stesse regole che valgono per il cittadino comune.Per quando riguarda la custodia cautelare questa và utilizzata solo in casi gravi quando esiste un certo grado di pericolosità del reato e del soggetto e deve essere così per tutti i cittadini,parlamentari inclusi.Allora se si richiede l'autorizzazione a procedere per due fatti distinti uno per l'esercizio delle funzioni parlamentari e l'altro per fatti di corruzione commessi nel paese il parlamento ha scelto a questo punto la strada più garantista,quella del male minore e Ichino ha fatto bene a votare contro.Inoltre fra un giudizio e l'altro non c'è la detenzione,quando per esempio si presenta ricorso,fà parte delle regole dello stato di diritto
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda pianogrande il 30/07/2015, 21:48

Si salta un po' troppo velocemente dal fumus persecuzionis alla pericolosità dell'imputato (dell'indagato).

Non voglio fare l'avvocato al di là delle mia preparazione e riduco la mia posizione all'osso.

Non sono d'accordo (ho usato termini più coloriti che non mi rimangio) sul voto di coscienza usato come alibi per non pronunciarsi da parte di un Renzi ormai bolso e irriconoscibile.
Come sopra sul voto segreto, con il quale non sono d'accordo mai ma che rappresenta un secondo modo di nascondersi davanti ai cittadini che va ad aggravare il primo.
Sono comunque d'accordo di difendere un parlamentare ma solo sui reati di opinione (non so quanti ne esistano ancora).
Per il resto egli è un qualsiasi cittadino.
C'è il pericolo che la magistratura condizioni la politica?
Compito del parlamento è che questo non sia possibile ma non è questa la strada che tra l'altro è un chiarissimo caso in cui è la politica a condizionare la magistratura con la aggravante della mancata oggettività visto che la decisione, nel bene e nel male, non può non essere influenzata dal partito di appartenenza (vedasi la perfino commossa esultanza di NCD).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda Robyn il 30/07/2015, 22:10

Il problema è che è arrivata una sola autorizzazione a procedere per due cose differenti.La prima per l'esercizio delle funzioni parlamentari la seconda per voto di scambio per clientelismo.Per non sacrificare la prima anche io avrei votato contro.Per quando riguarda la seconda è compito della magistratura fare piena luce e qui l'autorizzazione non dovrebbe essere richiesta ,ma la nostra costituzione dice il contrario.Mettere insieme cose diversissime e dire prendere o lasciare è un metodo berlusconiano che alimenta il populismo
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda flaviomob il 31/07/2015, 6:49

Guarda caso, Ichino pubblica per Mondadori (cioè per Berlusconi) e... gli hanno assunto la figlia. Guardampò i garantisti de noantri!

http://www.huffingtonpost.it/2013/02/07 ... 37411.html


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(Stephen Hawking)
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