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Il nuovo PdR

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il prossimo PdR

Amato
0
Nessun voto
Bersani
0
Nessun voto
Boldrini
0
Nessun voto
Bonino
0
Nessun voto
Martino
1
9%
Mattarella
4
36%
Monti
0
Nessun voto
Padoan
0
Nessun voto
Prodi
4
36%
Rodotà
2
18%
 
Voti totali : 11

Il nuovo PdR

Messaggioda franz il 14/01/2015, 21:57

qui la discussione attorno ai papabili in discussione ed eventualmente le vostre proposte.

Qui il sondaggio interno

Potete dare 5 voti contempraneamente e anche cambiare idea, nel tempo.

Se avete altre proposte ditelo che le aggiungo, anche se non so se poi i conti torneranno alla fine...

L'idea poi è di eliminare i meno votati, restringendo la rosa a 9, con due o tre voti a disposizione e poi a 3 o 5, con un voto solo.



Ora sono stati eliminati tutti quelli a zero voti ed è stato aggiunto Mattarella.
Due voti a testa e potete cambiare idea ogni volta che accedete al thread
(29.01.15)
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Re: Il nuovo PdR

Messaggioda gabriele il 15/01/2015, 9:08

Parlando di strategia...

...ascoltavo l'altro giorno in un talk show di la7 che una possibile strategia per le opposizioni sarebbe quella di votare per Prodi fin dalle prime votazioni. In tal modo i partiti di governo (PD in testa) sarebbero moralmente "obbligati" alla quarta votazione a votare Prodi.

Sono solo fantasie? :?:
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Re: Il nuovo PdR

Messaggioda mauri il 17/01/2015, 19:57

a parte la mia scelta verso una donna, sarebbe la prima volta in italia, mi piacerebbe una scelta di cambiamento e indicare un personaggio della cultura e non un politico, faccio degli esempi, maraini, eco, e magari meno attempato come benigni certo vorrebbe dire rovinargli la vita ma magari lo farebbe
ciao mauri
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Re: Il nuovo PdR

Messaggioda annalu il 17/01/2015, 21:18

Io continuo a preferire Prodi, ma credo sia ormai impossibile.
Apprezzerei molto Emma Bonino, ma credo sia impossibile anche lei.
Tra gli esponenti della cultura esterni alla politica non mi dispiacerebbe Renzo Piano, architetto di livello internazionale che lavora in tutto il mondo; accetterebbe? Chi lo sa. Ma certo non saremo noi a decidere.
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Re: Il nuovo PdR

Messaggioda franz il 17/01/2015, 21:26

Ricordo che potete dare 5 voti (non uno solo) e che potere anche cambiare idea, modificando il voto già dato.
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Re: Il nuovo PdR

Messaggioda flaviomob il 17/01/2015, 23:58



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Nuovo Presidente della Repubblica

Messaggioda gabriele il 20/01/2015, 17:14

Nuovo Presidente della Repubblica, il Parlamento vuole Romano Prodi
Palazzi & Potere

Sorpresa da un sondaggio de ilfattoquotidiano.it. I cinquanta Grandi elettori interpellati votano il Professore. Seconda in classifica, Anna Finocchiaro. Terzo, Rodotà. Scarso gradimento per D'Alema. Tra gli ultimi, Draghi, Veltroni e Marini
di Giuseppe Alberto Falci | 20 gennaio 2015

