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Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 13/02/2012, 17:34

annalu ha scritto:Ma da qui ad auspicare una sorta di"censura" delle notizie (anche solo perché si tratterebbe di pettegolezzi) direi che ce ne corre.

Un attimo. Lungi da me proporre censure reali (e non mi pare di aver dato adito a questa interpretaazione) ma caso mai ho presentato una censura morale, perché tutto sommato si pubblica una lettera anonima. Autentica (quindi non falsa) ma pur sempre anonima, che mette in bocca ad altri cose definite "farneticanti" dagli interessati.
Di solito questo non è ammesso nell'etica di un quotidiano.
E mi pare che questo sia tema di discussione, parlando di etica della comunicazione.
Da un lato è giusto il diritto all'informazione, dall'altro ci sono dei limiti ed un testo anonimo di solito è cestinato.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda annalu il 13/02/2012, 18:07

franz ha scritto:Un attimo. Lungi da me proporre censure reali (e non mi pare di aver dato adito a questa interpretaazione) ma caso mai ho presentato una censura morale

Tu non ci crederai, ma non avevo affatto pensato che tu proponessi l'istituzione di una "Commissione per la Censura". Come mi confermi, proponevi una sorta di autocensura di un giornale che aveva ricevuto notizia della circolazione di una lettera anonima nelle alte sfere vaticane.
Dubito che Il Fatto abbia ricevuto una lettera anonima, visto che il tutto è stato confermato: più probabilmente la lettera gli è stata trasmessa da una qualche "gola profonda" ignota a noi ma non alla redazione.
Se io ricevo una notizia via lettera anonima la butto, ma se mi informano che nel luogo dove lavoro o dove vivo circolano lettere anonime dal contenuto gravissimo, mi allerto e mi preoccupo, e ne parlo in giro.
Ricevere una lettera anonima o avere notizia del fatto che circolino lettere anonime sono due situazioni ben diverse, e diversa deve essere la reazione dei mezzi di informazione.

Ma non è mia intenzione prolungare un dibattito che reputo sterile, quindi non interverrò più su questo tema.

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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 13/02/2012, 18:45

annalu ha scritto:Come mi confermi, proponevi una sorta di autocensura di un giornale che aveva ricevuto notizia della circolazione di una lettera anonima nelle alte sfere vaticane.
Dubito che Il Fatto abbia ricevuto una lettera anonima, visto che il tutto è stato confermato: più probabilmente la lettera gli è stata trasmessa da una qualche "gola profonda" ignota a noi ma non alla redazione.

Mi sembra ininflente. Scusa se replico anche se dici che non intendi proseguire ma io ci tengo a farmi capire.
In giornale in questione non solo ha ricevuto notizia della lettera anonima, ma ricevuto il documento l'ha pubblicato (originale pdf in tedesco). Che poi la lettera sia arrivata alla redazione inviata dall'anonimo scrittore oppure da una gola profonda nota alla redazione e che non è l'autore della lettera stessa, sempre di lettera anonima si tratta e sempre di pubblicazione di lettera anonima si tratta. Se l'etica che vieta ai giornali di pubblicare lettere anonime fosse facilmente aggirabile impostando un passaggio intemedio (la smista un intermediario che poi la manda al giornale) sarebbe un'etica inconsistente.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda matthelm il 13/02/2012, 19:14

Annalu, una notizia si può dare in molti modi. Spararla a piena pagina e strombazzarla, come in questo caso, addirittura il giorno prima! oppure metterla in secondo piano. A volte il FaTTO fà di queste cose, è una scelta. Si può criticarla oppure per il fatto che il Fatto risulti a qualcuno "indipendente" e che non riceve soldi dallo Stato, può permettersi quello che vuole?
Veramente c'è da stupirsi dell'oggetto della nostra discussione e dei difensori d'ufficio. Lesa maestà!?
La controprova è sempre verificabile qualora fosse un altro giornale a comportarsi così. O adottiamo due pesi e due misure? oppure il Fatto lo mettiamo sullo stesso piano della già citata Novella 3000? Beh se è così finita la discussione anche per me. Lo dicevate subito...
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda annalu il 13/02/2012, 20:15

matthelm ha scritto:Annalu, una notizia si può dare in molti modi.
[...]
Lo dicevate subito...

