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La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda Paolo65 il 19/12/2008, 12:45

Goffredo Bettini e chi la pensa come lui, hanno pienamente ragione.

A mali estermi estremi rimedi, perchè la ribollita non è la pietanza migliore in una situazione come quella in cui è caduto il PD.

La verità è che nel PD la maggiorparte non vuole una scissione,forse necessaria per arrivare ad una vera identità di partito, e si cercherà oltre le parole di circostanza un compromesso al ribasso.

Ma questo farà solo slittare più lentamente lo scontro-confronto finale dentro al PD, facendo perdere al partito molto tempo ed altri elettori....che dragheranno a ragione sempre più verso DI Pietro,non perchè l'ex pm faccia una politica lungimirante,ma perchè almeno pare esistere in quanto opposizione.

La questione morale non è un valore identitario, perchè si da per scontato che un partito sia composto da persone oneste, al contrario sarebbe un'associazione a delinquere.

Sono altri i valori identitari di un partito: politica economica ed estera,politiche sul lavoro e sociali,temi etici ecc.

Per cui se oggi si parlerà solo di questione morale e niente altro, si sarà fatta una direzione di emergenza che non toccherà però nessuno degli altri temi che non trovando risposta stanno annientando il PD.

Non prevedo un bel regalo di natale dalla riunione di oggi.

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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda Gab il 19/12/2008, 13:03

Immagine

Sarebbe più sano ed utile:
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ciao
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda ranvit il 19/12/2008, 13:12

Veltroni ha finito....praticamente non ha detto niente!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda Gab il 19/12/2008, 14:08

Il testo del discorso di Veltroni alla direzione
scarica pdf

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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda Paolo65 il 19/12/2008, 14:09

Allora non resta che attendere le europee per chiudere baracca e burattini.

Se continua così alle europee non voterò e me ne starò a casa.

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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda ranvit il 19/12/2008, 18:33

Dopo quelle di Veltroni ho letto un po' di altre banalità dette da gli altri "campioni".
Ma che l'hanno fatta a fare la Direzione???

Vittorio
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda pianogrande il 19/12/2008, 23:53

Non mi interessa quello che ha detto Macaluso.
Non mi interessa nemmeno quello che ha detto Veltroni.
Tra il dire e il fare ..... nel PD c'è di mezzo un mare infinito.
Voglio vedere però se dopo questa direzione cambierà qualcosa nei comportamenti.
Se non cambierà niente o se cambierà qualcosa ma la gente non se ne accorgerà; allora Veltroni Macaluso Fassino Dalema possono dire tutto quello che vogliono ma a che serve?

Va bene le alleanze ma io Casini Buttiglione etc. nel PD non li voglio.
Quella è gente che si vende al miglior offerente.
E' solo quello il senso dello stare al centro.
Quelli oggi entrano domani escono, Mastella docet.
Già abbiamo imbarcato i radicali che, da destra, avevano definito privilegi le conquiste dei lavoratori e qualche craxiano.
Cerchiamo di imbarcare persone serie oltre che persone oneste.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda Gab il 20/12/2008, 0:19

La mozione di Mario Adinolfi, Giovanni Bachelet, Olga Bertolino, Cristina Comencini, Pier Giorgio Gawronski, Teresa Marzocchi, Nando Dalla Chiesa, Giulio Santagata, Martina Simonini, Luca Sofri

Chiedeva cose interesanti e condivisibili:

...
Chiediamo una discussione sull’attuale governo del partito, attualmente affidato a due soli organismi (coordinamento e governo ombra) integralmente nominati dal segretario, però sulla base di spartizioni ed equilibri correntizi.

Chiediamo che sia rivalutata e utilizzata l’assemblea; e che eventuali modifiche allo statuto siano comunque discusse solo attraverso l’assemblea.

Chiediamo la democrazia interna, l’organizzazione e l’avviamento di strutture intermedie e territoriali. Chiediamo, cioè, che siano rispettati statuto e codice etico del PD, spesso violati o ignorati: organi (come questo) convocati senza ordine del giorno, in orari spesso insostenibili; conflitti d’interesse piccoli e grandi.

Chiediamo che sulla prossima scadenza elettorale –le europee– la volontà di rinnovamento e di costruzione di una nuova classe dirigente passi attraverso due scelte chiare e visibili:

? Mantenere le preferenze, rifiutando qualunque modifica all’attuale legge elettorale tale da limitare la scelta dei candidati da parte dei cittadini.

? Evitare pensionamenti eccellenti selezionando candidati giovani sulla base di competenze e capacità da mettere alla prova della politica europea.

Chiediamo che il PD resti fedele alla scelta delle primarie, che rinneghi le sventate marce indietro delle ultime settimane, garantendo forza e legittimazione popolare ai propri leader e candidati. In nome di questa legittimazione chiediamo a Walter Veltroni che trovino in lui condivisione e garanzia le nostre richieste, comuni ai molti che in questi mesi hanno cercato invano di riconoscere nell’immagine pubblica del PD e nelle sue scelte il progetto in cui hanno creduto e tuttora vogliono credere.


