La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

«Caro Walter, ci credevo: invece...»

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

«Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda Alì il 26/11/2008, 3:20

Dal giornale Il Tirreno:

«Caro Walter, ci credevo: invece...»

La Tinagli spiega le dimissioni: volti nuovi per una politica vecchia

Immagine

Mai una chiamata in due anni: neanche ora, dopo che ho lasciato la direzione. In questo partito non ci sto a fare nulla.

di Guido Fiorini

EMPOLI. Molti amici le hanno detto: «ripensaci». Ma nessuno l'ha chiamata dai vertici del partito. L'avevano cercata a lungo per farla entrare nella direzione nazionale del Partito Democratico ma dopo le sue dimissioni pubbliche, con una lettera al ''Riformista'' tre giorni fa, neppure una telefonata: «Nessuna sorpresa, è così da due anni» ci dice Irene Tinagli, empolese, ricercatrice a Pittsburgh.

«Nessuno - prosegue - mi ha mai cercato per chiedermi un consiglio su nessun argomento, per cui non mi aspettavo certo adesso una chiamata. E neppure tutto questo clamore per le mie dimissioni. Ma io non potevo restare a fare lo "specchietto per le allodole".

Ci credevo nel partito riformista di cui parlava Veltroni al Lingotto, volevo contribuire, ma non potendo fare niente mi sono chiamata fuori».

Irene era entrata nella direzione del Pd per dare un contributo da esperta qual è di 'innovazione e sviluppo. Un ruolo che la stimolava, pur essendo spesso negli Usa per lavoro.

Qualcuno la voleva anche in Parlamento, ma lei si era sempre rifiutata. Ora ha detto addio al Pd, con toni forti. «Chi mi ha chiesto di ripensarci mi ha detto "fai appello alla tua passione politica". Ed è proprio per la mia passione politica che ho lasciato, per coerenza con le cose in cui credo. E in cui avevo creduto quando ho accettato.

La giovane ricercatrice contesta le posizioni del Pd su scuola, pubblico impiego, temi etici. E non solo. «Hanno voluto mettere dentro persone nuove e continuano a cercare i voti vecchi. Su scuola e pubblico impiego non c'è stato niente di costruttivo, solo contrarietà su tutto, per difendere un bacino elettorale e inseguire i toni forti di qualcuno. All'inizio le mie dimissioni volevo restassero una cosa privata. Poi mi arrivavano centinaia di lettere, sms,
note su "facebook". E ho capito che il mio disagio lo sentono in tanti. Così ho deciso di dimettermi pubblicamente».

Dimissioni che hanno fatto scalpore. Ma che non hanno spinto alcun dirigente del partito a chiamarla. «Se c'è stato tanto scalpore è perché là dentro nessuno ha mai preso posizioni di rottura. Tutti, in fondo, hanno qualcosa da perdere. Molti la pensano come me ma tutti hanno una poltroncina, o aspirazioni per il futuro, rapporti da coltivare. Una mia amica parlamentare mi ha detto: «In 30 anni di politica non avevo mai visto dimissioni da una direzione nazionale» ...

«Ebbene - ribadisce Tinagli " io sono la prima. Se mi sono dimessa è perché volevo cambiare le cose, il modo di fare politica. Credevo in un partito nuovo e riformista. Non aspiravo ad altro. E dopo due anni mi sono resa conto di non poterlo fare, che ero solo un fiorellino all'occhiello e che i temi erano gli stessi di sempre. È stato anche un problema di onestà verso la gente che pensava che facessi chissà cosa: "Su quali temi lavori Irene per il partito?", mi chiedevano per la strada. E io "su nulla". Non potevo andare avanti così».

Irene è delusa anche dalle posizioni del Pd su altri fronti. «Parlo di temi etici. Io non posso stare nello stesso partito di una come la Binetti, che ha dichiarato che gli omosessuali sono pedofili e malati mentali. Odio l'intolleranza. Se non ho mai votato a destra è perché ci sono personaggi come Calderoli che la manifestano ogni volta che parlano. Quindi non sarebbe coerente stare insieme a persone che sono altrettanto intolleranti. Eppure ero contenta che nascesse questo partito che metteva insieme l'anima riformista e socialista con quella cattolica. Ma speravo che si prendesse il meglio dalle due parti, non il peggio. Ho amici cattolici che hanno una grandissima apertura mentale. Con questi si sarebbe potuto lavorare insieme, per fare davvero qualcosa di nuovo. lnvece ... ».


