ranvit ha scritto:Non potrebbe nemmeno definirsi "partito" ... ma è stata la voglia di "emulare il cavaliere" che ha fatto nascere tanti "partiti personali".
Mi sbaglio o qui si è continuamente sostenuto che le idee (io dico le applicazioni delle idee) camminano sulle gambe degli uomini???
Si tratta di un'implicita ammissione dell'importanza dell'azione degli uomini rispetto alle idee-ideologia dei Partiti....o no?
E io credo che sia giusto cosi': il Partito è la sede dove si cerca di interpretare i bisogni della gente partendo da alcuni principi generali e fondanti, si elaborano soluzioni di massima e si prospettano strategie.....poi pero' ci sono uomini che devono attuarle. E non un "funzionario di Partito" qualsiasi, servono persone dalle grandi capacità....un Leader (momentaneo quanto si vuole-ottimo il sistema americano: 2 mandati e poi fuori dai coglioni anche se sei un Padreeterno...) ma un Leader!
La funzione/presenza di un leader in un partito è importante e non disconoscibile (proprio perché le idde camminano sulle gambre degli uomini) ma un conto è il partito che "passa" cion il leader e da esso dipende totalmente e - per questo -manca di democrazia interna; altro conto è il leader che fà crescere una generazione che lo sostituisca e un partito che, in virtù dei propri organi interni democraticamente eletti è capace di sopravvivere al leader.
Insomma De Gasperi e Togliatti erano la DC ed il PCI ma entrambi i partiti sono sopravissuti a questi leader