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Europaradisi fiscali

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Europaradisi fiscali

Messaggioda flaviomob il 26/05/2013, 19:26

Lo scorso martedì una Commissione del Senato americano ha ascoltato Tim Cook, amministratore delegato della Apple, accusata di evasione fiscale per mancato pagamento delle imposte sugli enormi profitti realizzati, attraverso una pianificazione fiscale di una rete di società controllate irlandesi. Il senatore Levin, presidente della Commissione, ha sottolineato durante il dibattito che trenta delle maggiori multinazionali americane, con più di 160 miliardi di dollari di profitti negli ultimi tre anni, non hanno pagato nessuna imposta federale. Il commento significativo di Tim Cook è stato: «Sfortunatamente il sistema fiscale americano (Tax Code) non si è adeguato all'era digitale».

Siamo di fronte all'inquietante ossimoro "evasione fiscale legale"?
Paradossalmente, l'Unione Europea, con l'Irlanda, l'Olanda, il Lussemburgo e l'Austria, è diventata essa stessa paradiso fiscale. Le varie legislazioni interne, in mancanza di una legge comunitaria adeguata, fanno perdere al bilancio dell'Unione un gettito di mille miliardi, cioè una somma cento volte superiore ai dieci miliardi mobilizzati per venire in soccorso a Cipro.

...

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AbytuHzH


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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda cardif il 26/05/2013, 22:52

"Sfortunatamente il sistema fiscale americano non si e' adeguato all'era del digitale"
Ah, be'. Non siamo messi tanto male in Italia. I'informatizzazione dell'Inps, la polizia postale, i servizi catastali stanno messi meglio.
Se arrivano a collegare le banche dati di banche, assicurazioni, pra e catasto, anche gli accertamenti fiscali saranno rapidi attraverso il solo codice fiscale. Molto prima che in usa.
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda flaviomob il 27/05/2013, 20:07

Ehi, che meraviglia! C'è una classifica europea in cui siamo PRIMI! :o

---
Italia: la peggiore in Europa per evasione e paradisi fiscali

Uno studio europeo inchioda le nostre responsabilità di contribuenti: il 27% delle tasse dovute non arriva al fisco, sparendo in paradisi fiscali ed elusione. L’Italia ha l’economia sommersa più diffusa dell’Unione, per un valore di 418 miliardi di euro l’anno, pari al doppio di quella inglese. Il confronto in Europa è impari: su mille miliardi l’anno di evasione fiscale (in 1o Paesi), noi siamo responsabili di 180 miliardi.

Parassiti sociali d’alto bordo. Uno spot governativo, l’anno scorso, paragonava gli evasori fiscali a veri e propri parassiti della società. Ma più che di multe non pagate e cartelle esattoriali incomplete, il vero dramma sono i paradisi fiscali. Secondo uno studio europeo condotto da Richard Murphy (direttore del “Tax Research”), il 27% delle tasse dovute allo stato italiano svanisce in paradisi fiscali.

Altro che rientro dei capitali. Lo studio di Murphy stima che oltre un quarto dei contributi fiscali previsti dalla legge finisce all’estero, a far da tesoretto a chi può permetterselo. E’ indubbio infatti i soldi in Svizzera o alle Cayman non ce li manda l’impiegato medio, ma proprio quel 10% della popolazione italiana che possiede il 50% del reddito complessivo. Una fuga tutt’altro che scoraggiata dallo scudo fiscale di berlusconiana memoria: anzi, forse è anche aumentata in questi anni di crisi.

Peggiori d’Europa. Il confronto con l’Unione Europea è impietoso. L’Italia, su mille miliardi di evasione fiscale registrati ogni anno, è responsabile di 180 miliardi di euro: il 18% del totale, cifra record che ignora le dimensioni della nostra economia. Per fare un confronto, la Germania raggiunge appena i 150 miliardi di euro (con un Pil quasi doppio rispetto al nostro), la Francia a 120 miliardi e la Gran Bretagna tocca un terzo del nostro “risultato” (solo 74 miliardi, con un Pil leggermente più alto del nostro).

