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Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda matthelm il 03/01/2012, 23:09

Se un po' mi conosci forse saprai che io non sono proprio un estimatore del politico Bersani ma non per questo se dice una cosa che condivido devo contrastarlo.
Il demagogo per eccellenza, per me, Grillo non prenda argomenti roboanti per dare peso alle sue grillate. E quello preso era proprio sopra, ma molto sopra le righe.
Come si dice? l'ha fatta fuori dal vaso. E non è la prima volta.
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda pianogrande il 03/01/2012, 23:22

Io sono contro Equitalia (per i metodi che usa e che sono ben noti al pubblico) ma non sono contro le tasse.
Per carità!
Con questo non sono d'accordo con quello che ha detto Grillo.
Anche il pensiero che si debba invocare una azione (per quanto sacrosanta) come seguito ad un episodio di violenza la considero istigazione alla violenza.
Non vorrei, però, neanche che Equitalia e dintorni si mettano l'aureola del martire e tirino dritto.
Allo stesso modo, sarebbe anche quella una istigazione alla violenza.
Insomma.
Da un atto di violenza non dovrebbe guadagnarci nessuno.
Non è facile ma bisogna provarci.
Ergo, un pernacchione a Grillo e tutte le critiche ad Equitalia che mi viene voglia di fare.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2012, 1:52

Io ho apprezzato moltissimo il post di Annalu e lo condivido completamente.
Però si tratta ora di decidere se la dichiarazione di Grillo costituisca quella giustificazione della violenza,oppure no.
Secondo me no,prima di tutto perchè comprende una esplicita condanna,eppoi basta rileggerlo per capire che egli non fornisce una giustificazione,bensì indica una risposta,una soluzione.
Vogliamo evitare di esacerbare gli animi ?
Grillo più o meno dice:stiamo attenti all'immagine che diamo dello Stato e a come si rapporta coi cittadini,altrimenti col cacchio che accetteranno i sacrifici della manovra,caro Bersani.
E quella sì,che è una vera istigazione alla violenza.

Anche Matthelm ha fatto un rilievo molto pertinente,circa la contraddizione di chi prima grida all'evasore,salvo poi difenderlo dai bruti di equitalia.
Però secondo me si tratta di notare che tale contraddizione è solo apparente,perchè criticare lo Stato che prima tollera i grandi evasori abituali senza invece cercare di scovarli,nell'era dei computers,con elementari controlli incrociati,va nello stesso senso di una critica allo stesso Stato che poi in pieno e molto sospetto eccesso di zelo si accanisce soprattutto sui piccoli evasori spesso casuali,con modi sproporzionati e al limite dell'usura.
Tutto questo quando poi lo stesso Stato,indempiente e ritardatario come ben dice Vittorio,fa sempre pagare ai cittadini i propri errori.

Nessuna contraddizione,bensì due diverse forme della stessa critica ad uno Stato che in un modo o nell'altro riesce sempre ad evitare di andare a caccia dei pesci grossi....che poi basterebbe colpirne un paio di quelli abituali per educare con un bell'esempio rumoroso la moltitudine degli evasori occasionali o casuali che la prossima volta poi staranno più attenti.

PS
Matt,il fatto che non stravedi per Bersani non testimonia niente,tranne forse il fatto che probabilmente ti è meno antipatico di Grillo ;)
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda Iafran il 04/01/2012, 2:53

"Egoismo e ingiustizie alimentano la spirale della violenza", avrebbe asserito, in un'intervista sull'Osservatore Romano del 26 febbraio 2011 (*), il cardinale Robert Sarah, che parlava delle condizioni delle popolazioni maghrebine, non poteva certamente alludere alla situazione degli italiani, i quali non hanno alcuna ragione di dubitare delle promesse di "una casta di parlamentari" (eletta più o meno democraticamente) che rivolge tanto la sua attenzione al bene comune (da "spolpare" a livello personale o tramite terzi "affiliati", per la fame che si ritrova) e che parimenti non trascura i cittadini (quando si tratta di risanare le finanze statali dopo le sue "attenzioni").
Gli italiani, infatti, sono stati educati, per qualche migliaio d'anni, a porgere l'altra guancia ... con la speranza di sfiancare i loro "schiaffeggiatori".
E, poi, la "casta italiana" è una signora "casta", che non si deve ritenere responsabile di niente (mai sia, farle fare autocritica!), il cui operato non si mette mai in discussione.

(PS – Le violenze ad Equitalia non penso siano collegate ai provvedimenti del Governo Monti!)

(*) http://www.osservatoreromano.va/portal/ ... &locale=it
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda franz il 04/01/2012, 11:13

Stefano'62 ha scritto:Io ho apprezzato moltissimo il post di Annalu e lo condivido completamente.
Però si tratta ora di decidere se la dichiarazione di Grillo costituisca quella giustificazione della violenza,oppure no.
Secondo me no,prima di tutto perchè comprende una esplicita condanna,eppoi basta rileggerlo per capire che egli non fornisce una giustificazione,bensì indica una risposta,una soluzione.
Vogliamo evitare di esacerbare gli animi ?

