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Sanità con l’assicurazione?

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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Robyn il 02/12/2012, 11:16

La spesa sanitaria diminunisce se diminunisce la spesa farmaceutica e questo è possibile con più concorrenza nell'industria farmaceutica,e se si acquista in un mercato dove in cui c'è più concorrenza,materiale utile al funzionamento di un'ospedale.La riduzione dei posti letto permette di diminuire la spesa sanitaria perche permette al medico di evitare i ricoveri inutili che possono far ricorso all'assistenza extra-ospedaliera.Diminuisce se si evitano assunsioni clientelari e sprechi,evitando per ex di prescrivere più farmaci di quelli che servono,cosa che avviene se il rifornimento farmaceutico è monopolistico.Inoltre gli ospedali pagano un'affitto o sono di proprietà statale?utilizzano per l'energia il fotovoltaico e il solare oppure pagano l'elettricità all'Enel?Fanno la raccolta differenziata per poi rivenderla all'industria?Infine bisogna premiare il merito del personale medico evitando le ingerenze della politica ciao robyn
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 02/12/2012, 15:23

Robyn, la spesa sanitaria è destinata ad aumentare.
Mettiamoci il cuore in pace .... cosi' abbiamo meno problemi cardiaci. :lol:
1) la popolazione invecchia e piu' invecchia e piu' ha bisogno di cure.
2) ogni successo nella cura diventa l'appuntamento con la prossima malattia, quindi altri costi futuri,
3) un sistema che costa poco è quello che riesce da ammazzare subito i pazienti, al primo tentativo(malasanità).
4) oppure un sistema in cui per qualità genetiche e legate alla dieta sana, la popolazione ha meno problemi di salute.
Da noi il punto 4 ci mette al riparo ma anche il punto 3 è drammaticamente vero.
Per carenza di risorse fiscali siamo costretti a risparmiare e questo aumenta il rischio che il punto 3 prevalga sul 4.
Un sistema misto assicurativo come in francia e germania aggiunge risorse e minimizza il 3).
A questo punto basta allontanare i politici dalla gestione della sanità e premiare il merito; dovremmo osservare un netto miglioramento.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Robyn il 02/12/2012, 17:12

Non è che il paese invecchia,è che ci sono poche nascite e questo ha ricadute negative sul Pil.Introdurre le assicurazioni
private con tutte le buone intenzioni che si hanno può fare da "apripista" ad un sistema che non è più universalistico e che magari aumenta anche la spesa e sappiamo che il liberismo che è diverso da liberale o liberalismo insidia la libertà
ciao robyn
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda flaviomob il 02/12/2012, 21:26

franz ha scritto:Il liberismo è una cosa che si cita a vanvera quando non si hanno argomenti concreti.


No, quando non si hanno argomenti concreti si afferma che la controparte non ha capito nulla. Ed è un tipo di linguaggio offensivo che emerge, ciclicamente, su questo forum.


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Scusi, passa di qui il 15? No, il 15 sono a Firenze

Messaggioda franz il 02/12/2012, 21:50

flaviomob ha scritto:
franz ha scritto:Il liberismo è una cosa che si cita a vanvera quando non si hanno argomenti concreti.


No, quando non si hanno argomenti concreti si afferma che la controparte non ha capito nulla. Ed è un tipo di linguaggio offensivo che emerge, ciclicamente, su questo forum.

Basta rileggere ed io ho scritto, rivolto al mio interlocutore: "a quanto pare non hai capito nulla del discorso che si sta facendo". Quindi non "nulla" in toto, ma nulla nel caso specifico di quanto si discuteva. Capita che uno non capisca e penso che o si fa finta di niente, come una sorta di bugia pietosa, oppure si fa un tentativo. E rispiego che francia e germania sono sistemi universali. Questo è un argomento. E non si puo' sostenere il contrario, senza prova. Quindi chi dice che il sistema assicurativo "toglie universalità", non ha capito nulla di 4 pagine di discussione. Se poi tira in ballo il "liberismo" allora è proprio senza argomenti.
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda flaviomob il 02/12/2012, 22:18

Quindi chi dice che il sistema assicurativo "toglie universalità", non ha capito nulla di 4 pagine di discussione. Se poi tira in ballo il "liberismo" allora è proprio senza argomenti.


Chi dice una cosa sbagliata, ammesso che lo sia, probabilmente non ha capito quello specifico punto, ma nessuno ha il diritto di sostenere che non ha compreso nulla di quattro pagine di discussione perché
1. E' offensivo ed insultante
2. E' palesemente falso

= = =

Su questo sito, nel caso tedesco, si parla di assicurazione sanitaria statale.

http://www.justlanded.com/italiano/Germ ... -sanitaria


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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 02/12/2012, 23:37

flaviomob ha scritto:
Quindi chi dice che il sistema assicurativo "toglie universalità", non ha capito nulla di 4 pagine di discussione. Se poi tira in ballo il "liberismo" allora è proprio senza argomenti.


