Il tema delle offese personali e degli attacchi rivolti contro una persona, piuttosto che verso le opinioni espresse, oltretutto anche dopo che un soggetto viene ripetutamente invitato a rispondere nel merito, presenta molti aspetti che si differenziano proprio perché riguardano sia un contenuto oggettivo nell'attacco (un termine volgare, un epiteto fortemente allusivo, una forma di denigrazione forte - ad esempio razzista - et cetera), sia un "riverbero" soggettivo, più difficilmente quantificabile, più sottile, difficilmente sanzionabile e forse, a questo stesso scopo, più subdolo.
Ora gli attacchi personali fin qui spesso e volentieri reiterati si "limitavano" alla definizione di una parte politica vista come infantile e velleitaria, a volte persino tacciata di stupidità o idiozia (per poi mascherarsi dietro ad una definizione "scientifica" di stupido, come colui che crea uno svantaggio sia a se' che agli altri). Attacchi personali anche se rivolti ad una collettività, perché sempre di un gruppo di persone si tratta. Anche lo stesso termine "sinistri", qui abusato, ha una componente svalutativa.
In se' il termine "agit prop" può esser considerato oggettivamente offensivo o rientra nella parte non oggettivabile degli attacchi ad personam (ma regolarmente, costantemente e reiteratamente rivolti verso la sinistra o l'estrema sinistra, in questo forum)?
Per conto mio non è importante il termine in se', ma mi offende e m'indigna molto di più l'atteggiamento lontano anni luce dallo scambio costruttivo e motivato di opinioni, con la reiterazione di termini che appartengono a pieno diritto all'armamentario del triangolo della morte (dell'informazione e della democrazia) Berlusconi-Feltri-Fede, spesso e volentieri integrato da quei due personaggini di Sgarbi e Ferrara.
Per conto mio un simile atteggiamento rappresenta una barbarie e l'inciviltà più deteriore.
Non so se ciò possa essere sanzionato dalla moderazione, ma sinceramente ben poco m'importa.