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Articoli e Commenti dal resto del mondo

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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 27/06/2012, 10:29

franz ha scritto:Non sono affatto d'accordo invece con la tesi (tutta da dimostrare) che il problema sia la distribuzione del reddito. E su questo anche lo stesso Krugman, da buon keynesiano che guarda alla domanda aggregata, diceva che la tesi è infondata e che per lui per - quanto ne sa - l'economia mondiale potrebbe funzionare benissimo con un super ricco che compra tutto e miliardi di lavoratori sottopagati. Appunto: quello che conta è la domanda aggregata. E tra l'altro ci sono molti indicatori che indicano come la distribuzione del reddito sia migliorata, non peggiorata, a livello mondiale.
Per me invece è una crisi di regolazione ad opere delle varie politiche (economiche e soprattutto monetarie) nazionali.



Infatti quello che conta è la domanda aggregata. Per sostenere la domanda aggregata, e mantenere elevati i valori dei beni d'investimento, dato che i redditi non crescono si è ampliato il credito, finchè la bolla è scoppiata. Oggi si stanno spremendo i debitori e si stampa moneta, solo per salvare i creditori, questo prolungherà l'agonia, ma il sistema è comunque alla frutta. Noi assisteremo nei prossimi mesi ad un crollo dei valori dei beni d'investimento, in particolare immobiliari in europa e azionari negli USA.
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda franz il 27/06/2012, 10:37

trilogy ha scritto:Infatti quello che conta è la domanda aggregata. Per sostenere la domanda aggregata, e mantenere elevati i valori dei beni d'investimento, dato che i redditi non crescono si è ampliato il credito, finchè la bolla è scoppiata. Oggi si stanno spremendo i debitori e si stampa moneta, solo per salvare i creditori, questo prolungherà l'agonia, ma il sistema è comunque alla frutta. Noi assisteremo nei prossimi mesi ad un crollo dei valori dei beni d'investimento, in particolare immobiliari in europa e azionari negli USA.

Quindi non è crisi economica ma il problema è prettamente finanziario. Di finanza privata (usa) e pubblica (EU).
Ed è la crisi finanziaria a trasformarsi a sua volta in crisi valutaria (le pressioni sull'euro) ed economica (indebolimento della domanda). Non sono d'accordo che "i redditi non crescono". Non crescono in Italia ma crescono (a livello aggregato) altrove, in USA, nei BRIC, nel mondo. Cresce nel mondo e per il livello aggregato basta guardare qui: http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en a parte il crollo del 2008, cresce. Cresce anche PPP e procapite: http://www.google.it/publicdata/explore ... &ind=false quasi raddoppiato in 16 anni.


Nota in edit: ecco la crescita procapite a parità di potere d'acquisto nelle varie regioni del mondo.
http://www.google.it/publicdata/explore ... &ind=false
Il raddoppio in 16 anni (procapite ed a parità di potere d'acquisto) è generale, anche se chi è piu' in basso dovrebbe poter crescere ancora di piu'. Come si fa a dire che a livello aggregato i redditi non crescono?
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 27/06/2012, 11:45

franz ha scritto:....
Quindi non è crisi economica ma il problema è prettamente finanziario. Di finanza privata (usa) e pubblica (EU).
Ed è la crisi finanziaria a trasformarsi a sua volta in crisi valutaria (le pressioni sull'euro) ed economica (indebolimento della domanda). Non sono d'accordo che "i redditi non crescono". Non crescono in Italia ma crescono (a livello aggregato) altrove, in USA, nei BRIC, nel mondo. Cresce nel mondo e per il livello aggregato basta guardare qui: http://www.google.it/publicdata/explore ... l=en&dl=en a parte il crollo del 2008, cresce. Cresce anche PPP e procapite: http://www.google.it/publicdata/explore ... &ind=false quasi raddoppiato in 16 anni.


Nota in edit: ecco la crescita procapite a parità di potere d'acquisto nelle varie regioni del mondo.
http://www.google.it/publicdata/explore ... &ind=false
Il raddoppio in 16 anni (procapite ed a parità di potere d'acquisto) è generale, anche se chi è piu' in basso dovrebbe poter crescere ancora di piu'. Come si fa a dire che a livello aggregato i redditi non crescono?


