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Sciopero TIR in tutta Italia

Discussioni su aspetti locali di attualità, specifici o comuni a vari luoghi, ove già non affrontati nei forum tematici. Riforme locali: decentramento e federalismo.

Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda franz il 23/01/2012, 11:05

Partita dalla sicilia, dove ha causato mezzo miliardo di danni, ora la protesta (corporativa?) si estende in tutta l'Italia.

Diretta
Sciopero tir in tutta Italia
Cancellieri: "Siamo molto attenti"


Le manifestazioni, partite dalla Sicilia, si sono allargate a tutto il Paese e andranno avanti per 5 giorni. Disagi su molti tratti della rete autostradale. Chiusi due caselli sulla A1 nel Lazio, blocchi in Campania, Puglia e Lombardia. Problemi anche in Lombardia. Il ministro dell'Interno: "Nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso". Taxi fermi dalle 8 alle 22. A Roma raduno al Circo Massimo

(Aggiornato alle 09:54 del 23 gennaio 2012)

09:54 Tir, Confindustria: "In Sicilia danni per 500 mln di euro" 12 – Confindustria fa la conta dei danni causati dalla settimana di blocchi in Sicilia, con una perdita di circa 500 milioni di euro per le aziende isolane, e la cassa integrazione per almeno 800 lavoratori. VIDEO

09:49 Marche, caselli bloccati 11 – Gli autotrasportatori hanno bloccato i caselli autostradali dell'A14 nella zona sud delle marche, a San Benedetto del Tronto, Porto Sant'Elpidio, Civitanova Marche e Ancona Sud. I manifestanti fanno parcheggiare i mezzi in entrata e in uscita. Alla protesta partecipano anche i pescatori della marineria di San Benedetto del Tronto che stanno bloccando il porto.

09:46 Tir, Cna-Fita si dissocia dalla protesta 10 – È un fermo sbagliato, gli autotrasportatori non aderiscano a una protesta che mira solo ''a strumentalizzare una disperazione latente per altri scopi''. Lo afferma la Cna-Fita, dissociandosi dallo stop e invitando le altre associazioni a fare altrettanto.

09:42 Bologna, raduno dei taxi da 5 regioni 9 – È cominciato alle 8 a Bologna il raduno in vista del corteo-lumaca dei taxisti contro le liberalizzazioni del governo Monti. Una lunga colonna di auto bianche si sta preparando per partire dal Parco Nord (una grande area della periferia, vicina ad un'uscita autostradale) e raggiungere il centro storico.

09:36 Puglia, situazione critica sulla tangenziale di Bari 8 – Numerosi blocchi di autotrasportatori sono in corso su varie strade pugliesi dalla scorsa notte. L'agitazione, intensificatasi con il trascorrere delle ore, sta determinando considerevoli rallentamenti o in alcuni casi il blocco della circolazione automobilistica, normalmente caotica il lunedì mattino sulle vie di accesso alle città. La situazione più critica si registra sulla tangenziale di Bari, l'unica strada che collega il Nord al Sud della Puglia. Mezzi pesanti occupano due delle tre corsie e il traffico procede a passo d'uomo. Attualmente sono quattro i chilometri di coda ma le previsioni non sono rosee

09:29 Taxi, sciopero dalle 8 alle 22. Raduno al Circo Massimo 7 – Oggi sciopero nazionale dei taxi indetto per protestare contro il decreto liberalizzazioni. A Roma, come nelle altre città, le auto bianche si sono fermate alle 8 e lo stop proseguirà fino alle 22. Parcheggi vuoti, taxi non in circolazione e i centralini di tutte le cooperative che avvertono che 'il servizio non puo' essere garantito per lo sciopero nazionalè. A Roma disagi in particolare all'aeroporto di Fiumicino e alla Stazione Termini dove oggi gli operatori dell'Agenzia per la Mobilità di Roma assisteranno i passeggeri. L'appuntamento romano anche per oggi è al Circo Massimo, già teatro della protesta della scorsa settimana andata avanti cinque giorni. Alle 11 è previsto un comizio di sindacalisti. A Bologna 250 tassisti di Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino si sono dati appuntamento per sfilare con un 'serpentone' di auto bianche dalla periferia al centro. Tra i tanti punti del decreto sotto accusa il più contestato è quello che delega all'Authority la gestione del settore e delle licenze.

