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Neve: gran parte d'Italia nel caos

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda annalu il 05/02/2012, 15:06

Comunque, i romani alla neve non sono abituati, e questa volta la neve pesante e bagnata, accompagnata da raffiche di vento, di danni ne ha fatti davvero molti.
Poi, la scarsa abitudine alla neve fa sì che molti siano poco abili a guidare su una strada sdrucciolevole (Roma è piena di salite anche ripide) e basta una macchina che slitta a bloccare il traffico in una città già congestionata di suo.
Ovviamente la quantità di neve caduta è stata ampiamente sovrastimata, ma tra zona e zona la variabilità è molta. Per esempio, se da me non erano più di una decina di centimetri, a Monte Mario erano certo molti di più, e così via.
Sugli alberi, ho l'impressione che si tenda a minimizzare: è stato davvero un fenomeno imponente ed inatteso (almeno nelle sue proporzioni). A parte l'eventuale trascuratezza del servizio giardini (ma si sono rotti rami anche da alberi potati da poco), certo la vegetazione romana non è adatta alla neve, soprattutto se pesante.
Quanto a Villa Ada, che credo sia un caso limite, l'hanno chiusa subito e gli ingressi sempre aperti non sono noti a molti. Mentre ne uscivo con le mie foto ho incontrato un fotografo professionista che stava entrando, ma dubito che si sia avventurato molto oltre l'ingresso.

annalu
PS. I "pattini lateranensi" mi sembrano fondamentali: mi piacerebbe vedere i "giovani" vescovi all'opera su Piazza S. Pietro

PPS. Ultima considerazione. Il Traghetto della Tirrenia ha avuto l'incidente a Civitavecchia per una raffica di forte vento a Civitavecchia alle 1:30 circa della notte tra venerdì e sabato, proprio quando a Roma stava nevicando: data la vicinanza tra Roma e Civitavecchia, perché escludere in modo così assoluto che ci siano state raffiche di vento forte, magari di breve durata, anche a Roma? Certo, dato come vanno le cose in Italia, è facile nutrire dubbi sull'efficienza del personale e delle strutture. Spesso però questa inefficienza si manifesta in modo particolarmente drammatico se si aggiungono ANCHE condizioni oggettivamente difficili.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda franz il 05/02/2012, 15:58

annalu ha scritto:ROMA - I rami si piegano sotto il peso della neve, i tronchi malati si spezzano e precipitano sui prati bianchi e su altri alberi caduti. E’ strage nei parchi della città.
...
Ovviamente la quantità di neve caduta è stata ampiamente sovrastimata, ma tra zona e zona la variabilità è molta. Per esempio, se da me non erano più di una decina di centimetri, a Monte Mario erano certo molti di più, e così via..

Affrontiamo i due problemi.
1) i tronchi malati si spezzano. E' uno dei nodi. Dovrebbe essere normale censire la salute degli alberi, sia nei parchi cittadini sia sulla strade, perché quelli malati possono cadere sulle teste e sulle macchine. Questo durante una normale nevicata (non serve una eccezionale) o durante un temporale estivo. I parchi veramente naturali, come ce ne sono un po' il tutto il mondo, sono di due tipi. Gestiti (puliti dagli aberi che cadono) o lasciati a se stessi, allo stato naturale, come sono: non si puo' toccare una foglia. Dopo ogni inverno in quello assolutamente naturale possiamo osservare un gran numero di alberi caduti per la neve. È una cosa del tutto naturale, che comporterà poi una assimilazione del tronco nella natura e la nascita di nuovi alberi al loro posto. Ma questo non puo' avvenire in città. Alberi o rami malati vanno individuati e tagliati. Il fatto che cosi' tanti alberi siano caduti è un chiaro indicatore che la manutenzione è stata assolutamente insufficente e inadeguata, pensata al motto di "tanto non succede nulla".
2) tra zona e zona la variabilità è molta. Molto chiaro il motivo. Tra Almanno e Gabrielli si dicuteva dello zero termico, e piu' precisamente quello che conta è il "limite altimetrico delle nevicate". Sopra nevica. Sotto piove. A volte in montagna questo limite è perfettamente delineato sulle fiancate delle valli, perché si vede nettamente la zona imbiancata che arriva fino ad un certo punto e sotto no. Come se avessero usato un pennello ed una riga per spargere la neve. Roma si è trovata esattamente in mezzo, con zone elevate in cui nevicava di piu', zone piu' in basso dove prevaleva la pioggia e zone intermedie di neve bagnata. Che è molto pericolosa. Ma di solito lo è per i tetti, che possono cedere sotto il peso della neve bagnata. Non per gli alberi, se sono ben curati e se quelli malati sono stati eliminati e sostituiti con altri giovani e sani.

