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Legalizziamo la marijuana

Forum per le discussioni sulle tematiche economiche e produttive italiane, sul mondo del lavoro sulle problematiche tributarie, fiscali, previdenziali, sulle leggi finanziarie dello Stato.

Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda Stefano'62 il 11/04/2013, 15:42

flaviomob ha scritto:Ok, quindi facciamo arricchire la mafia.

La risposta la trovi al punto 1 del mio post a pagina uno,non mi va di ripetermi.

E la responsabilità di chi ruba in risposta ad una malattia autoindotta,è la stessa che riservo a chi quando è lucido decide di bere,e poi da ubriaco accoppa la gente con la macchina.

La mafia si sconfigge con la cultura,e la cultura giusta è dire che il veleno non si deve commercializzare....o visto che il probizionismo dei comportamenti mafiosi non ha funzionato,dobbiamo legalizzare pure quelli ?
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda flaviomob il 12/04/2013, 0:52

Ok, mettiamoli tutti al muro!


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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda Stefano'62 il 12/04/2013, 11:12

No guarda,
non funziona la pretesa di negare l'esistenza di una scelta alternativa tra la legalizzazione e la fucilazione.
Come fosse una specie di ricatto per negarne la validità indiscutibile.
E pure quella è nel mio primo post che evidentemente ci si ostina a non leggere:

Stefano'62 ha scritto:3
Bisogna legalizzare per evitare che i consumatori siano ingiustamente criminalizzati

Per questo è sufficiente fare leggi eque,senza bisogno di legalizzare lo spaccio del veleno.



Non sono la lotta alla mafia e nemmeno alla droga lo scopo delle istanze di legalizzazione.
C'è solo UNA unica motivazione che spinge in quel senso....
farsi le canne a basso prezzo (poi farsene di più,e ammalarsi ancora di più).
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda franz il 12/04/2013, 13:15

Stefano'62 ha scritto:Puoi dure quello che ti pare,ma in economia esiste una verità accertata al di là di ogni dubbio esattamente come 2+2=4
E quella verità è che a parità di tutte le altre variabili,la domanda\diffusione di un bene è legata da relazione inversamente proporzionale al suo prezzo,in qualsiasi modo sia stato composto o stabilito o viziato tale prezzo.
E non esiste nessuno in grado di confutare questa realtà empiricamente accertata.

In effetti le noci moscate costano molto poco e proprio per questo ieri ne ho comprato 26 tonnellate.
Naturalmente non so cosa farmene ... qualcuno ne vuole un po'?
Anche la merda, che non costa niente, è ambita da tutti ed ha una domanda/diffusione pazzesca (immagino soprattutto da quei professori che prendono a calci nel culo gli studenti che ragionano con la loro testa .... :lol:)
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda flaviomob il 13/04/2013, 0:27

Caro Stefano, il tuo primo, mitologico post non è il Vangelo e in ogni caso dovresti citare le fonti degli studi scientifici a cui fai riferimento.


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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda Stefano'62 il 13/04/2013, 20:07

Se non è il Vangelo allora non sarà difficile confutarlo con buoni argomenti.
Se uno invece si limita a ripetere a pappagallo le solite obiezioni come se non le avessi appena confutate con argomentazioni,allora significa che di argomenti non ne ha.

Da notare che se per puro assurdo domani la scienza (non internet che non ne ha facoltà) dicesse che quelle sostanze non producono scompensi,resterebbero tutti gli altri miei punti argomentati contro un branco di tossici sballati privi di discernimento liberi di danneggiare il prossimo per strada o al lavoro.

Comunque occorre farsene una ragione,a prescindere da ipotetiche proprietà terapeutiche la scienza è chiarissima e definitiva sugli scompensi prodotti da quelle sostanze,e dato che la scienza non abita su internet non la si può dimostrare o sconfessare con un link.
La si trova a scuola e solo li la si può mettere in discussione.


@Franz
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Relazione inversa tra prezzi e domanda
Non ci si scappa.
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda flaviomob il 13/04/2013, 23:47

La scienza parla di effetti temporanei, non di danni permanenti. E anche dal punto di vista dello "sballo" (e quindi della pericolosità quando p.e. ci si mette alla guida) è necessaria la responsabilità personale esattamente come quando si bevono alcolici, ma rimane il fatto che chi ha provato a vietare gli alcolici ha fatto proliferare la mafia per tutti gli Stati Uniti e ha fallito miseramente...


