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Imu,tutto chiaro

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Messaggioda Robyn il 14/12/2011, 19:50

La legge specifica le attività che possono essere utilizzate ai fini non puramente commerciali.Per qualsiasi attività diversa da quella specificata dalla legge non scatta l'esenzione.Se si affitta l'edificio l'esenzione Imu non scatta e si paga per intero.Inoltre l'edificio per avere l'esenzione deve essere utilizzato per intero per l'attività o le attività specificate dalla legge.Infatti inserendo un'attività che gode dell'esenzione Imu in un'attivita puramente commerciale non dà diritto all'esenzione,l'Imu si paga per intero.E' il caso di una statuetta inserita nell'edificio ad uso puramente commerciale.Le attività specificate dalla legge sono quelle che danno un bene o una prestazione a prezzo più basso,a costo simbolico o in forma di gratuità ciao robyn
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda Iafran il 14/12/2011, 23:44

Robyn ha scritto:Infatti inserendo un'attività che gode dell'esenzione Imu in un'attivita puramente commerciale non dà diritto all'esenzione,l'Imu si paga per intero.E' il caso di una statuetta inserita nell'edificio ad uso puramente commerciale.

Altrimenti tutti (con le dovute eccezioni) avrebbero esposto crocifissi (forse più di uno) in ogni locale.

Per portare qualche esempio, i negozi attaccati alla Cattedrale di San Giorgio, in Ferrara, o quelli che hanno ricavato nella struttura della chiesa del Carmine di Taranto, lungo via D'Aquino (la via più importante), se risultassero di proprietà delle rispettive Curie vescovili avrebbero, forse, goduto finora dell'esenzione ICI, nonostante i locali ospitino attività commerciali di privati ... che pagherebbero pure un fitto (se è esentato anche questo di dichiarazione ... bisogna riconoscere che i "problemi" con i preti non finiscono mai, nemmeno dopo la loro morte ... con l'eredità da spartire!).
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda flaviomob il 23/12/2011, 10:17

E' giusto anche tener conto di quante strutture con finalità sociali la Chiesa riesce a tenere in piedi colmando bilanci in passivo che dovrebbero pesare sui conti di uno Stato più serio e solidale... comunque...

da Repubblica

Imu, ecco la Chiesa che non paga
libere scuole e conventi-albergo


A Roma sono 1500 edifici. Un patrimonio immenso, quasi tutto tax free: fu il governo Amato nel '92 a prevedere una lunga lista di esenzioni. Il governo Berlusconi confermò la misura e quello di Prodi stabilì il mancato pagamento per gli edifici adibiti ad attività "non esclusivamente commerciali", aumentando così le zone grigie
di ANNA MARIA LIGUORI e GIOVANNA VITALE

ROMA - Sono millecinquecento gli immobili della chiesa cattolica che, solo a Roma, non pagano l'Ici. Un elenco registrato al catasto e depositato in prefettura, che contiene sia gli edifici esentati per legge, come le 722 parrocchie, sia quelle centinaia di fabbricati intestati ad altrettanti enti, istituti, congregazioni, confraternite, società e opere pie che, pur svolgendo al loro interno attività commerciali, hanno presentato una autocertificazione che li mette al riparo dalla tassazione.

Numeri tuttavia sottostimati rispetto al vasto patrimonio del Vaticano: la Santa Sede, in quanto Stato estero, non è infatti tenuto a comunicare le sue proprietà alle autorità italiane. Ragion per cui nessuno conosce con certezza quanti palazzi possieda e quali attività ospitano.

Un patrimonio immenso, quasi tutto tax-free, che secondo una stima dell'Anci risalente al 2005, avrebbe impedito ai comuni di incassare un gettito Ici compreso tra i 400 e 700 milioni, 20 dei quali soltanto nella capitale. Se ne discute ormai da vent'anni: dal lontano dicembre '92, quando il primo governo Amato introdusse l'imposta comunale sugli immobili prevedendo una lunga lista di esenzioni, fra cui i fabbricati del Vaticano contemplati dai Patti Lateranensi nonché le attività, laiche e religiose, destinate a sanità, assistenza, istruzione, sport e culto.

Norma che scatenò subito una ridda di contenziosi fino al 2004, allorché una sentenza della Corte di Cassazione stabilì che le attività "oggettivamente commerciali" dovessero essere soggetti all'Ici. Nel 2005, però, il governo di Silvio Berlusconi ribaltò il verdetto, estendo l'esenzione a tutti gli immobili della Chiesa. Fino al 2006, quando anche l'esecutivo guidato da Romano Prodi ci mise lo zampino, decidendo che dovessere essere tassati solo gli edifici adibiti ad attività "non esclusivamente commerciali".

