Se si diminuscono le tasse e si elimina il carico burocratico (che è un costo) le persone avranno piu' soldi da spendere.
Basta vedere cosa ha fatto Cameron in UK.Nella macroeconomia è cosi ma in quella della singola famiglia colpita, no!
Ribadisco:
1) i risultati della diminuzione delle tasse si vedono dopo un po' di tempo (per gli autonomi circa due anni dopo quando faranno la dischiarazione dei redditi, per i lavratori dipendenti....se è poco (tipo i 10 euro di Letta) neanche se ne accorgono, se un po' di piu' tipo 40 euro non cambia niente!
2) la rivolta dei forconi invece sarebbe immediata.....anzi prima ancora che la legge entri in vigore! Prova a licenziare i 28.000 forestali di troppo, gli altri 28.000 dipendenti regionali siciliani in soprannumero, un po' di personale amministrativo della scuola, etc etc E dove lo trovi un politico che fa una roba del genere? (Cameron? Riesci a non parlarne almeno una volta?
Non so cosa abbia fatto esattamente, ma evidentemente in Uk si poteva fare...).
3) i risparmi sarebbero irrisori dovendo comunque foraggiare le persone che metti col culo per terra. (Il vantaggio di avere una struttura piu' agile e funzionale è indubbio).
4) nell'immediato ottieni anche una riduzione del Pil e conseguente aumento del debito (percentuale)
Siamo alle solite. Io condivido che di azioni forti per rimediare ce ne sono tante, ma politicamente queste riforme si fanno quando le cose vanno bene per cui hai il tempo di foraggiare le famiglie senza redditi, aspettare i risultati senza drammi e soprattutto impedire il trionfo delle forze populiste e fascisteggianti!
Insomma prima far ripartire il Pil, poi le riforme troppo dolorose!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.