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Grillo: più che tsunami tour....

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Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda ranvit il 19/02/2013, 9:29

http://finanzanostop.finanza.com/2013/0 ... -politica/

Grillo: più che tsunami tour è una possibile bomba atomica per una parte della vecchia politica

Scritto il 18 febbraio 2013 alle 21:21 da Agata Marino


Più leggo e più mi guardo in torno e più mi rendo conto che il fenomeno Grillo esploderà in italia come una bomba atomica e farà molto male ai vecchi politici, a noi è ancora presto saperlo e il tempo ci dirà, persone come Casini, Fini, Mastella e altri che fanno parte della lista Montiana potrebbero non superare la soglia del 10% e devo ammettere che questo mi rasserena molto, ho appoggiato e sperato in Monti per molto tempo e, mi sono resa conto, che più il tempo passava e più il mega professore in economia con i suoi tecnici facevano danni, sono solo stati in grado di togliere il pochissimo anche dove non c’era e nulla hanno fatto per muovere l’economia, non parliamo dell’ambito lavorativo dove ci sono giovani che almeno un tempo lavoravano con partita iva a progetto e che oggi si sono visti non confermare i loro miseri contratti, non voglio parlare del disastro esodati li c’è gente che vive in un limbo e questo grazie a professoroni tecnici che ora sostengono di averci salvato, la cosa preoccupante è che questa gente potrebbe aver insegnato ai vostri figli o peggio ancora potrebbe continuarlo a fare.

Dovremmo domandarci: cosa potrebbe fare peggio d’altri Beppe Grillo?



Vuole uscire dall’euro? ma qui non mi preoccupa la cosa anche perchè la costituzione italiana ammette solo referendum abrogativi. Un referendum abrogativo sull’euro sarebbe quasi sicuramente giudicato incostituzionale. Articolo 75 della Costituzione italiana: “Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”, ma magari questa cosa è sfuggita.

Ciò non toglie che il caso Grillo sa più di disperazione di un popolo stufo e per me una bomba è pronta per scoppiare. vi inserisco l’interessante articolo di Massimiliano Gallo che esprime pensieri condivisi sul fenomeno rivoluzionario che sta per scoppiare in Italia.

.

A pochi giorni dalle elezioni del 24 e 25 febbraio i giornali italiani continuano a ignorare il Movimento 5 stelle, anche se l’ex comico e il Cavaliere insieme hanno quasi il 50 per cento dei voti.


Faceva impressione la discrasia tra il glam degli studi televisivi, dove una pimpante Daria Bignardi regalava finalmente un po’ di effervescenza alla campagna elettorale di Mario Monti che però sembrava davvero un alieno.

Non sa usare Twitter, non sa cosa siano le cinquanta sfumature, dribbla come fosse Garrincha la questione delle unioni civili, ignora di fatto Sanremo.

È costretto a balbettare qualcosa, ricorrendo – su suggerimento del guru americano – alla moglie, quando la Bignardi gli piazza un cagnetto in braccio. Immagine che è piaciuta tanto alle star di Twitter (ancora stamattina si parla solo di quello, con battute che vanno dal “Yes we cane” all’hashtag #chiamailcanedimonti). Molto pittoresco, avrebbe commentato la vecchietta interpretata da Montesano, ma tutto questo molto difficilmente sposterà un voto.

Nello stesso momento bastava collegarsi al sito di Beppe Grillo per scoprire che nello stesso momento il leader politico genovese (ormai ex comico) arringava la folla a Marghera. Dopo aver riempito piazza Delle Erbe a Padova (le foto sono impressionanti, tutte le foto dello Tsunami Tour lo sono) vedete il video di torino che ho inserito oggi QUI, è il turno di Marghera. Gente comune, avrebbe detto Robert Redford, che elencava i problemi e le angosce del vivere quotidiano. Il lavoro, gli asili nido, la maternità, le difficoltà dei piccoli imprenditori. Imbacuccati, col cappello e i cappotti, erano lì, al freddo, in tantissimi, di sera e di pomeriggio, ad ascoltare Grillo e ad alternarsi sul palco.

Di questo non c’è traccia sui giornali. Ed è preoccupante, oltre che grave. Sta accadendo qualcosa in Italia.

