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Non una parola, non un pensiero...

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda franz il 06/01/2009, 19:42

franz ha scritto:Compresi molti degli stessi palestinesi in Cisgiordania, che non dimenticano i massacri che Hamas ha fatto dei fratelli di Al Fatah in questi anni.

A proposito di silenzi, di mancanza di parola e pensiero.... ho trovato per caso questa news di oggi:
06/01/2009 Almeno 35 persone uccise tra sabato e domenica nella striscia di Gaza dai terroristi Hamas che stanno torturando, ammazzando e “gambizzando” i sostenitori di Fatah per timore che tramino per rovesciare il regime di Hamas. La denuncia viene da Fahmi Zaarim, portavoce di Fatah a Ramallah. “Sono nervosi – ha detto – sentono che s’avvicina la loro fine e si scatenano contro i nostri”.

Il fatto che Hamas, dopo aver vinto le elezioni a Gaza (ma non nella cisgiordania) si sia impossessata del potere con le armi, massacrando gli altri palestinesi di Fatah, non ha causato alcuna manifestazione, condanna, deplorazione.
Ed il massacro continua.

Franz
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda mauri il 06/01/2009, 20:14

dunque strategicamente israele ha scatenato una guerra civile per favorire fatah ed arrivare così alla pace e la definitiva nascita di uno stato palestinese? dunque il fine giustifica i morti ammazati ma la realtà nuda e cruda è che ai signori che detengono il potere poco gli importa degli esseri umani, del dolore e delle sofferenze degli altri
a noi italiani magari può preoccupare che ci sia ancora una guerra alle ns porte, e probabilmente si tifi perchè finisca in fretta ovviamente con la vittoria di isralele, ci sentiamo più rassicurati e torniamo a leggere i comunicati verifalsi sorseggiando imperturbati il ns aperitivo prima di cena
meno male che siamo in europa e ci è capitato solamente un berlusconi in contemporanea a una semplice crisi economica
che fortunati, mauri
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda franz il 06/01/2009, 21:21

mauri ha scritto:dunque strategicamente israele ha scatenato una guerra civile per favorire fatah ed arrivare così alla pace e la definitiva nascita di uno stato palestinese?

No, puoi anche pensarla come vuoi ma è piu' probabile che alla graduale concessione di autonomia dei territori sia seguita una lotta fratricida palestinese per conquistare quel potere ed intercettare i soldi che l'occidente riversava senza molti controlli.
La pace tra Israele e Fatah è già cosa consolidata, legata al riconoscimento che Arafat fece, come OLP, del diritto all'esistenza di Israele (dopo Egitto e Giordania) da cui il riconscimento ad Arafat, Rabin e Perez del Nobel per la pace.
Era il 1994 e sono passati 15 anni. Chi ha interrotto questo processo è stato l'integralismo di hamas ed hezbollah.
Anche i coloni ebrei ultraortodossi potevano essre di ostacolo ma Israele ha saputo tenerli al loro posto e lasciare unilateralmente Gaza, nel 2004.
Da allora 3000 missili verso Israele sono il segnale inequivocabile che mostra in modo chiaro chi vuole veramente la pace.

Ciao,
Franz
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda Stevin il 07/01/2009, 1:21

ranvit ha scritto:Si potrebbe mandare la Morgantini a convincere Hamas a smetterla con i razzi (perchè lo hanno fatto? per provocare la reazione di Israele?)
E a smetterla di affamare e maltrattare il proprio popolo? E a smetterla di perseguitare i sostenitori dell'Anp?

Vittorio

Ps dal Corriere.it : Gerusalemme, 18:32

GAZA: HAMAS HA UCCISO 35 "SPIE" E GAMBIZZATO 75 DI FATAH
Ancora prima dell'offensiva di terra Hamas ha iniziato i regolamenti di conto all'interno della Striscia di Gaza. Secondo l'israeliano Jerusalem Post, che cita fonti della stessa Hamas, il movimento ha eliminato nel corso del fine settimana 35 palestinesi sospettati di essere spie al soldo di Israele. Non solo. Dall'inizio dei raid aerei, il 27 dicembre, sono stati gambizzati 75 esponenti di Fatah, la fazione del presidente dell'Anp estromessa dalla Striscia di Gaza con un sanguinoso colpo di mano a giugno del 2007.
(04 gennaio 2009)


Quella dei missili di Hamas è una colossale fandonia.