Allora ricapitoliamo. Come al solito abbiamo varie possibilità:
1) imprevedibile / prevedibile
2) evento eccezionale o nella norma

Che la nevicata fosse stata prevista, è noto. Non si puo' conoscere, una settimana prima, l'intensità della nevicata e se la manutenzione degli alberi non è stata fatta a dovere, è forse anche troppo tardi per chiudere la stalla. Ma chi gestisce la cosa pubblica non puo' sperare nel classico "io speriamo che me la cavo, male che vada dico che l'evento era eccezionale e mi hanno dato le previsioni sbagliate e in ritardo".

Che a Roma la neve sia sempre fatto eccezionale, è noto. Concordo con Annarosa che dice all'interno del fatto in se' inusuale che a Roma nevichi, questa volta si è verificato qualche cosa di ulteriormente fuori dall'ordinario (neve poca ma bagnata e vento a raffiche in alcuni posti) tuttavia la natura puo' essere "straordinaria" ma gli uomini dovrebbero essere sempre "ordinariamente organizzati" per proteggere persone e e cose.

Tirando le somme:
3) responsabilità:
a) evento exxezionale naturale (l'uomo non poteva farci nulla)
oppure
b) colpe e manchevolezze nella manutenzione degli alberi, sottostima dei pericoli e dei danni, messa a rischio di persone cose.

Probabilmente la verità sta nel mezzo. Pur nella eccezionalità se le cose fossero stata fatte a dovere gli alberi ed i rami caduti sarebbero state decine, non migliaia. Incomprensibile poi il blocco del traffico dove non ci sono alberi, come riportato anche da Flavio. Questa la situazione sabato mattina alle nove: http://video.repubblica.it/dossier/neve ... 7343/85736 anche dove non ci sono alberi caduti, si vede bene che a quasi 20 ore dalla nevicata nessuno ha ancora pulito le strade principali.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda Stefano'62 il 05/02/2012, 21:22

franz ha scritto:Mi spiace smentirti parzialmente ma vivendo in zona fredda, dove è usuale avere ben piu' di una nevicata all'anno, di 30 cm o anche piu', alla mie latitudini il parcheggiare le auto in strada è assoluta rarità (solo in particolari e limitate zone blu in periferia e nelle zone con parchimetro in centro) perché ogni abitazione deve avere obbligatoriamente il parcheggio interno allo stabile, coperto o scoperto.

Si ma io vivo in Italia,in una zona piena di operai che è già tanto se hanno una casa.
E i lati delle strade sono letteralmente zeppi di auto parcheggiate.

franz ha scritto:Quando spalare la neve è un rischio http://www.corriere.it/cronache/12_febb ... 99bc.shtml

Chiaro che certi lavori li deve fare chi è in grado di farli,nessuno pretende che per esempio un povero anziano debba spalarsi il vialetto,di solito ci pensiamo noi.
Ultima modifica di Stefano'62 il 05/02/2012, 22:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda Stefano'62 il 05/02/2012, 22:01

PS
Secondo me Annalu circa gli alberi ha ragione.
E' noto che quando nevica in certe zone la fa più umida (noi la chiamiamo neve scirocca) e distrugge gli alberi e succedeva spesso anche quando ero bambino in Romagna.
E ci sono alberi più o meno esposti in base al tipo di rami che hanno e alla esposizione al vento che amplifica l'effetto.
E' vero anche che dei rami caduti se ne è parlato.
Ed ' anche vero che chi non è abituato fatica a guidare anche solo con la strada umidiccia.

