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Renato Soru for president

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Renato Soru for president

Messaggioda ranvit il 09/01/2009, 13:50

Concordo con Paolo.
Lo dico in altro 3d.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda pianogrande il 09/01/2009, 22:34

Ai tempi d'oro mi piacevano i radicali.
Lotte per i diritti civili e comportamento chiaramente di sinistra fino a contendere i banchi di sinistra all'allora PCI.
Se i radicali (attuali) sono un partito serio siamo rovinati.
Ci hanno regalato il panella 2a edizione che, dopo essere passato col berlusca ha definito privilegi i diritti dei lavoratori.
Ci hanno regalato capezzone che mi fa schifo solo scrivere il nome.
Sono stati in vendita sul mercato della politica peggio dell'UDC.
Forse, l'unica persona seria tra i radicali è la Bonino che starebbe benissimo nel PD.

Ci tenevo a dirlo anche se siamo andati fuori tema.
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda pianogrande il 09/01/2009, 22:39

Chi è per Soru ulivista alla Prodi è di fatto contro Veltroni,quello che il popolo delle primarie ha votato con 3.500.000 di preferenze.

Si può fare tutto, basta chiarirsi le idee una volte per tutte.

Questo PD fa acqua da tutte le parti e Veltroni si sta dimostrando incapace di gestire questa fase politica,ma se il PD deve rientrare dentro l'Ulivo con RC e tutta la SR,allora il mio voto resterà nella penna.

Lo darò pur sapendo che non serve a nulla ai Radicali,vista l'attuale legge elettorale,l'unico movimento politico serio di questo paese.

Paolo

Ai tempi d'oro mi piacevano i radicali.
Lotte per i diritti civili e comportamento chiaramente di sinistra fino a contendere i banchi di sinistra all'allora PCI.
Se i radicali (attuali) sono un partito serio siamo rovinati.
Ci hanno regalato il panella 2a edizione che, dopo essere passato col berlusca ha definito privilegi i diritti dei lavoratori.
Ci hanno regalato capezzone che mi fa schifo solo scrivere il nome.
Sono stati in vendita sul mercato della politica peggio dell'UDC.
Forse, l'unica persona seria tra i radicali è la Bonino che starebbe benissimo nel PD.

Ci tenevo a dirlo anche se siamo andati fuori tema.
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda giuliomazzolini il 10/01/2009, 15:35

pianogrande ha scritto:Voglio Renato Soru alla guida del PD.
Voglio Soru come futuro candidato premier.
Per una persona simile sono disposto a qualsiasi sacrificio; perfino a qualche piccolo eroismo.
Un uomo forte e pulito (non è neanche male come slogan).
Grazie per graditissimi commenti.


d'accordissimo, basta con il buon Walter che le sbaglia tutte, con Fassino che fa compassione e con Dalema che non si sa se sta qui tra noi o sempre in barca tanto è lontano.

Rinnoviamo alla grande non mettendo dentro i giovani, tanto gli incapaci stanno in tutte le fasce d'età , mettiamo dentro chi ha grinta e idee chiare in testa, non "ma anche..".

Ualter ha perso le elezioni, ha nominato Rutelli candidato sindaco, che ha perso (non avevo alcun dubbio), ha rotto con la sinistra e ha dato spazio a Di Pietro che adesso va per la sua strada (ma almeno dice qualcosa di comprensibile), si l'abbiamo votato, ma avremmo votato per chiunque ci dicevano di votare , quel tipo di elezioni sanno tanto di acclamazione bulgara, speriamo non le facciano più, meglio sani congressi tradizionali, correnti che si confrontano, dibatti forti, meglio ogni tanto perdere qualcuno che intralcia che ostinarsi a fare un contenitore che poi non contiene più nessuno.

Io poi penso che anche la storia Villari sia una sua stupidata: tradizionalmente l'opposizione fa il nome del Presidente, ma alla fine lo vota chi ha la maggioranza dei voti, quindi un candidato accettabile andava proposto subito, non uno insostenibile che puzzava di Cencelli tanto per fare un favore a Di Pietro: se è così che rinnoviamo l'Italia Berlusconi vincerà sempre.

Giulio
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda chango il 11/01/2009, 13:51

mi sembra che più che Veltroni a rompere con la sinistra, sia stata la sinistra radicale a rompere con la realtà e il Paese.
una rottura che continua anche adesso.
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Il tempo dimostrerà quanto Prodi avesse ragione.

Messaggioda Sandra Zampa il 12/01/2009, 12:25

Carissimi,
vi passo una intervista pubblicata oggi, sulla candidatura di Soru, sul panico che il rilancio delle ragioni dell'Ulivo ha suscitato nel centrodestra, e sulla situazione interna del PD.

La potete leggere anche qui: http://www.sandrazampa.it/?p=636 con qualche collegamento a documenti interessanti.