Che sia giusto o sia sbagliato se ne può discutere, ci mancherebbe. Ma è un fenomeno ben più che rilevante. Il M5s nei sondaggi è accreditato almeno del 17%, una cifra che in Italia hanno superato solo pochissimi partiti: la Dc, il Pci, il Pd, Forza Italia e quindi il Pdl. Non ci è arrivato Craxi con la sua onda lunga, se lo sognava il 17%; non l’ha nemmeno presa in considerazione la Lega, figuriamoci Alleanza nazionale. Per Grillo adesso è una cifra alla portata.

“Apriremo il Parlamento come una scatola di tonno”, dice, urla. E la piazza si infiamma. “È finito il tempo della rappresentanza, non ci crediamo più. Faremo saltare il banco. Se non è adesso, sarà tra un anno. Ma è solo una questione di tempo. E comunque possiamo farcela anche ora”. Non si ferma mai Grillo. “Populisti? Sì, siamo populisti, fateglielo sentire”, e la folla esclama ad alta voce “po-pu-li-sti”.

Lo tsunami tour richiama a una politica che noi definiamo vecchio stile, ma che poi è quella che anche un certo Barack Obama – che Twitter lo sa usare, eccome, e che le Cinquanta sfumature di sicuro le conosce se non le ha finanche lette – ha praticato. Perché, è ovvio, senza andare nelle piazze non esisti, non sei credibile. Negli Stati Uniti d’America, come abbiamo scritto, sarebbe impensabile.

Grillo nei suoi comizi cita spesso troupe televisive straniere che sono venute a seguirlo. Da tutto il mondo. Danesi come canadesi. Perché il giornalismo è racconto, descrizione, oltre ad analisi e interpretazione. Se uno straniero oggi aprisse Repubblica e Corriere non saprebbe nulla di quel che sta avvenendo in questa campagna elettorale. Non riuscirebbe a farsi un’idea del pensiero e dello stato d’animo degli italiani, della duplice inquietudine che pervade il Paese. Quella di chi andrà a mettere la ics sul M5s e quella di chi al solo pensiero rabbrividisce.

I media che si autodefiniscono autorevoli trattano Grillo alla stregua di un piccolo dittatore. Il Movimento fa notizia solo quando qualcuno si ribella al capo, quando c’è da scrivere del guru Casaleggio. Come se tutte quelle persone, quegli italiani che al freddo riempiono le piazze nei giorni feriali fossero cittadini di serie B, lobotomizzati. Ci si può interrogare sul perché un comico stia riscuotendo tanto successo. Anzi sarebbe un dovere dell’informazione. Di certo non lo si può ignorare. Se non altro per rispetto ai principi e alla passione che ci hanno condotto a scegliere questo mestiere.

Non è vero, come sembra leggendo i quotidiani, che in Italia si dibatte se Bersani debba o meno abbandonare Vendola. Del resto, basta dare una scorsa ai sondaggi. L’ultimo dell’Swg al Senato, di ieri, dà la coalizione del centrosinistra al 34,3% (col Pd al 29,6), la coalizione di Monti (compresa l’Udc!) all’11,5%: in teoria Monti e i suoi corrono il rischio di non superare lo sbarramento del 10( LA MIA SPERANZA). Insieme, fanno il 45. La stessa cifra che avrete sommando il 28,7% del centrodestra (col Pdl al 19) e il 17,5 di Grillo (accreditato alla Camera del 18).

Anzi, se proprio vogliamo stare ai numeri, secondo la Swg oggi l’ipotetico e irrealizzabile tandem Grillo-Berlusconi (46,2) ha più consenso nel Paese di quello Bersani-Monti (45,8), l’unico di cui parlano i quotidiani.

Cioè, per esser chiari, se ipoteticamente Grillo e Berlusconi dovessero stringere un’alleanza( anche se ora la vedo impossibile ma in politica tutto è concesso), sarebbe arduo per il capo dello Stato non offrire l’incarico di formare il Governo a uno dei due già mi immagino la faccia .

Numeri da brividi e scenari fantasiosi. Ma i numeri sono quelli. E non sono solo numeri. Sono teste. Cuori. Persone. Famiglie. Questa è la fotografia.

Ci sono due Italie. Una che per brevità potremmo definire europeista, se volete responabile, credibile, che però ancora cincischia e si attarda in liti e discussioni inutili. Un’altra che è difficile da sintetizzare. Perché Grillo e Berlusconi non sono la stessa cosa, anche se qualche punto in comune ce l’hanno.

