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Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda flaviomob il 17/02/2014, 13:05

Le multinazionali svizzere Roche e Novartis hanno deliberatamente disinformato ed ostacolato studi scientifici indipendenti allo scopo di realizzare maggiori utili, realizzati grazie ad un farmaco per la vista estremamente costoso che potrebbe essere sostituito da un medicinale altrettanto efficace, ma dal prezzo pari circa all'uno per cento del più caro: il Lucentis.
Grazie a queste pressioni (illecite e menzognere) il SSN ha escluso il farmaco "low cost" dall'elenco dei prodotti rimborsabili, determinando un aggravio dei costi per il sistema pubblico pari a 600 milioni di euro per il solo 2014. La Novartis ha persino citato in giudizio alcuni enti che si opponevano a questo sistema marcio, come la Regione Emilia Romagna. Anche Altroconsumo e la SOI (Società oftalmologica italiana) hanno chiesto l'intervento dell'Authority.

Per informazioni più dettagliate, è presente un articolo su l'Espresso.


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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda franz il 05/03/2014, 10:56

Antitrust, multa record a Roche e Novartis
Dovranno pagare 180 milioni di euro

La sanzione per un’intesa anti-concorrenza nel mercato dei farmaci per la cura di gravi patologie vascolari della vista

Multa record da 180 milioni di euro per Roche e Novartis. Lo ha deciso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 27 febbraio 2014: i dei gruppi hanno stretto un accordo «anti-concorrenza» contrario al diritto antitrust comunitario, nel mercato dei farmaci per la cura di gravi patologie vascolari della vista. Tra le malattie interessate dall’istruttoria spicca la degenerazione maculare senile, prima causa di cecità nei paesi industrializzati e di cui solo in Italia sono a rischio un milione di persone.

DIFFICOLTA’ DI CURA - Secondo l’Antitrust l’intesa ha avuto quale possibile conseguenza, tra l’altro, una maggior difficoltà nelle possibilità di cura per molti pazienti e un aumento della spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale stimata in 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno.

LA SEGNALAZIONE - L’istruttoria è stata avviata nel febbraio 2013 dopo le segnalazioni ricevute da Aiudapds, un’associazione di cliniche private, e la SOI-Società Oftalmologica Italiana: al procedimento hanno chiesto e ottenuto di partecipare anche la Regione Emilia-Romagna e l’associazione di consumatori Altroconsumo. Dalla documentazione acquisita, anche grazie alla collaborazione del Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, è emerso che le capogruppo Roche e Novartis, anche attraverso le filiali italiane, hanno concertato sin dal 2011 una differenziazione artificiosa dei farmaci Avastin e Lucentis, presentando il primo come più pericoloso del secondo e condizionando così le scelte di medici e servizi sanitari.

I PRODOTTI - Avastin è un prodotto che è stato registrato per la cura del cancro ma dalla metà degli anni Duemila è stato utilizzato in tutto il mondo anche per la cura di patologie vascolari oculari molto diffuse; Lucentis è un farmaco basato su una molecola in tutto simile a quella di Avastin ma è stato appositamente registrato (da Genentech negli Usa e da Novartis nel resto del mondo) per le patologie della vista fino a quel momento curate con Avastin. La differenza di costo per iniezione è significativa: Avastin ha un costo pari al massimo a 81 euro, mentre il costo di Lucentis risulta attualmente pari a circa 900 euro (in precedenza, peraltro, il costo superava i 1.700 euro).

