Si, i numeri mi sembrano corretti, anche se ha poco senso paragonare gli interessi dal 2007 con quanto si spende in un anno. Se vuoi impressionare qualcuno puoi fargli notare che la spesa per fumo o telefonini in 5 o 6 anni è superiore a quanto spende per il vitto in uno solo. Ma sono paragoni un po' a capocchia.
Sul giappone abbiamo già detto. Loro lavorano tanto ed hanno una buona produttività.
Hanno un forte debito ma danno l'impressione di poterlo ripagare e quindi il rischio è basso e con esso gli interessi pagati.
Quanto allo stampare moneta con l'illusione di creare ricchezza e posti di lavoro, è tiste vedere questa grottesca conversione a sinistra di chi una volta metteva al centro il lavoro ed ora mette al centro politiche monetariste.
Parafrasando cio' che un amico scrive in rete (anche io non ne faro' il nome quindi) non è stampando tonnellate di biglietti da 500 euro che si aggiustano il sistema giudiziario e scolastico laddove non funzionano, che si aumenta il capitale umano quando un Paese non ce l’ha e non adotta politiche finalizzate ad aumentarlo, che si aumenta la produttività del lavoro o si fa crescere il livello tecnologico delle imprese, che si elimina la corruzione, la burocrazia folle, eccetera, eccetera. Inutile e sciocco chiedere a chi stampa moneta di fare miracoli stampandone di più. La moneta, alla fine, è solo un pezzo di carta. Può solo aiutare a misurare il benessere sociale ed a distribuirlo, non lo crea da sola. Il benessere sociale lo si crea solo lavorando bene nel rispetto delle regole degli incentivi adeguati.