La crisi è economica, la finanza ha fatto da supplente, rinviando l'emergere del problema. Prendi il caso dell'immobiliare in Italia. Caltagirone si lamenta del crollo della domanda. Come hanno fatto negli ultimi dieci anni a fare enormi profitti gonfiando in prezzi delle aree edificabili (l'attività più improduttiva che si possa immaginare) e degli immobili? l'hanno fatto aumentando la percentuale di quota di debito (prima la banca copriva il 50% del costo, poi l'80-100%) e allungando le scadenze (prima 10 anni poi 20-25 30 anni) ora il meccanismo ha raggiunto il suo limite, l'invenduto è enorme e i prezzi scendono.

Sull'azionario la situazione è analoga:
(sintentizzo il pezzo sotto) " I mercati non stanno più tradando i fondamentali, ma solo le previsioni della prossima stampa di moneta, perchè usare prudenza e buonsenso quando si può tranquillamente scommettere sul prossimo intervento di salvataggio?"

[..]Markets are largely no longer trading fundamentals; they are just trading state intervention and money printing. Why debate earnings when instead you can debate the prospects of QE3? Why invest in profitable companies and ventures when instead you can pay yourself a fat bonus cheque out of monetary stimulus? Why exercise caution and consideration when you can just gamble and get a bailout? [..]

Per quanto riguarda la crescita del PIL pro-capite è un dato che non dice nulla di utile nel nostro caso. Posso avere una economia con due persone e un PIL di 10. Il PIL pro-capite è 5. Ma il dato statistico, non mi dice se la distribuzione reale è 9 e 1
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda franz il 27/06/2012, 13:28

trilogy ha scritto:La crisi è economica, la finanza ha fatto da supplente, rinviando l'emergere del problema.

Proprio il caso dell'immobiliare (classico esempio di bolla speculativa) mi viene a fare?
Ma qui si dimostra solo come leggi statali (a suo tempo l'equo canone) hanno sconvolto e drogato il mercato, obbligando quasi tutti ad indebitarsi per comprarsi la casa ed i costruttori ad indebitarsi per costruirle. Per dire che è crisi economica dovresti trovarmi esempi simili nel formaggio grana, nel pomodoro, nel tondino, nel personal computer, nelle autovetture, nel vestiario, in ogni nostro settore produttivo. Per me non esiste crisi economica (di capacità produttiva) ma solo un cambio di passo nella domanda a causa della perdita di valore dei risparmi. Se i miei risparmi si dimezzano è ovvio che sto un po' piu' attento sulle spese.
trilogy ha scritto:Per quanto riguarda la crescita del PIL pro-capite è un dato che non dice nulla di utile nel nostro caso. Posso avere una economia con due persone e un PIL di 10. Il PIL pro-capite è 5. Ma il dato statistico, non mi dice se la distribuzione reale è 9 e 1

Scusa ma devi deciderti. O è la domanda aggregata a contare (ed allora Krugman ti dice che non importa se abbiamo un super-ricco su 7 miliardi di super-poveri) oppure la domanda aggregata non conta e mi dovresti pero' dare altro in cambio, per misurare quello che vogliamo sapere. Il dato statistco (gini) dice comunque che anche la distribuzione è migliorata (nella peggiore delle ipotesi è stabile) e quindi l'ipotesi della crisi dovuta a problemi di distribuzione del reddito è tramontata e non se ne parla piu' da mesi. Ha tenuto banco negli ultimi sei mesi dell'anno scorso ma ora è caduta giustamente nell'oblio. Per fortuna perché dovremmo dedicarci a ipotesi piu' serie.
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 27/06/2012, 17:33

franz ha scritto:Proprio il caso dell'immobiliare (classico esempio di bolla speculativa) mi viene a fare?
Ma qui si dimostra solo come leggi statali (a suo tempo l'equo canone) hanno sconvolto e drogato il mercato, obbligando quasi tutti ad indebitarsi per comprarsi la casa ed i costruttori ad indebitarsi per costruirle. Per dire che è crisi economica dovresti trovarmi esempi simili nel formaggio grana, nel pomodoro, nel tondino, nel personal computer, nelle autovetture, nel vestiario, in ogni nostro settore produttivo. Per me non esiste crisi economica (di capacità produttiva) ma solo un cambio di passo nella domanda a causa della perdita di valore dei risparmi. Se i miei risparmi si dimezzano è ovvio che sto un po' piu' attento sulle spese.


l'indebitamento immobiliare è stato l'elemento scatentante la crisi negli USA, ha fatto crollare l'irlanda, la Spagna, il Regno Unito ha dovuto nazionalizzare diverse banche. Oggi siamo nella fase di riaggiustamento finanziario. L'economia è quella di prima o quasi.

