La scienza dice che i
sintomi fisici e neurologici sono temporanei,non gli effetti finali.
Quanto può essere considerato temporaneo uno scompenso fisico che induce elevate probabilità di ischemia cardiaca in un giovanotto invece che in un vecchio ?
Quanto è temporaneo un effetto inibitorio sul testosterone in un ragazzino ?
E' temporaneo uno sballo di mezz'ora che ti frolla un centinaio di neuroni o di sinapsi ?
Gli effetti infinitesimi si sommano,e il monte di ore passate in questa situazione produce guasti incalcolabili e di fatto cumulativi pure quelli e alla fine STABILI,perchè non è che il testosterone perduto (e non si pensi che pure alle donne non serva per la crescita) o i neuroni danneggiati verranno recuperati in seguito.
Il tossico resterà una mezza sega con cuore debole per tutta la vita,e sono tutti li a dimostrarcelo.
Quindi i danni sono permanenti di fatto.
Chi dice il contrario lo avrà letto su wikipedia,che non è la stessa cosa di un corso Universitario e che alla fine vuole solo dire che farsi due o tre canne nella vita non ti ammazza.
Ma è necessario chiarire che il concetto di eccesso non è legato all'unità di tempo come nell'alcool,cioè evitabile con la moderazione,ma è legato ad un limite fisiologicamente sostenibile nell'interezza della propria esistenza,passato il quale sei una caccola.
Come l'albero con mille foglie che cadevano una alla volta per ogni parola proferita dal tizio cui era legato.
Il proibizionismo dell'alcool avrà fatto proliferare la mafia,ma la liberalizzazione dell'alcool ne ha aumentato la diffusione che il proibizionismo (e le leggi di mercato) avevano abbattuto di fatto.
Ma tra alcool e stupefacenti c'è una differenza di fondo :
L'ubriachezza non è lo scopo obbligatorio di chi beve,è legata all'eccesso (capacità dei reni e peso del soggetto),quindi è giusto limitarsi alla punizione di quelli.
Invece lo sballo è lo scopo unico di chi si droga ed è l'effetto inevitabile legato ad ogni singolo utilizzo,il che ne legittima la proibizione della causa.
Di solito a questo punto c'è chi salta fuori con la storia che l'alcool miete più vittime.
Ma come già spiegato nel punto 4b,è impossibile stabilire quanta gente muoia davvero per droga,perchè le morti da overdose sono solo una pagina di quei decessi,che non rubrica come morti per droga (o doping) i giovanotti morti per cause "naturali" se non nell'unico caso di overdose.
Stefano'62 ha scritto:4.b
infatti è provato statisticamente che i maggiori decessi sono provocati da alcool e fumo,invece nessuno è mai morto per una canna
Falso anche questo.
Come ho spiegato sopra i danni maggiori degli stupefacenti sono di origine nervosa,quindi impossibilie da rilevare univocamente e confrontare statisticamente.
Una cirrosi epatica mortale si fa presto a capire da dove può provenire.
Un decesso da ictus notturno invece viene rubricato come decesso naturale anche se fosse causato da mille canne fatte nel mese precedente.
Senza contare tutti quelli che vivono vent'anni di meno e se ne vanno per cause “naturali” (si fa per dire) a 60 anni,dopo una vita intera da rimbambiti.
Se comunque l'alcool miete più vittime,immaginate cosa succederebbe ad una popolazione mondiale che riesce ad ammazzarsi di alcool,meno distruttivo della droga,se potesse anche drogarsi a basso prezzo.