09:27 Sicilia verso la normalità 6 – Torna gradualmente normale la situazione in sicilia, dopo la settimana di sciopero messa in atto dagli autotrasportatori e dai comitati "Forza d'urto" e "Movimento dei forconi". Sebbene la protesta prosegua in forma "pacifica", i tir carichi di carburante sono riusciti a rifornire le pompe di benzina lasciate a secco nei giorni scorsi e prese letteralmente d'assalto da migliaia di automobilisti che hanno atteso ore prima di poter fare rifornimento. Ancora ieri qualche presidio si registrava nelle province di Caltanissetta e Catania, ma ormai il fronte dei manifestanti appare spaccato, con la frangia più agguerrita che si è spostata verso Roma.

09:26 Autotrasportatori fermi nel Bergamasco 5 – Una serie di presidi di autotrasportatori sono segnalati, da questa mattina presto, sull'autostrada A/4, nel Bergamasco.Tir fermi, e qualche picchetto, sono segnalati al casello di Bergamo e, in entrata e uscita, a Seriate e a Dalmine. Sul posto si trova la Polizia stradale. Al momento la circolazione in carreggiata è regolare, tranne per alcuni rallentamenti in prossimità dei presidi.

09:25 Cancellieri: "Seguiamo protesta con attenzione" 4 – Il ministero dell'Interno segue "con molta attenzione" le proteste degli autotrasportatori, partite dalla Sicilia ma ora estese ad altre parti d'Italia, "perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso". Lo ha affermato il ministro Annamaria Cancellieri, intervistata nel corso della trasmissione di Radio Uno "Prima di Tutto". Domani riferirà al Senato sulle conseguenze del blocco degli autotrasportatori in Sicilia.

09:24 Blocco anche nel napoletano 3 – Anche nel napoletano si registrano blocchi stradali nell'ambito della protesta dell'autotrasporto ormai nota come 'movimento dei forconi'. A Nola, Palma Campania e sulla Statale 7bis, il blocco al traffico è stato fatto con una cinquantina di tir e un centinaio di persone. Già da ieri sera, nel nolano, c'era stato un primo raduno di mezzi, poi in nottata è maturata la decisione del blocco.

09:23 Disagi sulla Roma-Napoli, due caselli chiusi 2 – La protesta dei tir sbarca nel Lazio e crea i primi disagi al traffico sull'A1 nel tratto Roma- Napoli. Lo sciopero scattato la scorsa notte ha portato alla chiusura dei caselli di Frosinone e Anagni dove gli autotrasportatori hanno organizzato presidi. Tir e camion fermi anche nei pressi dei caselli di Ceprano, Cassino e San Vittore nel Lazio. Sull'A1 in Ciociaria già si registrano le prime ripercussioni negative per la circolazione, così come lungo la Casilina. La protesta, sull'onda di quella che ha bloccato la Sicilia, è scattata per contestare il rincaro del gasolio, l'aumento dei pedaggi autostradali e dell'Irpef. Lo sciopero andrà avanti per cinque giorni.

09:21 Sciopero tir, più di 60 presidi in tutta Italia 1 – Si accostano ai lati delle autostrade impedendo il passaggio delle auto, se non in un'unica corsia, creando così disagi alla circolazione. Sono oltre 60 i presidi in corso in tutta Italia per lo sciopero dei tir iniziato questa notte. "Da questa notte - ha spiegato il segretario generale del trasporto unito fiap, maurizio longo, a Sky tg24 - c'è un'azione per rappresentare il nostro disagio sul territorio. La circolazione delle vetture è garantita, ma a creare disagio sono i molti conducenti dei veicoli industriali che accostano. C'è stata una risposta superiore a quella che ci aspettavamo, siamo il settore economico più indebitato del nostro paese". Il programma è quello di terminare la protesta "venerdì, noi lavoriamo per risolvere i problemi dei nostri imprenditori, auspichiamo interesse da parte del governo e non avremmo neanche voluto farla questa protesta, ma dovevamo dare un segnale forte, chiudere in silenzio sarebbe stata delusione".