Una formula che ha contribuito a ingarbugliare la situazione, alimentando le zone grigie. Per richiedere l'esenzione Ici, infatti, basta che all'interno di un immobile trasformato magari in albergo ci sia una cappella. Un caso più diffuso di quanto si immagini, che ha moltiplicato le cause tributarie tra l'amministrazione cittadina e gli enti ecclesiastici

CASE PER FERIE
A Roma, secondo le stime, sono almeno un'ottantina. Gestite da frati, suore, ancelle della carità, missionarie, che spesso hanno trasformato interi palazzi, o anche solo un parte di essi, in alberghi e ostelli. "Un fenomeno", spiega Marco Causi, ex assessore al Bilancio del Campidoglio e ora deputato del Pd, "esploso in occasione del Giubileo del 2000 quando molti istituti religiosi si sono attrezzati per dare ospitalità ai pellegrini". Nell'elenco della prefettura romana ci sono svariati esempi.

C'è la Casa per ferie delle Ancelle di Maria Immacolata, ai Parioli, che offre camera con bagno e pensione completa a prezzi modici: da 54 a 62 euro. C'è l'Hotel Santa Brigida, nella centralissima piazza Farnese, pubblicizzata anche sul sito di viaggi tripadvisor, e l'Istituto di Suore benedettine di Torre Argentina. A Monteverde, con vista su Villa Pamhili, la brouchure di Villa Maria della Suore salvadoriane si autodefinisce hotel de charme.

SCUOLE
Sono 217 gli istituti religiosi destinati all'istruzione. Dalle materne alle superiori, sono esentati dall'Ici come tutte le scuole pubbliche italiane. Pur chiedendo, spesso, rette piuttosto alte. Alcuni licei superano anche i 7mila euro l'anno e sono gestiti da una costellazione di congregazioni. Si va dagli Highlands Institute dei Legionari di Cristo all'Istituto di Villa Flaminia dei Fratelli delle Scuole cristiane, nato nel '56 da una sede distaccata del famoso San Giuseppe de Merode, l'istituto della Roma bene affacciato su Trinità dei Monti. C'è l'Istituto Massimiliano Massimo all'Eur, retto dai gesuiti all'Eur, dove hanno studiato Mario Draghi e Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete e Gianni De Gennaro.

CASE DI CURA
Oltre agli ospedali religiosi accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale, dal Fatebenefratelli al Campus Biomedico, esenti dall'Ici come i nosocomi pubblici, ci sono svariati edifici gestiti da religiosi che ospitano attività sanitarie, che non avrebbero diritto all'esenzione. La Provincia delle Suore Mercenarie, ad esempio, ha una casa di cura in centro a Roma e ora sta in causa con il Campidoglio. Come pure la Provincia religiosa dei santi apostoli Pietro e Paolo dell'opera di Don Orione, nel cui elegante complesso su via della Camilluccia ha ricavato anche una struttura di riabilitazione a pagamento.
(23 dicembre 2011)


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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda Iafran il 23/12/2011, 12:35

flaviomob ha scritto:da Repubblica

Imu, ecco la Chiesa che non paga
libere scuole e conventi-albergo


Se, in Italia, si smantella la scuola pubblica ... dovremmo ringraziare lo Stato del Vaticano, che si farà carico ("oneroso", per i cittadini - contributi statali, a parte -) dell'istruzione dei bimbi, dei ragazzetti, dei giovani e dei ricercatori.
Se, nella stessa Repubblica, si smantella il SSN dovremmo ringraziare sempre lo Stato del Vaticano, che si farà carico ("gratuito", ma sempre utilizzando i contributi statali) della sanità dei ... più abbienti.

Ah! se non ci fosse questa manna del cielo ... come guadagnerebbero le indulgenze ("terrestri") i vari "politicanti" italiani e quali strutture di eccellenza (per pochi, naturalmente) potrebbe presentare la nostra "casta" al resto del mondo a suo vanto (o a suo demerito)?
Certamente molti rimpiangeranno di non essere diventati preti ... in Italia! (Forse, si rimpiangerà molto di più la combinazione prete-banchiere!) ;)

PS – Per lo smantellamento dei trasporti notturni dovremmo ringraziare la Lega e Co. che sono riusciti a separare fisicamente l'Italia (altro che federalismo!).
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda pianogrande il 23/12/2011, 13:11

Non condivido la giustificazione che la chiesa cattolica non paga le tasse però aiuta i poveri.
I poveri li deve aiutare lo stato (possibilmente lo stato la povertà la deve prevenire) attingendo alle risorse derivanti dalle tasse pagate da tutti.
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda flaviomob il 23/12/2011, 19:57

La Chiesa, oltre all'ingiusta esenzione dall'Ici, oltre al fatto che paghiamo noi tutti gli insegnanti di religione cattolica, ha sempre avuto le mani in pasta con un certo tipo di investimenti di flussi finanziari "pericolosi" (e spesso riciclati) tramite lo Ior, oltre a costituire col Vaticano un "paradiso fiscale" impenetrabile ed orientato ad obiettivi piuttosto ambigui.