Pensiamoci e pensateci. In una stanza, gli italiani che votano Bersani o Monti si equivalgono a quelli che voteranno Grillo o Berlusconi. E siamo ancora a sette giorni dal voto. Questa è la realtà. Prendiamone atto. Sta avvenendo qualcosa in Italia. Qualcosa di forte. Di intenso.

E non è il cagnolino di Monti. Avvisate le tweet-star. E magari anche i leader politici che ancora possono rimediare.

Mi auguro e spero in un possibile buon gusto ritrovato da parte del professore Monti, se non dovesse essere ” diciamo eletto” che abbia il buon gusto di dimettersi da ”Senatore a Vita” se gli Italiani dimostrano di non volerlo che se ne vada anche da quella carica, così avrà il tempo di portare a spasso il suo nuovo cagnolino. Seguiteci anche su TWITTER QUI
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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda flaviomob il 19/02/2013, 13:26

Mi sa che stasera vado a sentirlo a Monza... ;)

Ma certi grillini....

http://popoff.globalist.it/Detail_News_ ... ull-aborto
Marche, la grillina che attacca la legge sull'aborto
La capolista al Senato di M5s: «La 194 è una sconfitta per le donne». Silenzio delle donne Pd. Amurri (Rivoluzione civile): «Come la Binetti»


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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda flaviomob il 20/02/2013, 0:56

Grillo ha una capacità comunicativa notevole, è diretto, non teme l'improvvisazione (è stato contestato da un senzatetto ma non lo ha zittito, anzi ha interloquito per alcuni minuti senza sottrarsi e apparendo convincente), fa ridere e ha anche qualche buona idea, più o meno realizzabile, ma sa vendere bene il suo prodotto. Anche se il suo intervento è abbastanza standardizzato e simile agli altri presenti in rete.
Purtroppo non si può nascondere l'abisso sul piano della comunicazione tra lui e i candidati M5S che hanno parlato dopo (a parte che tre quarti del pubblico ha iniziato a scemare dopo che il comico genovese ha terminato), oltre alla pochezza dei loro contenuti. Probabilmente anche la timidezza e la poca confidenza con un "palco" hanno giocato un ruolo, ma si è vista - a mio modesto avviso - "poca ciccia". Peccato però perché l'impressione di essere davanti a giovani onesti, trasparenti, che ci credono e si impegnano in prima persona mettendosi in gioco è stata forte. Se sapranno crescere senza disgregarsi (e magari subire anatemi) qualcosa di buono combineranno e, cosa più importante, intercetteranno un voto di protesta che altrimenti potrebbe degenerare pericolosamente verso l'estremismo.
Politicamente non mi convincono, ma mi sembrano (ancora) una risorsa per la democrazia.


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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda ranvit il 20/02/2013, 7:37

Politicamente non mi convincono, ma mi sembrano (ancora) una risorsa per la democrazia.

Assolutamente d'accordo!

Certamente sono una risorsa per la ns democrazia asfissiata dall'inamovibilità arrogante ed impunita di una classe politica che ci ha portato al disastro economico e morale; con la complicità di un elettorato in parte accecato dall'ideologia e in parte ancora legato all'italietta provinciale, cialtrona, bigotta ed ipocrita!
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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda flaviomob il 20/02/2013, 9:54

Specifico che le mie sono impressioni assolutamente superficiali di uno che non era mai stato prima da un comizio di Grillo... mi ricordo quando faceva gli spettacoli a pagamento tanti anni fa alle feste dell'Unità, i miei amici ci andavano quasi ogni anno, io no perché per me trentamila lire (o giù di lì) di allora pareva un poco esagerato. Del resto, mia nonna era genovese... ;)


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E Celentano? Canta per M5S ma vota Ambrosoli

Messaggioda mauri il 20/02/2013, 16:18

...e anche a milano la piazza è piena, è un uomo di spettacolo e sa come comunicare e trascinare, i candidati sono persone normali che non hanno dimestichezza con il teatro ma ci credono e sono decisi, sicuramente faranno meglio dei nostri politici in carriera, certo che pensare entrino 100 grillini alla camera è incredibile quindi ci sarà un forte ricambio e molte facce odiose finalmente spariranno, non sarà uno tsunami ma sicuramente una bella spallata ai pilastri del potere e sono ben contento di poter dare il mio micro contributo
ciao mauri