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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda Stefano'62 il 23/01/2012, 13:04

Io oggi accendo la tv e al tg sento che i TIR bloccano le autostrade.
Da quel momento non mi interessa più minimamente se possano avere ragione o no,e cambio canale quando ne intervistano i leaders,e giro pagina invece che leggere sui giornali le stesse dichiazioni.
Per il semplice motivo che nel momento stesso in cui qualcuno che protesta cerca di coinvolgere in modo arrogante il prossimo nelle proprie battaglie,allora ha automaticamente torto e gli auguro tutto il male possibile circa quella battaglia e rifiuto categoricamente di lasciargli la facoltà di mettermi a parte delle sue ragioni.

Il punto infatti è che non esiste un valido motivo al mondo per costringere il prossimo a combattere le battaglie altrui.
Perchè quel prossimo potrebbe pensarla diversamente,o perchè quel prossimo potrebbe avere ben altre battaglie cui dedicare il suo tempo.
Un conto è protestare e motivare cercando liberi consensi in modo lecito e adeguato,altro è coinvolgere il prossimo in modo coatto con l’arrogante pretesa che le proprie battaglie e i propri problemi siano più importanti di quelli di chiunque altro.
Significa pretendere una solidarietà forzosa,negando il libero arbitrio altrui.
Perciò fino a che i camionisti o chicchessia vogliono protestare e provare a cercare il mio consenso con forme ortodosse e lecite,allora posso provare ad ascoltare ciò che hanno da dire.
Ma se invece pretendono di bloccare la strada che io prendo per andare dove voglio e quando voglio e per i motivi che interessano a me,allora sappiano che questo li qualifica per quegli arroganti prepotenti quali essi stessi stanno pervicacemente cercando di dimostrare di essere,e che spero con tutto il cuore che perdano miseramente qualunque battaglia presente o futura essi intraprendano,della quale nulla più mi interessa perchè trovo davvero difficile che un prepotente possa avere il discernimento per valutare quali siano le battaglie giuste.

Non è diritto di sciopero,ma privazione insopportabile del mio arbitrio,e qualcuno potrebbe anche essere tentato di reagire appiattendo qualcuno sull’asfalto,dopodichè di chi sarebbe la colpa ?
Di quello esasperato ma pieno di ragioni,dei prepotenti che mi bloccano,o della polizia che li lascia fare ?
Che la polizia sciolga i blocchi autostradali,anche con la forza se necessario che è il loro preciso dovere,che li identifichi,e poi tutti in Tribunale.
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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda franz il 23/01/2012, 14:07

La logica corporativa, della corpoazione prepotente che in fondo dice "senza di me voi non potere esistere, quindi dovete darmi retta o blocco tutto" è quelle che fu risolta da memenio agrippa 2500 anni fa.
Wiki ha scritto:il convincente Agrippa spiegò l'ordinamento sociale romano metaforicamente paragonandolo (come in Esopo) ad un corpo umano, nel quale tutte le parti sono essenziali e, brevemente, ammise che se le braccia smettessero di lavorare lo stomaco non si nutrirebbe e proseguì dicendo che ove lo stomaco languisse, le braccia non riceverebbero la loro parte di nutrimento. La situazione fu velocemente ricomposta ed i plebei fecero solerte ritorno alle loro occupazioni

Tuttavia quella plebe di 2500 anni fa potrebbe essere stata piu' saggia di quella di oggi.
Perché quella di oggi invece è stata vessata con imposte elevate ma contemporaneamente saziata con esenzioni, privilegi, occhi chiusi nel non vedere evasione e illegalità diffusa.
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Asti, manifestante ucciso da Tir