Ma è tutta la domanda che è sostenuta dall'indebitamento, non dalla crescita dei redditi. comprese le vacanze:
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notiz ... Id=N370846


franz ha scritto:Scusa ma devi deciderti. O è la domanda aggregata a contare (ed allora Krugman ti dice che non importa se abbiamo un super-ricco su 7 miliardi di super-poveri) oppure la domanda aggregata non conta e mi dovresti pero' dare altro in cambio, per misurare quello che vogliamo sapere. Il dato statistco (gini) dice comunque che anche la distribuzione è migliorata (nella peggiore delle ipotesi è stabile) e quindi l'ipotesi della crisi dovuta a problemi di distribuzione del reddito è tramontata e non se ne parla piu' da mesi. Ha tenuto banco negli ultimi sei mesi dell'anno scorso ma ora è caduta giustamente nell'oblio. Per fortuna perché dovremmo dedicarci a ipotesi piu' serie.


Krugman la può pensare come vuole, la penso diversamente. Non è solo un problema di qualità della società, è un problema economico. Se la concentrazione cresce sistematicamente, alla fine avresti una economia formata da un solo individuo. E' lo stesso meccanismo che spiega perchè le bolle finanziarie, alimentate da aspettative irrazionali, prima o poi scoppiano. Se non scoppiassero, nel lungo periodo dovrebbe rimanere un solo settore produttivo nel quale investire. La distribuzione di Gini se parliamo di ricchezza in italia è influenzata dai prezzi degli immobili. Se questi salgono, essendo un bene diffuso si riduce la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza. In particolare la disuguaglianza in italia si riduce quando salgono i prezzi degli immobili e scendono quelli delle azioni. (vedi Q. Bankitalia) Il risultato finale a medio termine è però quello pubblicato oggi dalla commissione Europea:

BRUXELLES - Il numero di famiglie italiane che non riesce a pagare il mutuo sulla casa è aumentato a un livello "allarmante" di una su quattro nei primi 3 mesi 2011 e il dato suggerisce che il numero di sfratti continua a salire nel Paese: lo indica il quadro trimestrale della situazione occupazione e sociale Ue pubblicato oggi dalla Commissione

[..]Il rapporto tra la ricchezza e il reddito è all’incirca raddoppiato negli ultimi decenni; corrispondentemente è aumentato il ruolo dei redditi da capitale rispetto a quelli da lavoro. In altri termini, la ricchezza sta assumendo un ruolo via via crescente tra le risorse economiche che definiscono la condizione di benessere di un individuo.
fonte: http://www.bancaditalia.it/pubblicazion ... EF_115.pdf
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda franz il 28/06/2012, 7:43

trilogy ha scritto:Krugman la può pensare come vuole, la penso diversamente. Non è solo un problema di qualità della società, è un problema economico. Se la concentrazione cresce sistematicamente, alla fine avresti una economia formata da un solo individuo. E' lo stesso meccanismo che spiega perchè le bolle finanziarie, alimentate da aspettative irrazionali, prima o poi scoppiano. Se non scoppiassero, nel lungo periodo dovrebbe rimanere un solo settore produttivo nel quale investire. La distribuzione di Gini se parliamo di ricchezza in italia è influenzata dai prezzi degli immobili.

Certo che la puoi pensare diversamente e non sono certo io a sostenere un "ipse dixit". Solo che allora la domanda aggregata, cardine della macroeconomia, possiamo metterla nel cassetto e come dicevo prima occorrono altri indicatori. Che sia uno o piu' d'uno, occorre misurare per poter dire se la concentrazione aumenta o diminuisce. Se Gini non va bene allora che gli economisti ne creino altri. E tra l'alto per quanto mi risulta (http://it.wikipedia.org/wiki/Coefficiente_di_Gini) le mappe attuali riguardano il reddito (in pochissimi casi il capitale) e le analisi cheavevo letto indicavano che nel mondo la concentrazione è diminuita nella maggioranza dei paesi (è rimasta stabile o aumentata in una minoranza i paesi).
Ora se la diseguaglianza di una distribuzione è diminuita e contemporaneamente nel mondo il PIL procapite PPP è raddoppiato in 16 anni (ok, non in europa, ma i nostri casini sono dovuti proprio all'eccesso di peso dello stato) non si puo' dire che la disugualianza è aumentata e che siamo tutti puo' poveri. Il problema italiano non è la distrubuzione dell reddito ma il peso dello stato ed il peso del debito, che bloccano la crescita. Abbiamo il coraggio da queste parti di ammetterlo o vogliamo continuare a cercare alibi e scuse indicando fantomatiche carenze distribuzioni del reddito in una nazione in cui il 50% del PIL passa per le casse dello Stato?
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 02/11/2012, 15:19

Interessante questo sondaggio americano sui termini "socialismo e capitalismo" . Nella fascia d'età 18-29 tra gli americani prevalgono le risposte positive sul termine socialismo

Americans Aged 18-29 Have A More Favorable Response To Socialism Than To Capitalism

In the prior post, we showed a presentation that looked at America from the perspective of a corporation and how it would be completely unsustainable. Luckily, there is little probability that America will ever have anything to do with S-Corp status, and far more likely end up as an agrarian Kolhoz. The reason: based on a Pew survey of America's youth, or those aged 18-29, more have a positive view response toward Socialism than they do toward Capitalism. We will leave it at that.