IL PRESSING - A fronte del rischio che le applicazioni oftalmiche di Avastin, vendute a un prezzo molto meno alto, ostacolassero lo sviluppo commerciale del ben più caro Lucentis, Roche e Novartis hanno posto in essere una complessa strategia collusiva, volta a ingenerare tra i medici curanti e più in generale il pubblico timori sulla sicurezza del primo. Tali attività sono proseguite e sono state anzi intensificate quando da una serie sempre maggiore di studi comparativi indipendenti, e pertanto non controllabili dalle imprese, è definitivamente emersa l’equivalenza dei due farmaci. Le condotte delle imprese trovano la loro spiegazione economica nei rapporti tra i gruppi Roche e Novartis: Roche, infatti, ha interesse ad aumentare le vendite di Lucentis perché attraverso la sua controllata Genentech - che ha sviluppato entrambi i farmaci - ottiene su di esse rilevanti royalties da Novartis. Quest’ultima, dal canto suo, oltre a guadagnare dall’incremento delle vendite di Lucentis, detiene una rilevante partecipazione in Roche, superiore al 30%. Non è stata invece ritenuta responsabile dell’illecito la controllata di Roche, la società californiana Genentech. In considerazione della particolare gravità dell’illecito, l’Autorità ha comminato al gruppo Novartis una sanzione di 92 milioni di euro e al gruppo Roche una sanzione di 90,5 milioni di euro, per un totale di oltre 180 milioni di euro.
05 marzo 2014
http://www.corriere.it/salute/14_marzo_ ... b030.shtml
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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda franz il 25/03/2014, 10:17

Inizia a sorgere una domanda, relativamente a questo episodio.
A cosa servono le agenzia governative che controllano e governano le autorizzazioni sui farmaci?
Dovrebbero, così loro dicono, tutelare la salute nell'interesse dei malati/pazienti.
Ma è proprio così oppure tutelano il proprio stipendio (tanto paga pantalone) e gli interessi delle industrie?

Leggendo un breve comunicato di FARE, i dubbi sull'agenzia italiana mi sembrano ragionavoli.
Nella vicenda dei farmaci Lucentis e Avastin l’AIFA (Agenzia Italiana per il Farmaco) ha svolto un ruolo burocratico e formalista, e non propositivo, scientifico e manageriale.

Invece di valutare sulla base delle migliori conoscenze ed evidenze l’equivalenza fra i due farmaci, nell’interesse dei pazienti e delle casse dello Stato, ha seguito pedissequamente le indicazioni del bugiardino (tra l’altro steso dall’industria) e la non registrazione dell’Avastin come farmaco oculare.

Infatti, nonostante la loro sostanziale bio-equivalenza, l'Avastin non ha avuto le indicazioni per la Maculopatia precoce solo perché Roche, per ovvi motivi di convenienza, non ne ha chiesto la registrazione in tal senso.

Il comunicato che l’AIFA ha emesso e la tempistica dello stesso sono un capolavoro di ambiguità.

Anche se, come si spera, le ipotesi di reato a carico di funzionari dell’Agenzia, su cui la magistratura sta indagando, si dimostrassero infondate, e' evidente che il Direttore dell’Agenzia ha mostrato di far parte di quella burocrazia che tanto nuoce all’Italia.

FARE per Fermare il Declino chiede con forza le sue dimissioni e, ove queste non giungessero, la sua rimozione.


Fin qui l'agenzia italiana. Ma le altre? Ho controllato l'operato della FDA, nota per essere rigorosa e molto severa.
Avastin and Lucentis block growth of abnormal blood vessels and leakage of fluid from the vessels. Lucentis was approved by the U.S. Food and Drug Administration (FDA) in 2006 for the treatment of AMD. Avastin is very similar to Lucentis but is not approved by the FDA for this purpose. Avastin is approved for other indications.

Fonte (governativa USA): http://www.nih.gov/news/health/apr2012/nei-30a.htm

Ma allora a cosa servono le agenzie?
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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda flaviomob il 25/03/2014, 20:43

Se un'agenzia che deve esercitare una funzione di controllo lo fa in maniera difettosa, parziale, oppure omette di controllare, semplicemente non fa (bene) il proprio mestiere.
Sarebbe come dire: la polizia indaga a lungo su di un delitto, ma non trova il colpevole.
Che senso ha domandarsi "a che cosa serve la polizia"? Lo sappiamo tutti.
La domanda giusta è: che cosa non ha funzionato? Perché non ha funzionato? Come intervenire per rendere l'ente X efficace ed efficiente?


