La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Regioni: un problema da affrontare

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda trilogy il 23/09/2012, 9:58

I pachidermi delle regioni

Lo scandalo che travolge la giunta Polverini non è certo un buon motivo per abolire la Regione Lazio. Né la Lombardia o la Sicilia, dopo le peripezie di Formigoni e di Lombardo. Ma sta di fatto che le Regioni sono diventate molto impopolari; e il popolo è pur sempre sovrano. Di più: nei termini in cui le abbiamo costruite, le Regioni sono un lusso che non possiamo più permetterci. Non solo in Italia, a dirla tutta. Ne è prova, per esempio, il no di Rajoy alla Catalogna, che reclamava una maggiore autonomia fiscale. Ma è qui e adesso che il decentramento dello Stato pesa come una zavorra. È qui che la spesa regionale è aumentata di 90 miliardi in un decennio. Ed è sempre qui, nella periferia meridionale dell'Europa, che i cittadini ne ottengono in cambio servizi scadenti da politici scaduti.

Sicché dobbiamo chiederci che cosa resti dell'idea regionalista, incarnata nei secoli trascorsi da Jacini, Minghetti, Colajanni, Sturzo. Dobbiamo domandarci se quell'idea abbia ancora un futuro e quale. Intanto ne conosciamo, ahimè, il passato. L'introduzione degli enti regionali costituì la principale novità della Carta del 1947, ma poi venne tenuta a lungo in naftalina, perché la Democrazia cristiana non voleva cedere quote di potere al Partito comunista. Quando tale resistenza fu infine superata - all'alba degli anni Settanta - le Regioni vennero al mondo zoppe, malaticce. Da un lato, il nuovo Stato repubblicano aveva occupato ormai tutti gli spazi; dall'altro lato, i partiti politici avevano occupato lo Stato. Ed erano partiti fortemente accentrati, dove i quadri locali prendevano ordini dall'alto. Le Regioni si connotarono perciò come soggetti sostanzialmente amministrativi, dotati di competenze legislative residuali e senza una reale autonomia.

Poi, nel 2001, grazie alla bacchetta magica del centrosinistra, scocca la riforma del Titolo V; ed è qui che cominciano tutti i nostri guai. Perché dal troppo poco passiamo al troppo e basta; ma evidentemente noi italiani siamo fatti così, detestiamo le mezze misure. E allora scriviamo nella Costituzione che la competenza legislativa generale spetta alle Regioni, dunque il Parlamento può esercitarla soltanto in casi eccezionali. Aggiungiamo, a sprezzo del ridicolo, che lo Stato ha la stessa dignità del Comune di Roccadisotto (articolo 114). Conferiamo alle Regioni il potere di siglare accordi internazionali, con la conseguenza che adesso ogni «governatore» ha il suo consigliere diplomatico, ogni Regione apre uffici di rappresentanza all'estero. Cancelliamo con un tratto di penna l'interesse nazionale come limite alle leggi regionali. E, in conclusione, trasformiamo le Regioni in soggetti politici, ben più potenti dello Stato.

I risultati li abbiamo sotto gli occhi. Non solo gli sprechi, i ladrocini, i baccanali. Non solo burocrazie cresciute a dismisura e a loro volta contornate da un rosario di consulte, comitati, consorzi, commissioni, osservatori. Quando il presidente Monti, nel luglio scorso, si mise in testa di chiudere i piccoli ospedali, il ministro Balduzzi obiettò che la competenza tocca alle Regioni, non al governo centrale. Negli stessi giorni la Corte costituzionale (sentenza n. 193 del 2012) ha decretato l'illegittimità della spending review , se orientata a porre misure permanenti sulla finanza regionale. Costituzione alla mano, avevano ragione entrambi, sia la Consulta sia il ministro; ma forse il torto è di questa Costituzione riformata.

La Costituzione ha torto quando converte le Regioni in potentati. Quando ne incoraggia il centralismo a scapito dei municipi. Quando consegna il governo del territorio alle loro mani rapaci, col risultato che il Belpaese è diventato un Paese di cemento. Quando disegna una geografia istituzionale bizantina (sul lavoro, per esempio, detta legge lo Stato, ma i tirocini sono affidati alle Regioni). Quando mantiene in vita anacronismi come le Regioni a statuto speciale. Quando pone sullo stesso piano il ruolo delle Regioni virtuose (per lo più al Nord) e di quelle scellerate (per lo più al Sud). Infine, ha torto quando nega allo Stato il potere di riappropriarsi di ogni competenza, se c'è una crisi, se la crisi esige un'unica tolda di comando.