LA SCHEDA
Docente negli Usa

Immagine

Irene Tinagli, 34 anni, sposata è nata a Empoli. Insegna alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Allieva di Richard Florida, è una grande esperta di politiche pubbliche per l'innovazione, la creatività e lo sviluppo economico. Lavora come consulente per il dipartimento "Affari economici e sociali" dell'Onu e per la Commissione europea. È autrice e co-autrice di pubblicazioni internazionali e italiane, come il libro "Understanding Knowledge Societies", pubblicato nel 2005 dalle United Nations Publications. Il suo ultimo lavoro, per Einaudi, è il libro "Talenti da svendere" (2008).
Alì
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 13
Iscritto il: 19/06/2008, 2:09

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda pierodm il 26/11/2008, 10:13

Personalmente, per abitudine, ci penso dieci volte prima di santificare qualcuno in politica, se non ho modo di conoscere direttamente, di prima mano, la situazione.
Il principio vale anche nel caso di Irene.

Quello che conta, al di là di ogni cautela, però, sono le parole che dice e le motivazioni che vengono fuori, che in sè sono assolutamente condivisibili.
Il problema è sempre il solito, da dieci e più anni in qua: la disomogeneità sostanziale di queste formazioni del centro-sinistra, dove si trovano a convivere posizioni e persone inconciliabili.
Questo problema mi sembra più grave e più insanabile dei meccanismo perversi della politica politicante, dei maneggi, del cinismo cortigiano che allignano nel partito, se non altro perché questi derivano per vie contorte da quelli.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda pagheca il 26/11/2008, 10:17

la perdita di gente come questa e' esattamente quello che non dovrebbe succedere.
pagheca
pagheca
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1135
Iscritto il: 19/06/2008, 10:12
Località: Santiago

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda franz il 26/11/2008, 10:25

Alì ha scritto:Dimissioni che hanno fatto scalpore. Ma che non hanno spinto alcun dirigente del partito a chiamarla. «Se c'è stato tanto scalpore è perché là dentro nessuno ha mai preso posizioni di rottura. Tutti, in fondo, hanno qualcosa da perdere. Molti la pensano come me ma tutti hanno una poltroncina, o aspirazioni per il futuro, rapporti da coltivare. Una mia amica parlamentare mi ha detto: «In 30 anni di politica non avevo mai visto dimissioni da una direzione nazionale» ...


Mentre nella CdL si parla del rischio di "cesarismo" finalmente ci si accorge che lo stesso rischio, è presente nel PD.
Primarie finte e necessità di unione attorno al leader hanno chiuso ogni dibattito interno, riproponendo di fatto una sorta di anacronistico centralismo democratico, con una burocrazia di partito ormai consolidata ed aggrappata alle poltrone.
Ben venga allora il dualismo "veltroni-d'alema" anche se mi aspetterei di meglio.
Ben venga un PD federale, per esempio.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda borghinolivorno il 27/11/2008, 22:23

franz ha scritto:

Primarie finte e necessità di unione attorno al leader hanno chiuso ogni dibattito interno, riproponendo di fatto una sorta di anacronistico centralismo democratico, con una burocrazia di partito ormai consolidata ed aggrappata alle poltrone.
Ben venga allora il dualismo "veltroni-d'alema" anche se mi aspetterei di meglio.
Ben venga un PD federale, per esempio.

Ciao,
Franz


Ben venga un partito degli elettori...ma non è troppo tardi e occorre attraversare una stagione di sconfitte?
a presto paolo borghi livorno
borghinolivorno
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 142
Iscritto il: 26/07/2008, 14:49
Località: livorno

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda borghinolivorno il 28/11/2008, 8:09

da http://www.ulivo.it/


Direzione nazionale il 19 dicembre
Innovazione e coesione per il PD


Appuntamento al 19 dicembre con la Direzione nazionale. L'ha deciso il coordinamento del PD e sarà l'occasione per una proposta forte di innovazione per affrontare i mesi fino alle europee di giugno. Una relazione già ribattezzata dai cronisti la "Lingotto 2", riferendosi al discorso con il quale Veltroni accettò la candidatura alle primarie del PD. Il dibattito in direzione verificherà se sulla relazione ci sarà un ampio consenso o se si dovrà ricorrere ad un congresso anticipato, che però ad oggi tutti vogliono riconfermato all'autunno 2009.

