Ma in Campania non c'è nulla da fare, se non pensare al futuro, a candidati onesti che abbiano lo spirito da martiri per ripartire.
In Sardegna sarebbe una debacle dopo che è stata governata da Soru,uno dei migliori.
Paolo
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mario ha scritto:Soru è una specie di Berlusconi. Un esponente della classe imprenditoriale che presume essere gli imprenditori più adatti a gestire la cosa pubblica. E tale presunzione lo porta a considerare con fastidio chiunque non obbedisca ai suoi ordini.
Soru è un accentratore e pertanto un nemico della democrazia. Uno che non capisce che la democrazia ha bisogno di una pluralità di organismi liberi ed autonomi che controllandosi a vicenda garantiscano il corretto funzionamento della pubblica amministrazione evitando eccessi di potere concentrati nelle mani di un unico soggetto.
Lui vuole essere contemporaneamente segretario del partito, presidente della regione, editore e se lo si lasciasse fare chi sa cos’altro.
E’ senza dubbio un uomo capace, ed ha idee buone, ma politicamente è pericoloso.
Oltretutto ha un carattere indisponente, sprezzante inadatto ad un leader.
Lui non ha interlocutori ma solo dipendenti.
mario ha scritto:Soru è una specie di Berlusconi. Un esponente della classe imprenditoriale che presume essere gli imprenditori più adatti a gestire la cosa pubblica. E tale presunzione lo porta a considerare con fastidio chiunque non obbedisca ai suoi ordini.
Soru è un accentratore e pertanto un nemico della democrazia. Uno che non capisce che la democrazia ha bisogno di una pluralità di organismi liberi ed autonomi che controllandosi a vicenda garantiscano il corretto funzionamento della pubblica amministrazione evitando eccessi di potere concentrati nelle mani di un unico soggetto.
mario ha scritto:Lui vuole essere contemporaneamente segretario del partito, presidente della regione, editore e se lo si lasciasse fare chi sa cos’altro.
mario ha scritto:E’ senza dubbio un uomo capace, ed ha idee buone, ma politicamente è pericoloso.
Oltretutto ha un carattere indisponente, sprezzante inadatto ad un leader.
Lui non ha interlocutori ma solo dipendenti.
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Da soli come sardi ma non come Pd, anche se chiede un profondo rinnovamento, per lui il progetto del Partito democratico è «un percorso senza ritorno». Il suo giudizio sui partiti è comunque severo: «Si sono ridotti a club di capi e capetti». Il Pd è per come lo vede lui «una strada difficile» , «una traversata nel deserto, come quella di Mosè, durante la quale è necessario un leader riconosciuto che trascini il popolo non lo è». Una correzione di rotta sarebbe però auspicabile: «Forse – sottolinea Soru - bisognerebbe mettere più in risalto la continuità con l'esperienza di Romano Prodi e dell'Ulivo. Quella è la radice più autentica del Pd: la società che si avvicina alla politica. senza, il Pd resta la somma dei soli partiti originari, spesso con vecchi personaggi». E il vecchio può aggrappandosi al vivo, trascinarlo con sé.
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