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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda franz il 25/03/2014, 21:21

flaviomob ha scritto:Che senso ha domandarsi "a che cosa serve la polizia"? Lo sappiamo tutti.
La domanda giusta è: che cosa non ha funzionato? Perché non ha funzionato? Come intervenire per rendere l'ente X efficace ed efficiente?

Tutti da millenni sanno che la polizia serve mentre queste agenzie sono cosa recente, nate un secolo fa. FDA è del 1906, AIFA poi è del 2003 (non so cosa ci fosse prima).
Intendiamoci, questi politici sono bravissimi a inventare agenzie per ogni cosa. Sono poltrone per amici degli amici. desso che aboliranno le province, vuoi vedere quante agenzie nuove nasceranno? Magari quella del farmaco serve (quando funziona) ma centinaia di altre no. Queste agenzie si frappongono tra il consumatore ed il mercato e nel caso dei farmaci influenzano l'uso che i medici possono fare dei medicinali. In un ipotetico paese senza agenzia statale del farmaco, il medico dopo aver letto che i Lucentis e Avastin sono bio-equvalenti, prescrive su sua reponsabilità il piu' economico. Dove invece esiste l'agenzia, il medico non puo' prescrivere il farmaco meno caro perché non esiste l'autorizzazione governativa a farlo. Se i medici (ed eventualmete i loro ordini) sanno fare bene il loro lavoro quel genere di polizia non serve e si rivela addirittura dannosa. So bene che ora si comincerà a parlare di talidomide ma qui è un altro caso. Una cosa è un farmaco pericoloso per la salute (in questo caso del feto). Qui la sperimentazione e le procedure per introdurre in farmaco nel prontario devono essere meticolose ma credo che in fondo basterebbe, nel 2000, un'unica agenzia mondiale, non centinaia di cloni nazionali che altro non fanno che replicare gli studi delgi altri. Diverso è in caso in cui un farmaco, usato per una patologia, si riveli col tempo utile anche per altre, in conflitto di interessi con altre aziende farmaceutiche. Ed è il nostro caso. Qui basta, nel mondo,una sperimentazione positiva in una struttura ospedaliera e non ci devono essere agenzie a protezione degli interessi delle aziende farmaceutiche.
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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda flaviomob il 27/03/2014, 15:50

In quali paesi operano queste agenzie? E in quali no? Facciamo un confronto...


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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda franz il 27/03/2014, 16:57

flaviomob ha scritto:In quali paesi operano queste agenzie? E in quali no? Facciamo un confronto...

Penso che ogni paese occidentale abbia le sue ma non ho una visione completa del problema.
Chiaro pero' che sia quella italiana sia quella usa in questo caso hanno toppato.
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Guerra ai vaccini, Regione: "Denunciamo i genitori".

Messaggioda mauri il 29/03/2014, 20:23

che i vaccini fossero pericolosi era risaputo, è vero possono causare dei seri problemi per una percentuale seppur piccola ma
significativa le famiglie cui possa capitare, ma è anche vero che senza vaccini i bimbi colpiti da malattie sarebbero molti molti di più? forse
i vaccini obbligatori e non obbligatori non so che percentuale di pericolosità possano avere ma rinunciarci comunque è un rischio, oppure il rischio è una invenzione delle case farmaceutiche che si sono inventati un introito perenne su rischi di malattie che sono inesistenti per vendere, ricordo la pandemia influenzale di qualche anno passato, una bufala che ha fatto guadagnare parecchio i produttori del vaccino
quindi che fare?
ciao mauri

http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/ ... f=HREC1-33
L'inchiesta di Trani sul legame con l'autismo. I dati parlano già di un calo del cinque per cento delle vaccinazioni. Spunta l'audio di un convegno cui ha partecipato il magistrato che poi ha aperto l'indagine. "I vaccini facoltativi ai miei figli non li faccio fare più"
mauri
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Guerra ai vaccini, Regione: "Denunciamo i genitori". Finalme

