Il titolo del 3d è mio..... Riporto solo la seconda parte dell'articolo
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 79275.html
Eppure ci sarebbe soltanto l'imbarazzo della scelta su dove affondare il bisturi dei tagli e dei risparmi. Basta scorrere i dati dell'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Per uno stent coronarico medicato (a rilascio di farmaco) le Asl pugliesi sborsano in media 1.410,75 euro contro un costo standard di 448,95: più del triplo. Un ago a farfalla, dispositivo monouso di larghissimo consumo utilizzato per prelievi e infusioni, costa alla regione Puglia 0,054 euro contro una media nazionale di 0,028: il doppio. La spesa per una siringa è superiore di 16 centesimi al prezzo di riferimento elaborato dall'Osservatorio dei contratti pubblici.
Lo scorso luglio la procura regionale della Corte dei conti ha aperto un fascicolo sulle spese fuori controllo della Asl di Bari svelate da una verifica ordinata dal ministero della Sanità. Gli ispettori hanno elencato 62 contestazioni, dalla gestione del personale ai rapporti con le cliniche private, dai ritardi nei pagamenti fino all'erogazione di compensi extra ai medici per prestazioni non effettuate. È stato ipotizzato un danno sui 50 milioni di euro. Il governatore che fu rifondatore non ha trovato modo migliore per difendersi che scaricare le colpe sui dirigenti sanitari che la sua giunta aveva nominato.
La «narrazione» di Vendola se la prende con i tagli del governo ma non si sogna di tagliare i propri sprechi. La centrale unica d'acquisto, Empulia, non è ancora a regime. Da Foggia a Lecce, ogni azienda sanitaria si regola come crede, cioè sborsa almeno il doppio rispetto al resto d'Italia. In Campania la centrale unica Soresa (società regionale per la sanità) ha ottenuto risparmi per 85 milioni di euro in due anni e mezzo. In Puglia, invece, la spesa non è stata ridotta e il deficit relativo non è stato colmato con i risparmi, che sarebbero doverosi, ma con aggravi fiscali. La grande novità della «fabbrica di Nichi» è quella di applicare gli stessi metodi di Monti, Letta e Renzi, i suoi nemici dichiarati. E cioè tasse, tasse, tasse.