chango ha scritto:la comunione di obiettivi
Questo è il problema di Bersani, secondo me. Quali obbiettivi?
Una identità post ideologica o sulla scia dei vecchi partiti? Socialisti, socialdemocratici sono termini che non hanno più nessun significato. Già destra e sinistra hanno cambiato i punti di divergenza rispetto al passato.
Compito difficile per Bersani che, voglia o non voglia, proviene culturalmente da un preciso passato. Si sarà pur aggiornato, quel passato, ma certe forme mentali difficilmente vengono superate. Inutile gingillarsi.
Prendere posizione chiaramente sulla Tav e la conseguente non partecipazione allo sciopero Fiom, cosa scontatissima comunque per un
nuovo Partito democratico!, significa farsi "capire" finalmente. Poi se questo verrà annullato da altre prese di posizione tanto per far quadrare i vari punti di vista, sarà ulteriore danno.
Non ci vogliono miracoli ma sono scelte politiche conseguenti e chiare. Si dovrà pagare lo scotto? Lo si paghi una volta per tutte. A mio parere poi tornerà un consenso molto superiore e gli equilibrismi finiranno.
L'ho ripetuto molte volte: non abbiamo assolutamente bisogno di un altro partito di sinistra o di centro! Ci sono già e si vede come si muovono.
Il tempo sta per scadere. Imbroccare la strada del dopo Monti con coraggio. Che poi Bersani ci sia o no non è fondamentale. Questo dipende da dove vuol andare. E ci risiamo sugli obiettivi comuni.
Un nuovo congresso che non affrontasse queste questioni servirà solo per l'inevitabile decadenza.