Ho ascoltato il frammento del discorso di Napolitano messo da poco in rete sul
Corriere, e la levata di scudi mi sembra inopportuna.
Napolitano esordisce attaccando l'uso in senso dispregiativo del termine "impiegati pubblici" usato verso i giudici, di cui loda l'operato, e solo dopo parla di necessità di maggiore apertura da parte della magistratura verso le riforme.
Che la giustizia in Italia per funzionare abbia bisogno di alcune riforme (anche se non di quelle proposte dal noto pregiudicato) è un dato di fatto, ed il sostenere che nel suo discorso il PdR abbia inteso difendere Berlusconi mi sembra un regalo a Berlusconi stesso, che sarebbe meglio evitare. Perché non sottolineare invece le critiche abbastanza severe che gli ha rivolto, sia pure senza nominarlo?
Perché "regalare" la posizione del Presidente ai sostenitori di SB, quando si tratta di una interpretazione forzata?
Non sono una particolare estimatrice di Napolitano, ma in questo caso non mi sembra che meriti le critiche dure che gli sono state fatte, confermando l'interpretazione dei berluschini, interpretazione volutamente faziosa che non sta certo a noi avvalorare.
Stiamo attenti noi, a non schierarci con SB e compari, magari stimolati da visioni di parte che appartengono più ai famigerati "101" che non ad un centrosinistra serio.
annalu