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Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialismo

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialismo

Messaggioda franz il 30/05/2013, 18:35

Doppio turno alla francese e semipresidenzialismo: rispettare gli elettori ma prendere le decisioni necessarie per uscire dalla paralisi

Articolo di Romano Prodi su Il Messaggero del 30 maggio 2013

Scrivendo di legge elettorale debbo scusarmi con gli lettori perché sarò costretto a ripetere idee e proposte che ho già espresso in passato. Tuttavia, dato che nulla è stato fatto in materia mentre i problemi italiani diventano sempre più gravi, mi sembra quasi doveroso ritornare nuovamente sull’argomento.

Non mi soffermo sulle mancanze della legge esistente perché la sua condanna è diventata unanime, anche se ritengo che, in fondo al cuore, molti responsabili dei partiti politici rappresentati in parlamento siano ben contenti di tenere viva una legge che permette di nominare i parlamentari a loro piacimento, senza nessuna possibilità di scelta da parte degli elettori. In fondo questa è una legge che non piace a nessuno ma che fa comodo a molti.

La riforma della legge elettorale risulta quindi particolarmente complicata non solo perché non è facile trovare un largo accordo su nuove disposizioni più rispettose della volontà degli elettori ma perché occorre superare la nascosta opposizione di coloro che dicono di volere una nuova legge ma sono invece felici di conservare l’esistente porcellum o di modificarlo il minimo possibile, battezzandolo con l’affettuoso nome di porcellinum.

Di fronte a questa complessa situazione non presumo perciò di offrire una ricetta che possa piacere a tutti ma solo richiamare l’attenzione sulla necessità di un sistema elettorale capace di dare al Paese un governo forte e stabile. Un governo finalmente in grado di prendere decisioni anche in presenza della complessità della politica italiana che, per sua natura, ha bisogno di un sistema elettorale che obblighi ad alleanze e raggruppamenti, anche se nel pieno rispetto della volontà degli elettori.

Non vi è dubbio che il sistema più adatto per ottenere quest’obiettivo sia il doppio turno alla francese, semipresidenzialismo compreso. Nella prima votazione gli elettori possono esprimere una scelta precisamente mirata sulle proprie preferenze nell’ambito dei numerosi partiti che figurano sulla scheda. Nel secondo turno si esprimeranno poi in favore di uno dei due candidati che hanno ricevuto il più alto numero di voti nel primo turno. Nella prima tornata si fotografa il Paese, nella seconda si affida al vincitore il compito di governarlo con un mandato stabile per un’intera legislatura.

Il vantaggio di questo sistema risulta ancora più evidente in questi giorni. Abbiamo avuto elezioni politiche in febbraio e abbiamo dovuto attendere mesi per formare un governo, mentre si susseguivano proposte di formule tra di loro opposte e che quindi, per definizione, non potevano rispecchiare la volontà dell’elettorato. Nelle elezioni comunali di domenica scorsa il panorama delle liste non si presentava meno complicato di quello che appariva nella scheda delle elezioni politiche. Eppure in alcune città è stato già scritto con chiarezza il nome di chi sarà al potere nei prossimi cinque anni e, nei casi rimanenti, lo sapremo con altrettanta chiarezza fra dieci giorni. Se pensiamo alla babele che accadeva nei governi locali con le leggi elettorali precedenti, dobbiamo concludere che il progresso è stato davvero enorme.

È chiaro che questa scelta comporta un forte accentramento di potere nelle mani del vincitore delle elezioni, almeno come ora avviene nel caso dei sindaci o, ancora di più, nella persona del presidente della Repubblica, come in Francia. Non solo questo non mi fa paura ma penso che sia l’unica via di salvezza per un Paese che, come l’Italia, ha bisogno di prendere, nel rispetto della volontà degli elettori, le decisioni necessarie per farla uscire dalla ormai troppo lunga paralisi. Decisioni spesso impopolari e che difficilmente possono trovare il necessario accordo tra le forze che compongono le nostre complicate coalizioni. E che, in ogni caso, non possono che dare luogo ad accordi fragili e di breve durata. Sono fermamente convinto che, se avessimo adottato in passato una legge elettorale di questo tipo, l’Italia sarebbe oggi all’avanguardia tra i Paesi europei e non perennemente sull’orlo del baratro.

Mi si può obiettare che tutto ciò è difficilmente compatibile con il principio di federalismo che sta alla base del nostro patto costituzionale. Ritengo invece che, in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo, il federalismo abbia bisogno di un forte coordinamento da parte dello Stato perché altrimenti non può che dimostrare la propria impotenza, come ad esempio avviene oggi nel volonteroso ma vano sforzo che le nostre regioni stanno facendo per promuovere la loro immagine turistica in un mondo che non riesce nemmeno a sapere che esse esistono e come si chiamano.

Si può infine obiettare che anche il sistema tedesco ha garantito una buona governabilità. Non vi è dubbio. Tuttavia non vi è nemmeno dubbio che il livello di frammentazione a cui siamo arrivati ne renderebbe inefficace la sua applicazione in Italia. Ad estremi mali occorre applicare estremi rimedi, come avvenne in Francia quando fu adottata l’attuale legge elettorale. L’Italia non soffre oggi di un’influenza ma è gravemente ammalata. Cerchiamo di farla guarire prima che muoia.
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda franz il 30/05/2013, 18:47

Da federalista non ritengo che il semipresidenzialismo (o anche il presidenzialismo) sia incompatibile o difficilmente compatibile con il federalismo. Gli USA sono un paese federale (veramente federale non come noi che abbiamo a parole il citato patto costituzionale ma nei fatti non abbiamo nulla) e Presidenziale. Altri paesi federali (germania, svizzera,austria, canada, australia) hanno sistemi parlamentari ma l'incompatibilità con il federalismo io non la vedo.
Anche perché poi a proposito di cose che non vedo in Italia, c'è proprio il federalismo.
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda flaviomob il 30/05/2013, 23:34

E allora doppio turno alla francese e federalismo. Il presidenzialismo lo eviterei in paesi che hanno avuto un passato relativamente recente connotato da una dittatura ed un passato assolutamente recentissimo connotato da un "regimetto" mediatico, cricca, eccetera. Germania o Svizzera sono ottimi modelli.