Chi dice una cosa sbagliata, ammesso che lo sia, probabilmente non ha capito quello specifico punto, ma nessuno ha il diritto di sostenere che non ha compreso nulla di quattro pagine di discussione perché
1. E' offensivo ed insultante
2. E' palesemente falso

Se la discussione verte sul carattere universale o meno dei sistemi sanitari basati su assicurazioni obbligatorie (come i sistemi Bismark), come Germania e Francia e si dice che non vanno bene le assicurazioni perché "bisogna mantenere il carattere di universalità, di fatto si dimostra di non aver capito il nocciolo della discussione (che tu hai capito). Non di non essere d'accordo con le assicurazioni, cosa assolutamente lecita. Ora che la verità offenda sono anche d'accordo ma Robyn è maggiorenne e vaccinato e sa, come anche altri, che se dice cose che non stanno in piedi io lo faccio notare. E conto che sia apprezzabile che io non taccia solo non turbare l'interlocutore e soprattutto un Flavio di passaggio.

PS: l'articolo parla di assicurazione privata e pubblica. Il documento in alcuni punti è un po' confuso e non è chiaro se è stato tradotto bene (in alcuni casi racconta con il tempo al passato).
Questo è molto piu' analitico: http://www.assozanetti.it/ita/upload/2-7-4_2.pdf
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda flaviomob il 03/12/2012, 7:33

Intanto bisogna vedere che cosa si intende per universalità. Cosa fa un sistema con assicurazione (USA) o con assicurazione obbligatoria (D,F...) quando un datore di lavoro o un lavoratore non paga (non può pagare) il premio assicurativo? Che cosa succede con gli immigrati (regolari, irregolari)? Ci sono categorie escluse dalla copertura sanitaria? Chi usufruisce di una prestazione o di un ricovero deve pagare una quota, come in alcune regioni italiane? Che cosa succede se non può farlo?

Mi sembrano domande perfettamente lecite e i dubbi sull'universalità secondo me è giusto porseli (anche sul nostro sistema: cosa succede per i migranti? quali conseguenze sanitarie per la collettività derivano dal fatto che una fascia della popolazione che vive qui ne sia esclusa?). Emergency ha aperto un centro mobile di assistenza nella piana di Gioia Tauro, un poliambulatorio fisso a Palermo e uno a Marghera. Come sempre, la reazione italiana alle insufficienze del sistema statale parte da iniziative di volontariato organizzato. Qual è la risposta dei sistemi con assicurazione obbligatoria (o semplicemente con assicurazione) all'emergere di nuove (o antiche) problematiche?


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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda franz il 03/12/2012, 9:02

Per universale si intende un sistema che copre tutti, quindi obbligatorio. Il sistema USA non lo era, salvo in alcuni stati. Lo sarà quando andrà a regime la riforma di Obama.
I sistemi bismark in vigore da tempo in Francia ed in Germania sono obbligatori e quindi universali, in quanto studiati per non lasciar fuori nessuno. Non a caso la sinistra in francia e la socialdemocrazia tedesca li hanno mantenuti e potenziati.
In germania per esempio il lavoratore ha la sua cassa privata e lo stato interviene (gratis) per chi non lavora (pensionati, studenti, disoccupati) o chi ha bassissimi redditi. In francia il sistema statale (che è classificato come "Social insurance system" e preleva una % dallo stipendio) copre il 75% delle spesa, il resto se vuoi te lo copri con un'assicurazione privata, che arriva al 99% e che vale la pena fare (http://vivereincostazzurra.blogspot.ch/ ... tario.html ). Immagino che Monti alludesse a soluzioni del genere quando ha osato porre la questione. In svizzera tutti i residenti sono assicurati obbligatoriamente ed i cantoni pagano il premio di chi ha un reddito insufficente (con l'aiuto anche di fondi federali). Insomma nessuno viene escluso e tutti sono curati. Ci sono particolari convenzioni tra stati per garantire la copertura sanitaria ai turisti (solitamente per un massimo di 3 mesi) ed agli studenti ma occorre avere con se una tesserina particolare che dovrebbe essere rilasciata da ogni sistema sanitario o assicurazione.

Il problema dei migranti ovviamente ricade nel sistema standard se sono ufficiali, piu' difficile un po' uvunque se sono clandestini, e quindi in nero, indipendentemente se il sistema sia beveridge o bismark, perché la sanità oggi richiede per essere efficente di avere una tessera sanitaria con alcuni dati inseriti nel chip. In ogni caso quando uno arriva al pronto soccorso viene prima curato e poi si affronta il problema amministrativo. Nessuno deve essere rifiutato se non ha con se i documenti. In quasi tutta europa, tranne in Italia, esiste il reddito minimo per cui non dovrebbe esistere che un cittadino non puo' pagarsi una quota di cura. Se eventualmente non paga, finisce un po' come in tutto il mondo nel "bollettino dei protesti" ma non per questo smette di essere curato.

Ricordo a chi volesse apprfondire che esiste una serie di schede per ogni sistema di welfare nel mondo, sanità compresa.
http://www.ssa.gov/policy/docs/progdesc ... index.html
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Re: Sanità con l’assicurazione?

Messaggioda Robyn il 03/12/2012, 11:34

Il welfare state si difende se si stimola la natalità se c'è il welfare familiare.Le riforme della previdenza eventualmente i tagli agli sprechi nella sanità sono un tampone nel frattempo che si riequilibri a livello intergenerazionale il paese
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