pianogrande ha scritto:Chi ha come missione di far passare un certo tipo di messaggio perché così vuole il potere a cui è asservito, ha un solo mezzo: semplificare, saltare un sacco di passaggi.
Questo articolo lo percepisco come scritto sotto dettatura; infarcito di antichi luoghi comuni.
Non riesco a vedere il giornalista se non come puro prestanome.
Il luogo comune più odioso è quello (di tutti i dittatori) secondo il quale la dicotomia
efficienza <==> democrazia o meglio efficienza <==> diritti è un dogma indiscutibile.
Da questo si passa facilmente alla dicotomia efficienza <==> onestà e via di questo passo.
Povero Panebianco.
E' dura guadagnarsi il pane.
L'articolo è penoso, ma non è un fatto isolato, fa parte di una campgna ideologica in corso da anni che sta distruggendo le democrazie e le libertà occidentali dall'interno. David Graeber ne parla con riferimento agli USA, ma in Italia il fenomeno è particolarmente evidente, lo potremmo sintetizzare in : "educare/manipolare il cittadino per spingerlo a guardare il mondo con gli occhi dell'inquisitore." I movimenti populisti in Europa, sono uno degli effetti collaterali di questa campagna ideologica.
[..]La gran parte dei cittadini americani cercano in tutti i modi di evitare di avere a che fare con la polizia nel corso della giornata, ma poi la sera davanti alla tv passano ore a guardare film che li invitano a considerare il mondo dal punto di vista di un poliziotto: una sostituzione al cowboy come eroe di riferimento, che è avvenuta negli anni Sessanta. Ma, come il cowboy dei film, anche il poliziotto hollywoodiano è in realtà un eroe solitario che va contro tutte le regole. Un tutore della legge, che piace in quanto questa legge finisce per infrangerla sistematicamente.[..]
da: http://www.ilfoglio.it/recensioni/920