http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07 ... ta/653914/Secondo Libero il capo dello Stato sarebbe rimasto “urtato” dalla celerità con cui la Cassazione ha fissato l’udienza al 30 luglio, a ridosso della prescrizione diel primo dei due reati fiscali contestati (2003 e 2004) che gli sono costati una condanna in primo e secondo grado 4 anni di reclusione (di cui 3 indultati) e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici (decadenza da senatore ed futuribile ineleggibilità). E quindi la possibilità della grazia come extrema ratio a Silvio Berlusconi sarebbe l’unico strumento per evitare conseguenze sul governo faticosamente creato dal capo dello Stato, dopo la sua travagliata rielezione.
Il Quirinale però, nel pomeriggio, reagisce con indignazione: sulla questione di una eventuale grazia a Silvio Berlusconi, ventilata oggi da un quotidiano, ambienti del Quirinale spiegano che
“queste speculazioni su provvedimenti di competenza del capo dello Stato in un futuro indeterminato sono un segno di analfabetismo e sguaiatezza istituzionale”. Queste speculazioni, aggiungono gli stessi ambienti,
“danno il senso di una assoluta irresponsabilità politica che può soltanto avvelenare il clima della vita pubblica”.. . . . .
Tanto (Libero, giornale del cavaliere, NdA)
tuonò che piovve.