La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda franz il 30/11/2014, 19:31

Viene tua figlia e ti dice che ha bisogno di andare a teatro tutte le settimane, per integrare necessariamente il percorso formativo, che la porterà ad eccellere in qualche ambito artistico, che tu bieco e ottuso come sei neanche capisci. La cosa fa 150 euri a settimana, che per 4 sono i 600 euro al mese che sognano gli aspiranti stagisti aggratis di quella specie talent show che sono diventate le selezioni per il primo impiego. Tu ti senti una merda, perché la signorina mica ha chiesto frivolezze, quisquilie o pinzellacchere o beni voluttuari: ti ha chiesto di scommettere sul suo futuro e tu già ti vedi rappresentato nel film che faranno sulla sua vita, come il padre meschino che non ha riconosciuto la polvere di stelle che brulicava in casa, per di più, interpretato da un attore brutto e incapace.

No, non ce la fai a dire di no.

Però 600 euri al mese significa che invece di andare a lavoro in macchina ti tocca prendere i mezzi pubblici (che sono scarsi e applicati a fini molteplici), che il vino lo prendi in offerta all'Esselunga invece che in enoteca e che a cena fuori ti tocca andare una volta ogni tre. No, piuttosto prendi in considerazione i surgelati del discount, ma a Sky Sport non puoi rinunciare. Gradualmente le 50 sfumature di grigio della tua vita tendono al marrone.

Poi arriva tuo figlio, che deve assolutamente allenarsi nella polisportiva più costosa nel raggio di 150km. Gliel'hai insegnato tu a mettere passione nelle cose che fa e non puoi essere quello che gli ha sottratto l'occasione della vita. E sono altri 500 euri e altro che sky, discount o cene fuori: marrone profondo, tendente al nero.

Ecco a questo punto uno che legge commenta sornione: mah, forse forse un bravo genitore dovrebbe accettare e far accettare ai propri figli anche l'idea che alcune cose non ce le possiamo permettere. Forse, forse.

Sempre a questo punto, uno che il pezzo l'ha scritto apposta così per portavi qui dirà: com'è che tutta questa saggezza presente nella dimensione familiare svanisce nelle considerazioni a livello paese?

Forse, forse non ce lo possiamo permettere di pagare pensioni sproporzionate rispetto ai contributi versati, scavando un buco nero nel futuro dei contribuenti di oggi obbligati ad aderire a un sistema previdenziale, che è diventato una specie di schema ponzi.

Forse forse, non possiamo permetterci neanche di mantenere miriadi di aziende ed enti pubblici in perdita o di usare la una parte non piccola della pubblica amministrazione come uno stipendificio ad uso,consumo e interesse di una visione della politica come compravendita del consenso.

Certo ci sono gli sprechi e gli stipendi assurdi che sono particolarmente odiosi, ma fanno più rabbia e folklore che volume.

Forse, forse, non possiamo permetterci un sistema formativo che dispensa più (sedicente e autoreferenziale) cultura che capacità di fare qualcosa di utile.

Ma per carità, se ci si permette di toccare (parlandone, mica riducendoli,come sarebbe equo ed eticamente doveroso) i diritti acquisti si commettere sacrilegio. Al più se proprio i conti non tornano, si può immaginare qualche nuova imposta diretta o indiretta che tanto i ricchi, che sono ricchi a fare se uno non li fa pagare?

Che è un po' come dire che se l'inquilino del piano di sopra è benestante possiamo permetterci di costruire la piscina condominiale a spese sue e se protesta lo mettiamo in minoranza in assemblea.Poi mi raccomando lamentiamoci e gridiamo al tradimento se i vicini tartassati traslocano e rimaniamo a litigarci gli avanzi.

Ma no, no, no la sanità e lo stato sociale non si toccano! E l'istruzione men che meno. Son cose importanti che i liberisti mercatisti non capiranno mai.

Ok, ma se uno non vuole toccarle, ma umilmente argomentare che forse andrebbe ripensato chi e come li finanzia e quanta parte può rimanere a carico della collettività? Ma che meschinità da ragionieri sfigati, oltre alla costituzione più bella del mondo noi c' abbiamo una coscienza, non lasciamo morire la gente per strada (a parole) e certe cose non le mettiamo neanche in discussione.

Poi quando il paese raggiungerà la 51esima sfumatura di marrone troveremo una valida e pietosa bugia per addossare la colpa a qualcuno.