Il Parlamento vuole Romano Prodi. Ecco la sorpresa che spunta da un sondaggio realizzato da ifattoquotidiano.it su un campione di cinquanta grandi elettori, deputati e senatori, che rispecchia le percentuali dei consensi ottenuti dalle forze politiche alle ultime elezioni del 2013. Nonostante lo sfregio dei 101 franchi tiratori del Partito democratico che nel 2013 affondarono la sua candidatura e la lontananza dalla politica attiva, il Professore rimane in cima alla lista delle preferenze dei parlamentari, riemergendo come se nulla fosse dalla catastrofe quirinalizia di diciannove mesi fa. Segno di una credibilità consolidata, ma anche, chissà, della voglia matta dei franchi tiratori annidati in tutti i partiti, scontenti dell’andazzo e pronti a utilizzare nel segreto dell’urna il nome del Professore per sbarrare la strada ai candidati che il Patto del Nazareno proverà a mettere in campo. Sul nome dell’ex premier ed ex presidente della Commissione europea convergono i voti di 10 grandi elettori del nostro campione, esponenti di una larga area che va dai democratici – hanno votato Prodi, bersaniani, civatiani e persino qualche dalemiano – a Sinistra Ecologia Libertà (Sel) al Movimento 5 Stelle (due i voti ottenuti tra i grillini).

ANNA DEI MIRACOLI Al secondo posto, medaglia d’argento nel nostro sondaggio, con un importante segnale d’attenzione per la bistrattata questione di genere, compare Anna Finocchiaro (sette grandi elettori per lei). L’ex presidente dei senatori del Pd, siciliana ed ex magistrato, pare avere le carte in regola per essere la prima donna a scalare il Colle del Quirinale. I feroci scontri con il premier Renzi per la sua cruenta rottamazione sembrano ormai un ricordo. Addolcendo i toni, pilotando dalla presidenza della Commissione Affari costituzionali i percorsi della legge elettorale e dell’abolizione del Senato e guidando nei meandri parlamentare la giovane Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, la bella Anna sembra aver fatto breccia anche nel cuore del premier e dei suoi seguaci. Per lei, votano infatti, i renziani, gli ex Ds, i parlamentari del gruppo Misto, più una serie di forzisti.

RODOTA’ A 5 STELLE Scorrendo la classifica, la medaglia di bronzo spetta a Stefano Rodotà (sei grandi elettori), sul quale puntano gran parte dei parlamentari pentastellati sondati dal fattoquotidiano.it. Al momento, il giurista appare fuori dai giochi per lo scarso apprezzamento mostrato da Silvio Berlusconi e Forza Italia, quindi molto lontano dalle logiche del Patto del Nazareno. Ma nel clima di incertezza che potrebbe impadronirsi del Parlamento per le imboscate dei franchi tiratori, il nome di Rodotà potrebbe anche risultare utile per ricompattare il centrosinistra e allargare il fronte al M5s. Magari, aprendo scenari inediti su quel governo del “cambiamento” sul quale provò a scommettere, fallendo, l’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani all’indomani delle ultime elezioni.

CASINI ENTRA IN AREA Fuori dal podio, a poche lunghezza da Rodotà, ecco il centrista Pier Ferdinando Casini (cinque i voti ottenuti). L’attuale presidente della Commissione Affari Esteri di Palazzo Madama risulta gradito alla cosiddetta Area Popolare (Ncd-Udc) e a una quota di forzisti. E non è un dettaglio di poco conto, visto che, secondo i rumors di Montecitorio, al momento giusto l’amico Berlusconi potrebbe anche decidere di puntare le sue fiches proprio sull’ex presidente della Camera, ad Arcore definito il candidato della “riappacificazione nazionale”.

MASSIMO RANCORE Scendendo la classifica spuntano i nomi degli altri personaggi importanti che hanno ricevuto il gradimento dei grandi elettori sondati dal fattoquotidiano.it: Giuliano Amato, Sergio Mattarella, Massimo D’Alema e Gustavo Zagrebelsky: per loro, tre grandi elettori a testa. Amato, piccola curiosità, colleziona consensi all’interno di Forza Italia, ma non tra i democratici. Il giudice costituzionale Mattarella, ex ministro e vicepresidente del Consiglio, padre del sistema elettorale che porta il suo nome (Mattarellum) e che non pochi vorrebbe riesumare al posto dell’Italicum in caso di elezioni anticipate, prende invece voti solo tra i rappresentanti del Pd, mentre D’Alema incassa due voti dai forzisti e uno solo dagli “amici” del Pd, che non pare lo amino molto. E l’ex magistrato Zagrebelsky? Per lui, pieno di voti tra i i parlamentari del M5S.