(leggi mozione completa )
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda franz il 20/12/2008, 0:35

La relazione del segretario durante la direzione nazionale di stamattina
"Per i disonesti non c'è posto ma da Berlusconi nessuna lezione di moralità"

L'appello di Veltroni al Pd
"Innovazione o fallimento"

Poi incassa il sì della direzione del partito alla sua relazione
Al segretario potere di nomina dei commissari in caso di necessità


ROMA - "O si innova o il Pd verrà travolto e
sarà il fallimento: non ci sono vie di mezzo". Un partito scosso dalla recente sconfitta in Abruzzo e dalle bufere giudiziarie che hanno visto coinvolti suoi amministratori ed esponenti politici nazionali (a Pescara, a Potenza e a Napoli), ha ascoltato oggi in Direzione la 'sferzata' del segretario che ha aperto i lavori e li ha poi chiusi con la replica finale, lanciando veri e propri messaggi da ultima spiaggia, una vera e propria alternativa per il futuro. "Possiamo perdere qualche punto nei sondaggi, ma siamo sempre un grande partito", oppure "La crisi dei partiti nasce molto prima del Pd" e ancora, "Dobbiamo fare un partito forte che si fa popolo", per chiudere con quel riferimento al "casino interno" del Pd, che pesa sulla sua immagine.

Questione morale. Sono le 10.30 quando Walter Veltroni sale sul palco della direzione nazionale del Pd. Il segretario parte dalla questione morale. E non poteva essere altrimenti. "Siamo un partito di gente perbene, per i disonesti non c'è posto ma la questione morale è un tema principale''. Quello che Veltroni rifiuta seccamente sono "le lezioni che vengono da chi ha nelle proprie fila indagati per mafia. Non possiamo accettare lezioni dal presidente del Consiglio che ha scelto di fronteggiare le sue vicende giudiziarie con una serie di legge ad personam".

Magistrati. Ed è a questo punto che il segretario del Pd tocca un argomento spinoso: il rapporto con la magistratura. Veltroni chiede alle toghe "prudenza" sugli arresti anche perché non si può ignorare l'esistenza "di un meccanismo mediatico" che può "distruggere le persone". Nessuno stop all'azione della magistratura, però. E nessuna riforma "fatta contro i magistrati" dice Veltroni che ribadisce la proposta di un tavolo di sessanta giorni al termine del quale il governo deciderà ma dopo aver ascoltato il mondo della giustizia e se lo riterrà anche l'opposizione.

Alleanze.
"Sento dire in questi giorni che dovremmo rompere con Di Pietro, ma io ho già detto tante volte che ci sono forme diverse di opposizione. L'ho fatto ad aprile, lo abbiamo fatto non aderendo alla manifestazione di piazza Navona e l'ho detto io stesso in una dichiarazione che ha aperto tutti quanti i giornali. Questo non significa che a livello locale non si possano trovare delle convergenze programmatiche". Veltroni tocca così il tema dell'alleanza con Italia dei valori. Rispondendo così a chi, nel partito, chiede che si rompa, nettamente, con l'ex pm. "Vogliamo diventare il primo partito italiano ma in questo percorso costruiremo le necessarie alleanze politiche. Alleanze che dovranno essere fondate sull'innovazione e il cambiamento e dovranno essere affidabili alla prova della tenuta di governo".

Ricambio e litigi. Troppe liti dentro il partito. Meno dirigenti "a vita". Serve ricambio. Veltroni tocca così il delicato tema del rinnovamento della classi dirigenti. "Il ricambio deve essere frequente. Bisogna creare le condizioni di un forte avvicendamento con una nuova generazione - scandisce il segretario - per questo il Pd deve essere il partito dei circoli che sono il lievito democratico e civile dei territori". Poi tocca alle divisioni interne. Il segretario invita tutti a mettere da parte "le quotidiane differenziazioni che piacciono tanto ai giornali ma dispiacciono alla nostra gente" perché, altrimenti il rischio per il Pd è quello di trasformarsi nella litigiosa Unione e di "segare l'albero su cui tutti si è seduti". Veltroni riconosce che spetta innanzitutto al leader "promuovere l'unità" ma a questa deve affiancarsi "la collaborazione responsabile da parte di tutti".

Primarie. Sono uno straordinario strumento di democrazia, rivendica il segretario, "ma non possono diventare un'ideologia. Sarebbe tragico se il Pd si trasformasse in un partito che ha la sua occupazione esclusiva nella discussione delle regole".

Ambiente, legge elettorale e crisi. Sul clima Veltroni propone di "avviare una rivoluzione verde per uscire dalla crisi con una lotta sistematica ai mutamenti climatici. Rottamazione del petrolio e investimenti sulle fonti rinnovabili". Sul sistema elettorale Veltroni rilancia la reintroduzione del collegio uninominale sul modello francese. E ancora il diritto di voto ai 16enni alle amministrative "perché oggi si smette di essere bambini e si diventa giovani prima". Infine la crisi economica e la proposta di chiedere un contributo straordinario "a tutti quei manager che hanno un reddito che supera il milione di euro".