Scruivetemi cosa ne pensate. A presto!

Sandra Zampa.



Prodi non ha mai imitato Berlusconi. Romano ha rappresentato l’antiberlusconismo. Il tempo dimostrerà quanto giusto fosse il suo progetto per l’Italia

«Si e sempre presentato come diverso da Silvio»

Parla l`esponente del centrosinistra e ricorda la fine dell`Unione

«BASTA IMITARE IL CAVALIERE UN ERRORE FAR CADERE ROMANO»

Fabrizio dell’Orefice intervista Sandra Zampa, deputata e portavoce dell`ex premier

su Il Tempo - 12 gennaio 2009 - pag. 3

Quando ha letto che Renato Soru si rifaceva all`esperienza dell`Ulivo, ha rotto gli indugi. E, cosa che fa raramente, s`è lasciata andare a un commento: «Finalmente uno che riconosce le nostre ragioni».

Sandra Zampa è stata l`ombra di Romano Prodi, responsabile dell`ufficio stampa dì Palazzo Chigi. Oggi è deputata del Pd. Guarda e assiste. Parla poco, di solito.

Onorevole, è in corso una vera e propria rivalutazione di Prodi. Secondo lei, perché oggi?, Appena sette mese fa, nel centrosinistra,
non era possibile neanche citarlo.

«Ci vuole tempo».

Tempo per cosa?

«Tempo per capire le cose che Prodi affermava. Per esempio, parlava già apertamente di crisi economica, della crisi che sarebbe arrivata di lì a breve: lo diceva quando ancora era al governo. Parlava dei rischi che correvamo e delle cose da fare».

E che cosa capiranno, nel prossimo futuro, nel centrosinistra, a proposito del Professore?

«Si capirà che errore enorme è stato far cadere il governo Prodi, quale ferita epocale si sia aperta nel centrosinistra e quanto tempo ci vorrà prima che si possa rimarginare».

Ma perché lo considera un errore così grande? Quanto poteva durare ancora quell`esecutivo, in quelle condizioni?

«Aspetti, una domanda per volta. Intanto ricordiamo qual era la situazione. Berlusconi era politicamente morto. Si ricorda il predellino?
Accadde dopo l`ultimo, sfrenato tentativo di far cadere il governo. Tentativo che era fallito. E allora Berlusconi tirò fuori una sortita disperata e finale, i suoi alleati l`avevano mollato, Casini ormai non lo seguiva più, con Fini se le dicevano di tutti i colori. E invece l`hanno resuscitato, l`hanno fatto resuscitare».

D`accordo, ma il governo è caduto dopo un`inchiesta che portò all`arresto della moglie del ministro della Giustizia di allora, Clemente Mastella. Fu quell`evento a provocare la rottura?

«Non è così. Ce ne fu uno prima. O meglio, una serie di fatti».

Cominciamo dal primo.

«Il Pd cominciò ad avviare una trattativa con il centrodestra per Arrivare alla riforma elettorale. Poco dopo, ci fu l`annuncio, sempre da parte del Pd, dell`intenzione, comunque, di correre da solo alle successive elezioni».

E allora?

«Allora quel messaggio ne conteneva un altro intrinseco».

Quale?

«Che si era arrivati a un passo dal chiudere un accordo sulla nuova legge elettorale».

Legge che avrebbe comunque spazzato via i partitini.

«Esatto. Di sicuro Mastella intese quel messaggio in quel modo. Sarebbe stata la sua fine e sicuramente non sarebbe rimasto li a farsi cucinare a fuoco lento».

Per lui e gli altri partiti era meglio andare a votare con la vecchia legge, quella in vigore: sarebbero sopravvissuti. Vuol dire questo?

«Almeno questo loro credevano sarebbe successo. E invece tutti quelli che hanno provato a chiudere intese con Berlusconi sono rimasti fregati. Si ricorda di quell`organismo che si chiamava Bicamerale?».

D`accordo, se non fosse stato Mastella sarebbe stato Dini. Ci avrebbe pensato lui a far cadere il governo.

«Guardi, si era creato un clima ostile al governo, questo è chiaro. Clima reso difficile da un`intervista di Bertinotti che dichiarava di fatto chiusa quell`esperienza. La caduta ha più responsabili. Ma Dini non ne avrebbe avuto il coraggio. Sono d`accordo con chi la pensa così».

Chi, scusi?

«Niente, mi riferisco a colloqui privati. Dini non avrebbe fatto cadere il governo. Mastella è stato invece lo strumento della situazione, Berlusconi l`ha lusingato con mille promesse che poi regolarmente non ha mantenuto».

Eppure, in quel momento il governo sembrava aver superato la fase critica, o no?