Messaggioda franz il 24/01/2012, 8:35

Asti, manifestante ucciso da Tir
un'autista in stato di fermo


C'è una vittima nella mobilitazione dei Tir che da ieri blocca l'Italia. Secondo Sky Tg24, un manifestante è stato investito e ucciso da un Tir nei pressi di uno dei presidi organizzati dalla protesta nei pressi del casello di Asti. Secondo quanto reso noto da Sky, il conducente dell'autoarticolato, una donna di nazionalità tedesca, sarebbe in stato di fermo per omicidio colposo.
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L'intervista - «I sindacati? Tutti uguali, ora facciamo da soli»
«A chi non protesta si bucano le gomme»
Il camionista: troppe spese, ci strozzano Con due viaggi guadagno solo 300 euro

SAN VITTORE (Frosinone) - Arriva un altro Tir, rallenta.
Conducente al finestrino, barba lunga, felpa rossa.
«Oh, ragazzi... Dovrei...».
Ma di risposte non c'è bisogno, bastano gli sguardi, le mani tozze e ruvide dei camionisti di picchetto, che indicano, ordinano.
Fine del viaggio, collega.
Ora parcheggi.
Laggiù, dietro al casello, dopo la curva.
( Si mettono in circolo, nervosi. Angelo Forte ha 44 anni ed è quello che, in gergo, viene definito un «padroncino». Ha una piccola ditta, possiede sedici autoarticolati e ne conduce uno ).
«Protestiamo, siamo furiosi. Non c'è niente da spiegare».

State bloccando un Paese, signor Forte.
«Sì, e allora? Che vuoi? Chi sei? Sei un giornalista? Tu? E come faccio a fidarmi?».
Questo è il tesserino dell'Ordine.
«Mhmm... vabbé. Ma adesso va, che non è il pomeriggio giusto».
Se non la spiegate, è una protesta inutile.
«Inutili sono i sindacati, che non ci difendono. Inutili siete voi, che sui giornali non dite come stanno realmente le cose».
Come stanno?
«Al limite. Ci strozzano, io rischio di chiudere la ditta».
Continui.
«Il gasolio costa 1,70 euro al litro. Tanto, troppo. Ti faccio un esempio. Io trasporto materiale ferroso. Metti che devo andare a Brescia. Il viaggio di andata me lo pagano circa 700 euro e, se sono bravo e furbo, mi trovo un carico di ritorno a circa 600 euro. Quanto fa?».
Mille e trecento euro.
«Bravo. Ora però segnati queste spese: al netto, senza Iva, spendo 850 euro di gasolio e 150 di pedaggi autostradali. In totale, sono mille euro. Quindi, in tasca, alla fine, di euro me ne restano 300: e io cosa ci faccio con 300 euro?».
Quindi, se ho ben capito...
«No, aspetta, non puoi aver capito... Perché poi dobbiamo aggiungere anche tutte le altre spese che, comunque, sono costretto a sostenere. È un elenco che mannaggia a me, che porc...».
Si calmi. Mi elenchi le spese.
«Allora: minimo devo spendere 160 euro lorde a giornata per l'autista, poi c'è l'assicurazione del camion, il bollo, la rata del camion...».
La rata?
«E certo! E perché secondo te io un camion che costa tra i 100 e i 150 mila euro lo compro in contanti? Lo compro a rate, che durano, minimo, cinque anni. Però poi al camion devo anche cambiare i pneumatici, no? E poi cambio l'olio, e magari devo rifare la frizione, e l'olio e la frizione non li cambio io, ma devo portare il camion in officina, e l'officina costa, mi spella...».
Ho capito: cosa chiedete?
«Io dico che, intanto, se il prezzo del gasolio proprio non si può abbassare, il governo deve creare un organismo di controllo che garantisca noi autotrasportatori nei confronti dei nostri committenti».
Si spieghi meglio.
«Il prezzo del trasporto, purtroppo, non lo faccio io. Ma quello che mi dà la merce. Perciò se quello decide di darmi 700 miseri euro per andare, è l'esempio di prima, da qui a Brescia, o io accetto, o perdo il lavoro».
Però c'è chi accetta.
«Sa chi accetta? O quelli come me, che però fanno le cose in regola, e che perciò poi non arrivano alla fine del mese e sono inseguiti da Equitalia... oppure quelli che poi il camion lo fanno guidare a un albanese, a un rumeno, e lo sottopagano, e lo sfruttano, e lo fanno viaggiare su Tir con le gomme lisce, camion insicuri con motori che l'olio lo cambiano una volta ogni due anni e che arrancano producendo fumo nero».
Lei prima diceva di non sentirsi rappresentato dai sindacati...
«E te lo ripeto. Stavo con il Cna, poi sono passato con la Fai. Ma siccome sono tutti uguali, adesso ho deciso di fare da solo, di testa mia... e come me, guarda, la pensano in tanti».
Come convincete i vostri colleghi autisti a fermarsi? Alcuni mi sono sembrati piuttosto restii...
«Non è che li convinciamo, cerchiamo di dissuaderli».
Dicendogli cosa?
«Beh... prima gli spieghiamo le ragioni di questo sciopero, che interessa tutti, quindi anche loro... poi li avvertiamo che, proseguendo, e sono liberi di farlo, c'è il rischio che finiscano dentro un posto di blocco diverso dal nostro, con camionisti molto molto più arrabbiati...».
E che può succedere?
«Eh...».
Cosa può succedere?
«Eh... non lo so... magari a uno parecchio incavolato viene voglia di bucare qualche pneumatico».
È una minaccia.
«No, e perché? Anzi, dovrebbero ringraziarci se li avvertiamo del pericolo».
Quanto durerà questa protesta?
«Fino a venerdì. E ora non dirmi che è troppo, che i supermercati resteranno vuoti e i benzinai a secco. Perché è proprio questo che vogliamo... fare un gran casino e costringere Monti a dire: mi sa che questi camionisti devo proprio ascoltarli».
( Un'ora di colloquio, fino alle 16. Più altre complessive quattro ore di viaggio. Senza mai incontrare, sulla A1, una sola pattuglia della polizia stradale ).

