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Immigrazione e luoghi comuni

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda pianogrande il 11/06/2015, 14:20

L'immigrazione viene gestita solo di pancia.
Pietismo o paura (magari egoistica).

I politici si dimostrano assolutamente incapaci (ma di cosa sono ormai capaci questi meri prestanome di un potere sempre più lontano?) di gestirla con razionalità e facendone una risorsa (e non è retorica).

Ormai siamo un paese che non gestisce più niente e fa di questa mancata gestione una giustificazione confondendo la causa con l'effetto.

Il problema non è l'immigrazione che siamo tutti (almeno su questo forum) convinti che sia utile.
Il problema è che lo stato non funziona perché abbiamo una classe politica di servi non si sa bene di chi o di che cosa (forse e semplicemente della loro immediata convenienza).

Siamo un paese alla deriva?
Siamo assimilabili a un barcone che l'Europa, tra un po' considererà da respingere?

Quella è la strada che abbiamo preso e che stiamo percorrendo abbastanza velocemente.

Continuo a vedere Renzi anche se l'immagine comincia a sbiadire.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda mauri il 11/06/2015, 18:11

si concordo, il problema è la gestione, ma anche l'europa se lo domanda come gestire questo flusso di persone, fino a ieri siamo stati noi a gestire la situazione ma ora il problema va risolto, queste povere persone fuggono anche dalla guerra e dai massacri dello stato islamico, 1milione dicono arriveranno in europa e mica sono tutti immigrati sono sicuro che la maggior parte di loro sarebbero stati a casa propria, ogni stato europeo se ne deve fare carico prendendo in carico la sua quota di persone, provvedere all'inserimento e al lavoro, renzi deve deve prendere delle decisioni e provvedere seriamente per risolvere il problema alla faccia di quel mantenuto di salvini
ciao mauri


ps
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 84835.html
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda mauri il 13/06/2015, 14:56

sempre in ritardo si muove la uè, ma le persone oggetto intanto che fanno?
ciao mauri

http://www.repubblica.it/esteri/2015/06 ... ref=HREA-1
Ue e quote. Strada sempre più in salita per la proposta della Commissione Ue sui ricollocamenti urgenti da Italia e Grecia di 40mila siriani e eritrei, richiedenti protezione internazionale. Il parlamento estone ha respinto il piano di Bruxelles sulla redistribuzione delle quote di rifugiati.

Di fronte alle resistenze di numerosi Paesi rispetto all'obbligatorietà del meccanismo, la presidenza lettone del Consiglio europeo (che fino ad oggi non ha fatto il lavoro tecnico per far avanzare il dossier) mette sul tavolo della riunione dei ministri degli Interni di martedì, un invito a presentare proposte alternative sul meccanismo, "prendendo in considerazione le preoccupazioni emerse".

Fonti rivelano l'intenzione di far circolare, in modo informale, in una sorta di primo test, idee e scenari, su cui trovare un compromesso al vertice dei leader del 25 e 26 giugno.


http://www.corriere.it/cronache/15_giug ... c494.shtml
La Commissione europea sta lavorando alla definizione della proposta che presenterà al vertice dei leader Ue del 25 e 26 giugno in merito all’immigrazione. Secondo l’Ansa nella bozza delle linee guida si accelera sulla politica dei rimpatri dei migranti economici. Nel testo si prevede «la mobilitazione di tutti gli strumenti per promuovere le riammissioni dei migranti economici illegali nei Paesi di origine e transito».
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda franz il 13/06/2015, 17:22

ennesima sindrome NIMBY.
Non nel mio giardino. I No-Global, No-TAV, No-inceneritori, No-quassicosa dovrebbero apprezzare.
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda gabriele il 13/06/2015, 17:29

mauri ha scritto:si concordo, il problema è la gestione, ma anche l'europa se lo domanda come gestire questo flusso di persone, fino a ieri siamo stati noi a gestire la situazione ma ora il problema va risolto, queste povere persone fuggono anche dalla guerra e dai massacri dello stato islamico, 1milione dicono arriveranno in europa e mica sono tutti immigrati sono sicuro che la maggior parte di loro sarebbero stati a casa propria, ogni stato europeo se ne deve fare carico prendendo in carico la sua quota di persone, provvedere all'inserimento e al lavoro, renzi deve deve prendere delle decisioni e provvedere seriamente per risolvere il problema alla faccia di quel mantenuto di salvini
ciao mauri