TUTTI PER UNO Infine, la coda della classifica. A due voti (ambedue grillini) si ferma il magistrato Roberto Scarpinato, sul quale convergono due parlamentari del M5s. Con un solo voto a favore si piazza invece un nutrito drappello comprendente la radicale Emma Bonino; il presidente della Bce, Mario Draghi; il patron di Esselunga, Bernardo Caprotti; l’ex arbitro di calcio Paolo Casarin; l’ex segretario del Pd Walter Veltroni; il braccio destro di Silvio Berlusconi, Gianni Letta; l’ex presidente del Senato Franco Marini e il suo successore Pietro Grasso, capo dello Stato supplente dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01 ... i/1353138/
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Re: Nuovo Presidente della Repubblica

Messaggioda pianogrande il 20/01/2015, 18:55

Visto anche chi segue in classifica, Romano Prodi non lo vedo solo come in testa ma anche come l'unico candidato proponibile.

Lo stesso Rodotà (pur vedendolo come presentabile) è ormai chiaro che non ha né la statura né il prestigio di Prodi.

Addirittura Casini!
Il biscione scivoloso e (giustamente) con la lingua biforcuta e la testa bifronte a incarnare la massima istituzione dello stato.

Ma i nostri parlamentari chi ce li ha messi lì?

Ah!
E già.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Nuovo Presidente della Repubblica

Messaggioda annalu il 20/01/2015, 19:29

Pianogrande, sempre più spesso mi capita di trovarmi d'accordo con te.
Però di quello che dicono i nostri parlamentari ai giornalisti non riesco proprio a fidarmi. Se dicono di auspiacere Prodi PdR, chissà a chi voteranno poi nel segreto dell'urna.
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Re: Nuovo Presidente della Repubblica

Messaggioda gabriele il 20/01/2015, 20:23

Incontro Berlusconi-Renzi, il Cav concede tutto sulla legge elettorale a Renzi. La contropartita è il Colle
Pubblicato: 20/01/2015 17:38 CET Aggiornato: 30 minuti fa

Il prezzo è il Quirinale. O meglio: il Nazareno al Colle. Matteo Renzi e Silvio Berlusconi inizieranno a sfogliare i petali della rosa dei nomi nel prossimo incontro già fissato per martedì a palazzo Chigi. Ma è in nome del grande obiettivo che Silvio Berlusconi accetta di offrire un “soccorso” a Renzi sulla legge elettorale. E dice sì a una legge che fa esplodere la rivolta in Forza Italia: “Mi raccomando – dice all’uscita da palazzo Chigi – niente scherzi sul Quirinale”. Perché il "sì" non è gratuito. Anzi, è particolarmente oneroso.

Eccola, la trattativa arrivata al dunque. Palazzo Chigi, attorno a Mezzogiorno. Da un lato ci sono Denis Verdini e Gianni Letta. Dall’altro Lorenzo Guerini. La consuetudine tra il premier e l’ex premier consente, dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro, di superare preamboli e giri di parole. È così che Matteo Renzi, con stile diretto, chiede a Berlusconi il sostegno totale sulla legge elettorale, non solo sui punti pattuiti nelle scorse settimane, ma anche su quelli dove non era previsto il sostegno di Forza Italia. Chiede cioè di votare il cosiddetto l’emendamento Esposito. Perché, aggiunge, altrimenti non c’è più maggioranza. E a quel punto rischia di saltare tutto: legge elettorale, riforme, e si arriva all’elezione del capo dello Stato in un clima incandescente. Blindare l’Italicum invece le riforme significa poi far arrivare il Nazareno al Colle.

