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Evasione e lotta agli sprechi

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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda Iafran il 07/01/2012, 1:04

matthelm ha scritto:Vedrai che qualcuno imprecherà contro il blitz "persecutorio" contro i furbetti!!!

Infatti ... e non solo da parte degli albergatori, ma anche dagli organi istituzionali di Cdx (parlamentari e sindaci), che da quanto hanno legiferato o ci fanno assistere, da 17 anni a questa parte, sembra che l'Italia sia più vicina ad essere una Confederazione di "ciurme piratesche" che non una "Repubblica delle banane".
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda flaviomob il 07/01/2012, 10:22

Quando la pressione fiscale supera certi livelli, anche paesi virtuosi e dotati di senso civiso come la Svezia hanno visto crescere sommerso ed evasione.


Secondo fonti poi smentite o ridimensionate da altre fonti...


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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda franz il 07/01/2012, 11:10

flaviomob ha scritto:
Quando la pressione fiscale supera certi livelli, anche paesi virtuosi e dotati di senso civiso come la Svezia hanno visto crescere sommerso ed evasione.


Secondo fonti poi smentite o ridimensionate da altre fonti...

È strano 'sto fatto che si tenti di negare che la Svezia ha avuto un periodo in cui il sommerso si avvicinava al 20%.
Poi è chiaro che un fenomeno che puo' solo essere stimato puo' vedere stime diverse ma rimane il fatto incontrovertibile che la lotta al lavoro nero in Svezia è una priorità assoluta da anni. Segno che aveva raggiunto livelli preoccupanti.
Schneider nel 2003 stimava per la Svezia il 18.6% ed è chiaro che messe in difficoltà le autorità svedesi davano cifre nettamente inferiori.
Lo stesso vale per l'Italia. Schneider parlava del 27-28% mentre ISTAT si affannava a parlare, riferendo in parlamento, di quasi la metà.
Siamo disposti a ritenere valide le stime di Schneider solo per l'Italia?
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Evasione su base provinciale

Messaggioda franz il 07/01/2012, 19:07

Trovata su NoiseFromAmerica

Immagine

Lo studio dovrebbe essere del centor studi Sintesi http://www.centrostudisintesi.com/?tag=fedelta-fiscale e dovrebbe essere apparso sul sole24 ore il 17 ottobre 2011.

Vedere anche: http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.1604221

I poveri triestini, così spesso considerati leggeri e vaganti piuttosto che duri lavoratori, oggi si guadagnano un podio veramente raro e difficile (in Italia) da salire: sono i recordmen delle tasse. Su oltre 100 capoluoghi di provincia dov’è che meno probabilmente si annida l’evasore totale? A Trieste. Il tasso di «infedeltà fiscale» è del 5,9% a fronte del 41,9% di Agrigento, la città peggiore. Trieste supera così anche Udine (9,1%), Pordenone (10,7%) e Gorizia (10%). E perfino tutti i comuni della sua provincia: Duino Aurisina è all’8,7%, Sgonico al 14%, Monrupino è al 13.4%, Muggia va meglio col 5,9% e San Dorligo si ferma al 6,9%. Trieste guarda da lontano anche la media italiana, che è del 20%, pari 7,7 milioni di italiani, per un mancato introito che l’Istat ha valutato in oltre 270 miliardi di euro, cifra pari a un sesto del Pil nazionale.

Triestini brava gente, oppure c’è qualche altro motivo alla base di tanto encomiabile virtù civica, alla quale potrebbe seccare parecchio l’imposizione di ulteriori tassazioni e restrizioni per salvare le incerte sorti del Paese? Banalmente, potrebbe anche essere una virtù coatta, visto il capoluogo giuliano ha un alto tasso di dipendenti pubblici e soprattutto di pensioni. Come scappi dalla tassa se te la trattengono ben prima di darti lo stipendio?