Messaggioda annalu il 30/03/2014, 13:48

mauri ha scritto:[...] i vaccini obbligatori e non obbligatori non so che percentuale di pericolosità possano avere ma rinunciarci comunque è un rischio, oppure il rischio è una invenzione delle case farmaceutiche che si sono inventati un introito perenne su rischi di malattie che sono inesistenti per vendere [...]
http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/ ... f=HREC1-33


Da quando ho letto l'articolo di Repubblica sul presunto rapporto tra vaccini ed autismo, stavo aspettando di vedere se qualcuno ancora l'avrebbe preso sul serio, così mi sono preparata andando a cercare le origini di questo immaginifico falso.
Siamo così accecati dall'opinione (spesso purtroppo fondata) della malafede delle case farmaceutiche, da non ipotizzare nemmeno che a volte possa esserci qualcuno che vada all'attacco delle case farmaceutiche (in questo caso, del vaccino trivalente) per puro tornaconto personale.

Riporto qui quindi un "vecchio" articolo in italiano che riferisce le origini della vicenda.
Ovviamente, se non bastasse, posso postare anche i vari studi scientifici che dimostrano come tutta la vicenda sia un clamoroso falso, compiuto in piena malafede a danno dei bambini.

Vaccini: Wakefield, vaccini, autismo e denaro (II parte)

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Nonostante siano stati dichiarati come la migliore scoperta medica degli ultimi due secoli, anche le vaccinazioni sono entrate nel grande libro delle cospirazioni. I vaccini hanno salvato l'umanità o l'hanno condannata? Sono un bene o una maledizione? Perché tanto clamore e paura attorno alle vaccinazioni?

Cercherò di rispondere a qualche domanda che sempre più (e soprattutto "grazie" ad internet) crea confusione e spesso il timore che vaccinandosi possa succedere l'irreparabile.

L'argomento è vastissimo ma ho scoperto che riserva delle sorprese ed in certi punti, visto i risvolti che ha avuto l'argomento "vaccini" diventa molto interessante quasi un romanzo.

Che i vaccini in alcuni casi (molto rari, conosciuti, documentati, noti) possa causare la stessa malattia per cui ci si vaccina o una complicanza, è risaputo (il farmaco per definizione ha un effetto e si utilizza quando quello positivo supera di gran lunga l'eventualità di quello negativo); si tratta di un'evenienza particolarmente rara ma possibile. E' anzi importante esserne coscienti per fare della vaccinazione una scelta consapevole. Questo può accadere in quei vaccini nei quali si usa come agente, il virus (ad esempio) vivo ma dalla virulenza attenuata. Ma l'accusa più "forte" lanciata contro i vaccini è che questi causino malattie diverse da quelle che dovrebbero combattere e soprattutto che questo sia provato, come l'autismo. La principale causa sarebbe la presenza nei flaconi di farmaco di conservanti a base di mercurio, sostanza tossica.

Eppure per decenni i vaccini hanno rappresentato la salvezza di tanti bambini nel mondo ed hanno aumentato il livello di salute non solo di singoli individui ma di intere nazioni e quindi di tutto il pianeta. Le mamme facevano la fila per vaccinare i figli, qualche anno fa la vaccinazione era quasi un rituale una sorta di "ingresso" in società: un bimbo vaccinato era un bimbo sano mentre le malattie erano della gente povera, ignorante; la vaccinazione insomma era una conquista sociale. C'era entusiasmo per la nuova eccezionale scoperta scientifica.

Poi la "normalità" e l'abitudine al traguardo raggiunto fece succedere qualcosa. La paura di morire per malattie contagiose è diminuita progressivamente. La mancata percezione di queste malattie, il benessere, hanno allontanato da chi è (oggi) un genitore (e per ironia della sorte lo è anche perché vaccinato) dalle paure e dalle fobie di qualche decennio fa ribaltando l'oggetto di quei timori.
Quando è iniziata quindi la "fobia dei vaccini"? Esistono delle prove che giustifichino l'allarme? E' tutto vero o è la solita inutile ed allarmistica "propaganda" complottista?
E soprattutto, che interesse avrebbero degli individui a spargere allarmi ingiustificati?

