Sale il bilancio delle vittime: almeno 40 persone morte per le conseguenze del gelo
Maltempo, in arrivo altra neve da venerdìMonti dà a Gabrielli il coordinamento
Allerta anche per Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise
Sarà rivista la legge che ha depotenziato la Protezione CivileMILANO- Una nuova ondata di gelo, con temperature più basse di quelle attuali, già sottozero in gran parte d'Italia, è attesa per venerdì. E sarà accompagnata da ulteriori nevicate che colpiranno soprattutto le regioni già in emergenza per le precedenti precipitazioni: Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. La fascia adriatica sarà interessata più di altre dalle nevicate in arrivo. Ma precipitazioni e temperature bassisime ci saranno un po' ovunque. Al Nord interessate soprattutto Friuli Venezia Giulia e Veneto. Al Centro l'allarme riguarda anche Toscana, Umbria e Lazio , con il possibile ritorno della neve a Roma. Entro domenica, il maltempo arriverà in modo pesante anche al Sud. Trenitalia ha già fatto sapere che sarà interrotta a livello preventivo la circolazione sulle linee a rischio in 12 diverse regioni.
POTERI A GABRIELLI - In vista di questa nuova possibile emergenza, il premier Mario Monti ha firmato un decreto che assegna al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, il «coordinamento degli interventi» e «l'adozione di ogni indispensabile provvedimento» per far fronte all'ondata di maltempo prevista per i prossimi giorni sull' Italia. Lo stesso Gabrielli, al termine di un comitato operativo che si è svolto mercoledì in serata, ha chiesto agli enti locali «di predisporre fin da subito gli interventi preventivi» per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Questa mattina, invece, nell'aula del Senato il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ha ribadito che la Protezione civile aveva avvisato il Comune di Roma raccomandando l'attuazione del piano neve, smentendo di fatto le ricostruzioni del sindaco Gianni Alemanno che ha sempre parlato di informative carenti. Su quanto accaduto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. In ogni caso il Campidoglio ha deciso di non farsi cogliere impreparato nell'eventualità di nuove forti precipitazioni: la giunta ha deciso di chiudere le scuole per altri due giorni e imposto l'obbligo di catene.
RIPOTENZIATA LA PROTEZIONE CIVILE - Nel frattempo il ministro Cancellieri ha annunciato che sarà rivista la legge 10 del febbraio 2011 che - secondo Gabrielli - ha depotenziato il Dipartimento, subordinandone gli interventi all'ok di ministero Economia e Corte Conti. «C'è la volontà del governo, servono i tempi tecnici», ha spiegato il ministro. Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ha aggiunto: «Serve una protezione civile che intervenga in tempo reale su emergenze reali, per questo siamo d'accordo che la legge 10 debba essere riformata, perchè non consente una efficace gestione delle emergenze».
SLITTAMENTO SCADENZE FISCALI - Intanto l'Agenzia delle Entrate ha deciso che, «per i contribuenti domiciliati nelle zone interessate dalle recenti eccezionali precipitazioni nevose», sarà valutato se disapplicare «per causa di forza maggiore» le sanzioni previste per ritardi nell'effettuare gli adempimenti tributari.
LE VITTIME DEL MALTEMPO - Continua nel frattempo a crescere il numero dei morti a causa del freddo; in questi giorni le vittime sono state almeno 40. Gli ultimi decessi sono quelli di due uomini, un medico sessantenne e un settantaquattrenne, morti per infarto nelle Marche mentre spalavano neve davanti alle proprie abitazioni, in Vallesina. Un infarto, forse causato dal freddo, ha determinato la morte di un allevatore avezzanese di 58 anni, Enzo Catini, trovato all'interno della sua stalla alla periferia della città. È poi morto assiderato dopo essere caduto in una roggia nel centro di Manerbio, nella Bassa bresciana, Achille Ivan Battagliola, 49enne originario di Orzinuovi, che vi è rimasto per ore prima che qualcuno lo soccorresse. Sul fronte dei feriti, un operaio di una ditta che lavora per conto dell'Enel è rimasto folgorato, in gravi condizioni, nella tarda mattinata di mercoledì ad Acuto, vicino Fiuggi, nel frusinate: stava lavorando su un traliccio per ripristinare la corrente nella zona colpita dalle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, quando è stato colpito da una scarica di alta tensione di almeno 20 mila volt. Rischia la paralisi un sedicenne che ha riportato una frattura vertebrale mentre giocava, a Osimo (Ancora), con una tavola da surf sulla neve. Nel cosentino al caduta delle coperture di sei capannoni in una azienda zootecnica ha causato la morte di 150 capi di bestiame morti, tra ovini e bovini.
Redazione Online9 febbraio 2012 | 18:15
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