Intervengo di nuovo, perché il tema è cambiato.
Prima di tutto, se vogliamo discutere del "come" Il Fatto presenta le notizie, discutiamone pure, ma è un discorso del tutto differente dal darle o non darle le notizie: sul modo c'è da discutere su praticamente tutti i quotidiani, ed il giudizio è soggettivo.

Ma non è per questo che intervengo.
Mi preme sottolineare la frase finale, che qualifica il TUO modo di intervenire.
A me non capita di rivolgermi ad un gruppo di forumisti dicendo "voi" come se qui ci fossero gruppi di persone che si organizzano per sostenere tutti insieme una certa posizione. Non mi risulta che sia così per nessuno, e certo non è cosa che possa riguardarmi.
Se non ti spiace, ho una testa, e la uso per ragionare. Dopo di che mi capita di dire cose giuste o sbagliate, ma sono sempre le mie personali opinioni.
Ovviamente non ho la presunzione di pensare che le mie opinioni siano esclusivamente mie, e mi capita di condividerle a volte con alcuni, altre volte con altri. Sulla libertà di stampa, questa volta sono in accordo con Flavio e Stefano, su altri argomenti mi è capitato di concordare con Franz o con Ranvit oppure ... (forse hai ragione, con te non ricordo l'ultima volta che ho condiviso un'opinione).
Del resto, anche Franz e Ranvit condividono alcune opinioni e litigano su altre, e tu non mi sembri sempre d'accordo con l'uno e con l'altro. Nemmeno Stefano e Flavio mi sembra che siano sempre d'accordo tra loro ...

Insomma, il rispetto delle persone richiede che a ciascuno venga dato credito di saper pensare e maturare un'opinione con la propria testa. Oppure a tuo parere tutti coloro che non la pensano come te fanno parte del gruppo indistinto dei "voi"?

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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda matthelm il 13/02/2012, 21:12

Grazie per l'intervento ma non ho capito molto bene cosa intendi dire.
Fai tutto un discorso per il "tu, voi ,noi"... non mi raccapezzo. Ti ho paragonato, accostato con altri? Il "voi" non ti inquadra con nessuno ma coinvolge altri che su questo tema io ritengo vicini al tuo pensiero, naturalmente dal mio punto di vista.
Non so se questo è offensivo per te o per loro ma il tuo mi pare un discorso, se permetti, inutilmente iperpermaloso.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda flaviomob il 14/02/2012, 8:24

franz

il Fatto rilancia, anche se nelle parti piu' basse della HP. c Pero' che tara fare a queste notizie? Mi pare piu' gossip che informazione seria, tra si dice, si mormora, si vocifera, polpette avvelenate e complotti di ambienti utraconservatori.


Non è certo gossip, vista la rilevanza dei temi trattati (un possibile attentato alla vita del Papa, una lettera anonima che viene ritenuta talmente rilevante da essere portata all'attenzione dello stesso pontefice) che ci fanno comprendere il clima che si respira al Vaticano. Anche quando ci furono i veleni del famoso corvo di Palermo, i giornali riportarono la presenza di lettere anonime alla procura proprio perché ci informavano sul clima e sul contesto. Abbiamo visto le pesantissime conseguenze di quei veleni...
Un altro motivo per cui il Fatto dà rilevanza a queste informazioni ed altre testate non lo fanno è la tradizione della stampa italiana di essere piuttosto connivente con il Vaticano e di faticare molto a denunciarne le numerose magagne, sia per interessi del grande capitale a non toccare il... vatican che dorme, sia per il forte potere di cui dispone (ricordiamoci delle mitiche censure contro Dario Fo, Pasolini, eccetera, talvolta accompagnate da denunce penali).


