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Se il femore sbaglia giorno

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda flaviomob il 11/01/2015, 18:50

Questo c'entra come i cavoli a merenda... qui si parlava di giorni in cui un ospedale avrebbe il personale medico che non copre i turni festivi.


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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda annalu il 11/01/2015, 19:00

Mi spiace Franz, ma sono d'accordo con Flavio.
Una cosa è parlare di ritardi nell'applicazione generalizzata della terapia del dolore e delle cure palliative, altro è parlare della totale indifferenza di una infermiera al dolore di un paziente, al punto da praticare una manova notoriamente molto dolorosa; altro ancora è denunciare il ritardo nel praticare un intervento che dovrebbe essere d'urgenza.
La sanità italiana di problemi ne ha tanti, ma non mi pare il caso di generalizzare episodi estremi, che penso dovrebbero venir denunciati quanto meno al tribunale del malato.

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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda franz il 11/01/2015, 19:30

Qui si parla del fatto che in quei 5 giorni, già di per se assurdi, non è stata prevista ed attuata nessuna effiace terapia del dolore. E che la cosa non è un fatto isolato ma una prassi decennale nota e su cui si stenta a ricuperare il ritardo.
Quest’ultimo è – a ben vedere – il risvolto più grave della vicenda. Perché nei giorni tra Natale e Capodanno i treni e gli aerei vanno ininterrottamente, i ristoranti servono pasti, sono aperti i cinema e le sale da concerto. Dunque si ritiene che far godere le feste alla generalità delle persone sia “un’urgenza” sufficiente per giustificare il sacrificio delle feste stesse per alcune di esse. Non è invece considerata “un’urgenza” di pari rango l’esigenza di togliere una persona dall’alternativa tra un dolore lancinante e continuo e la morfina che sospende la vita di dodici ore in dodici ore. Per lo meno, non la considerano tale gli estensori dei regolamenti e contratti che regolano il lavoro nell’istituto ortopedico metropolitano d’eccellenza.
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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda annalu il 11/01/2015, 19:51

franz ha scritto:Qui si parla del fatto che in quei 5 giorni, già di per se assurdi, non è stata prevista ed attuata nessuna effiace terapia del dolore. E che la cosa non è un fatto isolato ma una prassi decennale nota e su cui si stenta a ricuperare il ritardo.
Quest’ultimo è – a ben vedere – il risvolto più grave della vicenda. Perché nei giorni tra Natale e Capodanno i treni e gli aerei vanno ininterrottamente, i ristoranti servono pasti, sono aperti i cinema e le sale da concerto. Dunque si ritiene che far godere le feste alla generalità delle persone sia “un’urgenza” sufficiente per giustificare il sacrificio delle feste stesse per alcune di esse. Non è invece considerata “un’urgenza” di pari rango l’esigenza di togliere una persona dall’alternativa tra un dolore lancinante e continuo e la morfina che sospende la vita di dodici ore in dodici ore. Per lo meno, non la considerano tale gli estensori dei regolamenti e contratti che regolano il lavoro nell’istituto ortopedico metropolitano d’eccellenza.

Quale istituto metropolitano d'eccellenza?
E in quell'isitituto, un solo reparto (Ortopedia) oppure tutto l'ospedale?
L'otopedia in Italia, per motivi a me ignoti, è spesso la cenerentola dei reparti. Inoltre le differenze tra un ospedale e l'altro, tra una città e l'altra possono essere enormi.
A Roma per esempio, dove certo ci sono situazioni ospedaliere spesso gravemente carenti, ce ne sono altre davvero eccellenti, dove praticano una terapia del dolore e palliativa di alto livello, anche domiciliare nel caso di dolori cronici che possono venir seguiti senza ricovero.
Generalizzare è sempre sbagliato, e serve solo a creare sfiducia anche là dove ci son persone che si sacrificano per fornire un buon servizio.

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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda franz il 11/01/2015, 20:09

annalu ha scritto:Quale istituto metropolitano d'eccellenza?
E in quell'isitituto, un solo reparto (Ortopedia) oppure tutto l'ospedale?

Non lo so ma posso provare a chiederlo a Ichino. Di soltito mi risponde subito.
Ma aspetto domani, che magari sulla NL aggoinge particolari e sviluppi.
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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda flaviomob il 11/01/2015, 23:17

Dove si verificano ingiustizie e negligenze così gravi è necessario denunciare ed intervenire. Se ci si limita alle segnalazioni anonime, anche se firmate, non cambierà mai nulla in questo paese. Per questo le denunce, o comunque gli articoli che evidenziano questi malfunzionamenti, devono essere puntuali e precise. Altrimenti a che serve riportarle sulla stampa?