PAURA DEI VACCINI: Il vaccino causa l'autismo?


Possiamo datare con una buona approssimazione, l'inizio di questa "fobia" al 1998 circa. Di tutto rispetto chi ha dato il via a tutta una serie di supposizioni mai avallate, mai provate, anzi, smentite. Andrew Wakefield un medico inglese che pubblicò nel 1998 un articolo(1) su Lancet, il più importante e prestigioso testo medico al mondo.

Egli eseguì 12 biopsie tramite colonscopia (uno strumento che visualizza le pareti del colon, una parte dell'intestino e preleva per delle analisi, del tessuto) su bambini con disturbi intestinali e del comportamento, 10 dei quali erano autistici (affetti da autismo, una patologia ancora oggi non del tutto conosciuta, che è caratterizzata da vari gradi di disturbo del comportamento e dello sviluppo neurologico). In questi piccoli pazienti, trovò dei segni di infiammazione intestinale. I genitori di 8 di questi bambini dichiararono che i loro figli avevano sviluppato tutti i loro sintomi,dopo la vaccinazione trivalente per morbillo, parotite e rosolia (MPR).
La ricerca pubblicata sulla nota rivista, parlava chiaro: era dichiarato espressamente che non era stato dimostrato un legame tra le vaccinazioni ed i sintomi di quei bambini, servivano altri approfondimenti.

Nonostante questo il dottor Wakefield organizzò una conferenza stampa dichiarando che il legame autismo-vaccini era probabile e consigliava di sospendere ogni vaccinazione per MPR. In alternativa consigliava vaccinazioni separate per ogni patologia (e non quindi quella trivalente, unica a valida per le tre malattie) a distanza di un anno da una vaccinazione all'altra. Non esistevano formulazioni singole (per ogni vaccinazione) del prodotto, così in un solo colpo Wakefield ebbe la "geniale" idea di spargere il terrore tra i genitori inglesi. In pratica secondo lo scienziato le vaccinazioni erano da sospendere.
I media propagarono la notizia in maniera sorprendente ed esponenziale, l'effetto fu devastante. Nell'intero Regno Unito, le percentuali di bambini vaccinati crollarono dal 93% al 75% e solo a Londra arrivarono al 50%. Le conseguenze non si fecero attendere e furono terribili. Dai 56 casi di morbillo del 1998, in Gran Bretagna e Galles si arrivò ai 1348 del 2008 con due decessi direttamente causati dal morbillo. Nella sola Irlanda 100 bambini furono ricoverati in un ospedale per un'epidemia da pneumonia ed edema cerebrale post morbillo, tre di essi morirono. Dopo 14 anni da quando il morbillo fu dichiarato sotto controllo dalle autorità sanitarie inglesi, nel 2008 è stato ridefinito come endemico. Nell'aprile 2006, dopo 14 anni senza casi del genere, un 13enne morì di morbillo in Inghilterra.

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Bambini vaccinati con vaccino trivalente in Inghilterra, crollo negli anni dopo il 1998.

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Casi di morbillo in Inghilterra e Galles, aumento verticale dopo il 2000.

Lo studio di Wakefield, purtroppo troppo tardi, fu revisionato e si scoprì che non erano stati utilizzati dei casi di controllo.Il medico cioè non fece un confronto tra biopsie intestinali di bambini autistici e biopsie di bambini senza malattia, non comparò bambini vaccinati ed altri non vaccinati, ma giunse ad una conclusione personale: il virus del morbillo danneggia la parete intestinale (come dimostravano i suoi studi, che però si fermavano in questa fase), questo danno faceva produrre all'intestino una certa proteina e questa proteina, giungendo al cervello, causava l'autismo.Ha tratto insomma delle conclusioni, senza controllarle e dimostrarle.