L’indagine, che comunque propone dati di probabilità e non assoluti, è stata realizzata per «Il Sole-24 ore» dal Centro studi Sintesi su dati del ministero delle Finanze e dell’Istat.Presa la popolazione totale, sottratti i minori di 15 anni (che vanno a scuola), le casalinghe (che lavorano gratis...), gli studenti, e naturalmente i disoccupati ufficialmente tali, dal gruppo rimanente è stata tagliata anche la porzione di cittadini che risulta aver correttamente pagato l’Irpef, tanta o poca qui non importa. Chi rimane in mano? La zona oscura, dove più probabilmente si annidano il lavoro nero, la ricevuta mai stampata, la furbizia truffaldina.

L’indice di “infedeltà fiscale” viene ricavato «dal rapporto percentuale tra il numero di contribuenti “mancanti” - dice lo studio di Sintesi - e la popolazione maggiore di 15 anni potenzialmente percettrice di reddito e quindi che non si trova in uno stato di disoccupazione o di inattività dal lavoro perché casalinga o studente».

I calcoli dettagliati dicono di Trieste questo. Una popolazione totale di 205 mila 523 cittadini, di cui con età superiore ai 15 anni sono oltre 182 mila persone, i disoccupati ufficiali solo 4000, le casalinghe 27 mila. Contribuenti potenziali? 140.994. Quelli effettivi, invece, 133.115. Mancano dunque all’appello del fisco 7879 persone. Lo studio naturalmente non indaga i motivi, dà una fotografia di massima, né va a vedere se tra i contribuenti c’è chi ha detratto o non dichiarato ampie porzioni di suoi beni. Fruga soltanto nel «buco nero». E noi ci ritroviamo i più trasparenti d’Italia, in compagnia di Genova e La Spezia che ci precedono, e perfino più ligi alla patria della sempre osannata Bolzano. Più asburgici della città tedesca.

«Questa città - è il commento del sindaco Roberto Cosolini - è terra dove il senso di rispetto verso le leggi è molto avanzato, c’è una cultura di rispetto degli obblighi verso lo Stato. Certo - continua il sindaco - a Trieste esiste una forte componente di redditi fissi: stipendi e pensioni. Ma c’è anche un ampio margine di flessibilità, che si dimostra invece virtuoso».

E tuttavia, come annunciato proprio di recente, l’amministrazione comunale, in vista anche del federalismo fiscale che potrebbe lasciare “in loco” buona parte delle riscossioni, ha firmato un accordo con l’Agenzia delle Entrate: il Comune sarà sempre più “controllore”, e già con le proprie forze interne negli ultimi tre anni ha recuperato quasi 13 milioni di tasse proprie, e cioé Ici e Tarsu non versate. Qualche distratto, qualche disobbediente, qualche evasore, qualche furbo, e forse qualche povero lo abbiamo pure noi. Ma il Comune andrà più a fondo. Chi ha soldi all’estero. Chi ha venduto o comprato case giocando sui prezzi. Chi ha fissato la residenza altrove. E magari chi si è separato fittiziamente da moglie e marito, chi ha iscritto la seconda casa al figlio studente e dunque nullatenente... Ma qui si tratta di già misurare le cifre. Intanto teniamoci il podio, e a buon rendere.
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda ranvit il 07/01/2012, 19:45

dal gruppo rimanente è stata tagliata anche la porzione di cittadini che risulta aver correttamente pagato l’Irpef

....con quale criterio? Sono i Lavoratori dipendenti/Pensionati?

Non ho dubbi sul fatto che al Sud ci sia un maggior numero di evasori (anche perchè ci sono meno dipendenti e pensionati...) ma immagino che sarebbe interessante fare la classifica in valori assoluti....e non mi si venga a parlare di mafie che ormai dilagano anche al Nord (in compagnia delle varie P2, P3, P4, etc
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda pianogrande il 07/01/2012, 19:47

Sarebbe sicuramente molto interessante poter aggiungere un altro dato e cioè quanti soldi sfuggono al fisco per provincia.
Il tasso di infedeltà non dice molto.
Mi permetto di credere che una classifica (sempre a livello probabilistico) basata sui dané o sugli schèi vedrebbe certe città come Milano in una posizione molto meno onorevole.
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda Stefano'62 il 07/01/2012, 20:00

ranvit ha scritto:dal gruppo rimanente è stata tagliata anche la porzione di cittadini che risulta aver correttamente pagato l’Irpef

....con quale criterio? Sono i Lavoratori dipendenti/Pensionati?