Blog Fatto
@massimofamularo

http://www.linkiesta.it/blogs/apologia- ... ermetterci


Nota:
... troveremo una valida e pietosa bugia per addossare la colpa a qualcuno ...
lo stiamo già facendo da anni.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda gi.bo. il 30/11/2014, 20:36

franz ha scritto:Viene tua figlia e ti dice che ha bisogno di andare a teatro tutte le settimane, per integrare necessariamente il percorso formativo, che la porterà ad eccellere in qualche ambito artistico, che tu bieco e ottuso come sei neanche capisci. La cosa fa 150 euri a settimana, che per 4 sono i 600 euro al mese che sognano gli aspiranti stagisti aggratis di quella specie talent show che sono diventate le selezioni per il primo impiego. Tu ti senti una merda, perché la signorina mica ha chiesto frivolezze, quisquilie o pinzellacchere o beni voluttuari: ti ha chiesto di scommettere sul suo futuro e tu già ti vedi rappresentato nel film che faranno sulla sua vita, come il padre meschino che non ha riconosciuto la polvere di stelle che brulicava in casa, per di più, interpretato da un attore brutto e incapace.

No, non ce la fai a dire di no.

Però 600 euri al mese significa che invece di andare a lavoro in macchina ti tocca prendere i mezzi pubblici (che sono scarsi e applicati a fini molteplici), che il vino lo prendi in offerta all'Esselunga invece che in enoteca e che a cena fuori ti tocca andare una volta ogni tre. No, piuttosto prendi in considerazione i surgelati del discount, ma a Sky Sport non puoi rinunciare. Gradualmente le 50 sfumature di grigio della tua vita tendono al marrone.

Poi arriva tuo figlio, che deve assolutamente allenarsi nella polisportiva più costosa nel raggio di 150km. Gliel'hai insegnato tu a mettere passione nelle cose che fa e non puoi essere quello che gli ha sottratto l'occasione della vita. E sono altri 500 euri e altro che sky, discount o cene fuori: marrone profondo, tendente al nero.

Ecco a questo punto uno che legge commenta sornione: mah, forse forse un bravo genitore dovrebbe accettare e far accettare ai propri figli anche l'idea che alcune cose non ce le possiamo permettere. Forse, forse.

Sempre a questo punto, uno che il pezzo l'ha scritto apposta così per portavi qui dirà: com'è che tutta questa saggezza presente nella dimensione familiare svanisce nelle considerazioni a livello paese?

Forse, forse non ce lo possiamo permettere di pagare pensioni sproporzionate rispetto ai contributi versati, scavando un buco nero nel futuro dei contribuenti di oggi obbligati ad aderire a un sistema previdenziale, che è diventato una specie di schema ponzi.

Forse forse, non possiamo permetterci neanche di mantenere miriadi di aziende ed enti pubblici in perdita o di usare la una parte non piccola della pubblica amministrazione come uno stipendificio ad uso,consumo e interesse di una visione della politica come compravendita del consenso.

Certo ci sono gli sprechi e gli stipendi assurdi che sono particolarmente odiosi, ma fanno più rabbia e folklore che volume.

Forse, forse, non possiamo permetterci un sistema formativo che dispensa più (sedicente e autoreferenziale) cultura che capacità di fare qualcosa di utile.

Ma per carità, se ci si permette di toccare (parlandone, mica riducendoli,come sarebbe equo ed eticamente doveroso) i diritti acquisti si commettere sacrilegio. Al più se proprio i conti non tornano, si può immaginare qualche nuova imposta diretta o indiretta che tanto i ricchi, che sono ricchi a fare se uno non li fa pagare?

Che è un po' come dire che se l'inquilino del piano di sopra è benestante possiamo permetterci di costruire la piscina condominiale a spese sue e se protesta lo mettiamo in minoranza in assemblea.Poi mi raccomando lamentiamoci e gridiamo al tradimento se i vicini tartassati traslocano e rimaniamo a litigarci gli avanzi.

Ma no, no, no la sanità e lo stato sociale non si toccano! E l'istruzione men che meno. Son cose importanti che i liberisti mercatisti non capiranno mai.

Ok, ma se uno non vuole toccarle, ma umilmente argomentare che forse andrebbe ripensato chi e come li finanzia e quanta parte può rimanere a carico della collettività? Ma che meschinità da ragionieri sfigati, oltre alla costituzione più bella del mondo noi c' abbiamo una coscienza, non lasciamo morire la gente per strada (a parole) e certe cose non le mettiamo neanche in discussione.