L'invasione di Gaza è stata pianificata da Israele oltre 6 mesi fa, vale a dire dall'epoca in cui la stessa Hamas proponeva una tregua duratura (iniziata poi il 19 giugno).
La tregua ha poi funzionato finchè a novembre sono iniziati nuovamente i raid aerei che hanno fatto vittime civili (raid doverosi: dovevano distruggere i tunnel con cui si contrabbandavano nella Striscia le merci che i sionisti facevano volutamente mancare, riducendo la gente alla fame, alla sete e privandola di medicine!!) Solo a quel punto sono iniziati i lanci di missili, che fino all'inizio dei bombardamenti sionisti non hanno fatto alcuna vittima israeliana.

Che l'invasione sia stata pianificata da almeno 6 mesi lo sanno anche le pietre, ma se volete la potete leggere sul quotidiano (israeliano) Haaretz:
(http://www.haaretz.com/hasen/spages/1050426.html)

Mentre, dall'inizio della tregua del 19 giugno al 26 dicembre (giorno prima dell'inizio dei bombardamenti criminali), lo stillicidio di azioni militari di Tsahal aveva fatto 49 vittime tra i Palestinesi di cui 22 a Gaza.
Nello stesso periodo, ripeto, i tanto temuti missili di Hamas avevano fatto zero vittime. ZE-RO!!

Stiamo quindi riproponendo la solita propaganda, aria fritta, per giustificare un massacro che probabilmente supererà le mille vittime (siamo già oltre le seicento).

Ritengo vergognoso continuare a giustificare atti criminali.

Per quanto riguarda le esecuzioni tra palestinesi, di cui non ero a conoscenza e non commento, che ci azzecca?
Ammesso che sia vero, stiamo dicendo che per rendere giustizia a 35 omicidi e 75 ferimenti tutti in casa palestinese il glorioso Tsahal sta massacrando centinaia di civili?

Questi mi sembrano autogol clamorosi, sarebbe meglio fermarsi sul punto centrale, cioè dimostrare la giustificazione dei massacri, invece di divagare a caso.
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda Stevin il 07/01/2009, 1:33

franz ha scritto:
mauri ha scritto:dunque strategicamente israele ha scatenato una guerra civile per favorire fatah ed arrivare così alla pace e la definitiva nascita di uno stato palestinese?

No, puoi anche pensarla come vuoi ma è piu' probabile che alla graduale concessione di autonomia dei territori sia seguita una lotta fratricida palestinese per conquistare quel potere ed intercettare i soldi che l'occidente riversava senza molti controlli.
La pace tra Israele e Fatah è già cosa consolidata, legata al riconoscimento che Arafat fece, come OLP, del diritto all'esistenza di Israele (dopo Egitto e Giordania) da cui il riconscimento ad Arafat, Rabin e Perez del Nobel per la pace.
Era il 1994 e sono passati 15 anni. Chi ha interrotto questo processo è stato l'integralismo di hamas ed hezbollah.
Anche i coloni ebrei ultraortodossi potevano essre di ostacolo ma Israele ha saputo tenerli al loro posto e lasciare unilateralmente Gaza, nel 2004.
Da allora 3000 missili verso Israele sono il segnale inequivocabile che mostra in modo chiaro chi vuole veramente la pace.

Ciao,
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Abu Mazen come noto si è venduto a Israele e la sua "pace" è in realtà una sottomissione totale.
I cittadini palestinesi in Cisgiordania non possono in alcun modo opporsi alle angherie dei militari sionisti che spesso fanno irruzione in scuole, abitazioni private, ecc. senza che nessuno possa dire niente. Peggio che gli indiani nelle riserve.