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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda trilogy il 31/05/2013, 8:46

a me il modello francese piace. Hai delle scelte chiare e rapide così come avviene con i sindaci in Italia. L'altro aspetto buono è che diventano chiari ruoli e responsabilità. Se il presidente o il sindaco non funzionano la tornata successiva lo si cambia. Con il sistema attuale politico attuale tutti scaricano le responsabilità su qualcun altro. Non ci sono problemi di "tenuta democratica", questi problemi vengono dall'apparato burocratico non dalla politica e sono accentuati dalla debolezza della politica stessa. Comunque se non si mette mano in maniera drastica all'apparato burocratico e alle sue procedure, ai suoi costi, e non si introduce un'analisi permanente dei costi/benefici su ogni procedura e decisione il declino italiano rimane irreversibile.
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda franz il 31/05/2013, 9:11

trilogy ha scritto:Comunque se non si mette mano in maniera drastica all'apparato burocratico e alle sue procedure, ai suoi costi, e non si introduce un'analisi permanente dei costi/benefici su ogni procedura e decisione il declino italiano rimane irreversibile.

Si, chiaro. Il problema principale è la riforma della pubblica amministrazione e l'assetto federale.
Questo avrebbe un enorme impatto per i cittadini e le imprese.
La politica invece come al solito si concentra su dettagli politici tipo "chi deve essere il capo e come lo si elegge" visto che in fondo pensano principalmente ai posti di comando, con la scusa che da li' possono risolvere meglio i problemi che loro stessi hanno creato ;)
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda trilogy il 31/05/2013, 18:01

franz ha scritto:
...La politica invece come al solito si concentra su dettagli politici tipo "chi deve essere il capo e come lo si elegge" visto che in fondo pensano principalmente ai posti di comando, con la scusa che da li' possono risolvere meglio i problemi che loro stessi hanno creato ;)


come ha detto oggi il governatore di Bankitalia....

"I provvedimenti non vanno solo promossi, vanno anche attuati. ".......

articolo completo: http://www.repubblica.it/economia/2013/ ... ef=HREC1-8
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda Robyn il 31/05/2013, 18:37

Il semipresidenzialismo non credo che in Italia porti ad un grande accentramento di poteri nelle mani del Presidente,se c'è l'elezione a suffragio universale e diretta con gli stessi poteri che ha adesso,ma che attualmente gli vengono conferiti in maniera indiretta.In Francia il Presidente non ha solo i poteri che ha in Italia ma ha in mano il controllo dell'arsenale atomico,può sospendere i pubblici poteri in caso di grave pericolo per la Francia,esercita le funzioni della politica estera e della difesa,può dare un parere vincolante di costituzionalità sulle leggi.In Italia il Presidente invece di avere il conferimento dei poteri in maniera indiretta,li avrebbe in maniera diretta,semiprenzialismo per la precisione,che significa non esercitare anche le funzioni dell'esecutivo.L'Italia può adattare il semipresidenzialismo,ma sempre sulla base della sue caratteristiche culturali,in aggiunta alla preminenza della camera dei deputati la possibilità per il presidente del consiglio di nominare e revocare i ministri sempre d'ufficio dal Presidente,la possibilità di dare precedenza ai ddl di iniziativa del governo nell'ordine del giorno,la possibilità per il Presidente di nominare e revocare il Presidente del consiglio.Per l'Italia semipresidenzialismo,più legge elettorale uninominale con ballottaggio,più rappresentanza simbolica per le minoranze
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda flaviomob il 01/06/2013, 1:11

Il problema del semipresidenzialismo è che c'è sempre "uno" che lo userebbe per ricavarsi una nicchia di impunità (e improcessabilità) totale, per incrementare il giro di nani e ballerine (ma soprattutto igieniste dentali e nipotine...), per trasformare l'Italia in un sultanato. Doppio turno, federalismo, monocameralismo per me posson bastare. Una repubblica federale all'interno di una UE federale. A quel punto sarebbero inutil presidenti "forti" all'interno degli stati nazionali.


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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda Robyn il 01/06/2013, 9:25

Il semipresidenzialismo non si presterebbe per l'impunità,perchè il Presidente deve godere dei diritti civili e politici.Inoltre attualmente il Presidente ha gia poteri in materia di difesa e in politica estera.Ha il comando delle forze armate e presiede il consiglio supremo di difesa,in materia estera ratifica i trattati internazionali e riceve i rappresentanti diplomatici.Il fatto che non presieda l'esecutivo e non abbia le intere funzioni sulla politica estera e sulla difesa evita la coabitazione in caso che con l'elezione a suffragio universale e diretto,Presidente e maggioranza parlamentare siano diverse.La durata della legislatura e la durata della carica presidenziale possono benissimo non coincidere facendo rimanere a sette anni la durata della carica presidenziale,rimarrebbe pur sempre un potere neutro.Invece sulla legge elettorale non è vero che l'immediata riforma ci porti subito al voto,perchè i problemi sono tanti e bisogna fare tutte le riforme
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Re: Prodi su Doppio turno alla francese e semipresidenzialis

Messaggioda ranvit il 01/06/2013, 17:24

Ho la sensazione che nessuno voglia davvero cambiare la legge elettorale!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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