Come la Grecia e la Polonia. Il valore dell‘economia sommersa italiana potrebbe fare Stato a parte. Oltre 418 miliardi di euro l’anno, pari alla somma di 6 o 7 Paesi dell’Unione (dalla fallita Grecia alla Gran Bretagna, mettendoci dentro anche la Spagna). Roma macina in nero più di tutti e non sembra fermarsi. Solo Polonia e Grecia ci stanno al passo in termini percentuali, ma da loro il Pil è infinitamente più ridotto e fa meno effetto. Tutti elementi da ricordare, quando si parla di cancellare l’Imu sulla prima casa (per tutti) e alzare l’Iva (che colpisce solo i bassi redditi): sono misure che toccano esclusivamente i “redditi trasparenti”, quelli che non si sono ancora rifugiati all’estero.

(fonte: Diritto di Critica)

Fonte: http://minitrue.it/2013/05/italia-la-pe ... i-fiscali/


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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda Iafran il 27/05/2013, 23:11

flaviomob ha scritto:il 27% delle tasse dovute allo stato italiano svanisce in paradisi fiscali.

Ma che viene, comunque, "recuperato" (con gli interessi) dalle tasche dei cittadini.
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda franz il 27/05/2013, 23:46

Iafran ha scritto:
flaviomob ha scritto:il 27% delle tasse dovute allo stato italiano svanisce in paradisi fiscali.

Ma che viene, comunque, "recuperato" (con gli interessi) dalle tasche dei cittadini.

Una strana statistica, visto che per OECD, unico organismo internazionale responsabile della lista dei "Tax Havens" non collaborativi, la lista nera è vuota e ci sono solo un paio di stati in quella grigia. http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio ... ITALIAOGGI
In pratica in qui due stati ci dovrebbero essere migliaia di miliardi. Ritengo che la verità sia un po' diversa. Ci sono paradisi fiscali perché ci sono inferni fiscali. E gli inferni danno la colpa ai paradisi della loro condizione e quindi li additano ovunque si possano pagare meno tasse che da loro. E piu' paradisi possono enumerare, piu' possono giocare a fare la vittima. Ma sono gli inferni ad essere i "carnefici" del noto gioco di ruolo.
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda Iafran il 27/05/2013, 23:57

franz ha scritto:E gli inferni danno la colpa ai paradisi della loro condizione e quindi li additano ovunque si possano pagare meno tasse che da loro. E piu' paradisi possono enumerare, piu' possono giocare a fare la vittima. Ma sono gli inferni ad essere i "carnefici" del noto gioco di ruolo.

I "carnefici" sono le persone che evadono il fisco. I contribuenti, che sono chiamati a ripianare il deficit, sono le "vittime".
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda pianogrande il 28/05/2013, 1:22

L'Italia è contemporaneamente paradiso ed inferno.
Paradiso degli evasori ed inferno dei contribuenti che pagano.
Ancora più paradiso per gli evasori che, oltre a non pagare, usufruiscono gratis dei servizi.
Ancora più inferno per chi paga perché, oltre a pagare per tutti ha servizi di cattiva qualità e tante volte, facendo parte dei ricchi, a questi servizi non ha neanche diritto.
In pratica, in molti casi, chi paga paga per altri che non pagano e non riceve niente in cambio o deve pagare altri soldi per ottenerlo (vedere tasse scolastiche, ticket sanitari, accesso agli asili nido, assegnazione di alloggi popolari .....).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda franz il 28/05/2013, 8:43

MI pare che si stiano confondendo aspetti diversi, tutti raccolti sotto la definizione generica di paradiso fiscale (termine che poi è solo un indicatore del fatto che hi ha tradotto Tax Haven non conosce nemmeno l'inglese).

1) Lavanderie, o paesi dediti al riciclaggio di denaro sporco. Questi centri servono a chi ha denaro sporco o non dichiarato (malavita, evasori) e normalmente basano la loro possibilità di essere centri di riciclaggio per una notevole blandezza della legislazione civilistica (obblighi di bilancio, per esempio). In pratica in questi paesi puoi fare operazioni contabili non permesse altrove e senza che venga chiesta dalle autorità la documentazione necessaria e senza la possibilità di rogatorie. Sono solo questi ad essere definiti "paradisi fiscali non collaborativi".

2) Paesi a bassa tassazione. Sono paesi che avendo meno spesa pubblica possono avere una pressione fiscale piu' bassa e possono anche prevedere aliquote particolari per tipologie particolari di società (ad esempio le holding). La caccia alle holding è prassi costante perché si possono tassare poco queste società (per esempio 8%) ottenendo un grande gettito, dato il gran volume di utili corrisposti alla holding. l'Irlanda è molto attiva in questo genere di attività, cosi' come il Lussembrugo e gli altri paesi europei paesi citati. Si puo' armonizzare l'europa ma stante la globalizzazione finanziaria sarebbe una cosa assolutamente inutile, perché sarebbe solo un immenso favore ad altri stati extra UE che hanno anche loro una bassa fiscalità.