La replica.
"Ha ragione Massimo - dice alla fine nella sua replica Veltroni ribattendo alle critiche di D'Alema - dobbiamo ragionare su un nuovo modello di partito di massa per una società come la nostra, deve essere un partito nuovo, riformista e di massa. Tutte queste tre cose. Le dobbiamo fare insieme e io sento questo come la mia sfida".

Veltroni sottolinea che il Pd rappresenta la vera alternativa al centrodestra, per questo, dice, è oggetto di una "offensiva politica", e tutti devono aver chiaro che tornare ai partiti di origine "sarebbe un suicidio". "Noi possiamo perdere qualche punto percentuale nei sondaggi, ma siamo sempre un grande partito".

Veltroni ha reso omaggio al ruolo svolto da Fassino e Rutelli nella costruzione del Pd ma sottolinea: "Questo partito doveva nascere dopo le elezioni del '96. Dieci anni di ritardo si pagano". Poi rivolgendosi a Massimo D'Alema sottolinea che "la crisi dei partiti nasce molto prima del Pd, c'è un rapporto tra la questione morale e la debolezza della politica".

"Il partito nuovo lo dobbiamo fare - dice sempre rivolgendosi a D'Alema - dobbiamo metterci a lavoro, sento l'inadeguatezza di questi dodici mesi. Un nuovo partito si qualifica perché è partito, perché è di massa e perché è riformista".

Quanto al passato, poi, nessun rimpianto. Se è vero che "è insopportabile il nuovismo - dice Veltroni -, altrettanto insopportabile è la critica al nuovismo per qualcosa che è alle spalle"

"Noi dobbiamo superare i conservatorismi", dice poi rispondendo ai molti interventi critici sul concetto di innovazione da lui più volte richiamato, "ma questo non vuol dire che l'innovazione sia una cosa generica, si fa con idee programmatiche, sui temi, su ambiente, scuola, assetto istituzionale e dispiace che Berlusconi anche oggi abbia dato una risposta negativa".

Veltroni replica anche, senza citarlo, a Fassino. L'ex segretario Ds questa mattina aveva detto che dal punto di vista della strutturazione il partito "ancora non c'è". Dice Veltroni: "Ci vuole rispetto per i tanti che si mobilitano basta pensare alla manifestazione del 25 ottobre al Circo Massimo, che molti pensavano sarebbe andata male".

Il segretario del partito democratico, chiude i lavori della direzione e ribadisce che con Di Pietro "non dobbiamo rompere nulla perché è chiaro che siamo due opposizioni diverse. Da Di Pietro ci separa una visione diversa della società". Questo non significa che a livello locale, "su base programmatica" non si possano stringere alleanze anche con Idv". Quanto all'Udc, "in questo momento non si può chiedere di aderire al centrosinistra, perché l'Udc non aderisce. Noi stiamo lavorando ad una prospettiva di convergenza su base programmatica. E la stessa cosa vale per la sinistra radicale".

Il segretario del Pd sottolinea poi di aver letto un'indagine molto approfondita sull'opinione pubblica dalla quale risulta che i cittadini vogliono avere dei rapporti con le persone di cui si fidano e per questo, dice Veltroni, "dobbiamo lavorare affinché i cittadini si fidino di noi". L'altro elemento che emerge da questa indagine, spiega il segretario, riguarda i rapporti interni al Pd: "Risulta che uno degli elementi più pesanti sulla nostra immagine è il nostro casino interno. Spetta a noi e a me di fare in modo che ci sia meno casino possibile".

Alla fine Veltroni ha incassato il mandato della direzione "di nominare, in casi di necessità e urgenza e ricorrendo gravi e ripetute violazioni dello stato e del codice etico, sentito il consiglio dei garanti, un organo commissariale sostitutivo del segretario e della segreteria, ovvero di altri organi esecutivi".

(19 dicembre 2008)
www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
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Re: La riunione della Direzione PD del 19 Dic

Messaggioda borghinolivorno il 20/12/2008, 9:06

dette le solite belle cose......continuera' il solito andazzo..qualche commissario per riaprire qualche sede, ma non per liberare le sedi occupate...bassolino e iervolino tranquilli e qualche inquisito consolato...IL PAESE IN UNA CRISI A CANDELA guarda e giudica......Il presepe del PD è finito in attesa della fuga in Egitto. Ovviamente il manico lo ha in mano ognuno di noi per quello che puo' fare nel contesto e nel ruolo che riveste (mica pensate che le rivoluzioni si fanno dall'alto?).
a presto paolo borghi livorno
PS la riprova sarà la qualità della marcia di avvicinamento alle elezioni..insisto..iervolino e bassolino tranquilli e sprezzanti, chi potrà temere cosa?
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