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Renzi, Camusso ... e Thatacher

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda ranvit il 21/09/2014, 19:17

Allora lo stato sociale a cosa deve puntare se non alla difesa del reddito?

Giusto (o quasi), ma perchè a carico dell'impresa (con la conseguenza di renderla poco competitiva nel mercato globale e quindi propensa ad assumere) e non dello Stato?
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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda gabriele il 21/09/2014, 19:58

ranvit ha scritto:Allora lo stato sociale a cosa deve puntare se non alla difesa del reddito?

Giusto (o quasi), ma perchè a carico dell'impresa (con la conseguenza di renderla poco competitiva nel mercato globale e quindi propensa ad assumere) e non dello Stato?


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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda franz il 21/09/2014, 22:17

gabriele ha scritto:Allora lo stato sociale a cosa deve puntare se non alla difesa del reddito?

Secondo me lo stato sociale serve per dare a tutti pari opportunità e diritti in campo sanitario, educativo e per sostenenre il reddito di chi, per inabilità grave (salute o infortunio) o per la perdita del lavoro, riamane temporaneamente senza una fonte economica di sostentamento.
L'articolo 18 (attuale) non è welfare, non è stato sociale. È protezionismo. Un'altra cosa.

Negli altri paesi il reddito di chi perde il lavoroi viene sostenuto da assicurazioni soclali obbligatori (affiancate in alcuni casi da assicurazioni private facoltative) a carico in parti solitamente uguali tra lavoratori e datori di lavoro. Non dello Stato, quindi.

L'assistenza sociale invece è altra cosa. Quella si' è a carico della collettività, tramite la fiscalità.
Ma il sostengno dei discoccupati non è assistenza sociale.
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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda flaviomob il 21/09/2014, 23:52

Insomma, l'articolo dice che "mio cuggino ha fatto causa a un dipendente e ha perso".
Se ha perso ci sarà un motivo. Se ha perso ingiustamente, ci troviamo di fronte ad un errore giudiziario. Ma un errore può capitare anche a sfavore del lavoratore. Ci saranno casi di licenziati ingiustamente che non sono stati reintegrati.

In ogni caso è una palla colossale scrivere che non c'è il reintegro nel resto d'Europa:

http://rsuricoh.blogspot.it/2012/03/la- ... a-non.html

http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... dPoIO.html

...
Italia: La riforma Fornero è intervenuta modificando l'articolo 18. Per i licenziamenti discriminatori, è prevista la reintegrazione + il risarcimento pari alle mensilità maturate dal licenziamento all’effettiva reintegra, con un minimo di 5 mensilità, oltre ai contributi previdenziali e assistenziali. Nel caso dei licenziamenti disciplinari, nelle ipotesi di licenziamento intimato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, il giudice ha ora la possibilità di graduare la sanzione, a seconda dei casi, tra la reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro e la corresponsione di un’indennità risarcitoria compresa tra 12 e 24 mensilità. Nei licenziamenti economici, il giudice può applicare la reintegrazione nel posto di lavoro nell’esclusiva ipotesi in cui accerti "la manifesta insussistenza del fatto" posto a base del licenziamento per giustificato motivo. Per i licenziamenti collettivi il reintegro resta per la violazione dei criteri di scelta e in caso di licenziamento senza forma scritta.

Francia: il "Code du travail" stabilisce che il licenziamento deve essere basato su fondate e valide ragioni, va comunicato per iscritto e va preceduto da un mese di preavviso. L'indennita' legale per chi ha un contratto a tempo indeterminato generalmente e' concordata dalle parti. Il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo e' previsto ma non può essere imposto: si puo' applicare in forma obbligatoria solo in caso questo sia discriminatorio.

Germania: Le regole sul licenziamento in Germania si applicano nelle aziende con più di 10 dipendenti. E' necessario che vi siano ragioni inerenti alla persona o alla condotta del lavoratore o urgenti ragioni economiche dell'impresa. Il lavoratore ha tempo 3 settimane per impugnare il licenziamento. In linea di principio, si deve reintegrare il lavoratore, ma il giudice ha la facoltà di verificare caso per caso che questo non turbi gli equilibri economici e sociali dell'impresa.

Spagna: Il governo di Mariano Rajoy è intervenuto con una legge drastica, che abbassa i costi del licenziamento per motivi economici o senza giusta causa. La riforma facilita il licenziamento per motivi economici, con pagamento di un indennizzo di 20 giorni per ogni anno di anzianità, nel caso in cui la riduzione del livello di entrate o di vendite dell'azienda si verifichi per almeno tre trimestri consecutivi; riduce a 33 giorni, contro i precedenti 45, l'indennizzo per licenziamento senza giusta causa nei contratti a tempo indeterminato, con un massimo di due anni di salario anziché di tre e mezzo.

Regno Unito: Il licenziamento e' legittimo quando riguarda l'adeguatezza o la capacita' del lavoratore di svolgere determinate mansioni, il lavoratore e' in esubero, e' dovuto alla condotta del lavoratore, c'e' la violazione di un dovere legale. E' illegittimo se si basa su discriminazioni sessuali o razziali, sindacali. Se il tribunale ritiene invalido il licenziamento può ordinare il reintegro o la riassunzione e un risarcimento. Il reintegro quindi esiste ma il datore di lavoro puo' rifiutarsi di attuarlo pagando un compenso aggiuntivo.