Non sarà uno tsnunami, ma l’onda è lunga. E agitata. «Tutti a casa-tutti a casa», lui dà il la e la folla lo segue, scandendo le parole all’unisono in un crescendo che fa impressione. Non è oceanica, magari a Torino c’era più gente, anche se lui quando arriva ironizza: «C’è poca gente, pensavo qualcosina di più».
http://www.unita.it/italia/speciale-ele ... +Ambrosoli
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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda flaviomob il 21/02/2013, 20:20



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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda flaviomob il 23/02/2013, 9:36

Riempie le piazze, ma lancia divieti ai giornalisti. Chi si crede di essere, l'Unto?

http://www.articolo21.org/2013/02/elezi ... -italiana/


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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda ranvit il 23/02/2013, 10:57

Fa bene...rende molto in termini di voti e poi, diciamoci la verità, la stampa italiana se lo merita!
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Re: Grillo: più che tsunami tour....

Messaggioda ranvit il 23/02/2013, 11:15

Ma cio' conta di piu' è la voglia degli italiani di mandare a casa TUTTO l'establishement politico: all'epoca di Mani Pulite si combattevano politici che rubavano principalmente per fare politica, oggi si fa politica per rubare!

http://firenze.repubblica.it/cronaca/20 ... ef=HRER1-1


Elezioni, videoforum con Renzi:
"Sta per nascere nuova Italia"

Centinaia di messaggi per il sindaco di Firenze, che ha partecipato in prima persona alla campagna elettorale del Pd. "Grillo non va demonizzato, condividere alcuni temi come tagli alla politica e agenda digitale". "Nel nostro partito il maggior numero di candidate" di LAURA MONTANARI


"Il pd dovrà governare l'Italia nei prossimi cinque anni e lo farà se riusciremo a recuperare il voto degli indecisi". Così Matteo Renzi comincia il dialogo con i lettori nel forum di Repubblica. Dal suo studio a Palazzo Vecchio, il sindaco di Firenze parla di innovazione e lavoro. Ai giovani che non lo trovano dice: "Il tema del lavoro è centrale per la politica. Io credo che a un ragazzo che oggi ha 20 anni, sia necessario dare un paese più semplice, dove possa realizzare una sua idea: se uno vuole aprire un'azienda o provare a mettersi in gioco, non deve essere schiacciato dalla burocrazia".

Parla di come attirare investimenti dall'estero: "Qui a Firenze sono venuti i principali gruppi di investimenti al mondo interessati a intervenire sulla città, ma scappano perché c'è una giustizia civile che fa paura, c'è un livello di pressione fiscale alto e anche molto complicato e scappano perché hanno paura di un paese che è respingente. Noi dobbiamo cambiare tutto questo". Renzi poi spiega anche bisogna mettere i ragazzi "in grado di trovare lavoro non perché conosce qualcuno ma perché conosce qualcosa perché ha studiato e io spero che il centrosinistra al governo si occuperà di università: un po' meno dei baroni, un po' di più dei ragazzi". Renzi ha poi risposto a chi gli ha chiesto che cosa del suo programma sarà recepito da Bersani e ha risposto: "Il tema della semplficazione amministrativa, la dematerializzazione,

i tagli ai costi della politica il tema dell'innoazione tecnologia e ambientale".

Sulla questione femminile, riproposta con urgenza dopo la vicenda delle battute di Berlusconi nei confronti di una lavoratrice della Green Power ha spiegato: "Penso che ci sia una questione culturale più ampia del fatto specifico, quella per esempio che ha portato nei mesi scorsi anche autorevoli giornali internazionali a fare articoli sulla rappresentazione della donna nelle pubblicità sui muri di Roma. La donna era associata a tutto dalla macchina al telefono e in pose che la traformano in nna donna oggetto. Da un po' penso che sia cambiata la percezione culturale, basti pensare alle battaglie di Se non ora quando e allora va fatta una riflessione che coinvolge anche i media quando per esempio fanno mezza pagina con il dibattito sulla farfallina di Belen".

E su Beppe Grillo che riempie le piazze: "Grillo dice anche delle cose giuste, bisogna avere il coraggio di confrontarsi: taglio costi della politica, innovazione digitale, grande scommessa sul futuro ambientale. Come è possibile che in alcune regioni ci siano ancora dei vitalizi? Poi Grillo dice anche assurdità sulla mafia, di Aids, quando racconta di un governo che verrà, ma lui non vuole governare il Paese, piuttosto suscitare scandalo ed esprimere un voto di protesta".
(22 febbraio 2013)© Riproduzione riservata
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