ranvit ha scritto:Sul Venerdi' di Repubblica a pag 16 la lettera di un precario dice cosa ne pensa: (non posso riportare il testo quindi sintetizzo): precario da tredici anni l'art. 18 non mi ha mai tutelato e quando scadeva un lavoro restavo senza alcuna forma di ammortizzatore. Mi chiedo quanti precari under 30 siano iscritti ai sindacati....
Spero che il Pd, Partito al quale ho affidato la mia rappresentanza saprà cogliere l'opportunità di dimostrarsi riformatore e progressista, evitando battaglie ideologiche anacronistiche.
Capito mi hai???
L'articolo 18 difende i lavoratori dipendenti dai licenziamenti ingiusti.
Il precario
non è un lavoratore dipendente ma temporaneo.
Motivo per cui l'articolo 18
NON tutela i precari,e per cui tale mancata tutela non deve meravigliare e nemmeno può essere indice della sua inefficacia.
Per inciso,la figura dei precari è stata istituita proprio per aggirare tale articolo (ed è uno squallido ma illuminante esempio di quello che le lobbies anti-18 auspicano per i lavoratori tutti).
E il miglioramento delle loro condizioni non passa attraverso l'abolizione dell'art 18 bensì da quello della legge biagi.
Perchè i diritti degli uni non aumenteranno in virtù della diminuzione di quelli degli altri,anzi è più facile il contrario.
Perchè le due figure lavorative non sono in competizione tra loro,ma hanno invece come nemico comune quelli che vorrebbero compensare le cialtronaggini dei manager inefficienti abbattendo i diritti dei dipendenti incolpevoli.
Abolire l'art 18 va nel senso dei meno diritti per i lavoratori,anche per i precari,e se qualcuno cerca di dar loro ad intendere il contrario,allora questo dimostra l'esistenza di una lobby poco pulita contro quell'articolo.
Nel frattempo,nessuno è ancora riuscito a rispondere alla richiesta che avevo fatto altrove,di sottolineare esplicitamente (e spiegare il perchè) i passi dell'articolo che sarebbero di impedimento al lavoro di una azienda
BUONA E ONESTA.
Delle altre me ne frego:
in un mercato libero e sano gli incapaci vengono selezionati per il fallimento e chiudono bottega,mentre gli altri si espandono prosperano e assumono,ed è
questa ! l'unica vera e sana flessibilità del lavoro.
Invece le manovre squallide sui diritti,per abbattere di riflesso il costo del lavoro qui,o per assumere su un pianeta diverso privo di diritti,
non è libero mercato,non è guadagno di competitività e non è flessibilità.
Si chiama Feudalesimo.