Fabrizio Roncone
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Re: Asti, manifestante ucciso da Tir

Messaggioda franz il 24/01/2012, 12:05

Però c'è chi accetta.
«Sa chi accetta? O quelli come me, che però fanno le cose in regola, e che perciò poi non arrivano alla fine del mese e sono inseguiti da Equitalia... oppure quelli che poi il camion lo fanno guidare a un albanese, a un rumeno, e lo sottopagano, e lo sfruttano, e lo fanno viaggiare su Tir con le gomme lisce, camion insicuri con motori che l'olio lo cambiano una volta ogni due anni e che arrancano producendo fumo nero».

Mi sembra abbastanza chiaro che presi per buoni i numeri dati, solo chi lavora in nero puo' accettare qeull'importo.
Chi non lavora in nero e deve pagare le tasse ed i contributi invece arriva a stento a fine mese e magari si sentirà messo in croce perché dichiara poco (come un gioielliere :-) ) e quindi è un evasore. L'evasore vero pero' è chi non dichiara nulla (sono circa 3 milioni e mezzo, sulla base di mie stime).

Ma questo dovrebbe anche farci capire che l'autista Angelo invece di prendersla col mondo e bloccare le autostrade dovrebbe prendersela con i colleghi evasori, che distorcono il mercato ed impedicono a lui e gli altri onesti, che devono fare i conti con tutti gli elementi di costo, di poter pretendere compensi di trasporto piu' alti, traslando l'aumento delle imposte ricevuto sul prezzo della prestazione di trasporto. Se ci sono gomme da tagliare allora dovrebbero essere quella degli autisti che lavorano in nero, consentendo ai prezzi di rimanere bassi, fuori dalla portata degli onesti. Mi rimane pero' il dubbio (vedete voi se legittimo oppure no) che se non lo fanno significa che in qualche modo tutti sono coinvolti, chi più chi meno spesso, con questi arrotondamenti in nero. Allora preferiscono una difesa corporativa di tutta la categoria, comprese le molte mele marce. Naturalmente c'è una oggettiva responsabilità delle aziende che commissionano il trasporto, perché se chiedono tariffe cosi' basse è perché sanno che qualcuno che fa nero pronto ad accettarle lo trovano sempre.