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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda Iafran il 14/02/2012, 10:34

flaviomob ha scritto:Un altro motivo per cui il Fatto dà rilevanza a queste informazioni ed altre testate non lo fanno è la tradizione della stampa italiana di essere piuttosto connivente con il Vaticano e di faticare molto a denunciarne le numerose magagne, sia per interessi del grande capitale a non toccare il... vatican che dorme, sia per il forte potere di cui dispone

Appunto!
Queste cose hanno riguardato e riguardano gli ambienti delle alte sfere: dove più c'è potere (non democratico, s'intende) più si confabula, si trama e gli intrighi sono all'ordine del giorno (e della notte ... quando riescono meglio).
In Italia ci si "scandalizza" che si tocchi lo Stato del Vaticano; in Iran, quando le voci di corridoio toccano qualche ayatollah, si scandalizzerebbero i "fedeli" iraniani.
Per un ateo, lo Stato del Vaticano non è molto diverso dallo Stato degli ayatollah.
La stampa non vaticano-dipendente ha fatto il suo dovere (riportando tutto), l'altra stampa, quella allineata al potere millenario, ha fatto anche il suo dovere: oscurare il tutto (e maledicendo gli infedeli).
Gli "infedeli" sono sempre da zittire in Iran come in Italia, Stato vaticano-dipendente ove la libertà di stampa è solo "optional".
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 14/02/2012, 10:44

Per quanto riguarda il Corvo, ricordo vagamente e sono quindi andato a cercare per rinfrescare la memoria.

Non risulta che le lettere siano mai state pubblicate dalla stampa. Con google non sono stato in grado di trovarle. Alcune lettere anonime furono inviate al PdR (che non le dà certo alla stampa) ed allora non si sapeva nememno quante fossero. La stampa riferi' che esistevano (cosa diversa dal pubblicarle) ed espose in modo riassuntivo cio' che si diceva contenessero. Ma è cosa ben diversa dal pubblicare il PDF delle lettere o il loro contenuto integrale. Anche perchè per pubblicarle o essere certi del contenuto bisogna averle. Pubblicarle avrebbe costituito due violazioni: il segreto istruttorio e l'etica giornalistica.

Tra l'altro il clima dei veleni nel palazzo di giustizia era molto piu' importante (politicamente parlando) del gossip su presunti complotti all'interno di uno stato straniero e sulle lettere anonime scritte per screditare alcune persone.
Non mi sembra quindi un bel paragone, anzi è controproducente.

Chiaramente le cose cambiano poi con il processo a carico del presunto estensore (prima condannato e poi assolto) in quanto diventano documenti processuali (quindi prova messa agli atti e fatto pubblico) ed inoltre essendoci un estensore condannato (anche se in primo grado) non si parla piu' di lettere anonime. Malgrado questo io queste lettere non le ho trovate, come pubblicate dai giornali, nemmeno dopo il processo. Se qualcuno ha piu' fortuna ...

Tornando invece al Corvo Vaticano, la pubblicazione di testi (non anonimi) mi pare meritevole, soprattutto se riguardano contenziosi fiscali o procedure antiriciclaggio tra Italia e Santa Sede, ma ribadisco che invece il gossip anonimo su presunti complotti attribuiti con il classico "tizio ha detto che...." è decisamente meschino sia per chi lo scrive, sia per chi lo pubblica. Ecco, dare la notizia della lettera ed un riassunto generale, non virgolettato, sarebbe stato dare informazione, pubblicare il testo intergrale è quel passo in piu' che è contrario all'etica giornalistica.

Segnalo questo testo del Corriere di settembre 2011
http://archiviostorico.corriere.it/2011 ... 2016.shtml
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda Stefano'62 il 14/02/2012, 13:12

Ma perchè per una volta non diciamo la verità senza nasconderci dietro un ditino,che tanto la sappiamo tutti:
Qui non si tratta di polpette avvelenate,o di attendibilità o di altro....il punto è che gratta gratta la vera notizia data dal Fatto,è che il Vaticano è un centro di Potere come tutti gli altri,frequentato da uomini come tutti gli altri,capaci di machiavellismi e giochini sotterranei come tutti gli altri,e come altrove ci sono luci sfavillanti acccanto ad ombre meschine.
E questo mi pare incontestabile e risaputo a meno di non essere ingenui da competizione.
Ed è per questo che la notizia pubblicata dal Fatto da fastidio,ed è per questo che i giornali allineati o silenziosamente neutrali preferiscono evitare di essere i primi a cantare.
Che parte del popolo ancora non ne sia convinta ci sta,ma che in un circolo politico democratico si debba ancora discutere di certe ovvietà mi pare grottesco.
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