Wakefield negli anni successivi pubblicò altri studi non proprio limpidi, per esempio ipotizzò che il virus del morbillo (ed anche il vaccino) causasse il Morbo di Crohn (una malattia intestinale molto invalidante), affermando di aver rinvenuto il virus del morbillo nei tessuti dei malati di Chron. Alcuni studiosi vollero ripetere i suoi esperimenti ma non riuscirono mai a riprodurli e nessuno riuscì mai a rinvenire il virus nei tessuti di questo tipo di pazienti. Smentito da una serie di studi successivi, Wakefield ammise che il suo fu un abbaglio e pubblicò uno studio apposta (2).

Non sazio nel 2002 ci riprovò. Un altro studio coordinato da lui e che ricalcava il primo, "dimostrava" che in bambini con disturbi del comportamento e problemi intestinali presentavano il virus del morbillo nei tessuti intestinali.
Un assistente di Wakefield presente alle procedure dichiarò però che durante i test sui tessuti intestinali tutti i test davano risultati negativi mentre Wakefield dichiarava il contrario. Lo scienziato, consapevole del rischio di veder crollare le sue illazioni affidò quei test ad un suo laboratorio (Unigenetics labs, lo stesso che aveva compiuto le analisi del primo lavoro, quello che diede inizio alla fobia sui vaccini nel 1998) che diede risposte, stranamente,totalmente diverse e che davano ragione al medico inglese. Per questa evidente irregolarità quell'assistente si dimise e chiese la rimozione del suo nome dallo studio che nel frattempo era stato pubblicato su Lancet.

Il danno era fatto: la voce che Wakefield non fosse proprio limpido ed onesto percorse i corridoi di diverse università ed arrivò pure all'estero nei paesi dove risiedevano gli altri studiosi che avevano sottoscritto la pubblicazione collaborando in qualche modo.
10 dei 12 coautori dello studio quindi chiesero di cancellare il proprio nome da quella ricerca. Lancet ritirò lo studio scusandosi con i lettori.
Altri studiosi tentarono di replicare le conclusioni di Wakefield: fallirono tutti. In compenso tante altre ricerche conclusero che non c'era evidenza del virus del morbillo in tessuti di affetti da autismo e nemmeno in affetti da Morbo di Chron.

La mistificazione di Wakefield fu così evidente.
L'ospedale nel quale lavorava lo licenziò, i media provarono a "recuperare" il danno che quel medico aveva fatto alla loro comunità (e soprattutto ai loro bambini), la giustizia britannica si occupò del caso e Wakefield fu processato per colpa medica.
Ma quello era solo l'inizio.
Le indagini scoprirono qualcosa di insospettabile.

Mai dichiarato da Wakefield venne appurato che un rappresentante di famiglie di bambini autistici, era un avvocato, aveva contattato il medico inglese per proporgli di effettuare degli studi che dimostrassero la correlazione tra autismo e vaccinazioni. Era un aggancio importante per quell'avvocato, stava per iniziare una causa contro le case produttrici del vaccino, per ottenere un risarcimento miliardario. Bisognava dimostrare che il vaccino per il morbillo causasse l'autismo.
Wakefield ricevette oltre 500.000 sterline per effettuare quello studio, proprio dall'avvocato.Avvenne una vera e propria organizzazione per il riciclaggio di tutto quel denaro, tramite società fittizie e compravendite fasulle.
Wakefield naturalmente smentì tutto ma un giornalista (Brian Deer) iniziò un'indagine intensissima che fu poi mandata alla TV inglese ed il medico fu costretto ad ammettere tutto, prima mentendo di nuovo sulla somma ricevuta e poi messo alle strette, ammettendola.

Incredibile come il grande complotto delle case farmaceutiche immaginato da chi ignora la realtà e da chi non è informato, si era trasformato in un complotto al contrario. Chi diceva di aver scoperto la verità era invece l'autore di una truffa colossale.

Ma non era abbastanza.
Andrew Wakefield giocò davvero sporco.

Si scoprì successivamente una mossa assolutamente inaspettata e subdola, il medico inglese aveva addirittura brevettato (UK patent application number 9711663.6, 6th June 1997) un sistema di produzione per i tre vaccini separati (e non trivalenti, cioè assieme nella stessa soluzione)(3), era questo il suo consiglio iniziale (ricordate?), non vaccinate i vostri bambini o fatelo con i vaccini separati: questi non erano in commercio, lui lo sapeva e si era preparato a venderli era tutto programmato...incredibile dove arriva la mente diabolica di certe persone.

