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Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

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Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda franz il 18/12/2014, 13:56

riforma o no?
Spariti gli scatti di merito per gli insegnanti. Pesa ancora l’anzianità
Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola» Il documento «L’anzianità conta, un docente diventa un buon insegnante anche grazie alla pratica»
di Claudia Voltattorni

ROMA - Scatti di merito, addio. Promessi a settembre, contestati con tanto di raccolta firme dai sindacati, bocciati sabato scorso dal Pd. Che fa retromarcia sulla Buona Scuola, prima ancora che diventi un testo di legge da discutere in Parlamento. Quello che è (o era) uno dei cardini della bozza di riforma del sistema educativo firmata Renzi-Giannini è stato giudicato inadeguato dal Partito democratico e dunque molto difficilmente potrà restare nel progetto del governo.

Nella giornata dedicata alla discussione sulla Buona Scuola, il partito del premier ha proposto un modello alternativo di carriera per gli insegnanti. Nella nuova bozza, che dovrà passare al vaglio di ministero e maggioranza, non ci sono più gli scatti per due terzi del corpo docente, decisi dal preside di ogni scuola sulla base dell’impegno e della bravura dell’ insegnante, al posto degli scatti di anzianità. C’è invece un sistema misto: resta l’anzianità (non è specificato con che cadenza) e compare una nuova figura professionale, a metà tra l’insegnante e il dirigente: è il «docente esperto», un livello superiore rispetto a quello di ingresso nella scuola al quale si accede con una specie di formazione permanente, che nelle intenzioni del documento Pd dovrà essere obbligatoria, e una sorta di concorso: non più i presidi ma commissioni provinciali esamineranno i titoli dei docenti sulla base anche di un esame o di un colloquio.

«Il meccanismo del 66% - spiega Maria Grazia Rocchi del Pd - è stato quello più contestato dai docenti nella consultazione della Buona Scuola: la nostra ipotesi è quella di non escludere una retribuzione basata sull’anzianità perché un insegnante diventa un buon insegnante anche grazie alla pratica». A regime, secondo il piano Pd, dovranno essere tra il 15 e il 25% gli insegnanti che possono accedere al livello di «docente esperto».

Nel documento del Pd è molto duro il giudizio sul sistema invece proposto a settembre dalla Buona Scuola: il punto di partenza, si legge, è che «nessuno (nel testo scritto tutto maiuscolo per far capire che è proprio un no) condivide il principio enunciato dalla Buona Scuola secondo cui un insegnante mediamente bravo per ricevere lo scatto di competenza dovrebbe cercarsi la scuola dove vi sono insegnanti scarsi per poter emergere visto che lo scatto di competenza sarà assegnato solo al 66% del corpo docente. Lo scatto così sarebbe semplicemente un diverso sistema di fasce stipendiali non una differenziazione delle carriere all’interno delle scuole autonome». E ancora: va bene valutare le competenze didattico-disciplinari, cioè la bravura di un insegnante ma questa «anche se posseduta al sommo grado non potrà automaticamente tradursi in un passaporto per il livello superiore».

La questione dello stipendio è centrale, perché il docente esperto dovrà avere un «aumento retributivo non simbolico e permanente anche in caso di successivo trasferimento». Che cosa farà il docente esperto? Può aspirare alla carriera di dirigente ma dovrà «assumere incarichi e responsabilità organizzative dentro la propria scuola».

La proposta del Pd non è del tutto nuova. Ricorda in parte l’idea proposta negli anni scorsi da Forza Italia con Valentina Aprea e durante l’estate l’opzione era circolata come opzione alternativa agli scatti di merito ma alla fine non era stata presa in considerazione dal governo. «È una svolta positiva - spiega Massimo Di Menna, leader della Uil scuola -. L’idea degli scatti di merito a due insegnanti su tre in ogni scuola era offensiva, siamo soddisfatti di essere stati ascoltati».

17 dicembre 2014 | 10:36
http://www.corriere.it/scuola/primaria/ ... F020103COR
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda pianogrande il 18/12/2014, 14:54

Capita l'antifona, tutti docenti esperti!

Non si faceva prima a dare un aumento rigorosamente uguale per tutti?