Già, ed il problema non è Grillo, non è Bersani, non è Equitalia ma il fisco italiano, le norme che lo regolano.
E ovviamente una classe politica che non è stata capace di riformarlo, tra cui ovviamente metto idealmente Bersani (anche se non aveva la titolarità di quel ministero) e non Grillo, che in fondo è un comico che spara un misto di battute, cose serie e cose facete ed ogni tanto qualche cosa di giusto (o che deve far pensare) lo dice.

Penso che il cuore sia "capire le ragioni della violenza".
Il che non vuol dire "capire le ragioni dei violenti" (che non he hanno, come FAI, che ha rivendicato gli attentati) ma capire perché la FAI ha scelto quello come bersaglio. Chiaramente la FAI non mette una bomba in un orfanotrofio pubblico o in una scuola elementare statale. L'esecrazione sarebbe totale. Mettono bombe cercando di colpire luoghi simbolo dello Stato che sono invisi o odiati a gran parte della gente. Per i motivi che sopra abbiamo visto e che la stampa ha anche in parte comunciato a raccontare. Quindi quegli attentati ci mettono di fronte al fatto che ci sono apparati dello stato che assurgono a simbolo di un comportamento troppo spesso autoritario, arrogante, prepotente. Per questo sono oggetto della violenza anarchica.
E noi che facciamo? Ci mettiamo a discutere se ha ragione grillo o bersani?
Quel "capire le ragioni" (o i motivi) dovrebbe portarci a ragionare su tutta la macchina tributaria e sul rapporto stato-cittadini. È oggettivamente da migliorare? È per caso da peggiorare?
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda matthelm il 04/01/2012, 17:04

"E' estremamente pericoloso associare gli attentati alle sedi di Equitalia a un giudizio di disumanità nei confronti del sistema esattoriale".

La Serracchiani ha detto queste saggia affermazione. Il resto fa parte della solita mentalità italiana che sempre condanniamo ma sempre facciamo emergere con mille distinguo. Premesso che Equitalia può sbagliare ma c'è un limite alle osservazioni. E questo limite Grillo, in questa e altre occasioni. non sa cosa sia. E c'è chi applaude...
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda Stefano'62 il 04/01/2012, 17:51

L'affermazione della Serracchiani è una stupidaggine.
Seguendo il suo ragionamento si dovrebbe vietare ai giornalisti televisivi di mettere nella stessa proposizione la parola suicidio e le parole tasse,fallimento,disoccupato,etc.
Dovrebbero solo dire che tizio si è suicidato ma tenere segreto il motivo.
Per evitare che vengano perseguiti per avere istigato altri a imitare per esempio quel povero pensionato.

Questa cosa ha un nome : censura giornalistica,
e oggi Grillo è come un giornalista che ha rivelato al pubblico il motivo di qualcosa.
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda matthelm il 04/01/2012, 18:02

No caro Stefano taluni politici, taluni giornalisti tv o carta stampata, taluni opinion leader(?) dovrebbero contare fino a cinque prima di dire stupidaggini.
Ce ne è estremo bisogno non trovi?
Cosa c'entra la censura???
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda franz il 04/01/2012, 18:07

Stefano'62 ha scritto:Seguendo il suo ragionamento si dovrebbe vietare ai giornalisti televisivi di mettere nella stessa proposizione la parola suicidio e la parola tasse.
Dovrebbero solo dire che tizio si è suicidato ma tenere segreto il motivo.
Per evitare che vengano perseguiti per avere istigato altri a seguire l'esempio di quel povero pensionato.

Sarebbe anche "estremamente pericoloso" associare i suicidi nelle carceri con la situazione disumana nei lughi di detenzione.
O cercare di ragionare sugli inferni danteschi che sono i campi nomadi, tra degrado, sporcizia, condizioni igeniche da quarto mondo, indegne di un paese civile, delinquenza e miseria, dopo episodi come quello di Torino.
Invece io ritengo che si debba ragionare in ogni situazione e soprattutto dopo fatti eclatanti di cronaca.
Poi in un paese degradato come il nostro, se vogliamo allora è estremamente pericloso fare qualsiasi associazione.
Quella tra politica e malaffare, per esempio. O tra Mafia e potere. Al Nord come al Sud.
"È estremamente pericoloso associare". Siccome la politica è in qualche modo associabile a tutto e le cose vanno male un po' ovunque, equivale dire che è estremamente pericoloso fare qualsiasi critica, qualsiasi invito al ragionamento, se è appena successo un fattaccio di cronaca (cioè tutti i giorni).
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Re: Grillo su Equitalia: capire le ragioni della violenza

Messaggioda gabriele il 05/01/2012, 0:39

franz ha scritto:Invece io ritengo che si debba ragionare in ogni situazione e soprattutto dopo fatti eclatanti di cronaca.


Sacrosante parole.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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