Intanto apprezzo, una volta tanto, questa dichiarazione di Susanna Camusso.
Camusso: "Superato il limite, protesta non violi diritti"
Con il blocco dei tir si è "superato un limite" alla luce delle ripercussioni sui cittadini e sulla filiera produttiva. Lo sottolinea il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al Gr Rai. "Come sempre la protesta è un caos che va organizzato in modo che non violi diritti e non impedisca agli altri cittadini di potersi muovere e di poter fare le cose - ha affermato il leader del sindacato di Corso Italia - in questo caso mi pare che abbiamo superato un limite di relazione positiva".
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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda pianogrande il 24/01/2012, 12:21

L'evasione fiscale costituisce concorrenza sleale.
Il rimedio è abbassare il costo del gasolio?
Mi sfugge qualcosa o qui stiamo delirando.
Forse, il costo del gasolio verrebbe abbassato solo per chi le tasse le paga?
Concordo con Franz.
Dovrebbero tagliare le gomme, semmai, ai loro colleghi evasori e sfruttatori di immigrati e lavoro nero.
Questa storia, sentita anche da altri, che il rimedio stia nel diminuire il costo del gasolio e della autostrada (solo per lorsignori, naturalmente) comincia veramente a stufarmi.
A noi che non abbiamo i carri armati e le protezioni politiche per invadere le strade, non ci resterebbe che pagare qualche superbollo come ai bei tempi in cui i camionisti stranieri venivano in Italia con i serbatoi supplementari visto che era il paese del bengodi (ma solo per il partito camionista).
Ma le ferrovie e le navi mercantili non le hanno inventate da tempo?
Ma da Palermo a Genova o da Bari a Trieste, bisogna, per forza, alimentare queste categorie motorizzate e coccolate e residuato di quando, nel nostro paese, comandava Agnelli?
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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda Stefano'62 il 24/01/2012, 13:31

franz ha scritto:Asti, manifestante ucciso da Tir
un'autista in stato di fermo

C'è una vittima nella mobilitazione dei Tir che da ieri blocca l'Italia. Secondo Sky Tg24, un manifestante è stato investito e ucciso da un Tir nei pressi di uno dei presidi organizzati dalla protesta nei pressi del casello di Asti. Secondo quanto reso noto da Sky, il conducente dell'autoarticolato, una donna di nazionalità tedesca, sarebbe in stato di fermo per omicidio colposo.


Ecco,e io avevo scritto:

Stefano'62 ha scritto:Non è diritto di sciopero,ma privazione insopportabile del mio arbitrio,e qualcuno potrebbe anche essere tentato di reagire appiattendo qualcuno sull’asfalto,dopodichè di chi sarebbe la colpa ?
Di quello esasperato ma pieno di ragioni,dei prepotenti che mi bloccano,o della polizia che li lascia fare ?
Che la polizia sciolga i blocchi autostradali,anche con la forza se necessario che è il loro preciso dovere,che li identifichi,e poi tutti in Tribunale.


Dunque,che facciamo ?
La rilasciamo,oppure mettiamo le manette anche ai subumani prepotenti che hanno organizzato quel blocco e a chi non lo ha impedito ?
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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda franz il 24/01/2012, 13:39

pianogrande ha scritto:Ma da Palermo a Genova o da Bari a Trieste, bisogna, per forza, alimentare queste categorie motorizzate e coccolate e residuato di quando, nel nostro paese, comandava Agnelli?