Socialism: 49% Positive / 43% Negative:

Immagine


And Capitalism: 46% Positive / 47% Negative:


Immagine


fonte: http://www.zerohedge.com/news/2012-11-0 ... capitalism
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda franz il 02/11/2012, 15:50

trilogy ha scritto:Interessante questo sondaggio americano sui termini "socialismo e capitalismo" . Nella fascia d'età 18-29 tra gli americani prevalgono le risposte positive sul termine socialismo

Per definizione, i giovani devono imparare e a vedere dal sondaggio, imparano abbastanza presto.
Dopo 10 anni hanno già cambiato idea.
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 13/02/2013, 22:59

Dal financial Times.com
I cinesi in gennaio hanno aperto i rubinetti del credito, e dato che quando si muovono, in qualunque campo, lo fanno con dimensioni monstre, parliamo di 400 miliardi di dollari. Solo il 40% è credito bancario il restante 60% riguarda altre forme di finanziamento come prestiti tra aziende, bond societari, cambiali a breve termine.
Gli analisti sono un po' perplessi, sia per quanto riguarda le motivazioni di un simile intervento, sia per le possibili conseguenze in termini d'inflazione. :mrgreen:

Surge in Chinese credit raises fears
By Simon Rabinovitch in Beijing

Chinese credit issuance surged to a record high in January on the back of a boom in shadow banking, stoking concerns that the economy could overheat.
Total new financing in January reached Rmb2.5tn ($400bn) – up more than 50 per cent from December and more than double the figure a year ago – eclipsing even the start of 2009 when China unleashed stimulus spending to battle the global financial crisis.


Analysts warned that the credit jump could lead to a sharp rise in Chinese inflation and debt levels if left unchecked and said that regulators would be forced to intervene to contain the excesses.
“The main problem may be that markets are expecting some policy tightening in the coming months and are pre-empting that,” said Ken Peng, an economist with BNP Paribas.

“In itself this practically guarantees policy tightening in the immediate future,” he added. “This year can be exceptionally risky for markets.”

The explosion in financing was only partly driven by banks, which made Rmb1.07tn in loans. The rest of the new credit – 60 per cent of the total – came from corporate bonds, loans by investment companies, direct lending from companies to other companies and bankers’ acceptances, a popular form of short-term financing in China.[..]

articolo completo: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/cbf1f456 ... z2KoXoB2wQ
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Re: Articoli e Commenti dal resto del mondo

Messaggioda trilogy il 27/02/2013, 9:27

altro che Tremonti bond... ovvero come l'irlanda ristruttura le banche :shock:
Un po' complicato. Per semplificare, hanno emesso dei bond a lunghissimo termine, a tasso d'interesse molto basso, e li hanno collocati direttamente nel capitale della banca. La banca li ha girati alla banca centrale che ha fornito il cash.

[..]But a ray of hope may be on the horizon, with the restructuring plan of the Promissory Notes just established by Ireland. Without going into the highly technical details, you can believe me when I say that this is the closest thing to fiscal financing ever carried out by a central bank on the eurozone or even in a developed country!

Quite simply, the Irish state has issued very long-term bonds, at very low interest rates, directly into the capital of the restructured bank, which then refinances it with the Irish central bank. The state thus skirts appealing to markets; this is monetary financing, albeit indirectly so. In any case, it would have had a hard time raising capital on such good terms with the public.

And Mario Draghi’s apparent nod to this operation, limiting himself to stating the ECB board had unanimous taken note of the deal, augurs well! We will not be surprized to hear the screams of alarm from Mr Weidmann and the Bundesbank, but they seem to have definitely lost control.

In short, while the euro’s rise is a drag on European exporters in the short term, reflecting more far more restrictive monetary and budgetary policies than those of our trading partners, this is also a case of the tree hiding the forest, as I will explain in the case of the Land of the Rising Sun.[..]

fonte: http://moslereconomics.com/2013/02/20/t ... ency-wars/

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