Poi quando il paese raggiungerà la 51esima sfumatura di marrone troveremo una valida e pietosa bugia per addossare la colpa a qualcuno.

Blog Fatto
@massimofamularo

http://www.linkiesta.it/blogs/apologia- ... ermetterci


Nota:
... troveremo una valida e pietosa bugia per addossare la colpa a qualcuno ...
lo stiamo già facendo da anni.

Per prima cosa ai figli cercherei di far capire queli sono state le cause che ci hanno portato a questo. Farei capire che sicuramente la colpa non la si deve addossare a coloro che han sempre fatto il loro dovere e pagato sempre le tasse.
Farei capire che non è possibile che la ricchezza di questo mondo non può essere nelle mai i di pochi.

Farei capire che non si può continuare a prelevare dalle casse dalle previdenza sociale per pagare quelli a cui dovrebbe farsi carico tutta la collettività.

Farei capire che non è vero che il costo della manodopera e' la causa della delocalizzazione

Farai capire che non è l'art. 18 che fa perdere posti di lavoro.

Farei capire che non è che modificando la costituzione il ns. paese può ripartite

Farei capire che se tutti pagano le tasse tutti potrebbero pagar di meno

Farei capire che L'etica e la morale non devono essere mai degli optional nella democrazia

Farei capire che in caso di bisogno dovremmo partecipare tutti alle solidarietà dando secondo le ns. possibilità.

Cercherei di far capire che solo dando l'esempio si può chiedere ad altri qualsiasi cosa.

Cercherei di far capire sopratutto che le conquiste che abbiamo ottenuto non sono per niente privilegi e questi giustamente devono essere dati a tutti e che queste spettano a loro ora difendere

Quanti altri "farei di far capire" posso ancora scrivere? Qualcuno ne può aggiungere altri?

Se saremo stati in grado di far capire ai ns. figli tutto questo, sono convinto che quando sarà l'ora il loro voto non si riverserà verso coloro il cui unico pensiero è quello di farsi apparire bella tutti i giorni al suo elettorato.

Se non saremo stati convincenti o avremo lasciato i ns. figli in mano ai soliti venditori di fumo non potremo che aspettarci quello che ora sta succedendo e sentir per l'ennesima volta analisi di questo genere prive di maturità politica e figlie di un certo qualunquismo di bassa lega.

Certo, son considerazioni mie personale e come tali sempre opinabili.

Cmq lontane da qualsiasi analisi politica attenta a quelle problematiche che certamente esistono ma che partendo da tre dimenticando l'uno e il due come in questo caso non possono portare ad una franca e critica discussione. Sarebbe monca fin dall'inizio.

Hola
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
gi.bo.
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 330
Iscritto il: 18/06/2008, 18:59

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda pianogrande il 01/12/2014, 0:11

Questi discorsi trascurano brillantemente il fatto che un paese può essere gestito meglio per potersi permettere di stare meglio.

No, no.
Non sto inneggiando ai regali di stato o ai pasti gratis ma alla possibilità, mai abbastanza invocata, di una diversa gestione della cosa pubblica che non sia fatta solo di tagli, guerre tra poveri e piagnistei di politici e burocrati il cui unico scopo è stare attaccati alla poltrona e godersi la vita finché dura.

Ho appena visto una parte del servizio della Gabanelli sulla gestione del lavoro nelle carceri.
Gestione odiosamente miope e data in mano a burocrati che l'unica cosa che sanno benissimo è la lista di chi è competente in materia (assolutamente esclusi loro, e ci mancherebbe!).

Nel servizio, che quindi è anche fortemente propositivo, si fa vedere come funzioni (e benissimo) la stessa cosa in altri paesi.

Allora, la vera domanda è (e non la si fa mai abbastanza): ci possiamo permettere ancora per molto questa classe (non) dirigente?
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda gabriele il 01/12/2014, 8:54

pianogrande ha scritto:Allora, la vera domanda è (e non la si fa mai abbastanza): ci possiamo permettere ancora per molto questa classe (non) dirigente?


Assolutamente no.

Per risolvere i problemi alcune volte occorre ripercorrere gli eventi che hanno portato ad essi.