Inoltre la Cisgiordania viene utilizata come discarica, non male per uno stato con diritto paritario.
http://www.altrenotizie.org/alt/modules ... &sid=38401

A quanto sembra la popolarità di Hamas sta aumentando anche in Cisgiordania.
Forse avranno pensato che è meglio morire in piedi piuttosto che sopravvivere con la testa sotto gli stivali dei soldati occupanti.
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda franz il 07/01/2009, 9:05

Stevin ha scritto:L'invasione di Gaza è stata pianificata da Israele oltre 6 mesi fa, vale a dire dall'epoca in cui la stessa Hamas proponeva una tregua duratura (iniziata poi il 19 giugno).
La tregua ha poi funzionato finchè a novembre sono iniziati nuovamente i raid aerei che hanno fatto vittime civili (raid doverosi: dovevano distruggere i tunnel con cui si contrabbandavano nella Striscia le merci che i sionisti facevano volutamente mancare, riducendo la gente alla fame, alla sete e privandola di medicine!!) Solo a quel punto sono iniziati i lanci di missili, che fino all'inizio dei bombardamenti sionisti non hanno fatto alcuna vittima israeliana.

Che una invasione sia pianificata per tempo è cosa ovvia.
Non solo sei mesi, si parla di molto prima: quasi un anno e mezzo.
Se i lanci fossero ripresi, cosa che è avvenuta, non si poteva certo aspettare altri sei mesi per preparare una eventuale azione militare.
I tunnel di cui parli sono tra Gaza e l'Egitto (altra potenza asservita al sionismo, ovviamente) e servono a portare armi, non viveri. I viveri ed i generi di necessità passano normalmente dai valichi israeliani e sono sempre passati.
La vera fandonia è quella dell'embargo, perché non è commerciale ma economico e parziale. Vengono bloccati i trasferimenti di fondi, verso il governo di Gaza, fondi che servono a pagare gli stipendi ai miliziani di Hamas che hanno preso il potere con la forza dopo aver sterminato i frateli di Fatah.
Viveri, carburanti e medicinali passano normalmente da Israele, ovviamente controllando che i cammion non contengano armi.
Da qui l'esigenza per Haamas di rifornirsi di armi tramite i tunnel clandestini con l'Egitto.
La storia dell'embargo che strangola Gaza, provandolo di cibo è una fandonia della propaganda di Hamas.
Se fosse vero le ONG ci avrebbero già portato centina di casi di persone morte di stenti.

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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda ranvit il 07/01/2009, 9:15

Dice franz : >La storia dell'embargo che strangola Gaza, provandolo di cibo è una fandonia della propaganda di Hamas.
Se fosse vero le ONG ci avrebbero già portato centina di casi di persone morte di stenti.<



E io aggiungo : a vederli nelle immagini televisive si direbbe anzi che sono abbondantemente nutriti!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda Paolo65 il 07/01/2009, 9:39

Il piagnisteo infinito sui morti palestinesi e israeliani non aiuta molto nella questione israelo-palestinese.

La posizione israeliana ,come spesso accade, è la più logica e sarebbe quella da perseguire da parte della comunità internazionale: tregua solo se essa porta alla fine dei razzi su Israele.

Finora Hamas ha sfruttato la tregua tirando razzi pensando che non sarebbe mai accaduto quello che poi è successo.

Domani,quando questa incursione finirà vedremo se Hamas ricomincerà il giochetto di sparare razzi e non ritenga invece che l'unica strada è mettersi seduti ad un tavolo, riconoscere Israele e trovare una soluzione politica.

Anche Hezbollah ha giocato fino a che Israele non ha colpito tanto duro da far arrivare una forza di pace in Libano.

La verità è che con questa organizzazione,che ricordo è nella lista di quelle terroristiche,l'unico modo per parlarci è fargli capire che si è capaci di schiacciargli la testa come con i serpenti.

Paolo
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda Stevin il 07/01/2009, 13:22

franz ha scritto:
Stevin ha scritto:L'invasione di Gaza è stata pianificata da Israele oltre 6 mesi fa, vale a dire dall'epoca in cui la stessa Hamas proponeva una tregua duratura (iniziata poi il 19 giugno).
La tregua ha poi funzionato finchè a novembre sono iniziati nuovamente i raid aerei che hanno fatto vittime civili (raid doverosi: dovevano distruggere i tunnel con cui si contrabbandavano nella Striscia le merci che i sionisti facevano volutamente mancare, riducendo la gente alla fame, alla sete e privandola di medicine!!) Solo a quel punto sono iniziati i lanci di missili, che fino all'inizio dei bombardamenti sionisti non hanno fatto alcuna vittima israeliana.