Wakefield scherzò diverse volte sulle modalità di prelievo di sangue sui suoi pazienti che servivano allo studio (bambini anche di 5 anni). Raccontò egli stesso di suo figlio: attese la sera del suo compleanno (gli serviva un bambino di 5 anni, per le statistiche ed il figlio ne aveva 4) per fargli il prelievo, il bambino piangeva ed ebbe degli svenimenti, bastarono 5 sterline per calmarlo.

Il giornalista che indagò su di lui, scoprì altre falsità: bambini che avevano l'autismo PRIMA di vaccinarsi. Biopsie assolutamente normali che Wakefield classificò come patologiche, il laboratorio che effettuò le ricerche dei virus era del tutto inadatto, non attrezzato, non sicuro, non controllato, chiuse dopo pochi mesi dallo scandalo. E' curioso osservare ancora una volta, che la gente che è convinta che i vaccini facciano male, alla fine non sono chevittime di un imbroglione cronico. Insomma, un guaio, che aveva provocato dei guai ancora più grossi. Diversi bambini ebbero gravi problemi (o morirono) per la sete di denaro di questa persona e furono inutili gli appelli delle autorità a non abbandonare le vaccinazioni.

Successivamente a quelle vicende per studiare l'ipotesi di Wakefield che aveva seminato il panico, nessuno studio e nessuna ricerca dimostrò una correlazione tra vaccini ed autismo, sempre smentita da tutti gli studi che sviscerarono in tutti i suoi aspetti il collegamento tra le due cose ed anche dall'evidenza. Una recente review ha confermato questa conclusione. I vaccini non causano l'autismo.
Nonostante questo, la voce circola ancora oggi.
Il disastro provocato da Wakefield fu enorme, spinto fondamentalmente dalla sete di denaro, non riuscì a salvare la sua integrità morale e procurò sofferenze inutili e morte a centinaia di persone. Wakefield fu pagato per mentire.

Eppure (ed io ci avrei scommesso) Andrew Wakefield è oggi uno dei più noti antivaccinisti britannici e può contare nel sostegno di centinaia di persone che credono ancora alle sue parole. Immaginatevi se al posto suo ci fosse stato uno scienziato "tradizionale" o se io avessi scritto a favore dei vaccini perché pagato da un'industria produttrice, immaginate il linciaggio. Wakefield invece, presso i suoi sostenitori, non ha perso un briciolo di stima.
Incredibile? Chi legge questo blog non dovrebbe stupirsi più di tanto...

Fortunatamente però esistono ancora persone dotate di buon senso e di responsabilità e fa piacere che tra queste, vi siano tanti genitori di bambini autistici.
Cosa dire alla fine di questa storia apparentemente tanto irreale da sembrare un romanzo?
Ancora oggi si leggono affermazioni perentorie (anche da parte di medici!) come quella che i vaccini causino l'autismo o altre malattie. Ma chiedete le prove, i riferimenti: non li ha nessuno per il semplice motivo che non esistono. Al massimo vi linkeranno uno dei tanti siti catastrofisti.

Chiedete quindi a queste persone se sanno perché il vaccino possa essere causa di malattie come l'autismo. Qualcuno vi risponderà che la causa è la presenza di mercurio nei vaccini (ma di questo parleremo la prossima volta).

Oltre alla storia di Wakefield infatti, negli anni sono nate altre leggende sulle vaccinazioni: presunta tossicità, presunto collegamento con malattie, presunto avvelenamento. In realtà non esiste un solo studio che dimostri tossicità o pericolosità dei vaccini. Non esiste prova o dimostrazione che i vaccini siano più pericolosi di quanto siano utili. La prova migliore? Resta sempre il fatto indiscutibile che miliardi di individui nel mondo, sono stati e sono sottoposti a vaccinazione...eppure il genere umano è ancora qui e non c'è nessuna strage di bambini e soprattutto l'uomo ha raggiunto una media di vita ed un livello di benessere fisico mai conosciuto nella sua storia evolutiva.

