da annalu il 21/06/2013, 15:20
Briatore sta solo portando alle estreme conseguenze un discorso iniziato da tempo e portato avanti in modo sistematico e coerente durante il periodo berlusconiano.
Quando c'erano le preferenze, un minimo di contatto coi cittadini chi voleva essere parlamentare doveva pur mantenerlo, e qualcosa doveva pur dimostrare di saper fare. Adesso i parlamentari vengono nominati direttamente dalle segreterie dei partiti, e non è affatto detto che intelligenza e cultura vengano considerati requisiti favorevoli.
Se non si vogliono avere troppi parlamentari idioti (qualcuno è ineluttabile, come in tutti i contesti) due sono le soluzioni:
1. Modificare la legge elettorale, in modo che sia possibile per i cittadini selezionare le persone e non solo i partiti;
2. Ridurre il numero dei nominati sino ad un limite il più possibile prossimo al numero di chi nomina, cioè dare tutto il potere in mano a pochissimi, al limite ad un unico dittatore.
Mi sembra che ci siano pochi dubbi sulla soluzione che sceglierebbe Briatore, e non solo. Certo essere il capo supremo piacerebbe molto a Berlusconi, sospetto però che non dispiacerebbe anche ad alcuni del Pd.
Certo, se poi i pochissimi fossero tutti idioti, forse sarebbe poco gradevole. Eppure dalla storia non pare che i dittatori brillino per saggezza e competenza: le caratteristiche più adatte sembrano essere la megalomania e l'egocentrismo condite con una buona dose di furbizia; poi in genere si sfocia nella paranoia con corollari di crudeltà verso tutti coloro che manifestano un qualsiasi pensiero diverso da quello del capo.
Se continuiamo su questa strada potremmo arrivarci, dato che a desiderare che "ne resti uno solo" sono più di uno, in apparenza diversi tra loro.
annalu