Come siamo arrivati a questo punto? Per cortesia, non mi si risponda che noi italiani siamo fatti così. So benissimi che la cosa pubblica in Italia è percepita come di nessuno.
Perché invece non siamo come altri paesi europei, dove la cosa pubblica è percepita come un bene di tutti?
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
Avatar utente
gabriele
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 2690
Iscritto il: 18/05/2008, 16:01

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda gi.bo. il 01/12/2014, 9:52

pianogrande ha scritto:Questi discorsi trascurano brillantemente il fatto che un paese può essere gestito meglio per potersi permettere di stare

Certo,quanto da te detto sopra e' molto importante. Ma purtroppo non è' sufficiente ! Se non si capisce quali siano stati i percorsi che ci hanno fatto arrivare a questo punto saremmo costretti inevitabilmente a ripetere gli stessi errori.
E qui entriamo nella vera analisi politica.

Analisi che ci possa permettere di capire i limiti di queste società iper liberiste dopodiché scegliere dove vogliamo andare e che società proponiamo al posto di questa che ora giustamente critichiamo e che evidenzia ogni giorno i suoi limiti. Sopratutto nei momenti difficili. Societa costruite non sulla solidarietà ma sul solo sul profitto a tutti i costi e che nel tempo non poteva altro che creare sempre di piu disparità .

Hola
Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo(Giordano Bruno)
gi.bo.
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 330
Iscritto il: 18/06/2008, 18:59

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 10:34

Perchè siamo arrivati qui?
- storicamente per la presenza della Chiesa, quella del potere terreno...l'assenza di uno Stato centrale forte e giusto (come nell'europa del Nord)...
- oggi per la presenza di una destra plebea, corrotta ed arruffona.....della sinistra comunisteggiante....della Cgil....



Ma serve a poco conoscere i perchè se ancora oggi a destra non è cambiato niente ed a sinistra ancora si fa resistenza al cambiamento (vedi l'ostracismo a Craxi ed oggi a Renzi) :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda franz il 01/12/2014, 11:06

Analizzare i percorsi soffre ovviamente del bias legato alla visione ideologica che ha prodotto il disastro o che lo ha lasciato succedere. Quindi ricade nella ricerca di bugie bisognose o giustificazioni (alibi).

Ricade nella logica di cercare il colpevole (ed ognuno ha ideologicamente il suo) invece della soluzione.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda pianogrande il 01/12/2014, 12:07

"La soluzione" può anche consistere (ammesso che ce ne sia davvero bisogno) nell'andare a vedere, come ha fatto la Gabanelli nel servizio che citavo, come funzionano le cose colà dove funzionano.

In quanto al colpevole, sgombrerei il terreno dalla copertura ideologica.

Non stiamo a scomodare il liberismo, magari ultra, o le trombature di vari politici che avevano suscitato speranze...

Se continuiamo a dare la colpa al nemico, non risolveremo mai niente.

Il problema è quel misto di malafede di chi potrebbe fare qualcosa e ininfluenza/incapacità di chi è solo un burattino al seguito.

Più o meno, in queste due categorie è divisa la nostra classe dirigente in genere.

Il primo passo sarebbe proprio riuscire a ragionare sulla onestà dei potenti a prescindere dal colore.

Non vorrei neanche cadere nella trappola del destra-sinistra che non esistono più.

I cittadini, però, di destra o di sinistra o di destra destra etc. dovrebbero avere questo fattore comune nel giudicare (e appoggiare) i vari politici.

I disonesti no (invece di applaudirli e stravotarli).

In qualche modo bisogna arrivarci a un fattore comune tra i cittadini a prescindere (e non pretendendo che spariscano) dalle idee-ideologie politiche.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda ranvit il 01/12/2014, 12:46

Come ho piu' volte sostenuto sono le classi dirigenti a determinare il destino di un popolo. Noi da un po' di tempo....piu' o meno 5 secoli abbiamo una schifezza di classi dirigenti.... :D
(ovviamente con dei su e giu' ma complessivamente sempre a peggiorare) :twisted:
Leggevo proprio stamattina su "Il Sette" (setttimanale del Corriere della Sera) che nel 1500 gli italiani avevano il reddito pro capite piu' alto nel mondo!!! 8-)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Quanta solidarietà possiamo permetterci?

Messaggioda franz il 01/12/2014, 13:52

ranvit ha scritto:Leggevo proprio stamattina su "Il Sette" (setttimanale del Corriere della Sera) che nel 1500 gli italiani avevano il reddito pro capite piu' alto nel mondo!!! 8-)

Vero. Ne trovo conferma qui: https://www.aranagenzia.it/attachments/ ... oniolo.pdf (pag 8 e 9)
Comunque nel 1500 l'Italia ancora non c'era ... e soprattutto non c'erano i governi italiani.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 43 ospiti