Chissà come mai, invece di dare la colpa alle auto, all'inquinamento o agli attentati all'ambiente che non ci salvano certo dalle malattie, è diventata un'abitudine attaccare i vaccini che, alla fine, hanno salvato una moltitudine di persone da malattie terribili e, se vogliamo proprio esagerare, forse hanno pure teoricamente salvato il genere umano dall'estinzione. Chissà perché non esistono movimenti anticolesterolo nei cibi o contro la vendita di sigarette (eppure "qualche prova" che le sigarette facciano male o che il colesterolo riduca l'aspettativa di vita esiste).
Il dubbio è: sarà che questi movimenti hanno interessi economici esattamente identici a quelli che tanto criticano? Come mai questi movimenti ed i loro esponenti hanno tutti un'alternativa a pagamento ai vaccini ed ai supposti danni?

Le vicende di Wakefield, nel campo del terrorismo sanitario, sono comunque esplicative di come una voce allarmistica possa causare seri danni alla persona. Fatelo presente quando qualcuno vi parlerà in maniera terroristica di una medicina.

Bibliografia:

(1) Wakefield A.J., et al. 1998. “Ileal-Lymphoid-Nodular Hyperplasia, Non-Specific Colitis, and Pervasive Developmental Disorder in Children.” Lancet 351: 637:41.
(2) Chadwick N., et al. 1998. “Measles Virus RNA is Not Detected in Inflammatory Bowel Disease Using Hybrid Capture and Reverse Transcription Followed by the Polymerase Chain Reaction.” J Med Virol.,
(3) http://briandeer.com/wakefield/vaccine-patent.htm
annalu
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Re: Le multinazionali del farmaco danneggiano i cittadini

Messaggioda flaviomob il 30/03/2014, 16:06

Lavoro con ragazzi e adulti disabili da sei anni e mezzo.
Abbiamo visto anche il caso di una ragazza che da bambina, sanissima e normodotata, in seguito ad una vaccinazione (non so precisamente quale), ha iniziato a manifestare gravi sintomi epilettici e tuttora - adolescente - ha un ritardo mentale medio-grave con tratti autistici. Non so se esista un nesso causa-effetto legato ad alcuni particolari vaccini, ma la successione temporale degli eventi è stata verificata dagli stessi medici.
Come fare a valutare il rapporto costi-benefici di un vaccino senza tener conto di questa remota ma realistica possibilità?


Un sito riporta i seguenti studi, bisognerebbe avere la possibilità di verificarli

STUDI SCIENTIFICI DEGLI ULTIMI 20 ANNI HANNO EVIDENZIATO CHE LE VACCINAZIONI POSSONO PROVOCARE RIGONFIAMENTO CEREBRALE
Iwasa S, 'Rigonfiamento del cervello in topi causato dal vaccino anti-pertosse', Jpn J Med Sci Biol, 1985, 38(2):53-65
Mathur R, Kumari S, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccino triplo', Indian Pediatr, giugno 1981; 18(6): 417-418
Barry W, Hatcher G, '-Fontanelle protuberanti- in neonati senza meningite', Arch Dis Child, aprile 1989; 64(4): 635-636
Shendurnikar N, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccino DPT', Indian Pediatr, nov. 1986; 23(11): 960
Gross TP, Milstien JB, Kuritsky JN, '-Fontanella protuberante- a seguito di vaccinazione anti-difterica- tetano- pertosse e vaccino tetano- difterica', J Pediatr, marzo 1989;114(3):423-425
Jacob J, Mannino F, 'Aumento di pressione intracraniale a seguito di vaccino anti- difterica, tetano e pertosse', Am J Dis Child, feb. 1979; 133(2):217-218
Dugmore, WN, 'Edema bilaterale del polo posteriore: ipersensibilità al vaccino Alavac P', Br J Ophthalmol, dic. 1972, 55:848-849

http://www.comilva.org/node/12804


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