3) Segreto bancario. Oggi in europa non esiste piu' un segreto bancario impenetrabile. Si puo' bucare con una rogatoria, anche su temi fiscali ed anche per la svizzera, che fornisce assistenza giudiziaria per frode (da sempre) ed evasione fiscale (dal 2009 circa). Naturalmente qui si' che è un problema di armonizzazione tra le leggi. Di norma non si puo' fornire assistenza giudiziaria se il reato rogato non ha corrispondenza nella legislazione interna. Per esempio se l'Italia ricevesse una rogatoria dal Kwait per conoscere il conti bancari di un cittadino arabo colpevole di aver commerciato carne di maiale, la risposta sarebbe negativa, in quanto in Italia non è reato commerciare salumi. A livello europeo tuttavia ci sono 27 codici penali. Non mi sembra pero' questo il problema: in USA ce ne sono 50. Se qualcuno ha commesso un reato tenderà a depositare i soldi in un paese in cui quello che ha fatto non è reato. Credo che i reati piu' gravi siano sicuramente perseguiti ovunque. Il problema nasce con reati di entità minore, che in alcuni paesi sono depenalizzati e trasformati in semplici sanzioni amministrative. Il caso classico è l'evasione fiscale, che è reato in alcuni paesi e sanzionabile amministrativamente in altri (e tra l'altro con multe molto piu' forti ed una rapidità esecutiva piu' elevata rispetto a chi segue la lunga strada della sanzione penale).

4) Stabilità e sicurezza dei capitali depositati. I capitali tendono a fuggire dai paesi instabili, sia politicamente sia per quanto riguarda la valuta e l'inflazione. Naturalmente tendono a dirigersi, indipendentemente dal fatto che i capitali siano stati prodotti legalmente oppure no) dove la tassazione è bassa, l'inflazione (perdita di valore della moneta) è bassa, i governi sono stabili, il sistema bancario è serio ed efficente, soprattutto nel private banking e le leggi non cambiano ogni 5 minuti.

Tutti e 4 questi punti corrispondono in modi diversi al comune concetto di haven, inteso come porto, ancoraggio, rifugio, santuario. Vari paesi europei si sono specializzati in alcuni o tutti e 4 gli aspetti e consentivano che piccole enclave al loro interno si occupassero del primo punto, che è il piu' grave. E che è quello su cui sono stati fatti importanti progressi. Tanto che la lista nera, che ad essi si riferisce, è praticamente vuota. Naturalmente questo significa che sono stati trovati altri sistemi per il riciclaggio, per esempio i casinò o meglio ancora i giochi d'azzardo elettronici. Sul punto due credo che non si possa fare nulla: è sana concorrenza fiscale. È giusto che ci sia. Se non ci fosse le tasse degli inferni fiscali salirebbero senza limiti. Molto si è fatto sul punto 3 ma sul 4 l'Italia corre verso il baratro ed è comprensibile che non solo scapppino i capitali (legalmente per quelli puliti) ma anche intere famiglie, come nei primi anni 70.

Ora avete capito dove sta il problema sottointeso dalle cifre di questi articoli?
http://www.corriere.it/tecnologia/econo ... 9bcf.shtml http://www.uglcasedagioco.it/it/notizie.php?id=2603
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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda flaviomob il 28/05/2013, 10:06

Non credo che il problema evidenziato dall'articolo da me postato riguardi tanto Svizzera, Cayman o altri stati fiscalmente appetibili. E' piuttosto un problema di applicabilità e controlli legati alla legge italiana. Il punto non è la libertà di esportare capitali di origine legale, ma il modo in cui questi capitali vengono accumulati: se ciò si realizza tramite evasione fiscale o attività illecite e non si riesce a controllare, uno stato è destinato a crollare.


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Re: Europaradisi fiscali

Messaggioda pianogrande il 28/05/2013, 10:16

Franz.
Mi permetto di aggiungere alla tua lista un altro punto:
Paesi in cui si compra il consenso di una parte della popolazione permettendole di evadere il fisco a scapito dell'altra parte di popolazione.
Questa è l'Italia.
Paradiso per alcuni e inferno per altri.
Gli evasori non fuggono.
Scudi e condoni completano il tutto come la musica delle arpe e i cori angelici.
Fotti il sistema. Studia.
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