C'è allora una lezione che ci impartiscono gli scandali da cui veniamo sommersi a giorni alterni. Vale per le Regioni, vale per i partiti. Perché viaggiamo a cavalcioni d'un elefante, ecco il problema. E l'elefante mangia in proporzione alla sua stazza. Quindi, o mettiamo a dieta il pachiderma o montiamo in sella a un animale più leggero. Quanto alle Regioni, vuol dire sforbiciarne le troppe competenze. Se non altro, gli incompetenti smetteranno di procurarci danni.

Michele Ainis
http://www.corriere.it
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda pianogrande il 23/09/2012, 10:29

In un paese governato da ladri il localismo diventa niente altro che la replicazione in periferia del covo di ladri che sta al centro.
Il tutto con l'aggravante del fatto di non avere un solo covo da controllare ma decine o centinaia.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda franz il 23/09/2012, 11:29

Il problema è sempre chi paga e chi, come cittadino informato, valuta il rapporto costi/benefici.
Se le spese delle regioni fossero pagate unicamente ai cittadini di quelle regioni, le cose cambierebbero.
Anzi lo ripropongo in termini interrogativi: cambierebbero?
Per me si. Non in modo uniforme. Come già oggi, qualcuna costerebbe di piu' (procapite) e qualcuna di meno.
Non metto il becco se i valdostani spendono un'enormità per la loro minuscola regione e pagano loro e solo loro.
Ce lo metto se a pagare è l'intera comunità nazionale.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 9:50

Ho letto stamattina le spese dei consigli regionali per i gruppi politici....allucinanti!!!
Il Molise ha speso quanto il Lazio: 13 milioni di euro e passa!!!
La Campania ha speso un decimo del Lazio ed è sotto indagine della GdF!

(non riesco a trovare la tabella di tutti i consigli regionali)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda franz il 24/09/2012, 11:04

ranvit ha scritto:Ho letto stamattina le spese dei consigli regionali per i gruppi politici....allucinanti!!!
Il Molise ha speso quanto il Lazio: 13 milioni di euro e passa!!!

Quelli del senato (22 milioni) allora sono dilettanti. :(
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda trilogy il 24/09/2012, 11:42

franz ha scritto:....Quelli del senato (22 milioni) allora sono dilettanti. :(


E' l'effetto della Legge 96 di luglio che li ha dimezzati.
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 11:43

Cioè prima erano 44????


Maledetti! Tutti!!!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda trilogy il 24/09/2012, 12:13

ranvit ha scritto:Cioè prima erano 44????...]


quello è solo il rimborso ai gruppi che rappresenta dopo il dimezzamento circa il'4% del totale annuo.
.

spese obbligatorie 469.651.700 (tabella pag. 21)
spese di funzionamento 64.110.000 (tab. pag. 23)
spese in conto capitale 5.867.236 (tab. pag. 24)

La cosa interessante è che hanno:
134 milioni di spese per il personale dipendente - 107 milioni di spesa pensionistica. Visto il trend, tra un po' pagheranno più di pensioni che di personale. Un pensionifico :mrgreen:
fonte: http://www.senato.it/service/PDF/PDFSer ... 674451.pdf
Avatar utente
trilogy
Redattore
Redattore
 
Messaggi: 4746
Iscritto il: 23/05/2008, 22:58

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 12:44

Qualcosa si muove....e addirittura ( :D ) da parte della Regione Campania.

http://www.ilmattino.it/napoli/citta/sp ... 1271.shtml

Spese Regione Campania, i gruppi consiliari «pubblicheremo i rendiconti»

di Adolfo Pappalardo


NAPOLI - «Caffè per caffè, euro per euro da domani (oggi ndr) tutte le spese saranno pubbliche», spiega Peppe Russo, capogruppo Pd in consiglio regionale. E aggiunge pure: «Poi chi vuole può anche venire a fotocopiare i registri dove sono elencati tutte le singole voci: non abbiamo nulla da nascondere».

E così l’Idv. «Un paio di giorni al massimo e le spese del gruppo saranno pubbliche», spiega il capogruppo dipietrista Eduardo Romano di ritorno dalla festa nazionale del partito da Vasto. «Venerdì - aggiunge - quando il caso è scoppiato eravamo già tutti in Abruzzo, alla kermesse dell’Idv: solo per questo non abbiamo potuto esibire e rendere pubblicoil rendiconto». Il riferimento, nemmeno tanto velato, è al Pdl che venerdì ha reso subito note le spese del proprio gruppo.