Ragionamento, quello sul Colle, particolarmente esplicito nelle parole di Berlusconi, nel corso del vertice. Anche se, all'uscita, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini spiega che non si sarebbe parlato di Quirinale ma solo di riforme. A conferma dell’asse tra i due, l’incontro si conclude con l’impegno a un nuovo incontro, già la prossima settimana, per entrare nel merito dei nomi. Al momento la “rosa” concordata da Berlusconi con Alfano e, ovviamente, nota anche al premier è composta da tre petali. Giuliano Amato, che è la best option del Cavaliere; Pier Ferdinando Casini, nome che compatta l’area dei moderati; Anna Finocchiaro, l’unico nome di sinistra gradito al centrodestra. Mentre, al momento, Sergio Mattarella avrebbe un veto non solo da Berlusconi ma soprattutto da Alfano, che considera un cattolico di centrosinistra al Colle un ostacolo per il suo disegno di costruzione del Ppe in Italia.

E se di “nomi” si parlerà soprattutto nel prossimo vertice è anche perché tutto l’incontro odierno è servito alla trattativa sulla legge elettorale. E allora, ecco cosa è successo. L’accordo (fino a ieri) prevedeva che Forza Italia avrebbe votato la legge elettorale in modo spacchettato: sì ai capilista bloccati, no al premio di lista al partito essendo la sua posizione favorevole al premio di coalizione, come nella prima versione dell’Italicum. Renzi chiede invece un sostegno a tutta la legge elettorale perché, con l’opposizione della sinistra del suo partito, non ci sono più i numeri. Di fatto, invoca un soccorso azzurro in nome della rottura a sinistra. Propone cioè uno schema in cui, per dirla con un bersaniano di rango, “da un lato c’è il partito del Nazareno, dall’altro la minoranza di sinistra”. Oggi al Senato e domani al Quirinale.

Il “soccorso”, per Berlusconi, è particolarmente costoso. Sembrano dettagli, ma è sostanza. Dice un azzurro di rango: “Secondo l’ultimo sondaggio il centrodestra è solo 4 punti sotto il centrosinistra. Con una coalizione ce la giochiamo. Con una legge elettorale che prevede il premio di lista, è la sconfitta sicura”. E c’è anche un secondo motivo per cui la richiesta è onerosa. E riguarda la tenuta dei gruppi di Forza Italia. A Renzi, Berlusconi spiega che, con queste richieste, si spaccano come una mela. Previsione che trova conferma nella riunione che, dopo poche ore, convoca Fitto con i suoi venti senatori: “Se Berlusconi vota con Renzi il premio di lista – dice – noi comunque votiamo contro”.

Ecco perché Berlusconi, dopo l’incontro con Renzi, chiede tempo, per una verifica coi suoi. A palazzo Grazioli si consuma l’ultimo dramma. Perché, per molti, l’Italicum così articolato è “la sconfitta elettorale per legge”. Ma l’ex premier dice sì dopo una riunione dei senatori a palazzo Grazioli da tregenda. La posta in gioco è il Quirinale. Che è sinonimo di “agibilità politica”. Il che significa, in primo luogo, che la "salva-Silvio" resterà congelata fino al prossimo capo dello Stato. La prima rassicurazione per Berlusconi che sarà un grande elettore di un nome che dà “garanzie” è anche nelle parole al vetriolo che ha ascoltato da Matteo Renzi riguardo all'atteggiamento della sinistra del Pd: "Il premier - dice un azzurro di rango - con loro non vuole trattare". Domani alla Camera si riuniranno 150 parlamentari di area bersaniana, duri e dialoganti. Al quarto scrutinio i voti di Pd senza sinistra, Forza Italia e Ncd sono sufficienti a portare al Colle il garante del Nazareno.

http://www.huffingtonpost.it/2015/01/20 ... _ref=italy

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Che tristezza infinita...
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