Si risparmiavano dibattiti e tonnellate di ipocrisia.
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda franz il 18/12/2014, 15:32

Per me il 66% era già troppo.
Una buona gaussiana va fatta con la mediana, premiando chi è sopra il 50esimo percentile.
Insomma il merito te lo devi meritare.
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda flaviomob il 20/12/2014, 8:25

Già, ma chi valuta i valutatori?


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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda franz il 20/12/2014, 9:11

flaviomob ha scritto:Già, ma chi valuta i valutatori?

Qualcun'altro valuterà i valutatori.
Non mi sembra un problema.
In ogni struttura organizzativa esiste una scala gerarchica.
Chi sta sopra valuta chi sta sotto. A volta c'è anche il percorso inverso.
Io per esempio ero valutato dal mio capo e valutavo i miei collaboratori.
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda flaviomob il 20/12/2014, 14:52

Certo che è un problema. Chi valuta gli insegnanti decide dei loro futuri stipendi. Li valuterà per compiacere i genitori, che magari spingono per un tipo di educazione di un certo "colore", o per voti alti ai figli a prescindere, o per le reali competenze? Sappiamo bene che in Italia il pesce "puzza dalla testa".


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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda pianogrande il 20/12/2014, 19:10

Se non siamo capaci di far funzionare una gerarchia, è inutile chiedersi quale sia la migliore.

Non esiste un sistema aziendale o politico che non preveda responsabilità di vari livelli.

Tra le varie responsabilità non può non esserci quella di premiare o punire (inutile girargli intorno).

Noi siamo, però, un paese al quale piace molto costruire strutture di facciata e gerarchie sulla carta.

Nella realtà, si formano strutture di potere parallele che comandano più di quelle ufficiali.

Il giorno in cui le due strutture dovessero coincidere, non ci sarebbero più le mafie (o le mafie sarebbero andate felicemente al potere).

Per evitare questo, dobbiamo smetterla di indebolire le strutture ufficiali.

Facciamo solo spazio a quelle parallele e quelle non aspettano né il nostro voto né il nostro giudizio.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda franz il 20/12/2014, 22:01

flaviomob ha scritto:Certo che è un problema. Chi valuta gli insegnanti decide dei loro futuri stipendi. Li valuterà per compiacere i genitori, che magari spingono per un tipo di educazione di un certo "colore", o per voti alti ai figli a prescindere, o per le reali competenze? Sappiamo bene che in Italia il pesce "puzza dalla testa".

In un sistema competitico e concorrenziale, le tue lamentazioni non hanno sigjificato.
Le scelte migliori danno i risultati migliori, ac ne se uno ideologicamente ha aspettative diverse.
Ill problema casi mai è che il pesce è marcio. Se puzza dalla testa è comunque marcio tutto il resto.
Cosa si fa del pesce marcio? Si butta. Tutto O qualcuno pensa di buttare solo la testa solo perché l'odore viene da lì?
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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda flaviomob il 21/12/2014, 0:36

Ah beh, dimenticavo: l'Italia è un sistema competitivo e concorrenziale. Mettiamoci l'anima in pace ;)

Quindi qualche bel rettore figlio magari del rettore precedente, o nipote, o qualche preside il cui unico merito è la compiacenza verso i superiori, avrà la possibilità magnifica di diffondere il verbo competitivo e concorrenziale tra gli "inferiori" e saremo, finalmente, liberi e belli... :roll:


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Re: Dietrofront del Pd sulla riforma della «Buona Scuola»

Messaggioda pianogrande il 21/12/2014, 2:17

flaviomob ha scritto:Ah beh, dimenticavo: l'Italia è un sistema competitivo e concorrenziale. Mettiamoci l'anima in pace ;)

Quindi qualche bel rettore figlio magari del rettore precedente, o nipote, o qualche preside il cui unico merito è la compiacenza verso i superiori, avrà la possibilità magnifica di diffondere il verbo competitivo e concorrenziale tra gli "inferiori" e saremo, finalmente, liberi e belli... :roll:


Quello che l'Italia non è (e siamo d'accordo) non deve essere un motivo per prenderne atto passivamente.

Che facciamo?

Con questa Italia ci rassegniamo a convivere?
Fotti il sistema. Studia.
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