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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda Stefano'62 il 14/04/2013, 14:29

La scienza dice che i sintomi fisici e neurologici sono temporanei,non gli effetti finali.
Quanto può essere considerato temporaneo uno scompenso fisico che induce elevate probabilità di ischemia cardiaca in un giovanotto invece che in un vecchio ?
Quanto è temporaneo un effetto inibitorio sul testosterone in un ragazzino ?
E' temporaneo uno sballo di mezz'ora che ti frolla un centinaio di neuroni o di sinapsi ?
Gli effetti infinitesimi si sommano,e il monte di ore passate in questa situazione produce guasti incalcolabili e di fatto cumulativi pure quelli e alla fine STABILI,perchè non è che il testosterone perduto (e non si pensi che pure alle donne non serva per la crescita) o i neuroni danneggiati verranno recuperati in seguito.
Il tossico resterà una mezza sega con cuore debole per tutta la vita,e sono tutti li a dimostrarcelo.

Quindi i danni sono permanenti di fatto.
Chi dice il contrario lo avrà letto su wikipedia,che non è la stessa cosa di un corso Universitario e che alla fine vuole solo dire che farsi due o tre canne nella vita non ti ammazza.
Ma è necessario chiarire che il concetto di eccesso non è legato all'unità di tempo come nell'alcool,cioè evitabile con la moderazione,ma è legato ad un limite fisiologicamente sostenibile nell'interezza della propria esistenza,passato il quale sei una caccola.
Come l'albero con mille foglie che cadevano una alla volta per ogni parola proferita dal tizio cui era legato.


Il proibizionismo dell'alcool avrà fatto proliferare la mafia,ma la liberalizzazione dell'alcool ne ha aumentato la diffusione che il proibizionismo (e le leggi di mercato) avevano abbattuto di fatto.
Ma tra alcool e stupefacenti c'è una differenza di fondo :
L'ubriachezza non è lo scopo obbligatorio di chi beve,è legata all'eccesso (capacità dei reni e peso del soggetto),quindi è giusto limitarsi alla punizione di quelli.
Invece lo sballo è lo scopo unico di chi si droga ed è l'effetto inevitabile legato ad ogni singolo utilizzo,il che ne legittima la proibizione della causa.

Di solito a questo punto c'è chi salta fuori con la storia che l'alcool miete più vittime.
Ma come già spiegato nel punto 4b,è impossibile stabilire quanta gente muoia davvero per droga,perchè le morti da overdose sono solo una pagina di quei decessi,che non rubrica come morti per droga (o doping) i giovanotti morti per cause "naturali" se non nell'unico caso di overdose.

Stefano'62 ha scritto:4.b
infatti è provato statisticamente che i maggiori decessi sono provocati da alcool e fumo,invece nessuno è mai morto per una canna

Falso anche questo.
Come ho spiegato sopra i danni maggiori degli stupefacenti sono di origine nervosa,quindi impossibilie da rilevare univocamente e confrontare statisticamente.
Una cirrosi epatica mortale si fa presto a capire da dove può provenire.
Un decesso da ictus notturno invece viene rubricato come decesso naturale anche se fosse causato da mille canne fatte nel mese precedente.
Senza contare tutti quelli che vivono vent'anni di meno e se ne vanno per cause “naturali” (si fa per dire) a 60 anni,dopo una vita intera da rimbambiti.


Se comunque l'alcool miete più vittime,immaginate cosa succederebbe ad una popolazione mondiale che riesce ad ammazzarsi di alcool,meno distruttivo della droga,se potesse anche drogarsi a basso prezzo.
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda franz il 15/04/2013, 9:40

Droga: crisi cambia consumi, entro 2015 aumento eroina e calo cocaina
http://www.dianova.it/news-dal-mondo/dr ... lo-cocaina
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Re: Legalizziamo la marijuana

Messaggioda flaviomob il 15/04/2013, 11:54

Usa, la marijuana legale è un business da 1,5 miliardi. E Wall Street cavalca l’onda
I ricavi quadruplicheranno entro il 2018 grazie ai referendum in Colorado e nello Stato di Washington. Si fanno avanti così gli investitori, che puntano su distributori automatici di stupefacenti e start up innovative. E anche lo Stato chiede la sua fetta, con una tassazione fino al 40%

di Francesco Tamburini | 15 aprile 2013

Il business della marijuana legale ha raggiunto livelli esorbitanti negli Stati Uniti. Il Medical marijuana business daily, la principale fonte di informazione per il mercato americano della cannabis ad uso medico, prevede che le vendite autorizzate schizzeranno quest’anno a oltre 1,5 miliardi di dollari. E, grazie ai referendum che a novembre dell’anno scorso hanno dato il via libera all’utilizzo “ricreativo” in Colorado e nello Stato di Washington, quadruplicheranno a 6 miliardi entro il 2018.

La svolta pro legalizzazione è sempre più evidente in Nord America. Sono infatti 18 gli Stati dove la marijuana è permessaper uso medico e altri dieci si stanno muovendo nella stessa direzione. Il fenomeno è confermato da un sondaggio del Pew Research Center, secondo cui il 52 per cento degli americani è favorevole all’eliminazione del divieto, mentre il 45 per cento è contrario. Tre su quattro sostengono invece che i soldi spesi per la lotta alla cannabis non sono un buon investimento.