Non ho dubbi sul fatto che al Sud ci sia un maggior numero di evasori (anche perchè ci sono meno dipendenti e pensionati...) ma immagino che sarebbe interessante fare la classifica in valori assoluti....e non mi si venga a parlare di mafie che ormai dilagano anche al Nord (in compagnia delle varie P2, P3, P4, etc

D'accordissimo.
Poi io non metto in dubbio lo studio,ma bisogna tenere in considerazione il fatto che se al nord si evade di meno forse non significa che c'è più fedeltà,ma che magari ci sono meno occasioni di farlo senza farsi pescare.
Penso cioè che quello studio non misuri tanto la virtù dei cittadini,quanto l'efficienza delle istituzioni locali.
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda franz il 07/01/2012, 22:16

Stefano'62 ha scritto:Penso cioè che quello studio non misuri tanto la virtù dei cittadini,quanto l'efficienza delle istituzioni locali.

E dici poco?
A me che i cittadini siano virtuosi interessa tutto sommato relativamente poco.
Meglio se lo sono ma quello che conta è che per virtu' o per altre regioni loro rispettino le leggi.
Tutti noi sappiamo che non possiamo assolutamente pretendere che tutti siano virtuosi e santi.
Lo stato invece di pretendere virtu' deve impegnarsi a fornire buoni servizi ad un costo fiscale accettabile, cosi' che virtuosi e meno virtuosi abbiano un interesse concreto e reale rispettare le leggi della comunità. Oggi troppe leggi sono astruse e troppi sprechi gravano sulle spese dello stato.
Cosi' come si dice "sfortunato quel popolo che ha bisogno di eroi" dico "guai al popolo che ha bisogno di virtuosi".
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda pianogrande il 08/01/2012, 0:45

Infatti.
La prima ingiustizia fiscale sta nel fatto che ci sono categorie super controllate e categorie che se la spassano a spese degli altri cittadini.
Non mi permetterei mai di sentirmi più onesto di altri.
Il fatto è che la mia pensione non sfugge.
Tantissime altre fonti di reddito sì.
Se non fossi controllato evaderei anche io.
Io però sono controllatissimo.
Tantissimi altri, no.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Evasione e lotta agli sprechi

Messaggioda franz il 08/01/2012, 11:50

pianogrande ha scritto:Infatti.
La prima ingiustizia fiscale sta nel fatto che ci sono categorie super controllate e categorie che se la spassano a spese degli altri cittadini.

No, dividere solo in due mi pare non aderente alla realtà.
Dimentichi anche categorie che non se la spassano per nulla e sopravvivono a stenti, Quando non muoiono.
Le operaie di barletta che sono morte nel crollo, lavoravano in nero per 32 euro al giorno.
Avessero lavorato alla luce del sole, avrebbero portato a casa 17 euro al giorno.
Questi perché se le tasse sono progressive, i contributo no. Sono proporzionali.
Stessa aliquota su 100 euro come su 100'000.
Il dramma sta ovviemente nel fatto che una nazione progredita come la nostra abbia al suo interno simili sacche di miseria (estese come intere regioni) in cui formazione professionale nulla comporta lavori squalificati e basso reddito (ma preleivi come chi è ricco). Io non credo, ripeto, che esistano 11 milioni di gioiellieri e professionisti ma che il grosso numerico dell'evasione sia fatta, soprattuttto al sud, da questi casi. Che vedo sono dimenticati, a quanto pare, anche qui.

Quanto al fatto se si evada piu' al nord o al sud ho trovato questa buona spiegazione.

L'evasione espressa in euro di base imponibile non dichiarata e' maggiore al nord, quella espressa in base imponibile non dichiarata relativamente a quella tassabile (la % evasa, cioe') e' maggiore al sud.
Il motivo, ovviamente, e' che il reddito tassabile e' maggiore al nord. Somme relativamente piccole evase al sud, quindi, risultano in piu' evasione al sud se misuriamo l'evasione relativamente al reddito tassabile.
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