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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda Robyn il 12/01/2015, 5:51

Spesso non ci si chiede se il malfunzionamento della Pa e l'utilizzo della malattia non siano ricollegabili all'inefficenza alla scarsa motivazione del dipendente alla scarsa premialità alla cattiva organizzazione del lavoro alle cattive condizioni del lavoro e dell'ambiente di lavoro perche la riforma Brunetta è intervenuta sui rimedi all'essenteismo non sulle cause che portano all'assenteismo che possono essere l'inefficenza la scarsa premialità le cattive condizioni del lavoro etc.Si fà spesso riferimento all'etica ma non si prende in considerazione se la cause siano altre e molto più determinanti.Le inefficenze nella Pa vanno analizzate caso per caso come nel privato.Le cause dello scarso rendimento rispetto ad altri paesi ue possono essere anche imputabili al fatto che in Italia c' è stato il berlusconismo che il paese si è solo incattivito e sono peggiorate le condizioni del lavoro in genere sia nel pubblico che nel privato che il paese non riesce a fare un'analisi critica che vede solo le cose in negativo
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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda franz il 12/01/2015, 7:53

Ancora Ichino sul caso in questione:

ANCORA SUL FEMORE CHE SBAGLIA IL GIORNO IN CUI ROMPERSI

SBAGLIANO I MEDICI CHE ATTRIBUISCONO PIÙ PESO ALLE PROCEDURE CHE AI RISULTATI, MA ANCHE I POLITICI CHE NON OSANO METTERE IN DISCUSSIONE IL POTERE DEI MEDICI IN CASA LORO, QUANDO ESSO DIVENTA AUTOREFERENZIALE

Lettera pervenuta a seguito della pubblicazione della mia Lettera sul lavoro, sul Corriere della Sera del 3 gennaio 2015..

Illustre Professore, ho letto il Suo accorato articolo sul Corriere di oggi.

Lei ha rilevato due aspetti tecnici (clinici) di grande rilievo, cioè l’incapacità di rispettare le 48 ore per l’intervento in caso di frattura di femore (come indicano le molte linee guida a livello internazionale) e la scarsa attenzione al dolore (nonostante tutta la stupida retorica di questi anni attorno a “l’ospedale senza dolore”).

Chi ha la responsabilità di questa condizione? Prima di tutto la politica, che non ha mai avuto il coraggio di mettere mano al potere dei medici, troppo spesso incapaci di dare senso sociale al loro lavoro. Grande responsabilità ha anche la cultura clinica che abbiamo insegnato ai medici (chi le scrive è un vecchio professore, in cattedra dal 1980); siamo stati sempre attenti alle procedure e pochissimo ai risultati, per cui il Toradol “deve” andar bene, anche se il paziente continua a soffrire terribilmente.

Purtroppo non vedo cambiamenti possibili a breve; c’è una élite che capisce e agisce in modo adeguato, ma questa è completamente inascoltata dalla grande massa degli operatori della sanità. Però ben vengano denunce come la Sua: servono, se non altro, a far capire che non tutti i cittadini soccombono al potere dell’ignoranza.

Con viva stima
Marco Trabucchi
Gruppo di Ricerca Geriatrica
Brescia
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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda Robyn il 12/01/2015, 19:35

L'articolo sintetizza molto bene la relazione tra inefficenza e l'assenteismo e la scarsa produttività e spiega perche non siamo allineati sul piano della produttività alle altre democrazie europee nella Pa cause perfettamente traslabili al privato
http://www.cambiamentoorg.blogspot.it/2 ... eismo.html
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Re: Se il femore sbaglia giorno

Messaggioda franz il 13/01/2015, 16:20

A proposito del tribunale del malato, di cui avevo tanto sentito parlare ma di cui non avevo mai visitato il sito, lacuna che ho colmato in qusti giorni, noto che tra la documentazione pubblicata c'è proprio la carta dei diritti sul dolore inutile.
http://www.cittadinanzattiva.it/files/a ... nutile.pdf
Se quella carta esiste è perché esiste il problema (quindi è noto almeno tra gli addetti).

1) Diritto a non soffrire inutilmente
2) Diritto al riconoscimento del dolore
3) Diritto di accesso alla terapia del dolore
4) Diritto ad un’assistenza qualificata
5) Diritto ad un’assistenza continua
6) Diritto ad una scelta libera e informata
7) Diritto del bambino, dell’anziano e dei soggetti che “non hanno voce”
8) Diritto a non provare dolore durante gli esami diagnostici invasivi e non

Il caso sollevato da Ichino mostra che anche, forse per il periodo festivo, alcuni di quei punti non sono stati seguiti.
Al tribunale del malato il compito di esaminare i dettagli (chi, dove, come, quando e perché), alla politica interrogarsi sugli eventuali ritardi nell'attuazione di politiche tese a ricuperare evidenti ritardi culturali, sia pure a macchia di leopardo e con la complicità dei periodi festivi (che non costituscono certo un'attenuante).
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