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oggi sentivo alla tv (la7) un leghista che faceva distinzione fra rifugiato che scappa dalla guerra e immigrato che scappa dalla fame...secondo lui il primo ha diritto ad essere accolto e accudito, il secondo no.
Vorrei sapere la vostra opinione.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Maroni voleva sospendere Schengen, i francesi lo fanno

Messaggioda annalu il 13/06/2015, 17:35

Da Lettera43 dell'altro giorno:
Migranti, Maroni: «Sospendere Schengen»
Il governatore lombardo rilancia le sue proposte: «Blocco navale e campi profughi in Libia»

L'astuzia di una simile proposta alla prova dei fatti. Da Il Corriere di oggi:
ANCORA TENSIONE
Ventimiglia, camionette della polizia francese al varco: migranti bloccati

Certo, ora anche Maroni ci ha ripensato, come riporta Il Corriere:
Immigrati, Maroni: «Sospendere Schengen ora non ha più senso». Grasso: stop a terrorismo psicologico
Botta e risposta tra il presidente della Lombardia («Serve blocco navale») e quello del Senato. Il cardinale e presidente Ce Bagnasco: «Non alimentare terrore»

Però la dimostrazione della "genialità" della Lega resta lampante, anche se putroppo poenso che in pochi lo noteranno.

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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda mariok il 13/06/2015, 19:40

Un altro luogo comune mi pare sia quello secondo cui ad un'Itallia "razzista"/leghista si contrapponga un'Italia dal "buon cuore". A me non sembra che sia così. Ai demagoghi cinici alla Salvini mi pare si contrappongano incapaci (nel migliore dei casi) ed approfittatori, che fanno bei discorsi ma nei fatti non vanno oltre una cosiddetta "accoglienza" semplicemente vergognosa.