Gli investitori spingono le aziende a puntare sul business della cannabis
Fiutato il business, Wall Street non sta certo a guardare. L’hedge fund Lazarus Investment Partners, come spiega il Los Angeles Times, ha investito in AeroGrow International, un’azienda produttrice di sistemi idroponici, che permettono di crescere le piante senza l’uso della terra con una maggior resa nel minor tempo possibile. Le attrezzature fornite dalla società servono a coltivare in casa piccole piante come lattuga e pomodori. Ma il fondo di investimento, che possiede il 15 per cento della compagnia, ha suggerito di lanciare una versione extra large del prodotto che permette di coltivare in casa propria 365 giorni l’anno anche piante più alte come, appunto, la cannabis.

Un’altra piccola azienda che realizza sistemi idroponici, Terra Tech, punta a raddoppiare il business non appena le leggi sulle droghe leggere saranno più permissive. Ha chiesto quindi una mano agli investitori di Wall Street per raccogliere 2 milioni di dollari. L’obiettivo dell’impresa è arrivare a realizzare solo una parte dei ricavi con la vendita di attrezzature, concentrando gli sforzi sulla coltivazione di piante e fiori in New Jersey. E, quando le leggi saranno meno rigide, passare alle piante di canapa. Derek Peterson, presidente e amministratore delegato di Terra Tech, sta pensando addirittura di quotare l’azienda alla Borsa di New York.

Gli investimenti di Wall Street: distributori automatici di erba e start up
Il fondo di private equity Privateer sta invece raccogliendo 7 milioni di dollari per acquistare start up che operano nel mercato della cannabis, senza però coltivare direttamente le piante o distribuire la sostanza. Il suo primo acquisto è stato Leafly, un sito nato a Seattle da visitare per avere qualsiasi tipo di informazioni su tutti i rivenditori autorizzati di marijuana: dalle tipologie di erba in vendita ai prezzi, passando per la gentilezza dello staff.

Gli uomini d’affari americani hanno puntato gli occhi anche sui distributori automatici di marijuana. MedBox, che realizza questo tipo di macchinari, sta raccogliendo 20 milioni di dollari dagli investitori per assumere dipendenti e finanziare progetti di ricerca e sviluppo. Ma non manca chi ha idee ancora più innovative. Alan Valdes, trader alla Borsa di New York, prevede che molti uomini di Wall Street investiranno nel suo progetto: aprire in Colorado e nello Stato di Washington una dozzina di negozi di fascia alta “come Starbucks per la caffetteria” per distribuire le varianti più ricercate e costose di marijuana.

Soldi anche per lo Stato, con tasse fino al 40% su vendite e brand
E anche lo Stato non si tira di sicuro indietro quando si tratta di fare soldi con gli stupefacenti. In Colorado e nello Stato di Washington, i due Stati dove si è tenuto il referendum alla fine dell’anno scorso, non è ancora stata presa una decisione definitiva per quanto riguarda la tassazione sulla vendita della marijuana. Ma una cosa è certa: i legislatori puntano a raccogliere centinaia di milioni per risollevare i bilanci pubblici che non si sono ancora ripresi dalla recessione. “Alcune stime sono di circa 100 milioni per il Colorado”, ha detto il parlamentare democratico Jared Polis, spiegando che il ricavato potrà essere investito nelle scuole delle zone più povere. Il Colorado sta quindi considerando di tassare le vendite di cannabis del 40 per cento in alcune aree, dall’8 per cento attuale. Mentre lo Stato di Washington punta a fare soldi tassando i brand di marijuana, quando saranno concessi i primi permessi ai rivenditori autorizzati.

Con il via libera totale il risparmio ammonta a 13,7 miliardi l’anno
Le imposte sull’acquisto, tuttavia, non sono l’unico beneficio per le casse pubbliche legato alla legalizzazione. Con il via libera alla cannabis sempre più vicino, gli Stati Uniti iniziano a fare i conti su quanti soldi risparmieranno rinunciando alla costosissima guerra agli stupefacenti. L’ultimo forte avvertimento proviene da oltre 300 economisti (tra cui tre premi nobel), che hanno firmato una petizione per richiamare l’attenzione sulla tesi dello studioso di Harvard Jeffrey Miron. L’esperto prevede che se il governo legalizzasse la marijuana risparmierebbe 7,7 miliardi di dollari all’anno che vengono spesi ora per contrastare l’uso di stupefacenti. Ma gli economisti hanno alzato l’asticella, stimando un risparmio ulteriore di 6 miliardi di dollari all’anno da considerare se il governo tassasse la marijuana allo stesso modo di alcol e tabacco. Sale quindi a 13,7 miliardi il bottino che gli Stati Uniti incasserebbero ogni anno se legalizzassero la sostanza.

(IL FATTO)


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