Tuttavia esiste una parte della Chiesa(*) che, ad esempio, a Milano si occupa di formare educatori professionali (il Don Gnocchi) nonostante le risorse fornite dall'Università Statale siano insufficienti (il che ha determinato la vergognosta chiusura di due storiche scuole di formazioni milanesi laiche). Esistono servizi per disabili, come i centri diurni riabilitativi, di alta qualità, accessibili a tutti. Ciò non ha nulla a che fare con l'Ici, ovviamente, ma deve portarci a concludere che in alcuni casi dove il pubblico non ce la fa, a livello di risorse o di qualità, esiste ancora una Chiesa "altra" orientata a preoccuparsi del prossimo, dove lo stato arranca...
-
(*) O meglio: fondazioni e associazioni di ispirazione cattolica


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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda pianogrande il 23/12/2011, 21:58

Ciò non ha nulla a che fare con l'Ici, ovviamente, ma deve portarci a concludere che in alcuni casi dove il pubblico non ce la fa, a livello di risorse o di qualità, esiste ancora una Chiesa "altra" orientata a preoccuparsi del prossimo, dove lo stato arranca...
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Ringrazio chiunque si preoccupi del prossimo.
Quello che non va è portarlo a giustificazione (morale) per non pagare le tasse.
Dirò di più.
Se una associazione benefica fruisce di particolari esenzioni fiscale in quanto tale non ho niente da dire.
Mi va bene anche che fruisca di finanziamenti da parte dello stato.
L'importante è evitare le cortine fumogene a difesa di cliniche private, alberghi, condomini di lusso e quant'altro.
Vale per tutti.
La chiesa cattolica pare sia il caso più eclatante.
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda Iafran il 23/12/2011, 22:39

flaviomob ha scritto: in alcuni casi dove il pubblico non ce la fa, a livello di risorse o di qualità, esiste ancora una Chiesa "altra" orientata a preoccuparsi del prossimo, dove lo stato arranca...

Lo Stato italiano non deve mai "arrancare" o rinunciare a certi servizi essenziali e mi sembra che l'istruzione, la ricerca e la sanità non debbano essere campi elettivi e opzionali.
Che ben vengano le associazioni benefiche e che, proprio perché non hanno niente a che fare con il lucro, hanno qualche particolare privilegio (esenzione ICI o finanziamenti).
Lo Stato del Vaticano, invece, è un altro Stato e non deve essere demandato a fornire i servizi che spettano alla Repubblica italiana, altrimenti fra i regionalismi ("padania" ed altri) e le varie confessioni religiose (islamica ed altre) non riusciremo nemmeno a ... parlare la lingua italiana (senza smettere, però, di pagare tutto l'apparato politico ... per la sua inutilità)!
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda franz il 24/12/2011, 9:53

flaviomob ha scritto:Esistono servizi per disabili, come i centri diurni riabilitativi, di alta qualità, accessibili a tutti. Ciò non ha nulla a che fare con l'Ici, ovviamente, ma deve portarci a concludere che in alcuni casi dove il pubblico non ce la fa, a livello di risorse o di qualità, esiste ancora una Chiesa "altra" orientata a preoccuparsi del prossimo, dove lo stato arranca...

Immagino - e spero - che ci si renda conto dell'assurdita politica di una simile situazione.
La norma è che lo Stato (pubblico) è sussidiario nel confronto del privato. Leggasi del principio di sussidiarietà http://it.wikipedia.org/wiki/Principio_ ... riet%C3%A0 per maggiori dettagli.
Qui invece abbiano che il terzo settore http://it.wikipedia.org/wiki/Terzo_settore diventa sussidiario nei confronti di uno stato che ce la fa.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
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Re: Imu,tutto chiaro

Messaggioda Iafran il 24/12/2011, 12:33

franz ha scritto:La norma è che lo Stato (pubblico) è sussidiario nel confronto del privato.

Franz, non si vuole tarpare le ali a nessuna iniziativa privata, l'imprescindibile è che qualsiasi servizio offerto dal privato non debba gravare sul bilancio dello Stato (italiano), altrimenti avremmo uno Stato tanto "leggero" che ... si mette a volare ... nei cieli degli "sprechi al cubo" (e non basteranno i pensionati, che sopravviveranno alle ristrettezze, a sanare il deficit di quello che dovrebbe essere il loro Stato ... inconsistente).
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