EMERGENZA MIGRANTI
Il buon cuore da solo non basterà

di BEPPE SEVERGNINI

Se vogliamo aiutare i razzisti, siamo sulla strada giusta. Lasciamo che le stazioni diventino bivacchi, che i parchi si trasformino in dormitori, che le periferie siano trappole per poveri di ogni nazionalità. Chiudiamoci nei nostri appartamenti con l’aria condizionata in attesa di spostarci nella casa al mare. Ma dovremo uscirne, prima o poi.
Il degrado porta degrado, la bellezza di una città provoca orgoglio e regala voglia di fare. Milano, agghindata per l’Expo, sta riscoprendo questo piacere. Un piacere che non è legato a una classe sociale, a un’etnia, a un’età. Andate in piazza Duomo, una di queste sere, passeggiate nella Galleria ripulita: il decoro non è la consolazione dei superficiali, è la ricompensa degli onesti.
Altri Paesi, prima di noi, si sono trovati davanti a un’ondata migratoria eccezionale. Ma pochi, forse nessuno, l’ha affrontata con altrettanta, litigiosa superficialità. Chi dovrebbe definire la questione con parole chiare non lo fa. Non un governo deluso dai partner internazionali e preoccupato dalle imboscate parlamentari, con un ministro dell’Interno frastornato dalle vicende giudiziarie del partito; non i tanti dirigenti regionali incapaci di vedere un metro oltre il confine. I sondaggi dicono che cresce il consenso dell’opposizione di destra. Che non c’è. Pensate se ci fosse. L a forza politica più agile, nell’attuale confusione, appare la Lega. L’attivismo televisivo di Matteo Salvini è formidabile, il suo cinismo stupefacente. Ma non nuovo.
Sono molte le formazioni che, nell’Unione Europea, hanno sfruttato la paura davanti all’immigrazione incontrollata per guadagnare posizioni: è successo in Francia e in Olanda, in Svezia e in Gran Bretagna. Sta succedendo in Polonia. Accadrà in Italia, e potrebbe rivelarsi più insidioso. Davanti all’Africa sta la Sicilia, non il Sussex o la Slesia.
Davanti a fenomeni di questa portata, non basta lamentarsi, protestare, auspicare, invocare. Occorre trovare l’equilibrio tra il buon cuore e il buon senso.
Il buon cuore, da solo, non basta. Le ondate umane che si rovesciano sull’Italia non si possono affrontare solo con gli inviti alla calma. Alle molte brave persone - in politica e nella società, nelle associazioni e nella Chiesa - che chiedono solo d’essere generosi, vien da dire: fin dove? Qual è il limite delle nostre città, delle nostre finanze, delle nostre emozioni? Certo è vergognoso che il nome d’una malattia diventi l’ultima forma di insulto televisivo («Che ti venga la scabbia!»). Di sicuro l’emergenza sanitaria cresce. Parlate con qualsiasi medico informato, ve lo confermerà. Ma il buon senso, in certe bocche, diventa egoismo e ferocia. Non dimentichiamolo: tra i migranti molti sono profughi e scappano da guerre e persecuzioni, come gli eritrei e i siriani. Non possiamo accoglierli tutti, ma in Europa possiamo accoglierne molti. Per gli altri, si provi a organizzare zone protette in Africa e in Medio Oriente, con l’aiuto dell’Onu, che quest’anno compie 70 anni. Cerchi di meritarsi i festeggiamenti.
La discussione sull’immigrazione, nelle ultime settimane, ha assunto toni lugubri: quelli che piacciono agli estremisti e non aiutano a trovare soluzioni. Chi invoca «rispetto e regole», ormai, viene deriso. Scusate, qual è l’alternativa? Regole senza rispetto? Così trasformiamo l’Italia in un campo di detenzione. Rispetto senza regole? Così diventiamo retorici e incoerenti: due aggettivi che, da tempo, sono la nostra zavorra.
Siamo il Paese delle mezze verità. E a furia di mezze verità, se non stiamo attenti, arriveremo al disastro completo.
13 giugno 2015 | 08:03
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda franz il 14/06/2015, 13:37

gabriele ha scritto:oggi sentivo alla tv (la7) un leghista che faceva distinzione fra rifugiato che scappa dalla guerra e immigrato che scappa dalla fame...secondo lui il primo ha diritto ad essere accolto e accudito, il secondo no.
Vorrei sapere la vostra opinione.

La distinzione tra rifugiato politico e rifugiato economico mi pare sia scritta nella normativa internazionale. Il primo ha particolari tutele, perché scappa da un paese da cui rischia la vita per motivi persecutori. Non puo' essere rispedito nel paese di provenienza, dove rischia una condanna, spesso capitale, o torture. Se viene instradato in un paese terzo, esso deve rispettare la regole di non rispedirlo nel paese di provenienza. Tutto questo pero' non deve diventare alibi per aiutare criminali in fuga e sottrarli al giudizio del paese da cui fuggono. La normativa è quindi molto accurata e per risolvere ogni singolo caso occorre di fatto un'istruttoria complessa che comprende domanda di asilo, un esame particolareggiato della stessa ed infine una decisione. Che comprende il fatto che se il paese da cui si fugge dovesse cambiare regime e condonare il fuggitivo e potrebbe finire il regime di particolare tutela.