Che una invasione sia pianificata per tempo è cosa ovvia.
Non solo sei mesi, si parla di molto prima: quasi un anno e mezzo.
Se i lanci fossero ripresi, cosa che è avvenuta, non si poteva certo aspettare altri sei mesi per preparare una eventuale azione militare.
I tunnel di cui parli sono tra Gaza e l'Egitto (altra potenza asservita al sionismo, ovviamente) e servono a portare armi, non viveri. I viveri ed i generi di necessità passano normalmente dai valichi israeliani e sono sempre passati.
La vera fandonia è quella dell'embargo, perché non è commerciale ma economico e parziale. Vengono bloccati i trasferimenti di fondi, verso il governo di Gaza, fondi che servono a pagare gli stipendi ai miliziani di Hamas che hanno preso il potere con la forza dopo aver sterminato i frateli di Fatah.
Viveri, carburanti e medicinali passano normalmente da Israele, ovviamente controllando che i cammion non contengano armi.
Da qui l'esigenza per Haamas di rifornirsi di armi tramite i tunnel clandestini con l'Egitto.
La storia dell'embargo che strangola Gaza, provandolo di cibo è una fandonia della propaganda di Hamas.
Se fosse vero le ONG ci avrebbero già portato centina di casi di persone morte di stenti.

Ciao,
Franz


Ancora falsità.

I rapporti dell'Unicef parlano chiaramente di emergenza umanitaria, e di blocco dei rifornimenti ai valichi.
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/Serv ... :ID%3D5071
L'Egitto è uno zerbino a stelle e striscie, che consente anche appoggio logistico ai voli segreti della CIA ed ospita i prigionieri di quest'ultima oggetto delle cosiddette "extrardinary redditions".

L'unica propaganda è la vostra. E' inqualificabile continuare a giustificare chi continua a macchiarsi di crimini di guerra, anche riconosciuti dall'ONU
http://newscontrol.repubblica.it/item/4 ... ra-israele
Se volete fotografie NON FILTRATE dei massacri di Beit Hanoun, da far rovesciare lo stomaco, posso anche farvele vedere.
Magari con quelle immagini negli occhi sarà un po' meno facile fare propaganda comodamente seduti alla scrivania.

Certo, se Israele continua ad espellere i relatori ONU perchè i loro rapporti (denunciando crimini) non sono graditi, avrete maggior agio a negare l'esistenza degli INNEGABILI crimini di guerra di Israele.
http://www.resistenze.org/sito/te/po/is ... 004201.htm
http://www.megachip.info/modules.php?na ... artid=8459

Questa disinformazione continuata, cinica e ipocrita è essa stessa un crimine contro l'umanità di cui mi auguro molti saranno chiamati a pagare il conto.
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Re: Non una parola, non un pensiero...

Messaggioda Paolo65 il 07/01/2009, 13:56

Avendo Sky per avere le immagini più cruente vado sulla TV Aljazira che di certo non è possibile tacciare di filosionismo o americanismo.

Ma il punto non sono le immagini più o meno crude o i morti che si stanno sommando alle migliaia di morti che ci sono già stati. Il punto è verificare con raziocinio come deve concludersi questa vicenda decennale tra israeliani e palestinesi.

I fatti dimostrano che l'unica strada è quella che sta percorrendo Abu Mazen nella Cisgiordania: il confronto a 360° dove ovviamente le 2 parti pagheranno un prezzo alla pace.

Anche il più ottuso ha capito che se Hamas continua nella politica dei razzi e ritiene che Israele non deve più esistere, lascia ad Israele la migliore delle armi,quella che è inutile trattare con chi ti vuole solo morto.

Ormai sono molte le persone ,anche in Italia, che hanno capito che le responsabilità sono anche dei palestinesi.

Anche tra i palestinesi, quelli della Cisgiordania, ormai c'è la certezza che fino a che Hamas sopravvive non ci potrà essere una soluzione politica alla questione.

Speriamo che anche questa ennesima crisi non sia inutile. Spero vivamente che Hamas venga ridotto a poca cosa e che anche nei palestinesi di Gaza emerga che solo la via politica è percorribile.

Una via quella che nel giro di pochi anni darebbe loro una patria riconosciuta ed una vita migliore dell'attuale.

Paolo
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