«Era esattamente quello che pensava Prodi. Fatto il protocollo sul welfare, approvata una Finanziaria di altissimo livello, la coalizione sembrava aver superato la fase più delicata, sembrava essere uscita dall`emergenza».

Va bene, onorevole. Il passato è passato. La scorsa campagna elettorale il Pd l`ha fatta marcando la differenza con l`Unione. Oggi Soru si candida a recuperare l`Ulivo. Che cos`è? Una rivisitazione storica?

«Reclutare Soru tra gli ulivisti sarebbe quanto meno una forzatura, ma almeno ha riconosciuto le nostre ragioni e non ha mai ripudiato quell`esperienza. Dal Pd
non si torna indietro, quello che c`è da recuperare è lo spirito dell`Ulivo. Il presidente della Sardegna sa infatti benissimo che non solo Prodi è e resta l`unico ad
aver battuto Berlusconi e ad aver vinto le elezioni, ma l`unico ad aver governato facendo riforme».

Ma come c`è riuscito?

«Perché Prodi non ha mai imitato Berlusconi. Al contrario, l`ha sempre criticato, s`è sempre presentato come qualcosa di diverso,alle volte anche l`opposto.
La gente l`ha capito. E non l`ha dimenticato».

E Veltroni?

«Veltroni è il segretario del Pd, un soggetto in cui credo fortemente».

D`accordo, è innegabile però che abbia commesso errori clamorosi.

«Questo lo dice lei».

Perché? Non ne ha commessi?

«Se non abbiamo vinto le elezioni, se si sperava in una vittoria o almeno in una sconfitta di misura, bene allora errori ce ne sono stati».

Quali?

«No, non me la sento».

Me ne indichi tre.

«No, non partecipo a questo giochino».

Allora gli dia un consiglio.

«Raddoppi, triplichi la democrazía interna. Assieme a lui i cittadini hanno eletto un`assemblea costituente che è il luogo della democrazia del Pd: abbia il coraggio di aprire un confronto vero. Venga e dica: ora parliamo. Farebbe il bene suo e del partito».
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda Paolo65 il 12/01/2009, 13:04

Onorevole Zampa, sarebbe il caso di parlare chiaro una volta per tutte.

Sulla serietà di Prodi nessuna dubita,sul suo progetto politico inteso come quel CS,una vera accozzaglia di partiti,invece c'è da dire che era un progetto fallato sin dalle origini.

Inoltre,come i fatti hanno dimostrato,il progetto PD poteva avere successo solo se portato avanti con il discorso di Veltroni al Lingotto,ma era antitetico con quel CS capitanato da Prodi.

Per cui, o si stava con Prodi e quel CS o si stava con il PD targato Veltroni: non si poteva stare con i piedi in 2 staffe.

In comune i 2 progetti, vecchio CS e attuale PD, potrebbero avere solo l'esito fallimentare che sta travolgendo il CS di questo paese.

Rimango dell'opinione che il PD deve rimanere da solo,darsi una linea politica intellegibile, e solo dopo attirare intorno a se degli alleati ,non elettorali, ma in base ad un progetto politico condivisibile.

Che questo avrebbe comportato un periodo all'opposizione lo davo per scontato,ma oggi sto vedendo non solo una perdita di te,po ma un vero suicidio politico.

L'idea invece che pare emergere dell'ammucchiata è da respingere con forza, come è da rigettare questa guerra interna al PD fatta da dirigenti senza scrupoli, se non attaccati ai loro previlegi.....che comunque dureranno poco, perchè alle prossime tornate elettorali questa classe dirigente verrà spazzata via dall'elettorato.

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Re: Renato Soru for president

Messaggioda ranvit il 12/01/2009, 20:27

Concordo con Paolo, ma vorrei aggiungere che Prodi ha sbagliato quando nel maggio 2005, alla stroncatura dell' Ulivo da parte della dirigenza della Margherita (con l'appoggio silenzioso dei Ds) non è sceso in pista direttamente!
Era quello il momento di "fare i conti" con la nomenclatura dei partiti.

Non ne ha avuto il coraggio e si è adagiato sul pelosissimo sostegno dei partiti che di fatto avevano ucciso l'Ulivo.

Non basta essere una brava ed onesta persona in politica, ci vuole di piu'!

Vittorio
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda pianogrande il 12/01/2009, 20:40

Renato Soru ha chiarito con fermezza di candidarsi a presidente della regione Sardegna per i prossimi 5 anni e che il suo futuro è lì.
Sto trattando l'acquisto di un gommone.
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda Robyn il 12/01/2009, 22:53

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L'Ulivo e la confluenza in un solo partito dei DS e dei PPI.Rutelli,e l'ex ministro dell'università Mussi non c'entravano niente con l'Ulivo che è nato grazie al collegio uninominale.Il PPI è cosa molto diversa da Rutelli Ciao Robyn
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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