«Darlo per macro aree come ha fatto il partito di Berlusconi è semplicissimo, per questo non siamo riusciti a farlo subito: euro per euro renderemo trasparente ogni singola spesa. Dai caffè alle spese di cancelleria: non abbiamo nulla da temere e vediamo chi seguirà il nostro esempio», promette il capogruppo democrat Russo. Tutto nasce dai documenti acquisiti, dalla Guardia di Finanza venerdì mattina, negli uffici del Consiglio regionale della Campania. All’esame degli investigatori i bilanci dei gruppi regionali in cui si fa riferimento alla ripartizione dei fondi e alla rendicontazioni delle somme erogate. Occorre capire se ci siano irregolarità e, soprattutto, verificare se vi siano casi analoghi a quelli riscontrati nel Lazio dove alcuni consiglieri avrebbero usato il denaro pubblico per fini personali. La procura (pm Giancarlo Novelli) ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di peculato ma sinora non sarebbero emerse irregolarità. Niente cene a base di ostriche e champagne, suv o bonifici verso l’estero come riscontrato alla Pisana in questi giorni.

Ma l’atmosfera di caccia alle streghe rimane e al Centro direzionale i consiglieri si sentono comunque nel mirino. Anche se, a onor del vero, i fondi a disposizione dei gruppi sono esigui rispetto ai colleghi del Lazio che possono contare su 15 milioni l’anno. Senza contare la possibilità di formare gruppi anche con un solo consigliere. E se un tempo anche qui esistevano i monogruppi ora i partiti in Consiglio devono accontentarsi di appena un milione. Che è così diviso: 206.771 al Pdl (21 consiglieri); 152.536 al Pd (14); 71.183 a Udc e gruppo Caldoro presidente; 53.105 all’Idv; 44.066 al gruppo misto; 35.026 a Udeur, Pse, Noi Sud.

La legge prevede un massimo di 1.100 euro al mese al singolo consigliere e un massimo di 2.100 al capogruppo. Spesi come? Venerdì il Pdl ha esibito la sua rendicontazione: in sette mesi sono stati spesi 170mila euro su un totale di 177mila 977 euro. Tra le uscite, 2.454 per giornali e riviste; 1.625 per materiale d’ufficio; 11.625 per spese di rappresentanza, rimborsi di spese di trasporto, convegni, manifestazioni; 6.599 per collaborazioni e consulenze; 14.355 euro per rimborsi corrisposti ai consiglieri sotto forma di collaborazioni.
Oggi lo faranno, ma promettono in maniera più analitica, Pd e Idv. Poi mercoledì è stata convocata una seduta del consiglio in cui viene promessa un’ulteriore sforbiciata. Tagliare anche questo milione o almeno, come ha proposto il capogruppo democrat Russo, di avere un regolamento per rendicontare queste spese.

Non solo. All’ordine del giorno la proposta di cancellare ad horas i posti dei 120 comandati (già sul piede di guerra) che costano 4,5 milioni di euro l’anno. Solo scena per evitare l’avanzare dell’antipolitica? Vedremo




Lunedì 24 Settembre 2012 - 11:04 Ultimo aggiornamento: 11:20
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Regioni: un problema da affrontare

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 12:46

E ancora, una proposta dalla Campania:

http://www.tvoggisalerno.it/mostra.php?cod_news=20280


24/09/2012


ATTUALITA'

CALDORO: ACCORPAMENTO DELLE REGIONI
L'azione giudiziaria avviata dalla Procura di Napoli e portata avanti dalla Guardia di Finanza a palazzo S. Lucia, sede della Regione Campania, ha subito colto nel segno. A parlare a nome di tutti è il governatore Stefano Caldoro. "E' il momento di dare una svolta profonda e di aprire una discussione seria anche sul futuro delle Regioni. Se ci sono i costi propri delle istituzioni - spiega - i costi della democrazia vanno riequilibrati, bisogna cominciare a pensare che accorpare le Regioni, non solo per aree omogenee ma ragionando per competenze, significa semplificare e risparmiare. A cascata, riordinando le competenze prim'ancora che i confini geografici delle venti regioni italiane, si realizzerebbero risparmio ed efficienza. In settimana – prosegue il governatore - si rimedierà al fatto che non esiste per legge il dovere di giustificare le spese dei gruppi consiliari, introdurremo una rendicontazione che garantirà la massima trasparenza dei conti affidandone il controllo ad organismi terzi che dovranno verificare e certificare tutte le spese". Spontanea sorge la domanda. Non fosse intervenuta la magistratura per accertare il reale stato delle cose, avremmo, egualmente, assistito a questa presa d'atto?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Prossimo

Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 14 ospiti

cron