Già, questo paese condizionato da vari poteri (come il Vaticano e la Fiat) ha preso la sua retta strada (ora ingorgata).
Altrove hanno preso strade diverse che funzionano anche quando nevica e prossimamente anche in alta velocità sia mettendo gli automezzi sui treni

Immagine

sia mettendo il container direttamente sui treni

Immagine

Appare ormai chiaro che comunque questi "movimenti" ora sono collegati alla destra radicale (c'è odor di forza nuova) con alcune infiltrazioni della criminalità organizzata. Per me sono pure espressione di una vasta platea di evasione per necessità (non sono milionari o ricchi professionisti) ed invece di lasciarli in balia della demoagogia populista andrebbe predisposto un piano sociale di intervento e sostegno, per farli uscire dal semi-sommerso. Non pero' con trattamenti fiscali o previdenziali ad hoc per loro. Deve essere una soluzione per tutti ma è chiaro che va trovata e implementata.
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Guerriglia TIR

Messaggioda franz il 24/01/2012, 15:09

Così solo pochi camion
stanno paralizzando l'Italia

La federazione che riunisce oltre il 90% delle associazioni dei camionisti è contraria alla serrata dopo la trattativa condotta con il governo. Ma nel nostro Paese ci sono sette punti nevralgici che si possono bloccare con pochissimi Tir. Ecco come e perché
di VINCENZO BORGOMEO

L'Italia paralizzata da un manipolo di camionisti?E' esattamente quello che sta succedendo perché - come ci ha confermato ieri in un'intervista Francesco Del Boca presidente Unatras, la più grande associazione di categoria che unisce più del 90% di tutte le associazioni, - questi auto trasportatori sono una minoranza ma sono riusciti a bloccare una decina di zone strategiche. "Se vuole sapere la mia opinione - ci ha spiegato - ho l'impressione che si tratti di squadre specializzate che si spostano velocemente da un luogo all'altro per paralizzare la viabilità. Sono molto organizzati ma stanno giocando sulla pelle della gente che si ferma. Vogliono far capire che così risolveranno i loro problemi ma non è vero".
(Secondo l'Unatras i camionisti hanno già ottenuto tutto quello che potevano, ossia nello specifico il governo ha riconosciuto la necessità di mantenere i fondi per l'autotrasporto, i costi della sicurezza, la trimestralizzazione sulle accise dei carburanti, hanno accettato poi di rivedere profondamente la normativa sui divieti di circolazione che potrebbero addirittura diminuire di 30 giorni).

Possibile? Siamo allora andati a chiedere a un gran numero di camionisti come si fanno questi blocchi, quali sono i punti strategici e quanti mezzi servono per creare la paralisi. Il risultato è sconcertante perché in Italia parliamo di appena sette punti nevralgici e un pugno di Tir. Tanto basta per bloccare tutto.

Ecco lo schema che abbiamo ricostruito. Uno schema
che in queste ore viene applicato con chirurgica precisione

- porti (4 camion per ogni varco)
- strade comunali/provinciali (4 camion)
- strade statali (6 camion)
- autostrade caselli (20 camion)
- autostrade tir lumaca (10 camion)
- accesso alle fabbriche (2 camion per cancello)
- interporti (6 camion per ogni varco)

I camionisti che abbiamo interpellato ovviamente hanno preteso di rimanere nell'anonimato ma è significativo constatare come tutti quanti abbiano detto le stesse cose. E come i livelli di traffico attuali delle nostre strade rendano micidiali gli effetti di questi blocchi. Non c'è bisogno infatti di piazzarsi in mezzo a una strada per un intero pomeriggio. Basta effettuare infatti un blocco di pochi minuti - anche 15 - e si formano code chilometriche, con la viabilità che va in tilt. Dopo 15 minuti il blocco viene levato, la polizia non fa in tempo ad intervenire e tutto scompare (tranne il caos del traffico). A questo punto il blocco viene riproposto in un altro punto. E così via. Siamo insomma difronte a tecniche da guerriglia.

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Re: Sciopero TIR in tutta Italia

Messaggioda pianogrande il 25/01/2012, 0:54

Allora, viva la Fincantieri!
Costruiamo navi invece di continuare a potenziare le autostrade massacrando, ad esempio, gli Appennini.
Le merci, da noi dovrebbero viaggiare per mare, poi per ferrovia.
Solo l'ultimo tratto dovrebbe essere percorso dai camion.
Ad ogni partenza di TIR da Palermo con destinazione Genova, o si dimostra un particolare stato di emergenza e/o necessità o qualcuno dovrebbe andare in galera.
Fotti il sistema. Studia.
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