Ma il punto (per quanto mi riguarda) non è nessuno di questi:
Quello che io non sopporto sono le lamentele dei buoni a nulla per qualcosa che invece dipende espressamente da loro stessi.
Per intenderci ma è solo uno dei tantissimi esempi,come il tizio giovane e forte che ho appena visto intervistato,con gli occhiali scuri appoggiato al di là della ringhiera della sua proprietà,che con l'aria di chi è inattivo non per scelta sua ma perchè deve aspettare qualcosa che qualcuno si ostina a non dargli,si lamenta che non può uscire perchè il cancello non si apre a causa di un metro di neve.
Ma cacchio ci vogliono dieci minuti per spostare con un badile tre metri per tre metri di mezzo metro di neve,te la spali e via,e se è al di la di quella ringhiera la scavalchi che non ci vuole niente,oppure incarichi qualcun altro.
Non lo vuoi fare ?
Okkey,ma poi non stare a lamentarti che non arriva la manna dal cielo.
E' questo che io non sopporto,ed è questo che sta succedendo dappertutto.
Ed è per questo che credo che Alemanno sia accusato di inefficienza solo per non ammettere l'evidenza del fatto che gli italiani non valgono una cicca.
Ultima modifica di Stefano'62 il 05/02/2012, 22:02, modificato 2 volte in totale.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda Stefano'62 il 05/02/2012, 22:01

Errore,cancellatelo.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda franz il 05/02/2012, 22:15

Stefano'62 ha scritto:Si ma io vivo in Italia,in una zona piena di operai che è già tanto se hanno una casa.
E i lati delle strade sono letteralmente zeppi di auto parcheggiate.

Perché credi che gli operai esistano solo in Italia?
Ci sono, hanno la casa e la macchina in garage, non in strada.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda Stefano'62 il 05/02/2012, 23:12

Resta il fatto che dove sto io ai lati delle strade è tutto un parcheggio a lisca di pesce.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda flaviomob il 06/02/2012, 1:45

Stefano, se gli italiani non valgono una cicca è inutile starne qui a parlare, non ti pare? A questo punto non esiste nessuna soluzione e si può giustificare tutto, dalle cartacce per terra al controllo mafioso di tutto il territorio nazionale.


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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda Stefano'62 il 06/02/2012, 2:56

Certo che esiste soluzione,dare il buon esempio ai pirla e chissà che se capiscono come sono messi non gli venga voglia di cambiare.
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Re: Neve: gran parte d'Italia nel caos

Messaggioda franz il 06/02/2012, 10:04

Stefano'62 ha scritto:Certo che esiste soluzione,dare il buon esempio ai pirla e chissà che se capiscono come sono messi non gli venga voglia di cambiare.

Non è solo problema di buon esempio (non lo nego) ma direi che soprattutto è un problema di organizzazione.
1) se la collettività non fa bene la sua parte, anche la persona singola debole (di cuore) esce per spalare e ci rimane secco.
2) in un paese visto in TV (tra l'abruzzo ed il lazio) in cui si notavano come minimo 70-80 cm i neve le persone sono isolate e senza corrente. Si lamentavano che nessuno era venuto con lo spalaneve. Ma lo spalaneve doveva essere già li', come ogni comune di montagna che si rispetta. E magari anche piu' di uno. Non necessariamente comprato dalllo stato. Basta che sia uno dei tanti automezzi privati che possa attaccare davanti la cala. Il comune o i privati comprano la cala
Immagine
e poi la usano. Anche piu' d'una. Se è il privato ad usarla, poi fatturerà al comune per il servizio.
3) A Roma Alemanno diceva che non essendo stato avvisato per tempo, non ha potuto far giungere da fuori gli automezzi spala neve e spargi sale. Anche qui, cavoli, ma sti automezzi mi sembrano come i carri armati di mussolini. Dovrebbero essere dappertutto e non sono da nessuna parte. O servono in montagna oservono a Roma me alla fine, dove stanno? Eppure proprio a Roma, dove nevica raramente, varrebbe la proposta di avere solo la cala (diverse centinaia) e montarle in base ad un piano di emergenza su automezzi pubblici e privati. Queste pero' non vanno messe accatastate in lontani centri di raccolta ma vanno sparse nel territorio, in garage anche privati, cosi' sono pronti all'uso localmente.
4) in sintesi l'organizzazione, la cura della cosa pubblica, è un problema culturale locale. Mi sembra che qui invece tutti aspettano la manna che piove da cielo. A Roma si attendono gli spalaneve da fuori in montagna si attendono gli spalaneve da fuori, tutti attendono che altri risolvano il problema. Non è solo un problema di buon esempio individuale, ma di organizzazione e buon senso delle collettività.
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