_____


Va aggiunto che anche in Italia nella stragrande maggioranza dei casi il lavoratore che vince in giudizio sceglie poi l'indennizzo.


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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda ranvit il 22/09/2014, 8:02

Negli altri paesi il reddito di chi perde il lavoroi viene sostenuto da assicurazioni soclali obbligatori (affiancate in alcuni casi da assicurazioni private facoltative) a carico in parti solitamente uguali tra lavoratori e datori di lavoro. Non dello Stato, quindi.


Dire che è compito dello Stato...era per semplificare. Comunque è lo stato che deve attivare le soluzioni, siano esse dirette o indirette.
Certo non le imprese!


Flaviomob riporta le situazioni degli altri Paesi.....appunto! Perchè allora stiamo a scannarci (politicamente) visto che anche il progetto del Governo prevede le stesse cose???
Per caso è solo uno dei tanti modi di attaccare Renzi sempre e comunque? ;)
Per caso è solo perchè i sindacati temono di perdere potere (quel potere che ha bloccato qualsiasi tentativo di modernizzare il Paese portandolo allo sfascio di oggi)??? :evil:
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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda gabriele il 22/09/2014, 9:26

franz ha scritto:L'articolo 18 (attuale) non è welfare, non è stato sociale. È protezionismo. Un'altra cosa.


In mancanza di protezione del reddito si cerca di proteggere il lavoro. Nel nostro paese le protezioni del reddito sono estremamente carenti. Quindi si difende il lavoro. Forse questo poteva funzionare qualche decennio fa (anche se ne ho qualche dubbio). Ora come ora no.

Il modello europeo a protezione del reddito, a cominciare da un reddito minimo di sostentamento, permette non solo una protezione reale delle persone ma anche dell'economia della nazione. Aggiungo, che un reddito minimo mette al riparo da speculazioni "morali".

Chi non ha nulla in portafoglio cerca di aggirare il sistema pur di sopravvivere. E allora l'amico dell'amico dà aiuto parlando con un conoscente parente del medico che gli rilascia a umma umma la pensione di invalidità, anche senza invalidità, oppure si sfrutta il lavoro precario dando quattro soldi in croce per un lavoro ai call center...di esempi se ne possono fare una marea.

E allora, togliamo l'articolo 18, ma farlo senza una riforma organica che riorganizzi tutte le elargizioni dallo Stato (o similare) al cittadino, è un po' come togliere la stampella ad uno storpio sperando che cammini
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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda flaviomob il 22/09/2014, 11:25

Esatto, togliere l'articolo 18 serve solo alle imprese che vogliono far fuori i cinquantenni, che poi non troveranno più uno sbocco professionale e rimarranno tagliati per sempre fuori dal mercato del lavoro. Dopo potranno assumere precari a vita!

La differenza tra la riforma di Renzi e il mercato europeo del lavoro è che con un sussidio di disoccupazione all'80% dello stipendio puoi vivere, mentre in Italia esiste un tetto massimo intorno ai 1000 euro, con cui fai la fame. Oltretutto l'INPS riscuote da questo mese gli arretrati per sostenere la cassa integrazione: hanno fatto una porcheria per cui sei obbligato a versare un nuovo contributo retroattivo, per cui il lavoratore si trova obbligato a pagare persino una mora per un obbligo fiscale che... prima non esisteva. E gli arretrati a partire da gennaio. Si chiama "contributo di solidarietà". E' un prelievo forzoso per quelle categorie che non sono coperte da cassa integrazione.

"Il contributo – 1/3 a carico del lavoratore e 2/3 a carico del datore di lavoro, purché l’azienda impieghi più di 15 dipendenti – avrebbe dovuto essere versato già a gennaio 2014, ma come sempre accade in questo Paese (si inventano i balzelli ma non come pagarli, vedi Tasi) le modalità di pagamento sono arrivate solo nove mesi dopo e adesso, non solo si pagheranno gli arretrati ma si verserà anche l’1% di mora sul dovuto a partire dal 7 giugno scorso."


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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda ranvit il 22/09/2014, 15:12

Il jobs act non prevede di eliminare le garanzie dell'art. 18 per chi già, occupato, ne beneficia! Vale solo per i nuovi assunti a tempo indeterminato!
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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda flaviomob il 22/09/2014, 23:43

Vittorio, se fosse come dici tu sarebbe palesemente anticostituzionale e chiunque potrebbe impugnare una legge del genere davanti a un tribunale.


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Re: Renzi, Camusso ... e Thatacher

Messaggioda ranvit il 23/09/2014, 7:42

E' come dico io....leggiti la proposta (per es. leggi :http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-09-18/jobs-act-i-neoassunti-contratto-tutele-crescenti-063521.shtml?uuid=AB5TdquB&fromSearch ) ...poi giuridicamente troveranno il modo...
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