franz ha scritto:Anche qui mi affido ad annalu per la sua comptenza ma se il virus del morbillo puo' essere causa ambientale dell'autismo, tra le tante, a maggior ragione una vaccinazione che implica una risposta immunitaria efficace ad un virus indebolito diminuisce le probabilità che il morbillo, quello vero, causi questa patologia.
flaviomob ha scritto:Stando a quel poco che ho letto, ci sono rarissimi casi in cui il ceppo attenuato di virus di morbillo presente nel vaccino arriva nell'intestino, subisce una mutazione che lo riattiva, quindi diventa estremamente dannoso per l'encefalo del bambino.
Franz chiede la mia opinione, ma io non sono una specialista, e non so rispondere a quello che può accadere in alcuni casi specifici. Posso solo ipotizzare che nel caso prospettato da Franz (encefalopatia dovuta al morbillo) è ovvio che la vaccinazione rappresenta l'unica difesa. Il caso citato da Flavio invece (vaccino con virus attenuato che può riattivarsi) è possibile solo se il vaccino è costituito da virus attenuati ma ancora viventi, e non so se il vaccino contro il morbillo sia di questo tipo, ma sono più propensa a pensare che si tratti di vaccino con virus uccisi o addirittura con solo alcuni antigeni virali, e in questo caso una mutazione diventa impossibile.
Mi sembra però che la discussione stia diventando troppo tecnica, e probabilmente non al passo con l'evoluzione delle metodiche atte a costruire vaccini sempre meno pericolosi.
Su una sola cosa mi sentirei in dovere di impegnarmi a difesa dei bambini malati di encefalopatia, autismo o altro. Nel caso la patologia si sia verificata in corrispondenza di una vaccinazione obbligatoria, direi che lo stato dovrebbe impegnarsi a risarcire ed aiutare le famiglie sempre, escluso il caso in cui sia dimostrato che il rapporto di causa-effetto è scientificamente impossibile.
Come nel diritto penale in mancanza di prove certe si usa dire "
in dubio, pro reo", cioè si assolve l'imputato, così nel caso di dubbio sulla causa diretta di una patologia, ritengo giusto che lo stato si impegni a fare tutto il possibile in favore del bambino. Se poi di questi casi si mantenesse un registro completo ed aggiornato, si potrebbe facilmente scoprire se un determinato tipo di vaccino sia seguito da eventi avversi più frequentemente di quanto ritenuto accettabile, e provvedere di conseguenza sostituendolo con uno più sicuro.
Questo però è un discorso del tutto diverso dall'idea che i vaccini in generale siano pericolosi.
I vaccini sono l'unica arma sicura di difesa contro le malattie infettive. Detto questo, si deve vigilare affinché i casi di danno da vaccino continuino e diminuire, sino ad approssimarsi allo zero.
annalu