Chi fugge per motivi economici è molto diverso. A parte il fatto che per essere accettato spesso cerca di confondersi con i richiedenti asilo (complicando di fatto l'esame delle domande vere) nulla impedisce che sia aiutato dove vive, in altri paesi o con altri modi. La normativa nel confronti dei paesi tra cui non vige libera circolazione, è che per entrare in un paese serve un visto. Chi non segue queste regole e non è un rifugiato politico - oggettivamente certificato come tale - è un clandestino. Il che non vuol dire che non debba essere aiutato, una volte che sbarca, ma potrebbe essere rifocillato e rispedito nel giro di un mese nel paese di provenienza. C'è sicuramente un diritto di assistenza a chi è in difficoltà ma c'è anche il diritto del paese ospitante a far entrare su chiamata le persone che vogliono lavorare (e relative famiglie) sulla base delle effettive capacità lavorative, se necessarie.
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda mauri il 15/06/2015, 18:50

franz ha scritto:Credo che il luogo comune maggiore sia quello che immigrati siano troppi, indipendentente da quanti siano.

Eppure basterebbe riflettere su un dato molto noto.
Oggi nascono 530'000 bambini ogni anno.
50 anni fa ne nasceva il doppio.
Ancora oggi le persone viventi di 50 anni sono piu' di un milione, eppure hanno avuto 50 anni per avere andare incontro ad incidenti, malattie, o emigrare.

Ora lasciamo perdere le persone nell'età 0-25. Lasciamo che stiano a giocare e/o a scuola.
La forza lavoro mancante 25-50 è pari a mezzo milione per 25 anni. 12 milioni e mezzo.
Ci sono stime che parlano anche di 23 milioni, considerando tutte le fasce di età e che gli immigrati spesso giustamente arrivano con la famiglia. Sono questi i numeri che ci mancano per la crescita e per sostenere il sistema previdenziale, tutt'ora a ripartizione.


a conferma di quanto scrivi, alla faccia di tutti i populisti fascisti d'europa che pensano solo a prendere il potere e se ne fregano del futuro delle nazioni e dei loro abitanti
ciao mauri

https://www.agi.it/economia/notizie/ist ... co-rt10087
Istat: Italia a crescita zero e sempre piu' vecchia
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Re: Immigrazione e luoghi comuni

Messaggioda flaviomob il 15/06/2015, 20:55

Io ritengo che alcune accuse agli stati confinanti con l'Italia siano parzialmente ingiuste, nel senso che per lungo tempo si è tollerato, per non dire incoraggiato, che molti migranti transitassero dall'Italia illegalmente sapendo bene che si sarebbero diretti verso la Francia (in parte per tentare la traversata della Manica) o il confine austriaco. Però è anche ingiusto che il diritto di asilo sia esercitato solo verso il primo paese d'ingresso, quando siamo in presenza - bene o male - di una Unione Europea. Sarebbe quindi il caso di esercitare una politica comunitaria ben strutturata nei confronti dei richiedenti asilo (che peraltro nel resto della UE sono tutelati con sussidi, mentre in Italia è tanto se trovano posto in qualche dormitorio pubblico destinato ai senza fissa dimora, mentre i soldi finiscono in buona parte alla cricca).
Ciò detto, l'iniziativa Mare Nostrum del governo Renzi era senza dubbio una prova di civiltà di fronte a politiche di respingimento che causano migliaia di morti e questo va a merito (passato, purtroppo) del governo italiano: l'Europa dovrebbe prendere esempio, invece di far finta di non vedere.
Va anche sfatato un altro mito: l'immigrazione è fonte di ripopolamento e quindi di ricchezza. In Italia in particolare gli immigrati extracomunitari che lavorano sono molto produttivi nei relativi settori e versano molti più contributi previdenziali di quanto riceveranno (se ne riceveranno!) in prestazioni in futuro, oltre a rappresentare una forza lavoro, come scriveva franz, di età media poco elevata, quindi in genere in salute e in piene forze!
Alcune delle guerre da cui scappano hanno origini in parte attribuibili ad alcuni paesi occidentali (Isis, per esempio, usa armi americane prelevate dagli arsenali iracheni ed era considerata un alleato anti-Assad dagli USA almeno in alcune sue componenti, come rilevato persino dalla Bonino che criticò gli americani).


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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