Il segretario ha incentrato il suo discorso su due idee guida: innovazione e coesione. Rispetto a quando è nato il partito lo scenario politico è completamente cambiato. La crisi finanziaria internazionale ha messo sotto gli occhi di tutti che l'ideologia iper-liberista è stata un inganno ed ha prodotto macerie; la vittoria di Barack Obama ha sancito questa sconfitta innanzi tutto culturale oltre che politica; e ora anche l'opinione pubblica europea e italiana sta maturando la bocciatura del pensiero della destra.
Se a questo, ha insistito Veltroni, aggiungiamo l'incapacità del governo a rispondere ai problemi del Paese, e le divisioni che cominciano ad emergere nella destra, appare evidente che il paesaggio è completamente cambiato.
Al termine del coordinamento tutti si sono dichiarati soddisfatti. “E’ stata una discussione franca ed approfondita. Un passaggio che Veltroni ha condotto con il consenso di tutti, dicendo che occorre una seconda fase di innovazione - per il senatore Giorgio Tonini - alla direzione del 19 dicembre Veltroni si presenterà con una relazione dal grande profilo innovativo. Se ci sarà condivisione profonda si andrà alla conferenza programmatica, in caso contrario si tornerà al nostro popolo”.

Il ministro ombra degli Esteri, Piero Fassino, ha tratteggiato il calendario dei lavori: "Ci concentreremo sulle proposte per dare risposte alle preoccupazioni dei cittadini per la recessione, c'è da preparare la conferenza di inizio 2009 come sede per presentare una proposta forte al Paese, preparare le Amministrative e le Europeee e prevedere l’assise congressuale nell’autunno 2009". Poi ha fatto sapere che da parte del segretario c’è stato un appello all’unità del partito dopo le recenti tensioni che lo hanno attraversato: "È stata una buona riunione, mossa dalla consapevolezza che c’è bisogno di uno scatto. Da parte di Veltroni c’è stato un forte appello a fare squadra e alla coesione e unità del partito".

Secondo Goffredo Bettini, nell’epoca storica che stiamo vivendo, “con la crisi finanziaria globale che segna la fine delle illusioni conservatrici, con lo storico risultato delle elezioni americane, per il PD si apre un’autostrada”. Quanto alla leadership del partito, ha concluso Bettini, “non credo ne esista una più forte di quella di Veltroni. Abbiamo di fronte problemi politici, che affronteremo e risolveremo con la leadership di Veltroni”.
Rosy Bindi ha ribadito l'importanza di "un lavoro più collegiale, anche sulle scelte quotidiane" e Pierluigi Bersani ha esortato ad "ampliare le occasioni di confronto, senza nascondersi i problemi che esistono".


basta ritrovare una ennesima linea (addirittura mirabolando di impossibili nuove autostrade...che la destra non ci regalerà assolutamente!) , o invece occorre camminare con metodi e obbiettivi che parlano alla testa e alla pancia degli elettori mettendo avanti una nuva classe politica?
Io mi sono stufato delle "sfilate" di bella politica, e sto' sempre attendendo la buona politica!e mi sono pure stufato che appena si esce dal salottino del coordinamento nazionale che fa e disfa', la bonaccia della vecchia politica regna sovrana.

a presto paolo borghi livorno
borghinolivorno
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 142
Iscritto il: 26/07/2008, 14:49
Località: livorno

Re: «Caro Walter, ci credevo: invece...»

Messaggioda borghinolivorno il 29/11/2008, 15:52

i democratici in lista di attesa

Dopo i borbottii e le intemperanze vistose tra i cosiddetti “Dalemiani” e i cosiddetti “Veltroniani” (le correnti di Letta e della Bindi sono oramai roba da album dei ricordi, evidentemente), su questioni che come ben sappiamo non fanno dormire gli elettori e i militanti del PD ma che hanno prodotto scricchiolii sinistri, ora si annunciano nuovi documenti e iniziative politiche risolutorie con un lingotto 2 atto a rinviare, se abbiamo ben inteso all’unanimità, il congresso alle più tranquille – ma perché? - stagioni del dopo europee.
Ma quello che il coordinamento del PD si riprova a fare, trova, appena al di fuori delle stanze in cui si è consumato il compromesso, smentita, in una situazione e condizione dello stesso partito sempre più soffocata da risentimenti, gruppi di pressione, candidature più o meno blindate, una conflittualità diffusa, una sempre più strutturale difficoltà a decidere e a fare decidere gli elettori, per non parlare dell’appannamento programmatico sempre più profondo nonostante le belle idee che qualcuno tira fuori e di una idea di rinnovamento della classe dirigente che per prima non premia la “migliore gioventu’” ma si attarda in logiche di lottizzazione e cooptazione.
L’osservatorio nostro è molto ristretto e forse nemmeno riusciamo a capire tutto e a toccare tutto con mano, ma le liste di attesa per il partito nuovo si stanno allungando a dismisura, mentre la metastasi avanza e di terapie adeguate per ora non ne vediamo.

Paolo borghi – spillo di www.libertaeguale.eu 29/11/2008
borghinolivorno
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 142
Iscritto il: 26/07/2008, 14:49
Località: livorno


Torna a Che fare? Discussioni di oggi per le prospettive di domani

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 12 ospiti